Serie A 11a Giornata 07-08 Montepaschi Siena-Benetton Treviso

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BaldoTv91
00venerdì 23 novembre 2007 10:05
Forza ragazzi!Cancelliamo la Supercoppa e andiamo li' senza pressioni!
dellafiore85
00venerdì 23 novembre 2007 16:30
La squadra mi sembra in crescita, ma da qui a vincere a Siena...
paoloderzo16
00sabato 24 novembre 2007 15:46
la vedo dura....però siamo sempre la benetton..forza ragazzi!!!!! [SM=x397237]
Semenzara
00sabato 24 novembre 2007 16:39
Per la benetton a Siena non riesco ad immaginare niente di meglio di una sconfitta onorevole
Ultras Italia
00sabato 24 novembre 2007 17:57
è sempre stata ostica siena cazzo [SM=g27825]
ZakkTV
00sabato 24 novembre 2007 21:40
Peccato che nel basket non si possa pareggiare, domani un bel pari andrebbe benissimo [SM=g27819] Mi accontento di una prestazione che mostri dei miglioramenti. Ma la vittoria è pura utopia purtroppo [SM=g27837]
paoloderzo16
00domenica 25 novembre 2007 13:43
sconfitta per 85-71..cmq buona prova per treviso..senza gaines..a 2minuti dalla fine -10e palla in mano...peccato..va bene cosi..
stemack
00martedì 27 novembre 2007 11:58
una buona prova, ci sono stati buoni segnali...
ora però bisogna cominciare a vincere, a partire da Napoli domenica prossima...
Semenzara
00martedì 27 novembre 2007 19:07
E la Benetton, con un comunicato, si è dissociata pubblicamente dai propri tifosi al seguito a Siena, che non hanno rispettato il minuto di silenzio prima della partita
enricotv
00martedì 27 novembre 2007 19:38
Tra l'altro sul gazzettino hanno pesantemente attaccato i rebels considerandoli pseudo tifosi e dicendo che nei cori non figura mai la parola Benetton ma Treviso e basta.
Semenzara
00giovedì 29 novembre 2007 13:38
Ed ecco il comunicato dei rebels:

Comunicato Rebels Treviso 1998 - 28/11/2007

A seguito dei fatti di domenica scorsa a Siena, vorremmo puntualizzare i motivi che ci hanno portato alla decisione di ignorare la prassi del minuto di raccoglimento.

Siamo convinti che la morte non naturale di qualsiasi essere umano, di ogni censo e razza, sia una sconfitta per la nostra società e un dramma per la famiglia del defunto. Partendo da questo elementare presupposto, crediamo che non ci sia alcuna differenza tra la morte di un militare professionista e la morte di un professionista quale potrebbe essere un qualsiasi operaio, evento purtroppo più frequente. La perdita di una qualsiasi vita umana merita rispetto e questo rispetto non deve essere solo una proforma, tra un popcorn e una bibita, tra un canestro e una stoppata. Crediamo che il rispetto debba essere manifestato in maniera diversa e non per forza ostentata. Avessimo voluto oltraggiare la memoria del defunto avremmo fischiato come altri hanno fatto. Abbiamo semplicemente portato avanti una nostra idea che va contro la “pratica” del minuto di raccoglimento che, dovessimo applicare una norma equanime, dovrebbe essere fatta praticamente ad ogni incontro. Per noi non ci sono morti di serie A o di serie B. Ci sono semplicemente morti.
Inoltre, ci chiediamo come mai in occasione della morte di Gabriele, il minuto di raccoglimento sia stato lasciato a discrezione delle singole società, non una richiesta specifica di CONI o della Lega Basket. Perché tutte queste differenze?

Pertanto, non ci sentiamo assolutamente toccati dalle critiche ricevute, a nostro avviso del tutto superficiali e gratuite, anche da parte della società la quale forse dovrebbe pensare e pesare meglio ciò che scrive, in quanto siamo convinti di aver portato avanti coerentemente una nostra idea, condivisibile o meno, una nostra logica.

Tramite altri canali, e ovviamente non dando risalto alla cosa, cercheremo di fornire le nostre spiegazioni e il nostro aiuto, se richiesto, alla famiglia del militare defunto, magari in un momento in cui avranno la possibilità, non ora ovviamente, di ascoltarci.

Ci sorprende il fatto che tanti “benpensanti” non usino lo stesso metro di giudizio nei nostri confronti quando in certi palazzetti non ci fanno entrare con lo striscione “verità e giustizia per Aldro(vandi)”. In una democrazia, e quindi non in Italia, la ricerca della verità deve essere un principio sacro e la libertà di parola, entro certi limiti, ovviamente, un altro principio fondamentale. La scusa con la quale ci vietano lo striscione è che il fatto (il presunto omicidio da parte delle forze dell’ordine di un ragazzo ferrarese) non ha alcuna relazione con lo sport. Applicando questo concetto, cosa c’entra con lo sport la morte di un militare italiano in Afghanistan?

Non chiediamo comprensione o simpatia, chiediamo solo coerenza. Non ci sembra di chiedere troppo.

Per finire, volevamo porgere alla famiglia Paladini le nostre più sentite condoglianze per la perdita del loro caro e ci scusiamo con essa, e solo con essa, se il nostro comportamento ha in qualche modo urtato la loro sensibilità in un momento di così grande difficoltà.


REBELS TREVISO 1998

Semenzara
00giovedì 29 novembre 2007 13:44
Vabbè, il principio è chiaro e la loro logica ben illustrata, ma finora mi pare che i minuti di silenzio siano sempre stati rispettati dai rebels, o sbaglio? Quindi significherebbe che hanno all'improvviso cambiato idea in merito ai minuti di silenzio...
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