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Futuro dei campionati: il parere di Mauro Tossani e Gaetano Destito
Allenatore del LiaPiave e vicepresidente della Libertas Ceggia
Prosegue la rubrica quotidiana dedicata a impressioni, pareri e auspici degli addetti ai lavori in merito all’emergenza Coronavirus "applicata" al calcio. Va precisato che tutti coloro che sono stati interpellati hanno premesso che la cosa più importante è la salute. Trattandosi di uno spazio calcistico, proviamo comunque a parlare di sport, nella consapevolezza che al momento le cose più importanti sono ben altre.
Mauro Tossani (in foto), allenatore del LiaPiave in Eccellenza (girone B): “Sono molto pessimista sulla ripresa del campionato. Sarei il primo ad essere contento di tornare in campo, poiché vorrebbe dire che il momento buio è passato, ma non credo a questa possibilità. Se sarà confermato lo stop definitivo, secondo me la stagione andrebbe azzerata, per poi ripartire a settembre con le stesse squadre di adesso. Come se il campionato 2019/2020 non fosse mai esistito. Non mi sarei mai aspettato di vivere un periodo del genere, per il bene di tutti speriamo che l’emergenza rientri”.
Gaetano Destito, vicepresidente della Libertas Ceggia in Prima categoria (girone H): “La vedo dura concludere il campionato, purtroppo la situazione a livello sanitario è critica. Su cosa si debba fare delle classifiche - in caso di chiusura anticipata della stagione - sarà un problema stabilirlo perché non esiste un regolamento: sicuramente a qualcuno non andrà bene qualche scelta, con inevitabili ricorsi. Quello che verrà deciso dai vertici, lo accetteremo serenamente. Rimanendo in ambito calcistico, l’emergenza Coronavirus probabilmente avrà ripercussioni anche sui tornei giovanili in primavera. A Ceggia, ad esempio, abbiamo organizzato per l'11 aprile un quadrangolare per i 110 anni della società, con gli under 17 nazionali di Pordenone, Vicenza, Venezia e Padova. Poi a maggio è in programma il torneo Viola (Allievi, Giovanissimi ed Esordienti), che vanta oltre quarant’anni di storia. Si tratta di una manifestazione importante non solo a livello di visibilità, ma anche come ossigeno economico per tutto l’anno. Dispiacerebbe vedere a casa i ragazzi, per loro il calcio è divertimento. Speriamo comunque che la situazione migliori per la salute di tutti”.
Scritto da Alberto Zamprogno il 16/03/2020