La Marca contro il prosecco veneziano

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dellafiore85
00mercoledì 6 febbraio 2008 18:56
Da gazzettino.it

Venezia, un prosecco di troppo
Luca Zaia intende difendere la tipicità del prodotto Doc della Marca: «Richiesta inopportuna»

Conegliano
Ci mancava la guerra del prosecco. Ufficialmente, nessuno l'ha dichiarata. Ma, nei fatti, da un paio di giorni i rapporti fra i prosecchisti trevigiani e i produttori vinicoli veneziani non sono certo idilliaci. Un conflitto di interessi, alla luce dell'enorme mercato conquistato dal prosecco in tutto il pianeta. Merito dei trevigiani, si moromora di qua del Piave. Merito un cavolo: nessuno vieta di produrre prosecco, è la voce che rimbalza dal Veneziano.Ambasciatore di pace, dovrebbe esserlo Luca Zaia, nella scomoda, in questo caso, veste di vicegovernatore del Veneto. Ma Zaia deve anche fare i conti con il popolo dei 3.300 prosecchisti che non intendono rassegnarsi alle istanze mosse dai veneziani, partorite in quel di Lison di Pramaggiore, nel corso di una riunione apparsa, agli occhi dello stesso Zaia, galeotta: «Qualcuno è entrato a gamba tesa». Basta e avanza per capire che la situazione potrebbe avere ripercussioni impensabili. Anche a livello politico. Se è vero che sulla sponda veneziana, gioca il senatore azzurro Paolo Scarpa.Nocciolo della questione, dunque, è la richiesta che il prosecco venga prodotto anche nell'area Doc Lison Pramaggiore.«È una guerra fra poveri»: il vicegovernatore, ieri mattina, non ha atteso molto per mostrare i paletti che intende ficcare nella diatriba. Scegliendo il Cerletti, quale sede dell'incontro con la stampa. Una scelta dai molti significati: perché l'enologico di Conegliano è la sua ex scuola, perché da qui dovrebbero uscire le menti che, domani, avranno la responsabilità di gestire i destini del prosecco. Tecnici preparati, ma, evidentemente, non basta. «Devo difendere gli interessi di chi ha creduto fino in fondo, quando ha iniziato, a produrre prosecco: ha creduto in un vino che cinquant'anni fa nessuno pensava potesse avere un mercato».

Una "gamba tesa" arrivata proprio mentre i produttori trevigiani stanno mettendo in discussione la loro area di produzione per dare concretezza alla "tutela del nome". Perché il prosecco ha un piccolo guaio da risolvere. Lo spiega il vicegovernatore: «Portando il nome della vite, quel nome di può usare in tutto il mondo. Allora i produttori dicono: se esiste una legge che ci consente di utilizzare il nome in esclusiva, vediamo di ridisegnare le aree di produzione». Il tavolo nato nella Marca intende consegnare alla Regione un progetto di nuova Doc: chi rientrerà in questo ambito potrà utilizzare in esclusiva il nome Prosecco. A questo punto la Regione, prima di passarlo al Ministero, dirà: qualcuno ha osservazioni da fare?

E torniamo alla gamba tesa, che ha lasciato segni sulle caviglie di Zaia: «In questo contesto, grazie a riunioni discutibili, emerge la richiesta per la Doc Lison Pramaggiore, del riconoscimento del vitigno prosecco. Una richiesta legittima, sia chiaro. Ma in quella zona devono ricordarsi che in tempi non sospetti si rifiutarono di iscriversi nella lista dei vini, perché economicamente poco competitivo sui mercati. Peccato che quest'anno l'incremento della vendita della Doc del prosecco sia stato del 108\%».

Zaia darà comunque una risposta alla richiesta, ribadendo: «Si stava chiudendo un ragionamento utile a tutti, ora si rischia di far saltare la riserva del nome. E poi va ricordato che la richiesta viene fatta per 3-4000 ettari, la metà della produzione!».

Soluzioni? Eccone una: «Invito tutti alla calma, ad un tavolo regionale coinvolgendo le parti: da un lato so che c'è questa richiesta, ma dall'altro so che ci sono i produttori delle nostre colline che si sono rotti la schiena per anni, non per fare un vino, ma per creare un fenomeno».

Giancarlo D'Agostino
Mat-tv
00mercoledì 6 febbraio 2008 20:15
è una questione di marchio: il Prosecco ha già un nome e una storia a sè, una delimitazione geografica ben precisa e soprattutto un mercato consolidato: troppo comodo per altre aziende (veneziane tra l'altro [SM=x397181] ) sfruttare tutto cio' che è stato duramente creato da altri.. è come se centro storico si mettesse a coltivare vongole sul sile e poi le vendesse come "vongole di chioggia" [SM=x397140]
zonastadio
00mercoledì 6 febbraio 2008 20:36
proprio delle merde... [SM=x397181] [SM=x397205] [SM=x397183]
Murdock FBC
00giovedì 7 febbraio 2008 00:11
prosecco venezian?!? pezo de na bestema... me vien da vomitar... [SM=x397182]
ZakkTV
00giovedì 7 febbraio 2008 00:48
Di sicuro sarà un prosecco nocivo, nato dalla miscelatura di acqua di Porto Marghera e aromi tipici delle fosse biologiche mestrine.
enricotv
00giovedì 7 febbraio 2008 12:04
Lo proverò. [SM=x397140]
Mat-tv
00venerdì 8 febbraio 2008 03:25
Re:
enricoutv83, 07/02/2008 12.04:

Lo proverò. [SM=x397140]




e poi farai la recensione nel forum
enricotv
00venerdì 8 febbraio 2008 09:10
Re: Re:
Mat-tv, 08/02/2008 3.25:




e poi farai la recensione nel forum

Dettagliata: colore, odore e via dicendo.
Treviso 4ever
00venerdì 8 febbraio 2008 16:41
Re:
Mat-tv, 06/02/2008 20.15:

è una questione di marchio: il Prosecco ha già un nome e una storia a sè, una delimitazione geografica ben precisa e soprattutto un mercato consolidato: troppo comodo per altre aziende (veneziane tra l'altro [SM=x397181] ) sfruttare tutto cio' che è stato duramente creato da altri.. è come se centro storico si mettesse a coltivare vongole sul sile e poi le vendesse come "vongole di chioggia" [SM=x397140]




Mat, secondo te tutto il prosecco che viene imbottigliatto con le etichette "Conegliano Valdobbiadene" è tutto prodotto in quella determinata zona?
ZakkTV
00venerdì 8 febbraio 2008 17:27
Vai Zaia, dopo il funerale del Tocai la Guerra Santa del Prosecco... [SM=x397211]
Treviso 4ever
00venerdì 8 febbraio 2008 18:37
Re:
ZakkTV, 08/02/2008 17.27:

Vai Zaia, dopo il funerale del Tocai la Guerra Santa del Prosecco... [SM=x397211]




[SM=x397166]
jeck 182
00venerdì 8 febbraio 2008 20:37
[SM=x397181] [SM=x397182] [SM=x397183] [SM=x397205]
zonastadio
00venerdì 8 febbraio 2008 22:58
Re: Re:
Treviso 4ever, 08/02/2008 16.41:




Mat, secondo te tutto il prosecco che viene imbottigliatto con le etichette "Conegliano Valdobbiadene" è tutto prodotto in quella determinata zona?


su ste cose ti posso rispondere io e ti dico si di sicuro.


Murdock FBC
00venerdì 8 febbraio 2008 23:59
Re: Re:
Treviso 4ever, 08/02/2008 16.41:




Mat, secondo te tutto il prosecco che viene imbottigliatto con le etichette "Conegliano Valdobbiadene" è tutto prodotto in quella determinata zona?


[SM=x397158]

Treviso 4ever
00sabato 9 febbraio 2008 09:54
Re: Re: Re:
zonastadio, 08/02/2008 22.58:


su ste cose ti posso rispondere io e ti dico si di sicuro.



Io ti posso rispondere per certo di no...
Essendo Geometra di queste cose un pò ne sò...
zonastadio
00sabato 9 febbraio 2008 17:38
Re: Re: Re: Re:
Treviso 4ever, 09/02/2008 9.54:



Io ti posso rispondere per certo di no...
Essendo Geometra di queste cose un pò ne sò...


guarda io ti dico...mio padre collabora da anni in questo campo con la provincia..quindi se non mi racconta cavolate dovrebbe essere così


Treviso 4ever
00lunedì 11 febbraio 2008 09:28
Guarda, sicuramente è solo qualche piccolo caso isolato, ma ho visto camion con teloni di fabbriche, partire pieni di cassoni di uva prosecco in direzione Conegliano Valdobbiadene...
Mr.Angelo
00lunedì 11 febbraio 2008 15:13
E' un bel problema, perchè "prosecco" è una denominazione ormai di uso notorio e soprattutto immemore nel tempo. E' difficile impedire ad altri di usare il nome generico "prosecco" perchè anche se non sono un esperto enologo credo che il nome derivi da un tipo d'uva più che da una tecnica specifica e locale di produzione. Ecco quello che invece va approfondito è l'eventuale uso scorretto del marchio DOC o IGP (ad es Prosecco di Valdobbiadene doc) perchè dietro a questo ci sta tutto il problema della tutela dei metodi produttivi, della qualità della terra e del trattamento dell'uva... di solito ci sono consorzi ad hoc che vigilano che nessuno spacci un tipo di prosecco generico per quello garantito dal marchio.
[SM=x397156] [SM=x397156] [SM=x397156] [SM=x397156]
GigiBeghetto
00lunedì 11 febbraio 2008 17:03
Ma che facciano quel cacchio che vogliono sti merdosi........ ditemi una cosa: chi di voi comprerebbe un Prosecco prodotto nel merdeziano? Non credo avrà molto mercato, le imitazioni di prodotti di tale qualità non possono avere successo..... almeno lo spero!
Mat-tv
00lunedì 11 febbraio 2008 20:08
Re:
GigiBeghetto, 11/02/2008 17.03:

Ma che facciano quel cacchio che vogliono sti merdosi........ ditemi una cosa: chi di voi comprerebbe un Prosecco prodotto nel merdeziano? Non credo avrà molto mercato, le imitazioni di prodotti di tale qualità non possono avere successo..... almeno lo spero!




eh ma non è che lo fanno nelle raffinerie di marghera o spremendo le scoasse de venessia, il prosecco veneziano verrà prodotto nell'area del lison-pramaggiore, nota zona vinicola che ha già un suo marchio DOP.. ho paura quindi che qualche migliaio di litri li riescano a vendere, magari attuando un prezzo inferiore a quello di Conegliano-Valdobbiadene.. [SM=x397141]
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