LA STORIA DEL TREVISO: dal 1970 al 1980

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enricotv
00giovedì 31 dicembre 2009 15:51
da www.forzatreviso.it

La stagione 1970/1971 risente della delusione per la mancata promozione dell'anno precedente.
L'allenatore Tino Molina si dimette per motivi di lavoro, e al suo posto vengono chiamati Oscar Massei in panchina (ex Trevigliese) e Renato Cavalleri come General manager.
Vengono ceduti il portiere Piccoli al Modena, l'attaccante Goffi al Lecco e il centrocampista Galtarossa alla Mestrina.
Al loro posto, arrivano il portiere Storto dalla Mestrina e gli attaccanti Pedroni dal Lecco e Perego dal Monza.
Proprio questi ultimi due formano una discreta coppia di attacco, e realizzano 6 gol a testa.
Il cammino del Treviso però è assolutamente altalenante.
Parte male (2 sole vittorie nelle prime 11 partite), poi si riprende, totalizzando 13 punti nelle successive 7.
Le 5 sconfitte in 7 partite a cavallo tra girone di andata e ritorno portano all'esonero di Massei, che lascia spazio all'allenatore-giocatore Magistrelli.
Il Treviso si riprende e chiude il campionato al nono posto con 39 punti, frutto di 15 vittorie, 9 pareggi e 14 sconfitte.
Alla ventinovesima giornata, grande vittoria nel derby del Penzo contro il Venezia, 1-0 gol di Perego.
La stagione successiva (1971/1972) è disastrosa.
Vengono confermti Magistrelli come allenatore e Cavalleri come General manager.
In attacco arrivano Osellame dal Montebelluna e Trombini dal Catania, mentre per sopperire alla traumatica partenza di Colusso al Modena, viene ingaggiato Palù dalla Massese.
Il Treviso parte bene, e nelle prime 7 giornate totalizza 2 vittorie e 5 pareggi.
Poi il black out fatale, con 14 partite senza vincerne una.
Si ritorna a vincere nel derby del Penzo, con il gol dell'1-0 di Mazzon al novantesimo, ma è solo un fuoco di paglia, visto che il Treviso nelle restanti 16 partite riesce a vincere solo 4 volte, perdendo l'ultima sfida, decisiva, in casa col Legnano, già salvo da tempo: è retrocessione in serie D.
A nulla è valso il cambio in panchina con Cavalleri che affianca Magistrelli dalla ventottesima giornata in poi.
Si ricomincia quindi dalla IV serie.
Come allenatore viene richiamato Tino Molina, e vengono confermati parecchi giocatori dalla precedente stagione, e vengono acquistati l'attaccante 20enne del Piacenza, De Bernardi, i centrocampisti Volpato dal Monza e Zambianchi dal Trento.
Si spera in un pronto ritorno in serie C, ma le prime 8 giornate sono un disastro, che il Treviso pagherà a fine stagione: solo 7 punti sui 16 disponibili.
L’andamento è altalenante per tutto il girone di andata, che il Treviso termina al quinto posto.
Il girone di ritorno è ottimo, il Treviso è primo come rendimento (11 vittorie, 5 pareggiate e 2 perse), ma il distacco dall’Union ChioggiaSottomarina è pressochè incolmabile, e alla fine i biancocelesti terminano il campionato con un buon secondo posto, a 8 punti dalla capolista, promossa in serie C.
Il neo-acquisto De Bernardi è il capocannoniere, con 8 gol in 24 gare, mente il difensore Alberti disputerà tutte e 34 le partite di questa stagione.
La stagione 1973/1974 è molto simile alla precedente, ma solo a gironi inveriti.
Confermato il tecnico Molina (e ovviamente Piero Bortoletto al suo fianco come suo vice), vengono effettuati pochi acquisti ma mirati: il portiere Da Ros dalla Marenese, il difensore Schugur dal Sandonà e il centravanti Turola dall’Adriese.
Il girone di andata, come accennavamo in precedenza, è stratosferico: su 17 partite, il Treviso ne vince 12, ne pareggia 4 e ne perde 1 sola.
Sembra il preludio al ritorno in serie C, ma lo scontro diretto della prima giornata di ritorno al Tenni con la Mestrina (record d’incasso con quasi 15 milioni di lire e 8.000 paganti), che il Treviso conduce 1-0 fino a 10 minuti dalla fine, termina in pareggio.
Il girone di ritorno si dimostra un incubo, e il Treviso nelle prime 14 partite riesce a vincerne solo 2.
Raccoglie poi 5 punti nelle 3 partite ma ormai la frittata è fatta: la Mestrina infatti vince il campionato con 4 punti di vantaggio sul Treviso, nuovamente secondo, ed è promossa in C.
Non basta un attacco mitraglia ai biancocelesti: De Bernardi realizza 14 gol, Scheda 8, Zambianchi e Turola 5 e la squadra alla fine risulta quella più profilica in fase offensiva del campionato.
Non basta però per il ritorno in serie C, e il Treviso lancia una nuova sfida nella stagione 1974/1975, che vede in panchina il promettentissimo allenatore Massimo Giacomin.
Vengono acquistati Spreggiorin dal Malo, Cusinato dal Cittadella, Pasinato dall’Olimpia Cittadella e De Biasi dal Vittorio Veneto.
Il Treviso disputa un ottimo girone di andata, e le avversarie quest’anno si chiamano Adriese e Triestina.
I primi vengono regolati all’ultima giornata di andata, con un 2-0 al Tenni firmato da De Bernardi e Zambianchi; i secondi invece vengono regolati da una doppietta di Spreggiorin alla sesta di ritorno (2-1 il risultato finale) e il Treviso viene promosso in serie C, con 3 punti di vantaggio sull’Adriese e 6 sulla Triestina, grazie a 19 vittorie, 11 pareggi e 4 sconfitte.
La formazione base è: Da Ros, Tomasini, Schugur, Colusso, Pasinato, Frandoli, De Bernardi, Zambianchi, Musiello, De Biasi, Osellame.
De Bernardi realizza 18 gol, capocannoniere assoluto e il Treviso è ampiamente (e nuovamente) miglior attacco del campionato; da sottolineare anche I 9 gol di Osellame e le 34 presenze su 34 di capitan Zambianchi.
Si torna in C dopo 3 anni quindi, e la panchina lasciata vuota da Giacomini (diretto a Udine), viene occupata da Gianni Mialich, ex allenatore del Montebelluna.
La formazione è praticamente identica all’anno precedente, e il campionato è ottimo.
Il Treviso termina la stagione 1975/1976 con un ottimo quinto posto finale con 43 punti, mettendosi alle spalle squadre come Udinese, Venezia e Padova.
La coppia d’attacco De Bernardi-Osellame realizza 20 gol (8 il primo, 12 il secondo).
La stagione 1976/1977 vede Bruno Fornasaro nuovo tecnico della formazione biancoceleste, che accoglie tra le sue fila l’attaccante Marchini proveniente dal Conegliano, il centrocampista Stefanelli dal Foggia, e i difensori Fellet dal Chieti, Tesser e Zavarise dal Montebelluna.
Il Treviso disputa un campionato se possible ancora migliore del precedente, vince entrambi i derby sia con il Venezia (3-1 al Tenni con doppietta di De Bernardi e gol di Salati e 2-1 al Penzo con gol di Fellet e sempre del solito De Bernardi) che con il Padova (doppio 1-0 con Pasinato e Marchini marcatori), e alla fine si classifica al terzo posto con 48 punti, alle spalle di Cremonese (prima con 55 punti ma battuta al Tenni nel retour-match per 1-0 con autorete di Pardini) e Udinese (seconda con 51).
Nonostante il grande campionato, la società è in cattive acque (si parla di un debito di quasi 500 milioni di lire) il presidente Archiutti viene pesantemente contestato dalla tifoseria nell’ultima partita di campionato in casa con il Bolzano, in quanto a detta dei tifosi (che scavalcano le recinzioni e organizzano un sit-in in mezzo al campo, ritardando l’inizio della partita di 8 minuti) non aveva indetto l’assemblea dei soci; in seguito si dimetterà, e al suo posto viene preso prima dal Conte Francesco Foscolo, successivamente da Luigi Palla.
La squadra, nella stagione 1977/1978, perde pezzi importanti come il portiere Gregoriutti, il difensore Zavarise e l’attaccante De Bernardi.
Al loro posto vengono prelevati il portiere Riccarand dal Torino, il difensore Michelazzi dal Monza, I centrocampisti De Poli dal Cittadella e Fava dal Lecce e l’attaccante Zandegù dal Lecco, mentre in panchina resta sempre Fornasaro.
Il campionato è nuovamente buono, e il Treviso si piazza al sesto posto, grazie a 14 vittorie, 13 pareggi e 11 sconfitte.
Il capocannoniere è Zandegù con 11 centri, ma quello che stupisce più di tutti è Petta, arrivato a novembre, e che in sole 17 partite realizza ben 10 gol.
Il Treviso affronta anche il torneo Anglo-Italiano, perdendo a Nuneaton contro i locali per 2-0, poi per 2-1 a Bangor city; infine batte il Minehead a Treviso per 2-1, prima di arrendersi sempre al Tenni al Bath City per 2-0.
La stagione 1978/1979 è una tra le più sofferte della storia del club.
Partiamo col dire che si tratta del primo campionato che vede la divisione della serie C in serie C1 e serie C2; il Treviso, grazie al quinto posto della stagione precedente, è ammesso in C1.
In panchina c’è Romano Mattè, che viene esonerato dopo 8 giornate, lasciando posto prima a Piero Bortoletto, poi dopo una giornata a Caro Soldo.
Gli acquisti principali sono: il portiere Eberini e il terzino Soro dall’Albiese, il difensore De Cian dal Belluno, il libero Mayer dal Lecce e l’attaccante Giavardi dal Lecco.
La partenza, come si può immaginare visto il precoce esonero di Mattè, è traumatica: il Treviso nelle prime otto giornate non riesce mai a vincere.
Poi, con Soldo in panchina la situazione lentamente migliora, e il Treviso riesce ad arrivare decimo, salvandosi con 3 punti di vantaggio sul Trento, quart’ultimo e retrocesso in C2 assieme al Padova (sconfitto per 6-0 in un epico derby al Tenni), Spezia e Modena.
La formazione base è: Eberini: Fiore, Soro; Mayer, Zavarise, Michelazzi; Zandegù, De Poli, Fava, Colusso, Giavardi.
Il capocannoniere della stagione è Zandegù con 10 reti in 31 partite.
Gli anni 80 si chiudono con un altro decimo posto nella stagione 1979/1980, ma questa volta sicuramente migliore del precedente, visto che il Treviso chiude con 12 vittorie, altrettanti pareggi e 10 sconfitte.
Sulla panchina biancoceleste siede Gianni Rossi, assieme ovviamente al grande Piero Bortoletto, mentre c’è da segnalare la dipartita di Francesco Foscolo dalla società.
Sul fronte del mercato, arrivano il difensore Battoia dall’Udinese (pagato la bellezza di 70 milioni di lire), l’attaccante Parlato e il difensore Betta dal Trento (pagati oltre 100 milioni), il centrocampista Dragoni dalla Solbiatese, il difensore Nuti dal Chieti, il centrocampista Conforto dal Chieti, i centrocampisti Niero e Foscarini e l’attaccante Fantinato dal Montebelluna.
L’11 di base è composto da: Mattarollo; Michelazzi, Battoia; Dragoni, Nuti, Donà; Zandegù (Foscarini), Conforto, Rombolotto, Scarpa (Colusso), Niero.
Il capocannoniere è Rombolotto con 5 reti in 21 presenze.
pcarmi
00domenica 3 gennaio 2010 20:12
Re: da www.forzatreviso.it
enricoutv83, 31/12/2009 15.51:



Il Treviso affronta anche il torneo Anglo-Italiano, perdendo a Nuneaton contro i locali per 2-0, poi per 2-1 a Bangor city; infine batte il Minehead a Treviso per 2-1, prima di arrendersi sempre al Tenni al Bath City per 2-0.







enricotv
00domenica 3 gennaio 2010 21:12
Penso che se mi dicessero che il Treviso dovesse disputare due incontri di coppa anglo-italiana a Nuneaton e Bangor ci andrei SPARATO.
Peccato abbiano soppresso questa coppa...
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