Mega rapina a furgone blindato nell'a4

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HaRdFr3qu3ncy
00martedì 19 febbraio 2008 15:20
dal gazzettino.it
Un blindato portavalori del Corpo Vigili Notturni bloccato e squarciato a colpi di kalashnikov ed esplosivo da un commando sull’A4 tra Meolo e Roncade
Una tempesta di proiettili e poi la dinamite
L’assalto compiuto sotto gli occhi atterriti di camionisti e automobilisti, autostrada bloccata fino a mezzanotte e mezza

«Non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte a una scena del genere. Stavo cenando quando ho sentito dei rumori sordi. Pensavo a dei pneumatici che fossero scoppiati. Invece erano degli spari. Quando sono uscito sul terrazzo di casa che dà sull'autostrada ho fatto a tempo a vedere i banditi incappucciati con i mitra spianati che crivellavano di colpi il parabrezza del furgone portavalori. "Uscite, avanti, veloci" ripetevano a quelle povere guardie giurate. Finché i quattro vigilantes sono scesi con le mani alzate. Gli hanno puntato le armi contro e poi li hanno spintonati fino al bordo della strada facendoli stendere a terra faccia in giù sull'erba. Poi l'esplosione più forte, forse con una carica di plastico, con cui hanno fatto saltare il portellone posteriore del blindato. Un'azione fulminea. Credo cinque minuti. Hanno operato come un commando militare. Nessuna esitazione. Per me quelli là erano pronti anche ad ammazzare. No, non ho alcun dubbio. Erano delle nostre parti perché parlavano come me, con la nostra cadenza».
Giuseppe Gregotti, muratore di 49 anni, ha assistito al feroce assalto dalla sua abitazione, in comune di Meolo, dietro il capannone di legnami Grosso, a una ventina di metri dall'A4.

Erano le venti di ieri sera, quando una Volvo e una Fiat Ulisse con i lampeggianti in uso alle forze dell'ordine affiancano e stringono a ridosso della corsia di sorpasso della Venezia-Trieste, al chilometro 20 della carreggiata est, in direzione del capoluogo giuliano, un furgone portavalori del "Corpo vigili notturni" di Pasian di Prato in provincia di Udine. Agiscono a colpo sicuro, recitando un piano che hanno studiato nei minimi dettagli, alla maniera delle bande di giostrai secondo un copione che polizia e carabinieri del veneziano conosco fin troppo bene. Sotto il tiro dei loro kalashnikov finiscono anche due camionisti al volante di due Scania che hanno il solo torto di trovarsi nelle immediate vicinanze del loro obiettivo. E a uno di loro che intimano di consegnare un oggetto, forse un levarono per le gomme, per forzare le lamiere dilaniate dall'esplosivo. Gli altri automobilisti sono annichiliti dalla sventagliata di colpi e dai bossoli che finiscono sull'asfalto. Rimarranno prigionieri ben oltre la mezzanotte. L'autostrada infatti viene chiusa al traffico "per incidente" all'altezza di Quarto d'Altino. Per chi non ha già sorpassato quella che rappresenta l'unica via di uscita, verso le 22.30, il personale di Autovie provvede a rimuove lo spartitraffico consentendo l'inversione a U. Per chi invece ha già superati il casello di Roncade non c'è più nulla da fare: rimarranno intrappolati in colonna fino a dopo mezzanotte e mezza con il motore acceso perché la temperatura è di due gradi sotto lo zero.

«Stavo rientrando dal lavoro - dice un ragazzo ormai spossato - Sono partito da Mira attorno alle 19.15 per Cessalto dove abito. E' mezzanotte e sono ancora qui". Sul posto dell'agguato la polizia stradale di Mestre e gli agenti della squadra mobile di Venezia e di Treviso. Ma anche i vigili del fuoco e il Suem sempre di Mestre: una delle guardie giurate è rimasta ferita dai vetri crivellati dai fori dei proiettili. E' il caos. I banditi conoscono benissimo la zona in cui hanno deciso di mettere in atto il loro progetto criminale. Sfondano infatti la rete di protezione dell'autostrada all'altezza di Pralongo in comune di Monastier, imboccando quella che anni fa era l'imbocco dell'autostrada, allora non a pagamento, prima che si costruisse il ponte sul Piave. E' lì che si disfano delle macchine "sporche" incendiandole per non lasciare tracce. Scattano i blocchi di polizia e carabinieri. L'ordine di rintraccio è per una Bmw nera e per una fuoristrada con targhe slovene. Ma i rapinatori hanno scelto bene il tragitto da fare per coprire la ritirata. Lasciando dietro di sé le carrozzerie fumanti dei due veicoli, hanno almeno cinque vie di fuga: verso San Donà e Jesolo, verso Fossalta e Noventa, verso Treviso, verso Ponte di Piave e ancora verso Venezia lungo la Triestina.

Il bottino a una prima stima si aggirerebbe sui settecentomila euro. Già nella serata di ieri gli investigatori hanno effettuato numerose perquisizioni negli ambienti del crimine organizzato.

Monica Andolfatto

HaRdFr3qu3ncy
00martedì 19 febbraio 2008 15:21
da www,ilgazzettino.it
A PRALONGO DI MONASTIER
Due auto in fiamme
Sono state probabilmente utilizzate dai banditi in fuga

Le luci dei Vigili del Fuoco si vedono lontano per lo meno un chilometro. Le auto vengono ritrovate in località Pralongo di Monastier. Sul sovrappasso autostradale qualche curioso a piedi osserva la scena. Sul luogo arrivano i Vigili del Fuoco di Mestre, seguiti dai colleghi di Treviso. Le auto alle 22 sono ancora fumanti. Poco distante dalla sede autostradale, una Volvo station wagon, dieci metri più indietro una monovolume: entrambe le vetture sono irriconoscibili. A prima vista non si capisce nemmeno il modello della monovolume. L'odore acre del fumo penetra nei vestiti dei presenti, nonostante il vento gelido e i meno due gradi del barometro. I Vigili del Fuoco lavorano così, domando fiamme che per la verità hanno già concluso il loro lavoro. Delle due auto rimangono le carcasse, parcheggiate oltre il guard rail sfondato, sull'erba parallela alla corsia di marcia in direzione Trieste. Poco dopo, sono le 22.30, i pompieri terminano la loro opera.
A due passi gli agenti della Polizia confabulano in mezzo alla corsia chiusa; sembra ci sia qualcosa che non quadra, continuano a parlare tra loro a bassa voce. Si fanno ipotesi, si cercano indizi, si analizza l'area. Si transita solo in direzione Padova; nell'altra corsia di marcia il traffico non è intenso, qualche auto, diversi camion. La luce si vede a centinaia di metri di distanza. «Quando siamo giunti qui - racconta un vigile - le auto erano già bruciate del tutto. Ci siamo limitati a spegnere le fiamme, che comunque erano piuttosto alte. Chiaro, non è opera così difficile bruciare un'autovettura. Prima sono giunti sul posto i colleghi di Mestre, poi siamo arrivati noi, visto che gli altri sono a Meolo, dove è successo l'assalto». Poco più in la, sopra il cavalcavia, qualche raro curioso. «Ho notato le luci e ho visto delle volanti della Polizia con le sirene accese - racconta poi - e sono venuto qui. Ho visto le auto ormai bruciate, l'odore del fumo e i fari dei Vigili del Fuoco. Ho subito pensato ad un incidente; ma qui mi sembra un incendio, un incendio doloso».

Poco distante, trecento metri appena, a quell'ora sta concludendo la giornata di lavoro la trattoria Menegaldo, uno dei pochi esercizi pubblici aperti in zona. Il proprietario nel chiudere baracca si piazza a centro strada, guarda in fondo: da qui si vedono chiaramente i lampeggianti di Polizia e Vigili. «Non so bene cosa sia successo - racconta - ma ad un certo punto ho visto arrivare diverse auto della Stradale. I lampeggianti sono accesi costantemente, anche ora. Poi i pompieri, poi l'odore del fumo. Ma c'è stato molta confusione, non si capisce bene cosa sia successo. Le notizie arrivano col contagocce, quando arrivano. Un paio di miei clienti, poco dopo il fatto, sono entrati raccontandomi di aver visto delle auto bruciate. Ma non sembrava un incidente solamente perché le auto non erano piazzate sulla strada. Erano fuori, lontano dall'asfalto, senza segni di frenate. Sembravano parcheggiate appositamente, sebbene in fiamme. Altro non so».

Chi continua verso Roncade, nota lungo la strada i Carabinieri che controllano qua e là auto parcheggiate. Più avanti, sopra un altro cavalcavia, questa volta più stretto, chi transita vede chiaramente la scena. La corsia verso Trieste è sbarrata, non si muove una mosca. Poco prima delle 23 c'è ancora la Polizia che esegue i rilievi con meticolosa precisione. Dietro, coda chilometrica di camion e auto, in attesa che qualcosa si sblocchi. Nell'altra corsia qualche auto, poche per la verità, diversi i mezzi pesanti. Le auto rallentano verso il lato sinistro della corsia in direzione Padova, qualche curioso vuole evidentemente capirci un po' di più. C'è chi sale sul cavalcavia e avvicina il naso al reticolato di protezione, lasciando le auto con le quattro frecce, incurante dei camion che passano a pochi centimetri da lui: «Il furgone sventrato, Polizia dappertutto. Sembra la scena di un film».

Gianandrea Rorato

HaRdFr3qu3ncy
00martedì 19 febbraio 2008 15:21
da www.ilgazzettino.it
«La centrale ha registrato tutto»
Il sistema di controllo satellitare ha fatto scattare l’allarme

La notizia dell'assalto del portavalori sulla A4, è rimbalzata in Friuli pochi minuti dopo l'accaduto, quando erano da poco passate le 21.30. La prima segnalazione è arrivata ovviamente alla centrale operativa del Corpo Vigili Notturni di Pasian di Prato, ultimo comune prima del territorio udinese. Da questa centrale radio evidentemente l'operatore ha ricevuto il segnale di allarme. Della rapina che ha portato nelle casse del commando di rapinatori attorno ai settecentomila euro, sono stati informati Carlo Longo l'amministratore delegato della società friulana e il comandante degli agenti Giuseppe Pividor del Corpo che ha una sede anche a Pordenone. Una notizia che è arrivata anche agli uffici della non lontana questura udinese e in particolare del capo della squadra mobile Ezio Gaetano. «I malviventi hanno utilizzato una Volvo X90 e una Fiat Ulisse, hanno chiuso il portavalori attivando tre cariche, hanno sparato con delle armi lunghe - spiega Gaetano - hanno minacciato gli operatori, impossessandosi del denaro e delle armi dei tre componenti dell'equipaggio. Il gruppo è scappato abbandonando le autovetture e bruciandole. Una guardia è rimasta contusa».
L'interessamento degli investigatori friulani è dovuto al fatto che molto probabilmente la banda si è mossa anche attorno alla centrale udinese per registrarne i movimenti e fare i giusti calcoli, soprattutto di tempi, per preparare la rapina.Ed è proprio alle condizioni dei tre sfortunati (sarebbero tutti residenti in provincia di Udine) protagonisti dei Vigili Notturni è andato il pensiero dei vertici dell'azienda friulana che conta dodici furgoni portavalori superblindati e dotati ovviamente con controllo satellitare. Dal 2003 il Corpo svolge questo tipo di servizio navetta.

«Io non sono in azienda - spiega l'altro amministratore delegato Daniele Zorzi - dalle notizie che ho potuto apprendere è che una guardia è ferita da una scheggia ad una gamba, non dovrebbe essere in gravi condizioni. Non so se fosse previsto solo lo scarico del denaro ma anche il carico, è un servizio che svolgiamo 3 volte la settimana. Il carico parte da Pasian di Prato dopo la raccolta degli incassi nelle attività commerciali nel capoluogo friulano e nel suo hinterland». Evidentemente c'è stato un punto di partenza che è la centrale udinese e un arrivo dove è operativa la sala conti. Un viaggio della durata di poco meno di un'ora interrottosi improvvisamente ieri sera.Solo in nottata si saprà l'esatta prognosi del ferito. «Io sono dal 2002 in amministrazione - rivela ancora Daniele Zorzi - non era mai accaduto niente di simile, chiaramente in questi momenti c'è molta concitazione e si fa fatica ad avere notizie precise e particolari approfonditi».Il 26 dicembre scorso il Corpo Vigili Notturni era balzato agli onori delle cronache dopo che un operatore aveva sventato il furto alla Eco di Pocenia, colpo conclusosi con un conflitto a fuoco e con malvivente ferito gravemente.

Daniele Paroni

GigiBeghetto
00martedì 19 febbraio 2008 15:32
Me ne sono accorto ieri in modo un po' drastico........
Tornando da palestra mi trovo una macchina con i lampeggianti blu in mezzo alla strada che mi punta i fari abbaglianti in modo inequivocabile.
Uno sbirro mi punta la pistola e mi dice di spegnere il motore e buttar le chiavi sul cruscotto, l'altro mi chiede un documento e me lo controlla...... Gnanca mal!
Poi mi dicono che c'è stata una rapina e mi lasciano (ovviamente) andarmene a casuccia. [SM=x397187]
magnani75
00martedì 19 febbraio 2008 16:54
pensavi che ti avvessero fermato per quella che hai fatto alla banca la settimana scorsa....vero??? [SM=x397155]
Mat-tv
00martedì 19 febbraio 2008 19:01
Re:
GigiBeghetto, 19/02/2008 15.32:

Me ne sono accorto ieri in modo un po' drastico........
Tornando da palestra mi trovo una macchina con i lampeggianti blu in mezzo alla strada che mi punta i fari abbaglianti in modo inequivocabile.
Uno sbirro mi punta la pistola e mi dice di spegnere il motore e buttar le chiavi sul cruscotto, l'altro mi chiede un documento e me lo controlla...... Gnanca mal!
Poi mi dicono che c'è stata una rapina e mi lasciano (ovviamente) andarmene a casuccia. [SM=x397187]




[SM=x397166]
forse sapevano del tuo passato nella "mala del Brenta" [SM=x397155]
enricotv
00martedì 19 febbraio 2008 19:36
700.000 euri il bottino, porca trota!
GigiBeghetto
00martedì 19 febbraio 2008 19:39
Re:
magnani75, 19/02/2008 16.54:

pensavi che ti avvessero fermato per quella che hai fatto alla banca la settimana scorsa....vero??? [SM=x397155]




No, pensavo mi chiedessero informazioni su quella da Monastier........ ormai lo fanno tutti! [SM=x397163]
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