Ultras Italia
00martedì 5 dicembre 2006 18:35
«Mi sembra di essere il prezzemolo, sto da per tutto: lo so, rischio la sovraesposizione, ma non me ne frega niente... è un modo per dividere la gioia con la gente, m'accorgo che la mia presenza ha un effetto benefico sulle persone». È un Marcello Lippi volutamente ciarliero ed effettivamente soddisfatto quello che ha incontrato gli studenti dell'Iusm di Roma al convegno 'La preparazione del successo sportivo' che si è tenuto nel Salone d'Onore del Foro Italico.
L'ex ct era l'ospite d'onore, a lui il compito di raccontare come ha 'preparato' la vittoria ai mondiali, di spiegare questa lunga e bella 'sbornia' affettiva che gli fa girare il paese intero: e lo hanno anche chiamato 'professor Lippi'. «Giro l'Italia e mi chiamano dottore, e io non sono neanche ragioniere...», ci ha scherzato sopra.
«Ogni volta che rivedo le immagini del mondiale - ha ammesso - rivinco il mondiale. Conferenze, incontri, saloni pieni: sì, i filmati me li rivedo volentieri e immancabilmente ci scappa la lacrimuccia... I bambini mi fermano e mi chiedono: sei tu il campione del mondo? E io, a quel punto, rivinco il mondiale».
Lippi ha riaffrontato, come ha già fatto molte altre volte, tutto il processo di formazione di una squadra nazionale che è arrivata in cima al mondo. «Volevo dei complici, volevo come una squadra di club. E una squadra compatta non si fa con gente che pensa a se stessa, con le prime donne, ma con campioni del calibro di Cannavaro, Gattuso, Zambrotta, Pirlo. E Buffon. Loro sono stati determinanti, non è mica detto che i fuoriclasse siano solo quelli spettacolari».
Ultras Italia
00martedì 5 dicembre 2006 18:36
E' vero succede anche a me, pensa a lui che ha vinto vivendolo in prima persona questo Mondiale.
[Modificato da Ultras Italia 05/12/2006 18.37]
.Matt88.
00martedì 5 dicembre 2006 20:12
a tutti penso...
zonastadio
00giovedì 7 dicembre 2006 18:26
Zona Blu
00martedì 2 gennaio 2007 19:37