Libro di Saviano sparisce dalla biblioteca di Preganziol

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enricotv
00giovedì 27 gennaio 2011 12:44
Anche se la notizia è praticamente vecchia di una settimana, vi propongo questo articolo.

www.gazzettino.it/articolo.php?id=135735

Treviso. Saviano eliminato dalla biblioteca
di Preganziol: è subito bufera/ Sondaggio

Amministrazione leghista accusata di aver tolto Gomorra dopo
la polemica a "Vieni via con me". L'assessore: non è vero



di Nello Duprè
TREVISO (23 gennaio) - «La scelta della Giunta di Preganziol a guida leghista di ritirare dagli scaffali della biblioteca civica il libro "Gomorra" di Roberto Saviano è vergognosa, arrogante e prepotente». A dirlo sono il Partito Democratico e il gruppo consiliare "Preganziol Insieme". Tanto basta per scatenare una vera e propria bufera politica in paese e d’altra parte la vicenda del libro di Saviano "sparito" dalla biblioteca di via Antonio Gramsci, annessa alla scuola media Ugo Foscolo, non poteva che creare un vespaio. Gli amministratori comunali dicono di non aver preso alcuna decisione in merito. Ma resta il fatto che la polemica è scoppiata dopo l’intervista televisiva rilasciata da un dipendente della biblioteca preganziolese e poi ripresa da alcuni quotidiani a tiratura nazionale.


Sembra che gli amministratori ritengano che i libri di Saviano non siano degni di restare in biblioteca, dopo che lo scrittore ha denunciato durante la trasmissione televisiva di Rai 3 "Vieni via con me" che la mafia interloquisce con la Lega. L'assessore alla cultura, Roberto Zamberlan, però, cade dalle nuovole. «Della faccenda dell'intervista televisiva non so assolutamente nulla. Posso assicurare che il libro "Gomorra" a dicembre è stato dato in prestito. Anch'io mi sono ripromesso di leggerlo. E posso anche dire di non aver certo condiviso quello che Saviano ha affermato nel corso della trasmissione, ma è cosa diversa dal ritirare un volume dalla biblioteca. Ricordo che l'assessore regionale Elena Donazzan ha recentemente criticato la presa di posizione di alcuni intellettuali, tra cui Roberto Saviano, a favore del terrorista Cesare Battisti. Posizione inaccettabile e indifendibile sotto ogni punto di vista. Se poi l'opposizione politica - aggiunge Zamberlan - vuole fare polemica politica a ogni costo, è libera di farlo. Ma alla fine la verità verrà a galla. Lunedì chiariremo ogni cosa quando riaprirà i battenti la biblioteca comunale».

Per l'ex sindaco di Preganziol Franco Zanata e attuale consigliere comunale di "Preganziol Insieme" le cose stanno diversamente. «Il ritiro del libro Gomorra - dice Zanata - non nasce dal caso Battisti e dalle affermazioni dell'assessore regionale Donazzan, ma molto prima e cioè dalla trasmissione televisiva "Vieni via con me". Gli amministratori non lo vogliono ammettere perchè la cosa è molto imbarazzante sul piano politico. Si tratta di una brutta pagina nella storia politica di Preganziol».


Domenica 23 Gennaio 2011 - 09:38 Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Gennaio - 20:0
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00giovedì 27 gennaio 2011 12:46
corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2011/26-gennaio-2011/libri-gobbo-sdogana-saviano-lo-rifarei-cittadino-onorario-1813312783...

IL CASO
Libri, Gobbo sdogana Saviano
«Lo rifarei cittadino onorario»

Il segretario padano: Gomorra lo consiglio a tutti. Avviso ai sindaci: la Lega non censura scrittori

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TREVISO — Nel capoluogo più leghista d’Italia della provincia più leghista d’Italia, nella terra che ha dato i natali al primo governatore leghista del Veneto, bardata di camicie verdi e Sole delle Alpi dalla Pedemontana al Piave, il segretario regionale del Carroccio tende la mano ad uno degli scrittori che più hanno criticato il suo partito ponendo fine alle ultime polemiche sulla censura. «Saviano ha scritto un ottimo libro, racconta fatti reali. E oggi come un anno fa gli ridarei la cittadinanza onoraria di Treviso». L’eco della polemica fra lo scrittore antimafia Roberto Saviano e il ministro dell’Interno Roberto Maroni è ancora fresco nella memoria padana ma Gian Paolo Gobbo, che oltre ad essere il segretario nasional è sindaco di Treviso da oltre 7 anni, rinuncia alla battaglia scegliendo un’imprevista promozione del giovane autore napoletano. Il consiglio comunale da lui presieduto, l’anno scorso, ha conferito a Saviano la cittadinanza onoraria: un voto unanime, di stima e incoraggiamento.

«Anch’io ho l’ho votata, e lo rifarei. Certo, Saviano non si è comportato bene accusando la Lega - spiega -, ma ha detto una cosa che sappiamo tutti, la mafia è arrivata anche al Nord. I buoni e i cattivi ci sono dappertutto». Era metà novembre, con la trasmissione «Vieni via con me», su Rai3, Saviano otteneva risultati strabilianti. Un boom di gradimento e ancor più di numeri che si scontrò sull’orgoglio leghista. L'ipotesi che rappresentanti istituzionali lombardi fossero collusi con associazioni di stampo mafioso scatenò una bufera. Il ministro Maroni si disse «offeso e indignato», accusò Saviano di «parole infamanti». A conoscere i leghisti, compatti e infuocati nelle difese come negli attacchi, le invettive contro «l’incauto» Saviano che «insultava » il Nord non dovrebbero ancora essersi esaurite. Invece è proprio il colonnello del Carroccio veneto a rifiutare la censura. Anzi, lo scrittore che vive sotto scorta riceve note di apprezzamento. «Saviano è ancora giovane, ha tempo per capire certe cose, ma questo non toglie che abbia scritto un ottimo libro. È scorrevole, molto chiaro, ce l’ho proprio qui - dice Gobbo, seduto alla sua scrivania in municipio -. Si possono capire molte cose sulla mafia, fa riflettere, io lo consiglierei ». E continua serio: «La Lega non censura i libri».

A suffragio di questa tesi l’esempio della presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto: disse no alla censura dei testi degli autori «pro-Battisti », e anzi si oppose al suo assessore che voleva vietarne i libri nelle biblioteche veneziane minacciando addirittura di togliergli la delega. E poi c’è il caso Preganziol. Saviano censurato, il suo celebre «Gomorra» scomparso dalla biblioteca comunale, fra l’indignazione dei cittadini e l’imbarazzo di chi doveva sapere e non sapeva. Una bibliotecaria che accusa, un sindaco che si difende. Quel Sergio Marton che siede anche in giunta a Treviso con Gobbo. «Sono tutte cavolate e la questione si sta, come prevedibile, smontando. Conosco Marton da tanti anni, è un mio assessore e un buon sindaco. La Lega non censura i libri, quindi nemmeno quelli di Saviano, dev’essere chiaro».

Silvia Madiotto
26 gennaio 2011
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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00giovedì 27 gennaio 2011 12:47
www.oggitreviso.it/ricomprata-copia-di-gomorra-32436

RICOMPRATA LA COPIA DI GOMORRA
Il libro di Saviano di nuovo tra gli scaffali della biblioteca di Preganziol


PREGANZIOL - E' stata riacquistata dal Comune di Preganziol la copia di "Gomorrà, il libro di Roberto Saviano che risultava essere sparito dalla biblioteca civica, con corollario di polemiche di chi sospettava potesse essersi trattato di un caso di censura.

Il libro, ha annunciato ieri il sindaco leghista, Sergio Marton, "é stato riacquistato ed è già a disposizione del pubblico".

Nessuna volontà politica di rendere introvabile l'opera di Saviano, ribadisce Marton, ma "un probabile furto da parte di uno dei fruitori del servizio".

Per evitare altri episodi di questo genere, il sindaco ha aggiunto che nella nuova sede della biblioteca comunale è stato fatto un investimento pari a 25 mila euro in dispositivi antitaccheggio. Caso chiuso, dunque: "se se fosse sparito un altro libro, però - conclude Marton - nessuno se ne sarebbe accorto".
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