Fede1991
00domenica 28 dicembre 2008 11:43
Prima volta al Tenni: Treviso-Pescara, Marzo 2000. Serale, tanto freddo, pochi ricordi. Ricordo un gran gol di Giampaolo per loro. Ricordo la Curva Sud crollare ai gol del Treviso, con gente che si arrampicava fino in cima alle recinzioni. Io, col papà, ero nei Distinti centrali. Uscii soddisfatto, avevo visto 4 gol, una bella partita, ma non tifavo Treviso, non ancora, ero quasi indifferente. Ma ci presi gusto. Un mese dopo ero di nuovo al Tenni, stavolta in Tribuna, stavolta con la signora che lavora in casa mia da prima che nascessi, che ancora devo ringraziare per aver fatto nascere la mia passione. Lei c'era sempre, adesso un po' meno. Mi vedeva sempre giocare a FIFA, oppure in giardino a giocare a calcio, così decise di portarmi con lei allo stadio. Treviso Empoli, ricordo molto distintamente il prepartita: clima sereno, come essere al bar con gli amici. Questo estraniava ulteriormente dal clima calcistico. La partita finì 0 a 0. Tornai a casa un po' deluso, zero reti, poche emozioni. La signora se ne accorse. Così, due settimane dopo, ero di nuovo lì, al Tenni: Treviso-Sampdoria. Non so che cosa successe quel giorno, so solo che al gol del Treviso (che poi fruttò i 3 punti) esplosi di gioia. La prima scintilla di passione, che poi dovette spegnersi, e neanche qui so perchè. Tornai al Tenni quello stesso anno, per l'ultima giornata, Treviso-Salernitana: fu una gioia immensa, io evidentemente non mi rendevo conto che quella era una partita inutile. Vedevo quei ragazzi con la maglia bianca a strisce verticali celesti correre come matti su e giù per il campo e infilare la porta campana a ripetizione. La partita finì 7 a 1: ricordo un grandissimo gol di Fausto Pizzi (del quale conservo una maglia autografata) su calcio di punizione a due dentro l'area: tutta la porta ricoperta di giocatori granata, sembrava impossibile. Si inventò un fantastico pallonetto. Tornai a casa felicissimo: che partita, che squadra, pensai. Poi l'estate, e l'FBC andò nel dimenticatoio. La stagione successiva, 2000-2001, non andai mai allo stadio e non seguì le vicende della squadra. Per il mio ritorno tra le mura del Tenni bisognò aspettare la Coppa Italia 2001-2002. Non ricordo la partita, ricordo solo di essere in curva e c'era gente che continuava ad infierire contro un giocatore avversario. L'anno successivo fui molto più vicino alla squadra, andai a vedere una decina di partite. Ricordo un Treviso AlbinoLeffe, vittoria esterna per i Seriani, grandissima delusione, anche da parte mia. Dopo la promozione, per rivedermi allo stadio, si dovette aspettare la stagione 2004/2005. Stagione magica. Le partite che andai a vedere al Tenni furono poche. Pensavo: le posso vedere su Sky, cosa cambia. Quanto mi sbagliavo, quanto mi sento stupido ora ad aver pensato cose del genere. Serie A, prima partita Treviso-Palermo 2 a 2, entrai al decimo minuto, con il Treviso in vantaggio per 2 a 0. Poi il mio pensiero restò quello precedente. Perchè pagare per andare allo stadio quando posso vedermele tranquillamente in Tv e fare la vita da BABBUCCE E SKY? Così retrocedemmo, della Serie B 2006-2007 non fui molto interessato, un mio amico mi aveva convinto a fare l'abbonamento alla Benetton: emozioni forti anche nel basket, ma niente di paragonabile a quello che mi sarebbe successo l'anno successivo. Estate 2007: c'è grande euforia per la galattica campagna acquisti del Presidente: Barreto-Pià, la devastante coppia d'attacco brasiliana, avrebbe dovuto fare sfracelli. Calderoni tra i pali, portiere indiscutibilmente da Serie A. La giovane promessa Scurto, poi i vari Smit, Baccin (reduce da stagioni stratosferiche con la maglia del Rimini), Trotta, Amodio, Piovaccari: tutti nomi altisonanti. Come non fare l'abbonamento? E allora c'ero, nei distinti centrali. Coppa Italia: Treviso-Lecce: 2-2. Squadra ancora imballata ma mi dico "beh ragazzi se ad Agosto siamo così, i play-off non ce li toglie nessuno". Dopo la delusione per la mancata presentazione della squadra arriva la prima gara di campionato: Treviso-Avellino. Irpini reduci da un cambio di allenatore a due giorni dalla partita, con una situazione societaria molto confusa. Partita facile, penso. Goleada, penso. Risultato finale: Treviso 1 Avellino 0. Lì è scoccata definitivamente la scintilla: una sofferenza inaudita: non sono riuscito a guardare il rigore di Pià, un'esplosione di gioia al boato della curva. Secondo tempo di sofferenza completa, fiato sul collo, tensione alle stelle. Triplice fischio, gioia immensa. Penso "beh non saranno mica tutte così, sennò perdo qualche anno di vita..". Da così a peggio, invece, è ciò che mi aspetterà. Ma più soffro più sale la passione, più cresce l'amore per la squadra. In trasferta la seguo come posso (alla radio, Sky non era interessata a questo campionato inutile). Non mi perdo una partita. Una sofferenza dietro l'altra, fino alla gioia finale. Grazie ragazzi! Estate 2008. Scopro questo forum: qualcuno con cui condividere la mia passione: Grazie anche a voi, ragazzi! Quest'anno gioco al sabato, come faccio? Vado quando riesco: l'abbonamento lo faccio comunque. Crisi societaria, squadra allo scatafascio, allenatore giovane e inesperto. Tanto meglio, più che un'avventura sarà un'impresa! Ma io ci credo: prima giornata, clima surreale, triste vedere quel -3 sulla classifica. Gol dell'Ancona allo scadere. Desolazione. Grazie a 3 giornate di squalifica riesco ad essere sempre presente al Tenni fino alla tredicesima giornata: Treviso-Salernitana 2 a 2. Poi solo tv(televisione): registro le partite, me le riguardo dopo la partita. Il tragitto fino a casa è sempre di pura sofferenza. Poi mi metto comodo, sul divano, un po' mi sento a disagio a non esserci stato. Ma la passione non cambia, anzi, cresce sempre più. Le emozioni che mi dà questa squadra non me le può dare nient'altro. Grazie BiancoBlù,
FORZA GRANDE TREVISO