Malaga-La canzone che precede l’inizio della gara é "mission impossible". Non solo l’Unicaja doveva vincere contro la numero uno italiana, ma doveva anche sperare che il Tau vincesse la sua rispettiva partita per conquistare la qualificazione. L’Unicaja ha fatto la sua parte offrendosi il lusso di battere una Benetton che sembrava imbattibile ultimamente. Ma, i baschi hanno perso in Turchia e l’ultima speranza per la banda di Scariolo é che il Montepaschi abbia la meglio della Scavolini domani.
Tutto comincia come un cinque contro cinque di fine allenamento tra cadetti. Si corre, si corre, si tira senza pensare e entra di tutto, Fran Vazquez è il primo ad essere caldo segnando i primi 4 punti dei suoi. Questo ritmo non può durare ed infatti con i primi tiri sbagliati il gioco rallenta. La voglia di uccidere dai primi istanti fa spazio ad un periodo nel quale ci si controlla a distanza: alla tripla di Cabezas risponde inmediatamente Morlende e cosi sarà per il resto del quarto che si chiude sullo stretto punteggio di 19-18 per gli ospiti.
Il secondo quarto stenta ad entrare nel vivo. Nessuno riesce a construirsi un vantaggio notevole: è 26-26 a 5,22 della pausa. A risvegliare tutti quanti é Herrmann che prende la gara in mano: 13 punti in poco più di 7 minuti giocati e un canestro da all-star game. Poco a poco, gli spagnoli creano un divario che non cesserá di incrementare fino alla sirena di metà gara con il massimo vantaggio di 8 punti, 40-32.
Il terzo quarto inizia con un due-più-uno di Garbajosa che dimostra quanto l’Unicaja tenga a non sprecare questo vantaggio duramente ottenuto. Tuttavia, Morlende si impegna a mantenere la sua squadra nella gara segnando due tiri consecutivi con la sirena dei 24 come musica di fondo. Purtroppo per i trevigiani, Morlende si ferma e la Benetton rimane senza soluzioni in attacco. A questo punto, ci si ricorda delle assenze: Bulleri e Garnett contemporaneamente non é troppo?
Il vantaggio aumenta a 10 punti con una schiacciata feroce di Vazquez seguita da due punti ed un block dello stesso. Intanto Hermann non ne ha avuto abbastanza e continua il suo show con una tripla a 3.22 della fine del quarto che manda la Benetton sotto di 14 lunghezze, 54-40. Basta vedere Beard e Siskausakas accettare il cambio seduti a terra e parlare senza preoccuparsi molto del gioco per capire che rimane poco da sperare da una squadra che comunque era già qualificata per il top 16. Il quarto si conclude con un canestro spettacolare di JR Bremer sulla sirena.
Goree entra nell’ultimo quarto deciso a tentare tutto per rimontare il distacco, peró, malgrado un paio di buoni canestri, e senza l’aiuto dei suoi colleghi, si stampa più volte sul muro difensivo dell’Unicaja. Le ultime speranze, se ancora ce n’erano, sono vanificate da due tiri da tre di Bremer che porta i suoi al più 19, 69-50 a 6.15 della fine.
La settimana passata, Sergio Scariolo si é arrischiato a dire che la sua squadra aveva le qualità per diventare la migliore difesa della ACB. Una domanda: quante squadre sono riuscite a lasciare la Benetton sotto i 60 punti? Gli crediamo?
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[Modificato da HaRdFr3qu3ncy 10/02/2005 19.34]