Ma perchè?

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pips-monte
00lunedì 6 febbraio 2006 22:03
Ma perchè il messina che ha come presidente Franza, da sempre socio d'affari di Moggi, ha avuto 2 rigori in 10 minuti di cui uno dubbio e uno inesistente?
Ma perchè la stessa squadra si è iscritta al campionato grazie alla regione Sicilia che ha cancellato i debiti che la società aveva con la stessa regione(che poi prende i soldi da Roma...cioè quelli che arrivano dal nord)?
Ma perchè la stessa squadra è salita in serie A 2 anni fa in modo scandaloso?
Ma perchè dopo Roma-Juve di coppa Italia Emerson e Capello si lamentano per 4 giorni degli arbitri e poi alla partita sucessiva la Juventus viene clamorosamente favorita?
Ma perchè Reggina Palermo dura 101 minuti??
Ma perchè il Siena con un presidente che a meno soldi di me sta in serie A alla grande da quando aveva Gigi Simoni e l'ha mandato via per prendere un uomo della Gea come Di Canio e da quando è arrivato questo allenatore dalla Gea ha avuto la bellezza di 11 prestiti gratuiti dalla juve?
Ma perchè quest'anno che Sensi non ha mai parlato la Roma ha avuto 6 rigori a favore?


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[Modificato da pips-monte 06/02/2006 22.04]

pips-monte
00lunedì 6 febbraio 2006 22:05


PERUGIA - La cyclette cromata è al centro del salotto dell'attico al centro di Perugia, otto pile di documenti sono sul tavolo d'antiquario. Il ragionier Ermanno Pieroni, 59 anni, arbitro a quindici, segretario particolare del senatore Francesco Merloni a ventinove, direttore sportivo del calcio a trentatré, nelle stagioni '80 e '90 è stato il miglior piazzista di giocatori sconosciuti: 32 ragazzi scoperti nelle periferie d'Italia, fatti crescere e quindi venduti in serie A per 140 miliardi di vecchie lire. Hidetoshi Nakata, il talent scout Pieroni lo è andato a prelevare addirittura a Tokyo, poi l'ha ceduto alla Roma di Sensi per 60 miliardi. Schillaci lo vendette alla Juventus di Boniperti, Protti al Bari di Matarrese, Marchegiani al Brescia che era un ragazzino. "Dalla Promozione alla serie B ho vinto dodici campionati", dice Pieroni con quella tigna un po' arrogante che gli ha regalato nemici in tutte le piazze che ha frequentato. E aggiunge: "Ho vissuto in un calcio corrotto, ma ho fatto il dieci per cento di quello che ho visto, a tutti i livelli. Ho pagato stipendi in nero, ho evaso le tasse, ma per questo ho fatto 53 giorni di carcere, 110 giorni di domiciliari. E la sera dell'arresto sono andato in ospedale con 43 agenti intorno".

Già. Ermanno Pieroni è imputato in sette inchieste tra Ancona e Taranto: truffa ai danni dello Stato e bancarotta, sono le accuse. La bancarotta è quella dell'Ancona calcio spa, undici agosto del 2004. Da due settimane è un uomo libero, solo a Perugia: non può lasciare la città. E dal suo attico con cyclette in cromo e faldoni appilati parla con "Repubblica". "Il pubblico ministero Irene Bilotta mi accusa di aver fatto fallire l'Ancona e di aver portato via 12 milioni di euro dalle casse del club - inizia - dimostrerò che non ho preso un soldo e che io, come Sensi e Moratti, in una squadra di calcio ci ho messo i miei averi. Per me, a differenza di Sensi e Moratti, erano però i risparmi di quarant'anni di lavoro. Due milioni accumulati in una banca di Montecarlo e cinque appartamenti: ho perso tutto".

L'arbitro di C fattosi presidente di serie A è convinto di essere finito in galera per un accordo tra il calcio e la politica. Segna su fogli di block notes nomi, li incrocia disegnando frecce. L'avversario più cinico, racconta, è stato Luciano Moggi, direttore generale della Juventus. Pieroni lo chiama il pescecane. Poi c'è "la cupola di Ancona". Intende una cordata di imprenditori locali che mai ha sopportato il ragioniere di Jesi alla guida del club che fu del potente Longarini. Il terzo schieramento nemico è l'Alleanza nazionale "che ruota attorno alla Maceratese". Infine, "un gruppo di potere all'interno della Federazione". Pieroni sostiene che le garanzie economiche offerte nel corso dell'ultima ricapitalizzazione dell'Ancona calcio - un credito Iva di 13 milioni di euro periziato dal tribunale - non sono state accettate per scelta politica: "Mi hanno negato l'iscrizione al campionato di serie B e hanno sancito la fine della mia società. Dopo tre anni di scandali impuniti il calcio doveva dare qualcuno in pasto all'opinione pubblica - dice - eccolo, il più debole. E poi hanno voluto tutelare i fratelli Zappacosta, alti dirigenti Coni accusati di aver portato via dall'Ancona un milione e mezzo di euro". I fratelli Zappacosta sono sotto processo, stesso pm, per appropriazione indebita.

"Se devo ricostruire chi me l'ha fatta pagare, Moggi è in cima ai pensieri". Lo scontro tra i due prende corpo il 14 maggio del 2000 quando il Perugia di Mazzone, in una domenica folle di diluvi e sospensioni, batte 1-0 la Juventus e le nega lo scudetto. La Juventus di Lippi e di Moggi (ndr in effetti in panchina c'era Ancelotti e non Lippi...). Pieroni racconta: "Il martedì che precede la gara mi avvicina il presidente Gaucci, un uomo per cui ho lavorato tanto e che mi ha fatto ricco, un presidente generoso che viaggia con gioielli e tagli da 500 euro nei tasconi del Mercedes, ama fare regali lui. "Pieroni", mi dice Gaucci, "se contro la Juve non giochiamo alla morte e non vinciamo metterò in discussione il nostro rapporto, passato, presente, futuro". La Lazio non poteva perdere lo scudetto a Perugia per due anni di seguito. Avrei scoperto in seguito che Capitalia, già nel consiglio di amministrazione della Lazio, nel Duemila aveva già in pegno tutte le azioni del Perugia".

La Juventus? "Ricordo una strana telefonata. Il venerdì, era Francesco Cimminelli". L'amministratore del Torino? "Lui, imprenditore dell'indotto Fiat, vicino alla Juventus e a Luciano Moggi. Cimminelli voleva vedermi con urgenza, aveva da propormi un incarico al Torino. Gli dissi di aspettare Perugia-Juventus". Domenica 14 maggio gli umbri si giocano tutto, nonostante siano già salvi, e una Juve senza gambe perde il campionato. "Moggi non me l'ha mai perdonato". Spiega Pieroni: "Il martedì raggiunsi Cimminelli nel suo ufficio di Borgaro Torinese, alla Ergom. Mi offrì un contratto di tre anni, tre miliardi netti. Firmai e in pochi giorni la stampa sportiva locale montò una dura campagna contro di me. Puntuale arrivò la contestazione degli ultrà: in settemila sotto la sede contro il sottoscritto. Credo siano stati aizzati. Una settimana e Cimminelli si fece vivo: "Pieroni, non se ne fa nulla - mi disse - qui c'è un'incompatibilità ambientale". Avevo un contratto firmato e la Lega di Franco Carraro fece finta di non sapere. Per riparare il danno il patron del Torino mi offrì 600 milioni, li avrei investiti sull'Ancona. Quello che ho sempre sospettato, e cioè l'intervento di Moggi sulla dirigenza granata come ritorsione per Perugia-Juventus, è diventato un elemento del processo in corso ad Ancona. L'avvocato Maglione, dirigente di calcio, lo ha dichiarato al pm: "Pieroni al Torino è stato bruciato da Moggi"".

Il primo sgarbo è agli atti, ma il direttore sportivo di provincia ricorda quindici occasioni di scontro con il direttore generale Juve. "Nella primavera 2002", una per tutte, "entrai in rotta di collisione con il figlio Alessandro sulla campagna acquisti. Io lavoravo per l'Ancona in serie B, Moggi junior procurava giocatori alla Ternana. "Se mi tocchi questa squadra", gli dissi, "ti porto dal pm Guariniello". Lui: "Lascia stare i tribunali, abbiamo conoscenze importanti, possiamo farti molto male"".

Pieroni vuole spiegare chi è, oggi, Luciano Moggi. "Riesce a controllare attraverso suoi uomini otto squadre di serie A", assicura. "In queste settimane sta facendo pressioni per entrare nella Roma: vuole togliere di mezzo il direttore sportivo Franco Baldini per sostituirlo con Mariano Fabiani, oggi al Messina. Ha messo alla Lazio un "ds" fedele, Gabriele Martino. E ci sono suoi fidati all'interno di società apparentemente nemiche come la Fiorentina di Della Valle. Ha uomini - non solo rapporti stretti, uomini - in venti club tra serie B e C. Attraverso la Gea World presieduta dal figlio, duecento tra giocatori e allenatori sotto contratto, condiziona nemici e amici. Calciatori, dirigenti, qualche presidente. È storia di queste settimane: il Siena, penultimo in classifica, ha fatto il miglior mercato d'inverno. Ha preso sei uomini di peso, persino un difensore di prima fila della Juventus, Tudor, fin lì negato a tutti. Che cosa è successo? La Gea è riuscita a far cacciare Gigi Simoni, un gentiluomo del calcio italiano, per mettere in panchina un suo assistito, Luigi De Canio. Simoni si è sempre rifiutato di entrare nel parco Gea e ora paga. Moggi, sa, è riuscito a far litigare lo storico direttore sportivo del Siena, Nelso Ricci, con il presidente De Luca: la storia del rinnovo del contratto del brasiliano Taddei. Quindi, ha piazzato al suo posto il fido Perinetti, uno che di Moggi conosce tutti i segreti. Sono pronto a scommettere: Taddei a giugno finisce alla Juventus o alla Roma. Chiedete ai procuratori Canovi e Morabito come la Gea mette sotto contratto i giocatori. Li blandisce: "Se vieni con noi ti facciamo arrivare in nazionale". Poi li spaventa. Senta Grabbi, una promessa della Juventus, uno che con la Ternana in serie B ha fatto ventidue gol. Disse no a Moggi junior perché non voleva abbandonare il procuratore che l'aveva fatto crescere e adesso è a spasso".
Padre manager e figlio procuratore, continua il racconto Pieroni, hanno sferrato l'attacco frontale la scorsa estate: "Ero con l'acqua alla gola e hanno tentato di portare l'Ancona sotto la loro ala. Erano quotidianamente informati dall'ex amministratore delegato, Vincenzo D'Ambrosio, e dal direttore sportivo Pietro Tomei. Agiscono così, ti sfiancano e ti sfilano la società. Tentai di rabbonirli prendendo in prestito un attaccante del giro Gea, Jardel, un pacco brasiliano in sovrappeso di 15 chili, 650 mila euro tra prestito e ingaggio". Di lui, ad Ancona, si ricorda la bellissima moglie. "Non è bastato. D'Ambrosio incontrò a mia insaputa Alessandro Moggi a Milano. E poi offrì all'antiquario vicentino Corona - l'imprenditore che aveva in mano la garanzia Iva da 13 milioni - un milione e 200 mila euro per comprare la sua quota in società: in contanti, tutti stipati in una valigia. Corona rifiutò".

Nel calcio Luciano Moggi fa quello che vuole, chiude Pieroni. "Con me si è vantato di suggerire soluzioni all'attuale presidente federale, Carraro, tutti i giorni. Ha messo in pensione Picchio De Sisti e Aldo Agroppi, allenatori ostili. Il prossimo obiettivo è zittire Boniek, uno che alla Domenica sportiva ama dire la verità. Dal suo periodo trascorso a Torino ha ereditato amici decisivi: uno è il veterinario Pierluigi Pairetto, designatore degli arbitri. Oggi Moggi ha amicizie in tutti i gradi della Federcalcio: infatti non viene mai interrogato, deferito, punito". Ecco: "È un uomo vendicativo, ha contribuito a rovinare questo bel calcio e a distruggere Ermanno Pieroni".

MoniGo
00lunedì 6 febbraio 2006 22:36
Re:

Scritto da: pips-monte 06/02/2006 22.03
1 Ma perchè il messina che ha come presidente Franza, da sempre socio d'affari di Moggi, ha avuto 2 rigori in 10 minuti di cui uno dubbio e uno inesistente?
2 Ma perchè la stessa squadra si è iscritta al campionato grazie alla regione Sicilia che ha cancellato i debiti che la società aveva con la stessa regione(che poi prende i soldi da Roma...cioè quelli che arrivano dal nord)?
3 Ma perchè la stessa squadra è salita in serie A 2 anni fa in modo scandaloso?
4 Ma perchè dopo Roma-Juve di coppa Italia Emerson e Capello si lamentano per 4 giorni degli arbitri e poi alla partita sucessiva la Juventus viene clamorosamente favorita?
5 Ma perchè Reggina Palermo dura 101 minuti??
6 Ma perchè il Siena con un presidente che (H)a meno soldi di me sta in serie A alla grande da quando aveva Gigi Simoni e l'ha mandato via per prendere un uomo della Gea come Di (DE) Canio e da quando è arrivato questo allenatore dalla Gea ha avuto la bellezza di 11 prestiti gratuiti dalla juve?
7 Ma perchè quest'anno che Sensi non ha mai parlato la Roma ha avuto 6 rigori a favore?


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[Modificato da pips-monte 06/02/2006 22.04]




1-bah, il fallo di mano di grandoni c'era.
2 e 3-magheggi della regione sicilia... speriamo si farà luce in futuro.
4 bè dai, favorita. La Juve è stata svantaggiata con l'udinese.. :PPPPP (per me l'espulsione di muntari ci stava tutta, il fuorigioco di di natale anche, il gol no, ma quello è ovvio. Era fuorigioco. Ed era mani di vidigal, prima che cannavaro lo spingesse via. vabè, dattilo era quello di inter cagliari e udinese brescia dell'anno scorso (gol bresciano con de sanctis a terra)
5 reggina palermo? non lo so, avranno avuto i loro buoni motivi. magari c'era da recuperare...tu hai visto la partita? io no, non posso giudicare.
6 i prestiti della juve c'erano anche l'anno scorso, eh. Chiumiento, Lavecchia (mi pare), Mirante. diconsi "società satellite", mai sentito parlare? allora il treviso che ha dellafiore dell'inter, acquafresca dell'inter, e gustavo handanovic fava dell'udinese? la cosa della gea mi pare un po' tirata per i capelli.
7 sensi non parla perchè c'ha il parkinson, oramai.
zonastadio
00lunedì 6 febbraio 2006 22:50
e soprattutto..l'allenatore del siena si chiama de canio!!
sai sinceramente ce ne sarebbero decine di cose da dire, per cui alla fine ogni squadra ha avuto i suoi bei favori. perchè allora pure l'empoli è stato portato in a con molti rigori dubbi, roma e lazio dovevano fallire, alla fiorentina hanno abbuonato la c-1 ecc ecc
pips-monte
00martedì 7 febbraio 2006 12:59
Re:

Scritto da: zonastadio 06/02/2006 22.50
e soprattutto..l'allenatore del siena si chiama de canio!!


questo cambia tutto...
pips-monte
00martedì 7 febbraio 2006 13:13
Re: Re:

Scritto da: MoniGo 06/02/2006 22.36


6 i prestiti della juve c'erano anche l'anno scorso, eh. Chiumiento, Lavecchia (mi pare), Mirante. diconsi "società satellite", mai sentito parlare? allora il treviso che ha dellafiore dell'inter, acquafresca dell'inter, e gustavo handanovic fava dell'udinese? la cosa della gea mi pare un po' tirata per i capelli.


infatti anche l'anno scorso c'era De Canio...e poi il treviso ha 2 giocatori dell'inter e due dell'udinese,mi pare diverso che averne 11 della juve! se a te pare uguale...
Poi probabilmente sarà un caso se dopo aver preso un allenatore della Gea sono arrivati Tudor,Legrottaglie,Gastaldello,Paro e Guzman...tutti prestiti GRATUITI!
enricotv
00martedì 7 febbraio 2006 13:26
A Messina hanno appena costruito lo stadio nuovo.. Glielo lascerete usare in serie A o no?
A Siena comanda De Luca, amico di Moggi.
MoniGo
00martedì 7 febbraio 2006 18:09
Re: Re: Re:

Scritto da: pips-monte 07/02/2006 13.13

infatti anche l'anno scorso c'era De Canio...e poi il treviso ha 2 giocatori dell'inter e due dell'udinese,mi pare diverso che averne 11 della juve! se a te pare uguale...
Poi probabilmente sarà un caso se dopo aver preso un allenatore della Gea sono arrivati Tudor,Legrottaglie,Gastaldello,Paro e Guzman...tutti prestiti GRATUITI!



handanovic fava gustavo e reginaldo SONO dell'udinese. non saranno undici, pero' son 4. secondo me la meni troppo con sta GEA.
gastaldello e paro avevano esperienza di QUALCHE partita in b, non è che se li possono far pagare 500mila euro all'anno. Poi legrottaglierotfl ti pare un "rinforzo"? Lo stesso Guzman, era a crotone, eh. mi avessi detto un Recoba al Venezia..
pips-monte
00martedì 7 febbraio 2006 20:36
allora qualcuno mi spieghi perchè negli ultimi due anni il Siena a Torino non ha mai schierato Chiesa...e sempre per scelta tecnica non infortuni o squalifiche.
Cioè cazzo sarà mica normale che Moggi è allo stesso tempo manager della juve,procuratore di mezza serie A di giocatori e procuratore anche di un bel po di allenatori!Poi spiegatemi anche perchè prima che il Siena prendesse De Canio non c'erano questi buoni rapporti tra Juve e Siena!
Poi leggetevi le dichiarazione di pieroni?di quelle cosa mi dite??
enricotv
00martedì 7 febbraio 2006 20:45
Re:

Scritto da: pips-monte 07/02/2006 20.36
allora qualcuno mi spieghi perchè negli ultimi due anni il Siena a Torino non ha mai schierato Chiesa...e sempre per scelta tecnica non infortuni o squalifiche.
Cioè cazzo sarà mica normale che Moggi è allo stesso tempo manager della juve,procuratore di mezza serie A di giocatori e procuratore anche di un bel po di allenatori!Poi spiegatemi anche perchè prima che il Siena prendesse De Canio non c'erano questi buoni rapporti tra Juve e Siena!
Poi leggetevi le dichiarazione di pieroni?di quelle cosa mi dite??



Si che ha giocato quest'anno.. Ha anche preso un palo su punizione.
pips-monte
00martedì 7 febbraio 2006 20:50
Re: Re:

Scritto da: enricoutv83 07/02/2006 20.45


Si che ha giocato quest'anno.. Ha anche preso un palo su punizione.


E' entrato a pochi minuti dalla fine quando la partita era già due a zero per la juve....altrimenti sarebbe stato troppo evidente allora l'hanno messo quando la partita era già decisa!

dal sito ufficiale della juve.telecronaca di juve-siena,secondo tempo "15' Sostituzione per il Siena: Chiesa rileva Gastaldello"

[Modificato da pips-monte 07/02/2006 20.53]

MoniGo
00mercoledì 8 febbraio 2006 15:32
Re:

Scritto da: pips-monte 07/02/2006 20.36
Poi leggetevi le dichiarazione di pieroni?di quelle cosa mi dite??



Pieroni, che macchietta, è solo un pluriinquisito che cerca di pararsi il culo. Che poi moggi non sia uno stinco di santo, vabè, la storia delle puttane col torino la conosco anch'io.

www.corsera.it/modules.php?name=News&file=article&sid=200404...

ma da uno che va da biscardi al brogiesso col viso incerottato dicendo che Luca Bucci gli aveva spento una sigaretta in faccia dopo Perugia-Toro che cazzo ti aspetti?

www.bellacci.biz/?p=26#comments
Mat-tv
00sabato 18 febbraio 2006 15:52
Uragano Gaucci: Mazzone voleva vendere Perugia - Juve
18/2/2006

PERUGIA. Da Santo Domingo «uragano» Gaucci continua a lanciare accuse contro il calcio italiano e nell' intervista trasmessa ieri sera dall' emittente televisiva «Umbria Tv» oltre che Della Valle, per il doppio spareggio del giugno 2004 perso dal Perugia con la Fiorentina, lancia pesanti illazioni anche contro il
suo ex allenatore Carlo Mazzone che, a suo dire, avrebbe voluto «vendere» alla Juventus di Moggi la famosa partita sul campo allagato del Perugia che poi costò invece ai bianconeri lo scudetto 2000.

Intanto la Fiorentina in merito alle accuse di Luciano Gaucci sull' offerta di denaro che gli avrebbero fatto gli emissari di Diego Della Valle per far perdere il suo Perugia ha diffuso oggi un comunicato nel quale annuncia che dovrà risponderne alla magistratura.

Quanto all' ultima gara del campionato perso nel 2000 dai bianconeri al «Curi» nell' intervista ad Umbria Tv Gaucci sostiene invece che «quella partita era stata già aggiustata e doveva vincerla la Juventus, visto che Moggi aveva già fatto il contratto con Mazzone e Pieroni (rispettivamente allenatore e direttore sportivo del Perugia, ndr) per l' anno dopo con il Torino.

Io mi imposi - ha detto Gaucci - e visto che già l' anno passato ero stato minacciato dai tifosi della Lazio per quella gara persa con il Milan che fece vincere lo scudetto ai rossoneri, il martedì prima della partita mi recai a Perugia per parlare con i giocatori. Mazzone - ha proseguito Gaucci - era davanti alla porta e non voleva farmi entrare nello spogliatoio, ma gli dissi che era un dipendente e lo feci uscire.

Mi misi ad urlare ed ai giocatori dissi che la partita era stata accomodata e che se avessero fatto ciò che altri avevano già deciso per loro li avrei mandati due settimane in Cina a disputare amichevoli ed al ritorno in campionato avrebbe giocato la Primavera, perchè tutti dovevano sapere che si erano venduti la partita.

Pieroni poi se ne andò a fare il direttore sportivo al Torino». La partita del mancato scudetto bianconero fu vinta dal Perugia per 1-0 con la rete di Calori e venne giocata sotto un diluvio, con l' arbitro Collina che fece riprendere il secondo tempo dopo una lunga pausa, nell' incertezza se far riprendere o meno il gioco.

Nel frattempo la Lazio aveva già chiuso la partita con la Reggina, vincendo per 3-0 e passando quindi avanti alla Juventus di un punto.

Nella intervista in onda ieri sera (e di cui l' emittente trasmetterà lunedì sera una seconda parte) Gaucci ha ribadito che i suoi guai nel calcio sono iniziati «con la battaglia vinta nell' estate del 2003 con il Catania contro tutti per la riammissione della squadra in serie B» e difende i suoi figli, Alessandro e Riccardo, finiti in carcere per il fallimento del Perugia, ribadendo che loro facevano soltanto quello che voleva lui.

A questo proposito spiega che i due fratelli avevano visioni del calcio diverse e che non avrebbero potuto convivere nella stessa società, per cui affidò il Perugia ad Alessandro che voleva restare in Umbria e decise di acquistare il Catania per Riccardo.
Mat-tv
00sabato 18 febbraio 2006 15:53
Calcio: Gaucci, "Fiorentina voleva corrompermi per salire in A"

PERUGIA - Torna il sospetto delle combine nel mondo del calcio dopo le parole di Luciano Gaucci, ex presidente e patron del Perugia. Gaucci, nel corso di un'intervista a una tv locale umbra a Santo Domingo, ha infatti dichiarato che alla fine del campionato 2003-2004, prima dello spareggio per rimanere in serie A, il patron della Fiorentina Diego Della Valle offri' 20 milioni di euro per fare vincere i toscani. Lui rifiuto', "ma a giudicare dalla prestazione di alcuni giocatori, sono sicuro che 5-6 del Perugia accettarono per molto meno". Gaucci ha fatto anche tre nomi: Di Loreto (attualmente proprio alla Fiorentina), Ze' Maria (ora all'Inter) e Fresi. Le due gare di spareggio videro questi risultati: 1-0 per i viola a Perugia e 1-1 a Firenze al ritorno.
Mat-tv
00sabato 18 febbraio 2006 15:54
Percenutale di verità di queste due ultime dichiarazioni di Gaucci, secondo voi?
enricotv
00sabato 18 febbraio 2006 20:24
Re:

Scritto da: Mat-tv 18/02/2006 15.54
Percenutale di verità di queste due ultime dichiarazioni di Gaucci, secondo voi?



10-20%. Insomma è in crisi e nessuno lo caga, deve farsi pubblicità in qualche modo.
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