Il Mago Bargnani... #1 all'NBA DRAFT 2006 per Toronto!

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HaRdFr3qu3ncy
00mercoledì 28 giugno 2006 16:37
E il tuo giorno.. Siamo tutti con te


Murdock FBC
00mercoledì 28 giugno 2006 16:40
più che il tuo giorno... è la tua notte... [SM=g27811] [SM=x397188]

THE BARGNANI NIGHT®
HaRdFr3qu3ncy
00mercoledì 28 giugno 2006 17:22
[SM=g27820]: ma la' è giorno [SM=x397171]

Murdock FBC
00giovedì 29 giugno 2006 08:54
Mago Bargnani è stato scelto al numero uno dai Toronto all'NBA Draft 2006!! [SM=x397241]
E' il primo italiano (ed è il terzo non americano) ad essere scelto come primo!! Notte magica per l'Italia!! [SM=x397188]

[Modificato da Murdock FBC 29/06/2006 9.24]

Murdock FBC
00giovedì 29 giugno 2006 09:03
Viva Italia! Bargnani No. 1
The Draft Blog saw Toronto choose Italy's Andrea Bargnani with the top pick in NBA Draft 2006. Chicago selected LaMarcus Aldridge at No. 2, then sent him to Portland for No. 4 Tyrus Thomas. Charlotte took Adam Morrison at No. 3.
Da: Nba.com



[Modificato da Murdock FBC 29/06/2006 9.05]

Murdock FBC
00giovedì 29 giugno 2006 09:11
Istrana
00giovedì 29 giugno 2006 09:15
[SM=x397237] [SM=x397167]
Murdock FBC
00giovedì 29 giugno 2006 09:22
centro storico
00giovedì 29 giugno 2006 11:01
peccato però che appena esplode un talento (anzi un talento che deve ancora esplodere) automaticamente gli americani se lo soffiano...so che è una regola dello sport ma un po' mi scoccia
HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 29 giugno 2006 15:41
Andrea Bargnani è la prima scelta assoluta al Draft NBA, chiamato dai Toronto Raptors e annunciato dal Commissioner David Stern sul palco del Madison Square Garden di New York. Per l’Italia è primato: mai prima un italiano era stato scelto al primo giro dei Draft, mai un italiano era arrivato così in alto. Finora il primato apparteneva ad Augusto Binelli, scelto al secondo giro dagli Atlanta Hawks nei draft del 1986 con il numero 40, ma mai approdato tra i pro.
Previsioni confermate, dunque: i Toronto Raptors hanno scelto il talentuoso giocatore della Benetton Treviso che, negli States, ritroverà Maurizio Gherardini, fresco della nomina ad assistente general manager dei Raptors dopo essere stato per 14 anni general manager proprio della squadra biancoverde.
L’avventura americana di Bargnani, culminata con l’emozione di questa notte, era iniziata già venerdì scorso, con lo sbarco a New York accompagnato dai famigliari (il padre Roberto ,la madre Luisella, il fratello Enrico), il suo procuratore italiano Antonio Ricciotti ed il compagno di squadra Matteo Soragna.
Già nel 2002 un giocatore straniero, il cinese Yao MIng, fu scelto al numero 1. La palma di europeo scelto nella posizione più alta della storia spettava, fino a questa notte, a Darko Milicic, chiamato con il numero 2 dai Detroit Pistons nel 2003. Bargnani lo ha superato.

La carriera di Andrea Bargnani
Andrea Bargnani è nato a Roma il 26 maggio 1985: ala forte dotata di ottima tecnica e notevole personalità, Bargnani si avvicina alla palla a spicchi da giovanissimo, già all'età di 6 anni quando con i genitori viveva a Trezzano Rosa (Bergamo). Gioca nelle giovanili di Treviglio fino al 1999, anno del trasferimento a Roma nelle file della storica Stella Azzurra, dove mette in luce tutto il suo talento partendo dalla categoria Allievi, grazie al lavoro svolto con i coach Di Giannantonio e Castellano. L'anno successivo viene notato anche dalla Nazionale, che lo convoca con continuità negli ultimi tre anni da allievo, cadetto e junior. Nel frattempo, acquisisce un bagaglio di esperienza e gavetta sempre nella Stella Azzurra, entrando in pianta stabile nella rosa della prima squadra che disputa il campionato di serie B2. Dal 2003 è in forza alla Benetton Treviso. E’ fresco campione d’Italia con i trevigiani, vincenti in finale con la Climaio Bologna. Ha chiuso la stagione regolare con 11.9 punti di media, 5.5 rimbalzi in 22.5 minuti con il 56.9% da due, il 38% da tre ed il 77.4% dalla lunetta; nei playoff si è portato a 14.2 punti, 6 rimbalzi e 2 stoppate di media in 32 minuti con il 54.5% da due, il 44.4% da tre ed il 75% dalla lunetta. Complessivamente, nella stagione 2005-06 ha realizzato 562 punti totali, 12 di media in 24.4 minuti, high stagionale 25 punti in 37 minuti in Benetton – Lottomatica (89-72) del 23 ottobre 2005.
HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 29 giugno 2006 15:42
L'America incorona Bargnani


29/06/2006 09:00
Il cestista italiano è stato scelto con il numero 1 dai Toronto Raptors nel draft Nba. E' la storica prima volta per un europeo: "Sono al settimo cielo"

- La Gazzetta.it -

Per la prima volta nella storia della Nba la prima scelta assoluta del draft è europea. Ma non spagnola, francese o tedesca, la serata del 28 giugno 2006 appartiene infatti all’Italia. Andrea Bargnani, 20enne della Benetton, corona il suo sogno ed entra nel campionato di basket più affascinante del mondo dalla porta principale. I Toronto Raptors, infatti, non deludono le previsioni della vigilia e puntano sull’azzurro con la loro prima scelta. Andrea andrà così in Canada e ritroverà quel Maurizio Gherardini che ha fatto lo stesso viaggio Treviso-Toronto, per ricoprire il ruolo di assistente del General Manager della franchigia, anticipando Bargnani solamente di qualche giorno.
Una gioia incredibile per il cestista romano. "Sono al settimo cielo – confessa l’italiano che con i cronisti americani sfoggia un inglese più che discreto – e sono molto orgoglioso di poter rappresentare il mio Paese nella Nba. Ero molto emozionato prima della chiamata di Stern e devo confessare che non sapevo quello che i Raptors avrebbero fatto. Sono contentissimo Toronto per me è la squadra ideale".
Una squadra ideale anche per la presenza di un General Manager, Bryan Colangelo, che ha fatto cose straordinarie a Phoenix prima di passare durante la stagione appena conclusa ai Raptors. Colangelo di basket internazionale se ne intende parecchio e su Bargnani è pronto a scommettere a occhi chiusi. "Andrea è un giocatore straordinario – dice Colangelo da Toronto – siamo convinti che potrà fare bene giàl’anno prossimo e diventare un giocatore molto importante tra un paio di stagioni". Elegantissimo in un completo nero di Armani, Andrea ha poi affrontato con il sorriso sulle labbra i cronisti e le tante televisioni che se lo sono conteso per quasi due ore. Un italiano torna nella Nba, quindi, dopo gli esperimenti di Rusconi ed Esposito ma questa volta ci va per restarci.
Il secondo nome a essere pronunciato da Stern è quello di LaMarcus Aldridge, lungo della Texas University che viene selezionato da Chicago, ma ubito ceduto a Portland in cambio della quarta scelta, l’atletico Tyrus Thomas e del russo Vikhtor Khryapa. Il gioiello di Gonzaga, Adam Morrison, perfino paragonato a Larry Bird, viene invece selezionato da Charlotte con la terza scelta assoluta. Non mancano naturalmente le sorprese, come la decisione di Seattle di puntare con la 10° scelta sul giovane senegalese in forza al Pepinster, compagine belga di bassa classifica, Saer Sene.
C’è un po’ di Italia anche alla 13ª posizione. Lo svizzero di Biella Thabo Sefolosha viene selezionato da Philadelphia, ma subito è ceduto ai Chicago Bulls. A completare il quadro dei giocatori internazionali scelti al primo giro ci pensano l’ucraino Oleksiy Pecherov, che va a Washington con la 18ª scelta, lo spagnolo dell’Estudiantes Sergio Rodriguez, selezionato da Phoenix (27) ma spedito a Portland, e lo sconosciuto inglese Joel Freeland, 30ª scelta dei Blazers. Alla fine i cestisti internazionali selezionati al primo turno sono sei, ma verrà ricordato come il draft che parla italiano: la lingua della prima scelta assoluta, Simone Sandri

HaRdFr3qu3ncy
00giovedì 29 giugno 2006 15:43
Una gioia incredibile per il cestista romano. "Sono al settimo cielo – confessa Andrea Bargnani che con i cronisti americani sfoggia un inglese più che discreto – e sono molto orgoglioso di poter rappresentare il mio Paese nella Nba. Ero molto emozionato prima della chiamata di Stern e devo confessare che non sapevo quello che i Raptors avrebbero fatto. Sono contentissimo, Toronto per me è la squadra ideale".
Una squadra ideale anche per la presenza di un General Manager, Bryan Colangelo, che ha fatto cose straordinarie a Phoenix prima di passare durante la stagione appena conclusa ai Raptors. Colangelo di basket internazionale se ne intende parecchio e su Bargnani è pronto a scommettere a occhi chiusi. "Andrea è un giocatore straordinario – dice Colangelo da Toronto – siamo convinti che potrà fare bene già l'anno prossimo e diventare un giocatore molto importante tra un paio di stagioni". Elegantissimo in un completo nero di Armani, Andrea ha poi affrontato con il sorriso sulle labbra i cronisti e le tante televisioni che se lo sono conteso per quasi due ore. Un italiano torna nella Nba, quindi, dopo gli esperimenti di Rusconi ed Esposito ma questa volta ci va per restarci.
enricotv
00giovedì 29 giugno 2006 16:34
Numero 1 non me lo sarei mai aspettato.
Mat-tv
00giovedì 29 giugno 2006 18:57
Complimenti a lui! ma è veramente così forte?
Ultras Italia
00giovedì 29 giugno 2006 22:25
oggi non so, ma certo che ieri quelle merde dei tg potevano dire che ci sarebbe stato un italiano che poteva diventare la prima scelta, il basket è pur sempre il secondo sport più seguito
stemack
00venerdì 30 giugno 2006 01:01
Sono contentissimo per lui...anche se,come dice Centro, un po' mi spiace che non sarà più dei nostri l'anno prossimo...
però che bello...
Istrana
00venerdì 30 giugno 2006 08:38
A treviso vige la regola che squadra che vince si cambia purtroppo
centro storico
00venerdì 30 giugno 2006 12:36
Re:

Scritto da: Istrana 30/06/2006 8.38
A treviso vige la regola che squadra che vince si cambia purtroppo

non fu così nel 98...tenuta la stessa identica squadra dello scudetto...siamo usciti ai quarti con reggio emilia
centro storico
00venerdì 30 giugno 2006 12:38
Re:

Scritto da: Ultras Italia 29/06/2006 22.25
oggi non so, ma certo che ieri quelle merde dei tg potevano dire che ci sarebbe stato un italiano che poteva diventare la prima scelta, il basket è pur sempre il secondo sport più seguito

per i tg esiste solo il calcio, la F1 e le moto...al massimo il ciclismo
a studio sport l'unica volta che hanno parlato di basket quest'anno è stato il giorno dopo dello scudetto benetton...se la sono cavata con un piccolo servizio
Istrana
00venerdì 30 giugno 2006 12:46
Re: Re:

Scritto da: centro storico 30/06/2006 12.38
per i tg esiste solo il calcio, la F1 e le moto...al massimo il ciclismo


E aggiungo il tennis
HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 30 giugno 2006 14:27
Il general manager Colangelo: "Bargnani diventerà una stella, ne sono certo". Gli impiegati dei Raptors lo accolgono sventolando il tricolore

TORONTO (Can), 30 giugno 2006 - A Toronto pensano che il soprannome sia già un bel biglietto da visita: il Mago, cioè the Magician, quasi come "Magic" Johnson. Quasi. Il Mago Andrea Bargnani a Toronto si fa vedere solo intorno all’ora di pranzo. Comprensibile, a New York ha tirato praticamente mattina.
CLAN - È rimasto al Garden fino alle 23, poi in giro a festeggiare con il clan: mamma Luisella e papà Roberto, che confessa di non essere mai stato troppo appassionato di basket; il capitano del Benetton, Matteo Soragna; il fratellino Enrico; lo zio Massimo, quello che gli ha inculcato il basket; l’altro zio, Giancarlo e l’amico del cuore Francesco, suo compagno nella Stella Azzurra di Roma. E naturalmente l’agente italiano Toto Ricciotti e quello americano Leon Rose che si occupa anche di LeBron James. Cena al Masseria con pasta e champagne finale. Poi il tentativo di dormire alle 3 del mattino: dura con tutta quell’adrenalina in circolo. Quindi la partenza alle 11.30 per Toronto, la sua nuova patria.
AUTOGRAFI- La città canadese gli spalanca le porte in una giornata nuvolosa con umidità tropicale e poco dopo un solenne acquazzone. Ma ad attenderlo all’aeroporto ci sono una decina di ragazzini americani in partenza per un camp di basket che hanno saputo del suo arrivo e non vogliono perdere l’occasione per l’autografo di rito. Il Toronto Sun lo presenta a chi si è perso la diretta tv della sera prima con un paio di belle foto: "Bargnani e Toronto, matrimonio perfetto". Perché il puzzle ormai ha ogni pezzo al posto giusto: Toronto da tempo si spaccia come una seconda New York, per la sua internazionalità, mentre i Raptors stanno mettendo assieme una squadra globale. Da quando è arrivato come gm Bryan Colangelo, sposato con Barbara, una ragazza lombarda, ha assunto come suo vice l’italiano Maurizio Gherardini e al draft di ieri, oltre ad Andrea, ha pescato un bosniaco; aveva portato precedentemente da San Antonio lo sloveno Nesterovic. In squadra, anche due spagnoli.
LA DECISIONE- Bryan spiega così la decisione Bargnani: "Alla fine della giornata abbiamo capito che Andrea era davvero la scelta migliore per il nostro futuro. Perché il suo arrivo non riguarda solo l’oggi ma soprattutto il domani. Anche se sono certo che potrà contribuire da subito. Credetemi, Andrea diventerà una grande stella della Nba". Parole belle e incoraggianti.
Andrea Bargnani lo presentano alla stampa alle 16.30 locali, all’Air Canada Centre, dove a novembre esordirà nella Nba. I Raptors schierano ad accoglierlo tutti gli impiegati con qualche bandierina italiana: al suo passaggio parte un applauso spontaneo. Si scattano le prime foto con la nuova maglia rossa fiammante. È il suo primo assaggio della città dove verrà a vivere: "Porterò mia mamma - spiega alla piccola platea - molto presto mi metterò a cercare casa".
Toronto lo entusiasma, c’era stato a giocare un anno e mezzo fa, un altro segno del destino: "Mi era piaciuta, proprio perché è grande e internazionale". E poi Toronto ha un precedente: Vincenzo Esposito. Arrivò con un contratto garantito nel ’95 ingaggiato da Isiah Thomas. In campo, l’idea non funzionò. In città, invece, tirava un’altra aria: la "Little Italy" locale, una delle più grandi del mondo, lo aveva arruolato fra i suoi uomini di spicco. A distanza di 10 anni si ritenta: Bargnani è giovane e bravo, arriva dalla porta principale e con il tappeto rosso che si concede alle prime scelte, non da un uscio di servizio. Qui ne sono certi: il "Mago", prima o poi, qualche trucchetto se lo inventerà.
enricotv
00venerdì 30 giugno 2006 14:30
A proposito, giocherà con Garbajosa e Nestrovic.
Vota Juninho
00sabato 1 luglio 2006 00:59
Che orgoglio per Treviso, la nostra città!
zonastadio
00sabato 1 luglio 2006 13:12
bella mago mi verrebbe da dire...il futuro è tuo!
enricotv
00sabato 1 luglio 2006 13:43
Re:

Scritto da: Vota Juninho 01/07/2006 0.59
Che orgoglio per Treviso, la nostra città!



Fino a un certo punto davide.. Lui è romano.
enricotv
00venerdì 7 luglio 2006 14:30
LAS VEGAS (Usa), 7 luglio 2006 - Nemmeno nelle più rosee previsioni potevamo immaginarci un debutto così. Andrea Bargnani ha incantato nella sua prima partita della Toshiba Vegas Summer League, trascinando Toronto alla vittoria (93-85) su Washington. L’ex trevigiano ha chiuso con 20 punti, 7/11 al tiro (2/5 da 3 e 4/4 ai liberi), 4 rimbalzi, 2 stoppate e un recupero in 29’46” giocati. Ma la grande impressione lasciata dal 20enne romano va ben oltre le cifre. E’ il modo in cui è entrato in partita, sin dalla palla a due, con sicurezza, tranquillità, padronanza assoluta della situazione. Non ha mai lasciato trasparire la minima emozione, sembrava un veterano navigato.
Sulla prima azione, mette palla a terra e va dritto a canestro, come per ricordare a tutti che non è solo un tiratore dalla distanza, guadagnandosi due liberi. Sono passati solo 14” e Bargnani è già a referto. Il resto è un crescendo rossiniano: mette una tripla, costringe Wes Unseld Junior, per l’occasione allenatore dei Wizards, a cambiare marcatura su di lui, affidandolo a Blatche e non più allo statico Ramos, segna ancora da fuori, infilando 7 dei primi 9 punti dei canadesi. E ancora: stoppata su Blatche lanciato in contropiede, respingendo una schiacciata sicura dell’ex star liceale.
In tribuna, lo staff dei Raptors non sta nella pelle: il vice gm Gherardini, il gm Colangelo e coach Mitchell si danno “cinque” quando Andrea sull’ultima azione del primo tempo prende palla sulla rimessa, fa tutto il campo in palleggio, si alza e infila dolcemente il sedicesimo punto del suo fantastico primo tempo. Nel secondo Toronto sente la fatica, Andrea pure. Si vede che è in riserva, ma trova ancora le energie per un bel canestro in sottomano e un gran tap in in schiacciata. I Raptors recuperano da 82-85 e vincono con 22 punti di Joey Graham, unico a superare il Mago.
Gherardini è soddisfatto: “Esordio confortante, deve prendere le misure su cosa la difesa avversaria gli permette di fare. Il fatto che abbia segnato tanto da fuori aiuta sicuramente, perché ricorda agli avversari la sua doppia dimensione. Proprio per questo deve rendersi sempre più imprevedibile. E’ partito forte, poi si è un po’ sgonfiato, come il resto della squadra. E’ normale, visto il duro lavoro svolto in questi giorni. Siamo tutti soddisfatti di questo esordio”. Colangelo fa un po’ più fatica dell’ex procuratore generale del Benetton nel nascondere l’entusiasmo. Il sorriso parte in automatico, è eccitato come se avesse appena sbancato l’Mgm: “Sono molto impressionato dal debutto di Andrea - spiega -. Di certo non si è dimostrato timido… Ho ricevuto complimenti da tanti addetti ai lavori durante la partita, vuol dire che è piaciuto a tutti”. Siamo solo all’inizio, è solo Summer league, ma se le premesse sono queste, tenetevi forte, perché Bargnani ha la stoffa di una vera prima scelta.
HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 7 luglio 2006 14:30
grandeee magoooo [SM=g27827]:
zonastadio
00venerdì 7 luglio 2006 15:03
fantastico..andrea sei un grande!
centro storico
00martedì 11 luglio 2006 13:01
10 falli, 12 punti, 2 rimbalzi, 4 palle perse
...coraggio mago
HaRdFr3qu3ncy
00martedì 11 luglio 2006 23:13
BARGNANI, 12 PUNTI CONTRO I KINGS

(10 lug;h.10.48) - Seconda uscita-NBA per Andrea Bargnani, che continua a dire la sua nella Toshiba Summer League di Las Vegas: nella sconfitta dei suoi Toronto Raptors contro i Sacramento Kings per 86-79, il "Mago" ha giocato stavolta 28 minuti con 12 punti, 3/6 da due, 2/2 da tre e 2 rimbalzi e, le regole delle Summer Leagues lo consentono, 10 falli fatti. Stanotte altra gara, contro i New York Knicks, poi tra due giorni i Boston Celtics saranno un altro capitolo della favola di Andrea Bargnani, un italiano, un benettoniano, nella NBA.

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