La nuova "Ruby" è a Cison

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enricotv
00venerdì 24 giugno 2011 15:08
da www.ilgazzettino.it

Inchiesta P4, la nuova "Ruby" è una
ventunenne di Cison di Valmarino

È l'«amica» del parlamentare Papa. Vive tra Roma e Milano
ma ogni tanto torna a trovare i parenti trevigiani in Ferrari

TREVISO - Gianna ha 21 anni, è di Gai di Cison di Valmarino, ma da anni fa la spola tra Roma a Milano. È lei la "Ruby" dell’inchiesta P4, un intreccio di poteri forti sui quali ha aperto uno squarcio la procura di Napoli. Gianna Sperandio da Cison è l'amica di Alfonso Papa, il parlamentare del Pdl che i magistrati campani vorrebbero arrestare.

Il paese lo frequenta poco, ma quando arriva non fa nulla per non farsi notare. Un mesetto fa è arrivata in piazza a bordo di una Ferrari nera fiammante accompagnata da un transessuale. I compaesani sorridono e portano pazienza. La mamma vive a Cison, la zia lavora in Comune, persone tranquille e benvolute. Più simile a lei la sorella di un paio d’anni più grande.

Gianna, ventenne dalla vita frenetica e dalle forti simpatie per i trans, secondo le carte dell’inchiesta, ha una relazione stabile con il parlamentare. Trans sono, infatti, quasi tutti i suoi amici e trans "al rovescio" è lei stessa, che ha fatto mettere a verbale di amare soprattutto le donne (ma frequenta regolarmente Papa, che la colma di regali, la porta a Montecitorio e le presenta il padre) e si è fatta operare al seno per ridurselo.

Per sbarcare il lunario Gianna si prostituiva, ma dopo avere incontrato il deputato in spiaggia a Latina ha smesso di ricevere i clienti: incontra solo Papa, che le dà in cambio soldi, auto di lusso, capi d'abbigliamento firmati, cellulari.

Il giorno in cui la polizia la ferma Gianna non ha con sè la tessera magnetica per accedere a Montecitorio. Racconterà poi ai pm: «L'onorevole Papa mi ha fornito una tessera di riconoscimento emessa dalla Camera dei deputati per poter accedere a Montecitorio. Mi sono telefonicamente rallegrata che non l'avessi con me quando sono stata fermata, non faceva una bella figura che una persona che poteva accedere a Montecitorio si facesse le canne».

E Papa si occupa di lei assiduamente, come quando chiama il maresciallo dei carabinieri Enrico La Monica e gli segnala un’auto parcheggiata in un paesino del Trevigiano, proprio Cison, chiedendogli di "sorvegliare" un’auto: «Se possiamo fare in modo di tenere un pochettino di controllo -si legge nelle intercettazioni- perché dentro questo cortile di questa casa ci sta una macchina molto importante, molto bella, perché là la zona è piena di marocchini e hanno tentato un paio di volte di rubarla».

L'interlocutore non afferra. «Allora -chiarisce Papa- la domanda è: lì in zona teniamo qualcuno...?». La Monica spiega che «deve vedere com'è collocato», altrimenti chiamerà il comandante di stazione. Il parlamentare lo blocca: non deve far sapere niente a nessuno. «Senza dire niente, dovremmo fare in modo che quando escono le radiomobili di notte, di farci fare qualche passaggio proprio lì». Perchè? «È che se si rubano la macchina -si lascia scappare Papa-non possono fare denuncia».

A Cison si narra di feste in locali altolocati con personaggio di spicco. Gianna era la protagonista e con lei un bel po’ di persone finite nell’inchiesta.
Venerdì 24 Giugno 2011 - 10:21 Ultimo aggiornamento: 14:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ZakkTV
00venerdì 24 giugno 2011 15:20
Re:
enricoutv83, 24/06/2011 15.08:




Il paese lo frequenta poco, ma quando arriva non fa nulla per non farsi notare. Un mesetto fa è arrivata in piazza a bordo di una Ferrari nera fiammante accompagnata da un transessuale.

Gianna, ventenne dalla vita frenetica e dalle forti simpatie per i trans, secondo le carte dell’inchiesta, ha una relazione stabile con il parlamentare. Trans sono, infatti, quasi tutti i suoi amici e trans "al rovescio" è lei stessa, che ha fatto mettere a verbale di amare soprattutto le donne (ma frequenta regolarmente Papa, che la colma di regali, la porta a Montecitorio e le presenta il padre) e si è fatta operare al seno per ridurselo.

Per sbarcare il lunario Gianna si prostituiva, ma dopo avere incontrato il deputato in spiaggia a Latina ha smesso di ricevere i clienti: incontra solo Papa, che le dà in cambio soldi, auto di lusso, capi d'abbigliamento firmati, cellulari.




Non è certo la Gianna di Rino Gaetano...
ZakkTV
00sabato 25 giugno 2011 16:46
Gianna? GIANNI [SM=x397165] [SM=x397166]
enricotv
00sabato 25 giugno 2011 22:05
Giannino... :D
enricotv
00sabato 25 giugno 2011 22:07
da www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=153935&sez=NORDEST

Inchiesta P4. Gianna, la "Ruby" di Cison:
«Ora sono un uomo, chiamatemi Maicol»


La 21enne si protesta innocente: «Mi stanno infangando come
hanno fatto con Berlusconi, attaccano Papa perché potente»


Gianna Sperindio
di Manuela Collodet

TREVISO - «Sono tutte bugie, mi stanno infangando come hanno fatto con Ruby e Berlusconi». Le urla di Gianna arrivano chiare dal telefonino della madre, mentre le spiega come tutto quello che raccontano i giornali siano falsità. Lei, la mamma, Marisa Casagrande, seduta nella modesta cucina della casa di via Montebello a Gai di Cison, che divide con una famiglia di marocchini, ascolta la figlia sconcertata. Vuol capire cosa sta accadendo intorno a quella ragazza che le ha raccontato di lavorare a Roma per un parlamentare. Una versione certamente romanzata ma che non è poi così lontana dal vero. In fin dei conti nella vita di Gianna Sperandio, 21 anni compiuti il 13 giugno, un parlamentare c’è, Alfonso Papa del Pdl, che le passa uno stipendio: «poco più di 700 euro al mese fissi, esclusi i regali», afferma lei stessa. Ma le prestazioni non sembrano essere quelle di un’assistente o di una segreteria. «Mamma credimi - ripete alzando sempre di più la voce - io non c’entro nulla, stanno raccontando solo bugie perché l’uomo per cui lavoro è potente».

Gianna è la Ruby dell’inchiesta P4, quell’intreccio di lobby e poteri forti sulle quali ha aperto uno squarcio la procura di Napoli. È la "favorita" del parlamentare che i magistrati campani vorrebbero mandare in carcere. Le intercettazioni tra lei e Papa fanno emergere un rapporto talmente stretto che il parlamentare del Pdl le ha perfino dato la tessera magnetica per entrare a Montecitorio. Ma Gianna non è la classica escort. Lei vuol fare il maschio, si è fatta ridurre il seno fino a farlo scomparire, si veste solo da uomo, porta i capelli biondi cortissimi e c’è chi sussurra pensi pure a un’operazione definitiva.

«Chiamatemi Maicol, ora sono un maschio» ha detto agli abitanti del piccolo borgo ai piedi delle Prealpi trevigiane l’ultima volta che è arrivata a bordo di una fiammante Ferrari nera a far visita alla madre. Con lei il suo compagno, un transessuale di origini sudamericane dai lunghi e folti capelli neri. Insieme vivono a Latina. Il trans fa la donna, lei l’uomo. Che tipo di rapporto avesse con il deputato resta un mistero, anche se regali e intercettazioni rivelano che fosse alquanto intimo. Quando Gianna tornò a casa lo scorso settembre con la Ferrari, Papa chiese al maresciallo dei carabinieri Enrico La Monica di far tenere sotto controllo il bolide dagli uomini dell’Arma in zona. Quando in gennaio Gianna viene bloccata dalla polizia a Roma con quasi otto grammi di marijuana, lui le dà delle dritte: non prendere l'auto per tornare a casa, fare attenzione a non farsi pedinare, disfarsi immediatamente della scheda che sta usando. L'indomani deve acquistare un'altra auto, meno appariscente: «Ce li hai i soldini?», le chiede. Evidentemente li ha trovati perchè proprio in quel periodo arriva a casa della madre a bordo di un’anonima Multipla.

Da anni Gianna vive a Latina, dove ha la residenza, ma la casa della madre è rimasta il suo punto d’appoggio. «È scappata da qui -racconta Anna, una vicina che l’ha vista crescere- che non aveva nemmeno 15 anni. Ha fatto le medie, poi ha provato un anno a fare l’alberghiero a Vittorio, ma ha mollato subito. Lei e la sorella se ne sono andate all’improvviso. Le hanno trovate quasi subito a Milano. Gianna è finita in una casa famiglia. Quando è uscita è andata a fare la vita a Roma».

Per un po’ si è prostituita finchè nelle spiagge di Latina ha conosciuto Papa. Da allora come cliente ha solo lui. E pare che la vita le vada molto meglio. «Mamma mi hanno assunto in Parlamento», avrebbe raccontato alla madre, che subito l’ha detto in paese fiera del riscatto di quella figlia così scapestrata, ma che alla fine sembrava avercela fatta. Un’illusione, durata il tempo di un’intercettazione.
Sabato 25 Giugno 2011 - 15:24 Ultimo aggiornamento: 15:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ZakkTV
00domenica 26 giugno 2011 00:56


Papa boy, Papa girl e Papa...trans.
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