Stadio nuovo per l'unione

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bj72
00lunedì 17 marzo 2014 21:49
Non é il topic giusto ma scrivo qui x dirvi che il russo ieri ha acquistato i terreni a tessera costo 6mln di € e tra un po ci sarà la posa della prima pietra dello stadio.....
Che depression che go
enricotv
00lunedì 17 marzo 2014 22:27
Re:
bj72, 17/03/2014 21:49:

Non é il topic giusto ma scrivo qui x dirvi che il russo ieri ha acquistato i terreni a tessera costo 6mln di € e tra un po ci sarà la posa della prima pietra dello stadio.....
Che depression che go

Si, ma dice che c'è qualcuno che si frappone all'iniziativa del nuovo stadio.
Il problema è che in Italia manca la legge sugli stadi: la juve ha costruito il nuovo stadio dove c'era quello vecchio (il delle alpi), l'udinese costruirà il nuovo friuli dove prima c'era il vecchio friuli.
Questo pensa di costruire uno stadio ex-novo su terreni che prima erano di proprietà dell'aereoporto?
Se fosse così facile, perchè altrove non sono mai riusciti a fare una cosa del genere?
O senza andare troppo distanti, perchè all'epoca non hanno consentito di fare la stessa cosa a zamparini?
E a Cagliari con Cellino? Non so se avete seguito tutta la polemica su Is-Arenas: un casino atomico, squadra che negli ultimi 2 anni ha giocato più partite a Trieste che a Cagliari, per poi ritornare a giocare nel vetusto Sant'Elia!
giotv
00martedì 18 marzo 2014 15:18
A noi lo costruisce Zanetti sulla Pedemontana mi pare di ricordare [SM=g2172030]
ZakkTV
00martedì 18 marzo 2014 15:23
www.vesport.it/

17/03/2014

Korablin acquista i terreni, nonostante...



di A.R.

Non fa nomi e cognomi, ma il presidente dell'Unione Venezia, Korablin, lascia trapelare che qualcuno si frappone (fattivamente) all'iniziativa nuovo stadio.
Ne sapremo di più tra un paio di settimane, conferenza stampa in arrivo.
Intanto il mecenate russo acquista i terreni e lancia un'opzione per altri nelle vicinanze.


18/03/2014

Stadio ok i terreni, ora serve il progetto



di A.R.

Il colpo di scena (ma era questo?) preannunciato da Korablin all'annuncio dell'acquisto dei terreni a Tessera, è arrivato in meno di 24 ore.
I paletti (su tutti i giornali locali vi sono ampie sintesi), derivano dalle regole urbanistiche per la costruzione del manufatto.
Il sindaco Orsoni avverte, in mancanza di un business plan e di un accordo di programma, niente stadio.

ZakkTV
00martedì 18 marzo 2014 15:26
Potranno anche costruire il nuovo stadio e tornare in A, resteranno sempre quello che sono.


1987-2014: STORIA DI UN ORRIDO INCESTO
giotv
00martedì 18 marzo 2014 15:39
anche io mi consolo pensando la stessa cosa
magnani75
00martedì 18 marzo 2014 18:37
ma che poi secondo voi costruisce lo stadio per amore della squadra e dei tifosi??? So proprio curioso de vedar el progetto!!! A questo secondo me che la squadra sia in C o in B non ne può fregare di meno
bj72
00martedì 18 marzo 2014 21:44
Re:
magnani75, 18/03/2014 18:37:

ma che poi secondo voi costruisce lo stadio per amore della squadra e dei tifosi??? So proprio curioso de vedar el progetto!!! A questo secondo me che la squadra sia in C o in B non ne può fregare di meno




Se è quello che avevano fatto vedere è molto innovativo e futuristico(stile quello della juve tanto x intenderci)completamente coperto con fotovoltaico.
Poi bisognerà vedere se sarà quello.
Comunque ai russi del venezia calcio non credo freghi un granchè,in pratica hanno scelto loro perchè essendo grossi impresari hanno in progetto di far delle grandi costruzioni in una città storica conosciuta a livello mondiale.
Ti assicuro che i veneziani mestrini hanno anche il coraggio di criticare questa proprietà perchè a detta loro la sentono distaccata.....noi cosa dovremmo dire??
Per carità in parte magari potrei dargli anche ragione ma allo stesso tempo aver la fortuna di trovare qualcuno che ti porti in alto e ti costruisca lo stadio.Ok realizzato l'obbiettivo potrebbero mollare tutto,ma srnza ombra di dubbio soianerebberi la strada x nuovi possibili grossi acquirenti
enricotv
00martedì 18 marzo 2014 22:19
Re:
ZakkTV, 18/03/2014 15:26:

Potranno anche costruire il nuovo stadio e tornare in A, resteranno sempre quello che sono.


1987-2014: STORIA DI UN ORRIDO INCESTO

E' come se Juventus e Torino si fondessero.
Io stimo molto di più chi continua a seguire il Mestre o il Laguna di Venezia in Prima Categoria.
Tra l'altro, nemmeno la fusione ha permesso loro di avere un miglior bilancio con noi.
it.wikipedia.org/wiki/Derby_calcistici_in_Veneto#Derby_della_Ser...
Provassero a fondersi anche con San Donà e Chioggia, chissà che magari riescano a pareggiare il bilancio con noi.
enricotv
00martedì 18 marzo 2014 22:29
Re:
magnani75, 18/03/2014 18:37:

ma che poi secondo voi costruisce lo stadio per amore della squadra e dei tifosi??? So proprio curioso de vedar el progetto!!! A questo secondo me che la squadra sia in C o in B non ne può fregare di meno

Beh ma cosa vuoi vedere?
Stadio futuristico, con centro commerciale, ristorante etc. etc.
La squadra in C in B o in A fa tutta la differenza del mondo invece: in C avrebbero 3-4 mila spettatori, in B 6-8 mila, in serie A 12-15 mila. Vuol dire soldi in più per il centro commerciale, per il ristorante, per il parco giochi e per tutte le puttanate annesse al nuovo stadio.
www.forzatreviso.it
00domenica 22 febbraio 2015 12:13
Da www.veneziaunited.com

RASSEGNA STAMPA “Niente soldi dalla Russia, nuova penalità in arrivo per l’Unione Venezia”
17 febbraio 2015
Al miracolo credevano ormai in pochi, i soldi per pagare i contributi e le spettanze Irpef relative ai mesi di novembre e dicembre non sono arrivati. Il risultato, per il FBC Unione Venezia, sarà un ulteriore deferimento e costerà almeno un punto di penalizzazione, che andrà ad aggiungersi a quello che verrà comminato per il precedente mancato pagamento dello scorso 16 dicembre. Il club arancioneroverde si sta infilando in un budello da cui sembra davvero difficile uscire. La assoluta opacità della situazione economico-finanziaria della società non può certo far dormire sonni tranquilli ad una tifoseria sempre più disorientata a e disamorata, specie in prospettiva futura. L’accumularsi di debiti è infatti preoccupante in chiave iscrizione, stante le difficoltà del patron moscovita e dei suoi finanziatori a reperire cifre tutto sommato modeste come quelle necessarie all’ordinaria amministrazione di una stagione gestita tutta al risparmio. E, in queste condizioni, parlare di grandi progetti, di stadio nuovo, di investimenti importanti suona terribilmene beffardo e fuori luogo, le laconiche dichiarazioni del dg Dante Scibilia fanno capire che di inseguire illusioni non è proprio il momento. Di seguito gli articoli firmati da Michele Contessa, Marco De Lazzari e Serena Spinazzi Lucchesi:


LA NUOVA VENEZIA
Venezia, niente soldi e tempo scaduto
Korablin non ha pagato contributi e Irpef, la società sarà penalizzata di un ulteriore punto in classifica
di Michele Contessa
Niente soldi, niente contributi di novembre e dicembre pagati, altro punto di penalizzazione che il Venezia riceverà sul groppone quando scatterà il deferimento. Nessuna sorpresa in casa arancioneroverde, anche se potrà essere direttamente il presidente Yuri Korablin a spiegare, forse, questa ennesima scadenza non soddisfatta completamente (gli stipendi ai tesserati sono stati saldati dieci giorni fa), visto che dalla sede rimbalza la notizia che potrebbe arrivare in città giovedì in tarda serata e sabato essere per la prima volta presente in tribuna allo stadio, in occasione della partita contro il Real Vicenza. Il Venezia ora deve cominciare a pensare a raggranellare il più rapidamente possibile quei nove-dieci punti indispensabili per evitare i playout, visto che la sconfitta patita venerdì scorso sul campo della Feralpi Salò ha tagliato fuori gli arancioneroverdi dalla corsa ai playoff: oggi sono dieci le lunghezze di vantaggio sul Giana Erminio (in realtà 9 se si considera già la prima penalizzazione e i lombardi devono recuperare domani la gara con il Pordenone), ma vista l’aria che tira arrivare a quota 44-45 in tempi brevi non sarebbe male. Al di là delle penalizzazioni, che non fanno mai piacere perché vanificano i sacrifici dirigenti, staff e giocatori, bisogna iniziare a guardare con estrema preoccupazione alla fine della stagione quando serviranno i soldi per iscriversi al prossimo campionato saldando tutte le spettanze dei tesserati fino al termine di aprile. Il presidente Korablin ha ribadito dieci giorni fa di non voler cedere la società, di essere condizionato sul piano economico dalla situazione russa, ma questa non avrà uno sblocco entro giugno, quindi le difficoltà persisteranno. Lega. Ieri il direttore generale Dante Scibilia ha rappresentato il Venezia alla riunione delle società di Lega Pro a Firenze. All’ordine del giorno la ripartizione dei diritti televisivi e l’elezione di un consigliere, ma clima teso per la discussione sulla “governance” e la posizione del presidente Macalli messa in discussione. Votazione che è terminata con un “pareggio” clamoroso: 28 voti i favorevoli a Macalli e 28 voti i contrari, tra cui il Venezia, mentre Lumezzane e Foggia si sono astenute e l’Ascoli non è stato ammesso al voto perché nato come società da meno di un anno. Alla fine i dissidenti hanno presentato un altro documento al Consiglio Direttivo con 13 firme richiedendo la sfiducia. Convocazione. Il giovane Marco Dell’Andrea è stato convocato per lo stage di allenamento che la Nazionale Under 21 di Lega Pro sosterrà oggi e domani a San Giuliano Terme (Pisa), e si chiuderà con l’amichevole contro il Livorno al “Picchi”.


IL GAZZETTINO
II mancato rispetto della scadenza acuisce la crisi di liquidità della società arancioneroverde
Contributi, fumata nera Penalità-bis al Venezia
CASSE VUOTE «Facciamo del nostro meglio ma non é facile lavorare cosi»
di Marco De Lazzari
«Il Venezia non ha rispettato per la seconda volta la scadenza del pagamento dei contributi sugli stipendi, di novembre e dicembre». E il dg Dante Scibilia a confermare la lampante crisi di liquidità di un Venezia che si prepara ad incassare un pesante -2 in classifica. Due settimane fa il presidente Yury Korablin aveva pagato in anticipo ai giocatori gli stipendi dell’ultimo bimestre-2014, esponendosi in prima persona nell’assicurare la sua volontà di evitare altri autogol. Invece il patron moscovita non è riuscito a versare nelle casse societarie il 40% mancante e necessario per pagare i contributi, che avrebbe evitato di acuire una crisi di solidità e prospettive per il club di cui è sempre l’unico proprietario. «Se me l’aspettavo? Ho smesso da tempo di pormi questa domanda – la preoccupazione di Scibilia – I fatti si commentano da soli, qui cerchiamo di fare del nostro meglio ogni giorno ma non è facile lavorare così, con problematiche così serie. Korablin è atteso giovedì notte, sabato sarà presente al Penzo per la gara col Real Vicenza (ore 17, ndr) e magari chiarirà lui la situazione». Nei giorni scorsi la Lega Pro aveva reso noto di aver erogato alle società la seconda parte dei proventi della Legge Melandri, legati al minutaggio dei giovani e all’organizzazione dei vivai: per il Venezia però nessun assist, visto che gli euro del minutaggio sono stati trattenuti per compensare il mancato pagamento dei contributi di ottobre-novembre, mentre quelli legati al settore giovanile incidono per meno del 10% sulla cifra che sarebbe servita entro ieri. «Di sicuro le regole vanno rispettate ed entro il 30 giugno dovrà essere tutto pagato per iscriversi al prossimo campionato» ha ricordato Scibilia, ieri a Firenze per l’assemblea di una Lega Pro sempre più spaccata, tra il fronte di 29 club che appoggia la linea Macalli-Lotito-Tavecchio e i 28 (compreso il Venezia) contrari all’attuale maggioranza. «Noi siamo favorevoli a un profondo rinnovamento della Lega Pro - spiega il dirigente lagunare – Dopo 30 anni di una governance che ha fallito urgono elezioni e un corso gestionale tutto nuovo». In vista della gara di sabato la società rilancio la promozione dei biglietti di curva sud a 2 soli euro, sia in prevendita sia ai botteghini. Da segnalare la convocazione del 17enne difensore Marco Dell’Andrea nell’Under 21 di Lega Pro per lo stage di oggi e domani a Livorno. o riproduzione riservata


CORRIERE DEL VENETO
Venezia, contributi non versati In arrivo una nuova penalità
Termini scaduti, il presidente Korablin annuncia il saldo entro fine mese
di Serena Spinazzi Lucchesi
Dalla Russia è arrivato un «pagherò». Niente bonifico per saldare le ultime spettanze in tempo, ma solo la promessa di provvedere al più presto, entro fine mese, al saldo. E così per il Venezia, per la seconda volta consecutiva, si profila all’orizzonte la penalizzazione: un punto, che andrà a sommarsi a quello, sempre imminente, relativo al mancato versamento dei contributi a dicembre scorso. Il copione si ripete, pur con qualche variazione sul tema. Rispetto alla scadenza del 16 dicembre, quanto gli stipendi arrivarono in extremis ma mancarono i contributi, stavolta gli emolumenti a giocatori, staff e dipendenti erano stati versati dieci giorni fa, quando il presidente Yuri Korablin si era fatto vedere a Venezia per la prima volta dopo sette mesi. E in quell’occasione aveva assicurato di avere già il 60% dei contributi mancanti e di essere al lavoro per reperire il resto. Evidentemente, però, qualcosa è andato storto perché ieri, ultimo giorno utile per documentare l’avvenuto pagamento delle spettanze di novembre e dicembre, dalla Russia non è arrivato alcun bonifico. Neanche della parte che il presidente diceva di aver già reperito. Solo una mail, di risposta agli innumerevoli solleciti inviati in questi giorni dal dg Dante Scibilia. «Korablin assicura che pagherà entro la fine del mese — riferisce il dirigente arancioneroverde che non nasconde il proprio disappunto — noi continuiamo a mettere il massimo impegno ma c’è una certa amarezza. Così le cose non sono certo semplici per il futuro — ammette Scibilia, che intanto lascia aperto uno spiraglio ad un eventuale ricorso — se davvero il presidente, come ha assicurato, verserà a breve i contributi, proveremo a presentare un’istanza perché venga annullata la penalizzazione, trattandosi solo di un ritardo. Ma è un’ipotesi che valuteremo, non credo ci siano precedenti al riguardo». Nella mail, Korablin ha anche annunciato che sarà nuovamente in città a partire da giovedì e che questa volta si fermerà per assistere sabato alla sfida contro il Real Vicenza al Penzo. Sarà un’occasione per i tifosi di vederlo personalmente e magari per farsi dare ulteriori rassicurazioni sul futuro. Anche se solo dieci giorni fa il patron arancioneroverde aveva ribadito il suo impegno sia per il progetto sportivo che per lo stadio, pur non nascondendo le difficoltà dovute alla crisi tra Ucraina e Russia e alle sanzioni che stanno compromettendo l’economia russa, comprese le operazioni finanziarie dei grandi uomini d’affari, tra cui quelli che sostengono Korablin e il Venezia. Parole che probabilmente Korablin ripeterà anche nei prossimi giorni, spiegando ancora il motivo del mancato pagamento. Certo è che i due punti di penalizzazione vanificano i pareggi strappati con SudTirol e Como e rischiano di complicare la classifica. Ieri intanto la squadra è tornata ad allenarsi in vista del derby di sabato al Penzo (in arrivo la squalifica di Bellazzini che si somma alle assenze di Sales e Legati), mentre il dg Scibilia ha partecipato a Firenze all’assemblea di Lega Pro: assemblea che si è spaccata a metà, con il Venezia che fa parte del fronte anti-Macalli, favorevole al rinnovamento dei vertici.
bj72
00domenica 22 febbraio 2015 22:11
Ormai il calcio in italia sta morendo...non ci sono piú soldi che girano,e per gli imprenditori é sempre piû dura...chi ha tanti o pochi soldi da investire,oramai se li tengono stretti salvaguardando(giustamente)le proprie attivitá.
Ormai chi subentrano sono stranieri....e poi si vede come si va a finire
FrankUK
00domenica 22 febbraio 2015 22:29
Re:
bj72, 22/02/2015 22:11:

Ormai il calcio in italia sta morendo...non ci sono piú soldi che girano,e per gli imprenditori é sempre piû dura...chi ha tanti o pochi soldi da investire,oramai se li tengono stretti salvaguardando(giustamente)le proprie attivitá.
Ormai chi subentrano sono stranieri....e poi si vede come si va a finire




E pure gli stranieri, prima guardano a realta' come quella Inglese: Indiani, mediorientali, Americani, Asiatici, tutti la' convergono. A noi le briciole, che come in questo caso manco bastano.... [SM=g4174360]
18gennaio1909
00lunedì 23 febbraio 2015 11:43
Certo, ma nel nostro caso siamo diretti da imprenditori tifosi del Treviso da una vita.
Le cose potranno anche andar male sul campo (e sicuramente al momento non vanno bene) e magari senza aiuti nemmeno loro ce la faranno, ma sicuramente mi sento più tranquillo rispetto agli unionisti, con un presidente che fin da subito ha parlato di stadio nuovo privato.
Normale che, dopo 4 anni di spreco di soldi senza il minimo avanzamento del progetto stadio, l'uomo si sta stancando e ben che vada lascerà la società.
Il calcio comunque non sta morendo, si sta semplicemente ridimensionando.
Non stanno morendo realtà come il rugby, che da anni vivono nell'ombra in Italia, non vedo perchè dovrebbe morire il calcio...
Si sta semplicemente ridimensionando.
www.forzatreviso.it
00giovedì 11 giugno 2015 13:57
www.veneziaunited.com/allnews/corriere-veneto-scibilia-a-korablin-promesse-non-ma...

CORRIERE VENETO “Scibilia a Korablin, promesse non mantenute”
11 giugno 2015
Alzi la mano chi si era illuso… Sui quotidiani in edicola oggi (di seguito trovate l’articolo uscito sul Corriere del Veneto di oggi a firma Serena Spinazzi Lucchesi), trova spazio l’irritazione del dg arancioneroverde Dante Scibilia per quello che possiamo ormai definire il consueto bluff moscovita. Ancora una volta alle parole rassicuranti di Korablin non sono seguiti fatti concreti e lo stesso commercialista mestrino che ha assunto giusto un anno fa la carica di direttore generale sembra ormai sfiduciato sulla reale volontà del patron russo di dare seguito alle reiterate promesse di sistemare la drammatica situazione economica in cui versa il club. E’ del tutto evidente che l’unica possibilità di salvezza per l’Unione Venezia passa attraverso il defenestramento di una proprietà che dimostra giorno dopo giorno l’assoluto disinteresse, non soltanto per gli interessi di creditori e dipendenti, ma per il futuro stesso del club. Ce n’è abbastanza per un atto d’imperio del collegio sindacale a tutela della società, quindi. Come VeneziaUnited, non possiamo che auspicare che ciò avvenga. E in fretta perchè il tempo per salvare il club arancioneroverde e la categoria è ormai agli sgoccioli…
Venezia in stand by Scibilia: «Non vedo ancora chiarezza»
di Serena Spinazzi Lucchesi
La prima telefonata da Mosca era stata tanto rapida quanto precisa: avanti con il progetto, presto arrivano i soldi, aveva detto in sostanza Yuri Korablin. Invece quella di ieri tra il dg Dante Scibilia e uno stretto collaboratore del presidente del Venezia è stata molto più faticosa e, soprattutto, riporta tutto in bilico. «Non ho avuto certezze — riferisce il dg non nascondendo delusione e perplessità — la mia valutazione è che si sta mancando di rispetto alla città e alle persone che lavorano per il futuro del Venezia». Le risposte del collaboratore di Korablin sono state vaghe, soprattutto sul versante finanziario, nonostante l’impegno del presidente a far arrivare i soldi in settimana. «Invece non è arrivato ancora nulla. E adesso mi dicono che stanno vedendo come farli arrivare, che devono sentire i loro soci. Io mi aspettavo che li avessero già pronti da trasferire. Siamo sempre nel campo delle promesse non mantenute». La volontà di andare avanti c’è, «ma mancano le conseguenze alle parole — sottolinea Scibilia — ho chiesto chiarezza sulle prospettive e questo collaboratore mi ha risposto che ne avrebbe parlato con il presidente. Ho chiesto se sarebbe venuto a Venezia e la risposta è stata “forse”. Insomma, siamo in mezzo al guado e il tempo stringe». Due settimane o poco più per iscrivere la squadra al campionato, mettendo sul piatto quel milione e mezzo necessario a chiudere le varie pendenze. Così non è neppure possibile trovare alternative, in caso di dismissione. «Non ho alcun mandato, non posso certo impegnarmi», dice il dg che pure in queste settimane era stato contattato da persone eventualmente interessate a rilevare la società. Intanto arrivano i saluti di Michele Serena, accasatosi alla Feralpi. «Questo non è un momento facile per me, ma ci tengo a ringraziare le persone che sono il vero patrimonio del’Unione Venezia. Un grazie e un abbraccio ai tifosi che, capendo le difficoltà, ci sono stati vicini».
18gennaio1909
00venerdì 12 giugno 2015 21:52
Il Venezia Mestre rischia nuovamente di fallire quindi?
ZakkTV
00sabato 13 giugno 2015 00:04
Per me potrebbero ripartire dalla D, in caso di fallimento, ma come Venezia neroverde. Mi pare che Poggi, Collauto e altri ex abbiano acquistato all'asta il marchio e i trofei del vecchio Venezia 1907. Ormai una serie di fattori contribuisce alla sopressione definitiva di quell'orrido incesto, non ultima la rinascita in grande del Mestre, che adesso farà la D e con ottime prospettive, a condizione che non abbattano il Baracca...
www.forzatreviso.it
00sabato 27 giugno 2015 18:14
www.veneziaunited.com/allnews/corriere-veneto-fbc-ancora-72-ore-poi-tempi-supple...

CORRIERE VENETO “FBC, ancora 72 ore, poi tempi supplementari?”

27 giugno 2015

Sulle pagine del Corriere della Sera, edizione di Venezia-Mestre, torna a scrivere dell’Unione Venezia il giornalista padovano Dimitri Canello. Il suo articolo fa il punto della situazione a 72 ore dalla scadenza inderogabile del 30 giugno per la presentazione della domanda di iscrizione alla Lega Pro. Domanda che, a meno di miracoli, l’Unione Venezia presenterà in forma largamente incompleta, priva cioè della fidejussione e di tutta la parte di documentazione che attesta il saldo delle pendenze economiche. Un escamotage per guadagnare tempo nel caso le trattative per l’acquisto del club dovessero protrarsi impedendo alla nuova proprietà di effettuare tutti i pagamenti entro la data prevista. Nell’articolo si avanzano anche ipotesi su quelle che potrebbero essere le necessità per allestire la squadra, si parla di circa 2 milioni. Immaginiamo che ci si riferisca al budget di spesa, senza tenere quindi conto degli introiti che saranno garantiti dai contributi federali, dall’attività di bigliettazione e dalle sponsorizzazioni e dalle altre voci che compongono il preventivo delle entrate. Il differenziale tra uscite ed entrate potrebbe essere considerevolmente inferiore, quello che servirà in una prima fase sarà la liquidità per far fronte ai primi pagamenti.

Di seguito l’articolo completo:
Venezia, ora di fronte hai il baratro
Col passare delle ore il crac è sempre più probabile, dalla Russia ancora nessuna telefonata Dietro le quinte trattano le cordate. E servono almeno due milioni per la stagione
di Dimitri Canello
Nel mirino adesso c’è soltanto una data e cioè martedì 30 giugno, un baratro. La deadline per il Venezia stavolta costituirà un vero spartiacque per evitare il terzo fallimento della storia recente del club lagunare. Quest’anno l’ultima scadenza per salvare la società dall’inabissamento è quella cerchiata in rosso sul calendario di martedì 14 luglio quando, dopo la prima eventuale esclusione, entro le 19 andrà eventualmente formalizzato il ricorso con tanto di pagamento della fidejussione e dei debiti pregressi per iscriversi alla Lega Pro 2015-2016. In mezzo, c’è un’altra data, quella del 10 luglio, quando la Co.Vi.Soc. e la Commissione criteri infrastrutturali e sportivo-organizzativi iniziano a vagliare la documentazione dei 60 club di Lega Pro. Rispetto alla passata stagione, il termine è stato anticipato di 24 ore, ma alla fine cambia poco. Col passare dei giorni purtroppo il crac diventa sempre più probabile. Anche ieri il direttore generale Dante Scibilia ha atteso invano una telefonata dalla Russia e per l’ennesima volta quella telefonata non è arrivata. Entro martedì andrebbero completate le adempienze formali ed economiche necessarie all’iscrizione della squadra o, quantomeno, andrebbe presentata la domanda di ammissione contenente la richiesta di concessione della Licenza Nazionale per ritagliarsi un extra time di ulteriori due settimane. Una scena, quella dell’attesa che non porta a risultati tangibili, purtroppo già vista a queste latitudini e, in tempi recenti, anche a Treviso e Padova. Con un finale che è sempre stato lo stesso. Difficile immaginare colpi di scena da parte di Yury Korablin, latitante sotto ogni punto di vista dopo le rassicurazioni telefoniche fornite dal patron russo lo scorso 8 giugno e cadute nel vuoto. Cosa accadrà adesso? Nella migliore delle ipotesi il Venezia verrà iscritto in extremis entro il 30 giugno e, in questo caso, partirebbe nella prossima Lega Pro con diversi punti di penalizzazione. Nella peggiore la società sparirebbe e ci sarebbe soltanto da rimboccarsi le maniche per tentare l’immediata ripartenza dalla Serie D. Prospettiva, questa, per la quale risultano già movimenti in essere dietro le quinte. Tuttavia un’ultima speranza è ancora viva. E cioè che il mandato a vendere firmato da Korablin nei giorni scorsi e le trattative che dietro le quinte continuano con due cordate, una veneta e una proveniente da fuori regione, portino ai risultati sperati. Ossia a un passaggio di consegne lampo con tanto di salvataggio a tempo di record del club. Dopotutto i debiti non sono certo enormi: la cifra da sborsare è compresa fra 1,350 milioni e 1,5 milioni di euro. A cui andrebbero aggiunti almeno un paio di milioni per affrontare la prossima stagione. Gli unici due giocatori della rosa sotto contratto (Elia Legati e Andrea Raimondi) si stanno ovviamente guardando attorno. Il primo avrebbe già in mano un accordo con l’Avellino in caso di mancata iscrizione del Venezia, il secondo è seguito con interesse da Brescia e Pavia. E se ci fosse un colpo di scena finale? La speranza è l’ultima a morire, ma ogni giorno che passa le possibilità di una salvezza in extremis si riducono sempre più. E Venezia, suo malgrado, è pronta al peggio. Dimitri Canello
FrankUK
00sabato 27 giugno 2015 18:51
Bah
Abrmaovich a parte, fare affare con i Russi e' un po' da spericolati. Poi, campanilismo a parte, che senso ha portare avanti adesso sto intruglio tra Mestre e Venezia, con il Mestre in serie D, il Mestrino in Eccellenza ed un'altra squadra, il Laguna Vnenzia, che potrebbe venire assorbita con vantaggi reciproci, secondo me.

Spero che falliscano, poi se magari toppano al primo anno in D e noi veniamo prossimi l'anno prossimo (.....), avremo un bel derby coi 'pedigree' giusti.
18gennaio1909
00domenica 28 giugno 2015 14:51
No la Mestrina in Eccellenza non c'è più.
Ci sarà il Mestre in D e il Venezia 1907 (che ha vinto all'asta il marchio del Venezia storico ieri) in Promozione.
Non c'è comunque più la necessità di creare un altro Unione Venezia anche secondo me.
MoniGo
00venerdì 10 luglio 2015 11:45
come procedono i lavori dello stadio nuovo del venessia? [SM=g2172119] [SM=g2172119]
Murdock FBC
00martedì 14 luglio 2015 23:02
Re:
18gennaio1909, 28/06/2015 14:51:

No la Mestrina in Eccellenza non c'è più.
Ci sarà il Mestre in D e il Venezia 1907 (che ha vinto all'asta il marchio del Venezia storico ieri) in Promozione.
Non c'è comunque più la necessità di creare un altro Unione Venezia anche secondo me.



[SM=g4174373]
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