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Istrana
00venerdì 30 giugno 2006 09:39
Avete visto ieri che disastri che ha fatto in giro quella specie di troba d'aria verso le 14.00?Non ho mai visto qui a Treviso niente del genere. Strade interrotte dalla caduta di alberi, ringhiere di ferro danneggiate,vetri delle finestre rotti, la sbarra del treno a Postioma per terra (non scherzo),balle di fieno che sono rotolate fino a finire nei fossi,poi c'erano i bidoni pieni d'acqua(quelli utilizzati per far le rotonde provvisoriamente) in mezzo alla strada ribaltati,e infine mi è stato detto che una casa tra Montebelluna e Trevignano è crollata,anche se non so bene come è andata la dinamica della cosa. Incredibile.
Istrana
00venerdì 30 giugno 2006 09:56
C'è stato anche un morto. 80.000 persone senza elettricità. La zona più colpita è il Montebellunese con danni ingenti.
centro storico
00venerdì 30 giugno 2006 12:43
me lo sono perso
enricotv
00venerdì 30 giugno 2006 13:45
Da paura.. Sotto casa mia è crollato un albero.
Istrana
00venerdì 30 giugno 2006 13:47
Era da vedere la feltrina come rra presa pochi minuti dopo... incredibile.Mai vista una cosa del genere
HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 30 giugno 2006 14:39
Treviso
Una tromba d'aria ha investito a sorpresa gran parte della Marca ieri poco dopo le 13.30. Un vortice di vento di una violenza mai vista, che ha provocato ingenti danni soprattutto nella castellana e nel Montebellunese - ma anche a Treviso, in cintura urbana e in Sinistra Piave - e purtroppo, in via indiretta, anche un morto: Arnaldo Moioli, 63 anni, di Castelfranco. Era salito sul tetto della ditta della compagna, la New Plast di Resana, per valutare i danni causati dal maltempo. Ma la copertura, resa pericolante dalla tromba d'aria, l'ha fatto precipitare da un'altezza di 10 metri.

Per la tromba d'aria il sindaco di Montebelluna Laura Puppato e il presidente della Provincia Leonardo Muraro hanno già dichiarato che chiederanno lo stato di calamità naturale. Ottantamila le persone rimaste senza elettricità a lungo tra Montebelluna e Castelfranco. A Montebelluna, moltissime case sono state scoperchiate dalla furia del vento. All'Agenzia delle entrate sono saltate le guaine a protezione del tetto in rame. Così all'ospedale: molte chiamate al Pronto soccorso e una trentina i ricoveri per lesioni dovute a cadure durante il maltempo; un cittadino ha riportato anche la frattura del femore. A Signoressa, la circolazione ferroviaria è rimasta bloccata per ore per la caduta sui binari del tetto della stazione. E nel parcheggio esterno, un vecchissimo albero si è spezzato ed ha travolto tre auto. Sempre a Signoressa, tre lapidi cimiteriali di marmo sono state divelte dal vento. A Trevignano, essendo saltati tutti i passaggi a livello della linea Padova-Calalzo, un signore con le stampelle, perchè appena operato al menisco, si è messo a dirigere il traffico ai bordi delle rotaie. Treni bloccati anche a Valdobbiadene e Cornuda, dato che sui binari erano caduti rami e calcinacci. Ad Asolo, l'Asolo Golf Club ha riportato danneggiamenti alle strutture e ai campi; a Pagnano il centro storico è rimasto bloccato da un albero che è caduto sulla strada. A Venegazzù, in un cantiere in via Dalmazia, la casetta per la custodia dei macchinari è volata in mezzo alla strada. A Selva del Montello, pesanti danni ad una falegnameria, il cui tetto di 300 metri quadrati è finito sui fili dell'Enel, interrompendo la diffudione di elettricità. Abitazioni scoperchiate anche a Volpago, Nervesa e Castelfranco. Pesanti danni soprattutto alle aziende: alla Geox di Biadene sono esplose le vetrate, e i frammenti hanno sfiorato i dipendenti; dal tetto sono caduti calcinacci e i computer sono saltati. Sempre a Biadene, scoperchiato anche il capannone della ditta di gomme di Remo Sernagiotto. Alla Stonefly di S. Gaetano i danni si possono quantificare sui 100mila euro: il vento ha divelto il tetto del settore Prodotto finito, quello del magazzini materie prime e ha frantumato i vetri dell'ufficio marketing.

Alla De Longhi di Villorba il vento ha strappato quattro lucernari elettrici, e l'acqua penetrata ha rovinato imballaggi e giocattoli per un danno di circa 150mila euro. Così alla vicina Vetreria Piave. A Treviso città, un albero è caduto, in piazzale Burchiellati, su una Opel, schiacciandola. Stessa sorte in via Ospedale ai danni del furgone dell'Avis e in via Dell'Ongaro. E poi alberi caduti e rami in mezzo alla strada, che in molti casi hanno ostruito la circolazione. La Provincia ha attivato immediatamente il Piano di emergenza con i pompieri (25 squadre coadiuvate anche da Belluno e Mestre), la Protezione civile e la polizia provinciale
HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 30 giugno 2006 14:40
Arnaldo Moioli, 63 anni, era salito sopra a un capannone di Resana per alcune riparazioni dopo il violento nubifragio del pomeriggio
Tromba d'aria assassina: cade dal tetto e muore
L’uomo voleva verificare di persona i danni del temporale ed è scivolato da un’altezza di circa dieci metri

Castelfranco-Resana
Precipita e muore dal tetto del capannone che era andato a riparare dopo il temporale.Lui è Arnaldo Moioli 63 anni dipendente della ditta NewPlast (la titolare è la compagna Piergiorgia Comin), ubicata in via Fornace nella zona industriale di Resana proprio a confine con il comune di Vedelago. Sul posto l'ambulanza del pronto soccorso dell'ospedale di Castelfranco e l'elisoccorso di Treviso ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare. Sul luogo dell'incidente si sono recati anche i funzionari dello Spisal ed i carabinieri della stazione di Castelfranco.L'incidente mortale è avvenuto intorno alle 16 dopo che, anche su Resana, si era abbattuto un violento nubifragio. Nonostante tutto però, i tredici dipendenti dell'azienda, una verniciatura a polvere ben avviata, avevano continuato a lavorare tranquillamente. Il fortunale comunque, aveva seriamente danneggiato il tetto del capannone e proprio per questo il Moioli, di sua iniziativa, aveva deciso di salire fino in cima per vedere l'entità del danno subito. Il tetto del capannone è alto una decina di metri e l'uomo, incurante del pericolo, ci è salito tranquillamente in cima. Una volta sul tetto ha cominciato a valutare il danno, camminando con attenzione da una parte all'altra. Solo che ad un certo punto, l'uomo deve aver messo un piede su un punto particolarmente danneggiato tanto che ha cominciato a cedere. Lui purtroppo non è riuscito a trovare il modo di uscire da quella zona e nemmeno trovare un appiglio ed è precipitato schiantandosi per terra.Gli operai che stavano tranquillamente lavorando hanno solo sentito il rumore e poi il tonfo e sono corsi sul posto vedendosi davanti l'uomo oramai inerme. Immediatamente è stato chiamato il pronto soccorso che nel giro di pochi minuti si è portato sul posto. Vista la situazione è stato allertato anche l'elicottero del Suem che è arrivato prontamente sul luogo dell'incidente. I sanitari hanno tentato l'impossibile per rianimare l'uomo, ma per lui non c'era più nulla da fare. Hanno fatto un estremo tentativo di trasporto a Treviso, ma è venuto a mancare proprio durante il tragitto. Un vero e proprio dramma quello che si è abbattuto sulla NewPlast di Resana.Arnaldo Moioli viveva a San Floriano di Castelfranco, in via Diedo 7, insieme alla compagna titolare dell'azienda, ed era naturalmente molto conosciuto da tutto il personale dell'azienda. Non aveva un'occupazione fissa ma si interessava un po' di tutto il buon andamento della fabbrica. «Siamo sconcertati - spiegano i dipendenti dell'azienda-aveva deciso di andare a vedere i danni del tempo senza avvisare nessuno. Ci siamo resi conto di cosa fosse successo solo quando abbiamo sentito il rumore ma per lui purtroppo non c'era più nulla da fare».

HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 30 giugno 2006 14:40
GLI ALTRI DISAGI
Piovono tegole dalle chiese Strada paralizzata a Vedelago


Castelfranco
Il maltempo non ha risparmiato nemmeno la zona di Castelfranco. All'incrocio tra via Veronese e via Cimabue, un albero è caduto sopra una macchina. La strada è rimasta completamente bloccata per diverse ore. La proprietaria, Valeria Rinaldi, ha detto che la figlia non aveva nemmeno sentito il botto: «Quand'è uscita per andare al lavoro, si è ritrovata con l'auto sotto all'albero». Immediatamente la vicina, ovvero la proprietaria dell'albero in questione, ha chiamato i pompieri che sono arrivati soltanto parecchio tempo dopo, vista la grossa mole di lavoro cui erano sottoposti ieri pomeriggio. Nella frazione di Salvarosa, oltre all'acqua, dal cielo sono piovuti anche le tegole della chiesa, che sono andati a finire proprio di fronte all'ingresso. Per fortuna nessuna in quel momento aveva avuto l'idea di andare a far visita all'altissimo. A Fanzolo di Vedelago, invece, in via Stazione, a due passi dalla chiesa, si sono intasati i tombini di scarico ed alcuni abitanti del paese si sono ritrovati con l'acqua che entrava in casa. Attimi di terrore a Vedelago, sulla statale 53 in centro al paese: a causa del forte vento, uno dei due pini centenari che sovrastano il monumento della piazza è rovinato al suolo. Costringendo a due ore di lavoro polizia locale e messi comunali, la prima impegnata a deviare il traffico da e per Treviso, i secondi a recuperare i rami che ostruivano il transito dei veicoli.

HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 30 giugno 2006 14:41
Pesante "bollettino di guerra" anche nei Comuni vicini, via anche lapidi dai cimiteri
Nubifragio devasta le colture Bloccato il traffico ferroviario


Montebelluna
Un fenomeno che gli anziani mai avevano visto in vita. Il violentissimo nubifragio unito al forte vento scatenatosi nel primo pomeriggio ha lasciato il segno. Lo scenario che si presenta partendo da Montebelluna fa sensazione. Colpiscono i numerosi filari di vite divelti che hanno messo in ginocchio le colture sia a Venegazzù, Volpago del Montello, Giavera e Nervesa della Battaglia. Danni anche agli impianti sportivi di Volpago del Montello che ha visto danneggiato uno dei "palloni". Il nubifragio non ha risparmiato nemmeno Signoressa dove il vento ha letteralmente scoperchiato il tetto della stazione ferroviaria e dove gli inerti sono finiti sulle rotaie della linea ferroviaria Treviso - Montebelluna rimasta bloccata per ore con treni fermi fino ad Alano di Piave. Oltre alla copertura della stazione ferroviaria alla quale hanno provveduto i vigili del fuoco di Treviso, è stata divelto uno storico "bagolaro" di oltre 300 anni piombato su tre automobili danneggiandole seriamente. Strappate anche anche dal loro sito naturale alcune lapidi del cimitero di Signoressa. Scoperchiata una falegnameria a Volpago. Il materiale trasportato dal vento furioso ha tranciato una linea dell'Enel. Danni anche al tetto della Diadora di Caerano San Marco e a diverse aziende della zona industriale di Maser. Un vero e proprio bollettino di guerra che ha costretto vigili del fuoco, vigili urbani, carabinieri e protezione civile a compiere un vero e proprio tour de force. Danni considerevoli li ha subiti anche l'asilo di Venegazzù. Che la situazione fosse davvero molto critica basta vedere quanto è successo in via Dalmazia dove una casetta metallica di un cantiere edile in allestimento è stata scaraventata per oltre venti metri ed è finita in mezzo alla strada. Volati via per oltre 100 metri anche i cartelloni elettorali. Il vento si è anche accanito contro le recinzioni del campo sportivo San Vigilio di Montebelluna. Una ventina di metri di protezione sono stati abbattuti e alcuni alberi caduti in un fossato lo hanno fatto tracimare con il risultato che le acque sono finite sulla strada causando problemi alla circolazione. Problemi considerevoli anche sul Montello, sulla Schiavonesca . Molte aziende infatti per la mancanza dell'energia elettrica sono state costrette a mandare a casa i loro operai. Operai che in diversi casi hanno provveduto a svuotare i magazzini dall'acqua alta che entrava dal tetto. Dieci minuti insomma da dimenticare che hanno lasciato in tutti il segnoi. I danni si conteranno nei prossimi giorni.Attimi di terrore (e qualche graffio)anche a Cornuda: all'altezza dell'autoscuola Lunardon una signora ha visto un albero rovinare addosso alla propria Volvo. Danneggiato anche il magazzino del ristorante Guarnier, mentre i messi comunali si sono messi all'opera per liberare le strade dai detriti.

HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 30 giugno 2006 14:42
Colpito anche l'ospedale Molta gente si è rivolta al Pronto soccorso


Montebelluna
Erano da poco passate le 14 quando una tromba d'aria di inaudita violenza che non trova eguali nel nostro territorio (l'ultima risalirebbe al lontano 1931) si è abbattuta ieri pomeriggio nel montebellunese. Epicentro la zona situata nei pressi del cimitero nella parte sud del centro dove il fortissimo vento manifestatosi dopo due assordanti colpi di tuono ha letteralmente divelto la copertura in rame degli stabili che occupano l'Agenzia delle Entrate, diversi uffici e appartamenti. Soltanto per un miracolo le pesantissime lamiere in rame divelte dal vento e scagliate ad oltre 200 metri di distanza sono piombate nei giardini delle villette antistanti senza causare vittime e nessun ferito. In viale Bertolini dopo circa cinque minuti di terrore vissuti con apprensione dai residenti è ritornata la calma. Ma sono anche arrivate le polemiche: sotto accusa da parte dei cittadini il posizionamento delle coperture sull'edificio di recente costruzione, fissate con chiodi che non supererebbero i 4 centimetri. sul posto sono arrivati il sindaco di Montebelluna Laura Puppato e il vice sindaco Giorgio Isetta che per tutti hanno avuto parole di conforto. Come prima iniziativa il sindaco Puppato ha deciso di proclamare la calamità naturale in quanto sono molte le famiglie del montebellunese che hanno subito danni. Danni incredibili infatti li hanno subiti i residenti di viale Manin (tre auto schiacciate dagli alberi divelti) e il parco dove sono crollati come fuscelli non meno di una ventina di alberi d'alto fusto. In viale della stazione un vecchio cedro è stato letteralmente divelto alla base, nella zona del quartiere Bertolini danni consistenti a tre abitazioni di via Marcon e Facin e alle scuole Saccardo. Seri i danni all'ospedale di Montebelluna: vetri in frantumi quasi in ogni reparto. Si segnalano anche piccoli allagamenti e la caduta degli alberi del giardino. Il Pronto soccorso di Montebelluna è stato intasato fin dal primo pomeriggio per l'arrivo di persone ferite in conseguenza di incidenti stradali dovuti alla presenza di alberi sulla strada, ferite alle mani per schiacciamento su porte e finestre che si chiudevano violentemente, contusioni da oggetti caduti. Per affrontare l'emergenza, il turno è stato rafforzato con nuove unità mediche e infermieristiche.La furia del maltempo si è abbattutta pesantemente anche sulla zona produttiva che circonda Montebelluna. Alla Stonefly (zona San Gaetano) si registrano oltre 100mila euro di danni. I tetti del settore "prodotto finito" e del magazzino materie prime si sono scoperchiati, con conseguente allagamento dei locali. In mille pezzi i vetri dell'ufficio marketing. Vetrate in frantumi anche alla Geox di via Feltrina . La tromba d'aria ha colpio gli uffici commerciali. Qui le voci raccontano di computer andati in tilt, caduta di calcinacci e parti di controsoffitto. In un primo momento, alcuni dipendenti si sarebbero rifugiati sotto le scrivanie, trasferendosi poi in un'ala più sicura dell'edificio. Quando è arrivato il titolare Mario Moretti Polegato non ci sono stati indugi: tutti a casa, per una questione di sicurezza ma anche perché i computer erano inutilizzabili.Sulle voci di dipendenti recatisi al Pronto soccorso per curare lievi ferite l'azienda non conferma, ma ammette che una giovane è stata colpita da crisi di panico. Oggi, comunque, il lavoro riprenderà regolarmente.


HaRdFr3qu3ncy
00venerdì 30 giugno 2006 14:42
Città in tilt, nel primo pomeriggio di ieri, per il maltempo. Sono volati tetti e cornicioni, sradicati molti alberi
Nubifragio blocca treni e strade
Interrotta per quasi un’ora la linea ferroviaria, alcune zone sono rimaste a lungo senza luce

Vittorio Veneto
Black out per almeno un'ora in quasi tutta la città, alberi divelti, rami spezzati, cornicioni e muri crollati, coperture di tetti volati sulla strada, allagamenti, tombinature intasate di foglie, treni bloccati. Sulla città si è abbattuto ieri poco prima delle 15 e per una ventina di minuti un autentico nubrifragio accompagnato da vento fortissimo con la formazione di alcune mini trombe d'aria che hanno provocato in pochi minuti una serie di emergenze per le quali sono stati all'opera per ore protezione civile, tutte le squadre disponibili di operai del Comune, Coldiretti, squadre dell'Enel e vigili del fuoco. I centralini della polizia locale e dei vigili del fuoco sono andati in tilt per la serie impressionante di chiamate da parte dei cittadini che segnalavano i vari danneggiamenti provocati dall'improvviso temporale che ha abbassato la temperatura di una quindicina di gradi.

Alla fine su quasi tutte le strade cittadine non si contavano rami, piante e fogliame, cartoni, contenitori vari. Si è rischiata la tragedia in via Brandolini, dove dal condominio Giardini è caduto un pezzo di cornicione con parte di copertura, che dopo un volo di tre piani si è schiantato sulla sede stradale subito chiusa al traffico dalla polizia locale fino alla rimozione dei calcinacci. Scoperchiata anche parte del tetto dell'autorimessa dell'Atm, danni al tetto del museo del Cenedese. Numerose le piante sradicate o spezzate: tre cipressi sul lato di via del Carso del cimitero di Sant'Andrea, letteralmente sradicati hanno abbattutto una ventina di metri del muro di cinta esterno e si sono abbattuti rovinosamente su alcune tombe; quindi un albero all'ex Istituto d'arte in piazza Medaglie d'Oro, che ha travolto anche i cavi dell'alta tensione; due grandi cipressi nel giardino dell'abitazione di una famiglia in via Pacinotti; parte delle impalcature del municipio, quindi vari rami dagli alberi in via Celante, Galilei, Foscolo, a San Giacomo, in via Fenderl dove sono state danneggiate un paio di auto, via Rizzera e di quelli del parco giochi di via Toniolo.

E' stata una giornata difficile anche per la tratta ferroviaria Conegliano-Vittorio Veneto: in mattinata un guasto sulla linea ha tenuto bloccati i passaggi a livello cittadini dalle 11.20 fino alle 11,45 con la formazione di lunghe code. Poi, alle 15 a causa del maltempo numerosi alberi si sono abbattuti sui binari nel tratto dai Gai a Soffratta, un treno è rimasto bloccato e l'intera circolazione è stata interrotta per circa 40 minuti. Per rimuovere gli alberi dai binari sono intervenuti volontari, ferrovieri. La polfer è invece intervenuta ai Gai dove il passaggio a livello è rimasto bloccato per circa mezzora e il traffico è andato in tilt.


zonastadio
00sabato 1 luglio 2006 11:30
da me non è successo quasi nulla...possibile?!?
Istrana
00sabato 1 luglio 2006 12:07
50 milioni di danni.. raccolti andati e tutta la destra piave in ginocchio.
Mat-tv
00sabato 1 luglio 2006 13:22
Quà nelle mie zone gran bufera, ma pochi danni, qualche albero abbattuto ma niente di che... Sinistra Piave protetta dagli Dei [SM=x397155]
Mat-tv
00lunedì 30 aprile 2007 20:56
finalmente piove cazzo! bona pai campi!
centro storico
00lunedì 30 aprile 2007 21:27
Re:

Scritto da: Mat-tv 30/04/2007 20.56
finalmente piove cazzo! bona pai campi!

vai che ghe se da lavorar doman...ricordati prima di mungere le vacche
Mat-tv
00lunedì 30 aprile 2007 21:49
Re: Re:

Scritto da: centro storico 30/04/2007 21.27
vai che ghe se da lavorar doman...ricordati prima di mungere le vacche



ero quà che l'aspettavo..! [SM=x397155] tu invece domani potrai girare per la città senza mascherina, la pioggia ti lava giu' un po' di pm10, vabbè dovrai pulire i davanzali e la terrazza neri, ma vuoi mettere respirare un po' di aria sana..??
centro storico
00lunedì 30 aprile 2007 23:25
Re: Re: Re:

Scritto da: Mat-tv 30/04/2007 21.49


ero quà che l'aspettavo..! [SM=x397155] tu invece domani potrai girare per la città senza mascherina, la pioggia ti lava giu' un po' di pm10, vabbè dovrai pulire i davanzali e la terrazza neri, ma vuoi mettere respirare un po' di aria sana..??

se tu non fumassi 2 pacchetti al giorno forse potresti anche permetterti di dire tali frasi [SM=x397168]
Mat-tv
00martedì 1 maggio 2007 11:39
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: centro storico 30/04/2007 23.25
se tu non fumassi 2 pacchetti al giorno forse potresti anche permetterti di dire tali frasi [SM=x397168]



ha parlato lui, che nelle trasferte passa il tempo a rullare e fumarsi canne [SM=x397141]
zonastadio
00martedì 1 maggio 2007 12:47
vedo troppa pioggia in giro...aiuto che si annega
Istrana
00martedì 1 maggio 2007 18:07
Re:

Scritto da: Mat-tv 30/04/2007 20.56
bona pai campi!


Esatto [SM=x397155]
Ghe xe el seturco che scuimisa patir [SM=x397166]

[Modificato da Istrana 01/05/2007 18.08]

zonastadio
00martedì 1 maggio 2007 18:31
Re: Re:

Scritto da: Istrana 01/05/2007 18.07

Esatto [SM=x397155]
Ghe xe el seturco che scuimisa patir [SM=x397166]

[Modificato da Istrana 01/05/2007 18.08]



no all'immigrazione [SM=x397175]
HaRdFr3qu3ncy
00mercoledì 2 maggio 2007 16:52
no ai dialetti della pedemontana e montagnardi...



siete come i belumat!!
Mat-tv
00mercoledì 2 maggio 2007 20:43
Re: Re:

Scritto da: Istrana 01/05/2007 18.07

Esatto [SM=x397155]
Ghe xe el seturco che scuimisa patir [SM=x397166]

[Modificato da Istrana 01/05/2007 18.08]




cosa casso eo el seturco?? [SM=x397166]
Mat-tv
00mercoledì 2 maggio 2007 20:46
Re:

Scritto da: HaRdFr3qu3ncy 02/05/2007 16.52
no ai dialetti della pedemontana e montagnardi...



siete come i belumat!!



Va bè si sa che a Istrana sono trogloditi [SM=x397155] , ma Istrana è geograficamente considerato nella pedemontana?
Istrana
00giovedì 3 maggio 2007 17:50
El seturco xe el granoturco.. paiasssi [SM=x397155]
Mat-tv
00giovedì 3 maggio 2007 20:13
Re:

Scritto da: Istrana 03/05/2007 17.50
El seturco xe el granoturco.. paiasssi [SM=x397155]



il mais? noi lo ciamen biava! [SM=x397168]
Mat-tv
00giovedì 3 maggio 2007 20:16
Re:

Scritto da: Istrana 03/05/2007 17.50
El seturco xe el granoturco.. paiasssi [SM=x397155]



il mais? noi lo ciamen biava! [SM=x397168]
andrea.3viso
00giovedì 3 maggio 2007 20:47
scusate ma è da un po k nn si sente murdock...o sbaglio?
zonastadio
00giovedì 3 maggio 2007 20:49
Re:

Scritto da: andrea.3viso 03/05/2007 20.47
scusate ma è da un po k nn si sente murdock...o sbaglio?


è tornato al suo paese natale, ovvero l'albania
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