Unione Venezia

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, [8], 9, 10
enricotv
00venerdì 18 febbraio 2011 14:52
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Il derby col San Paolo è previsto il 27 febbraio ma potrebbe slittare

Venezia forse chiederà il posticipo

Venerdì 18 Febbraio 2011,
Arriva a puntino la sosta della serie D per un Venezia desideroso di ritrovare un pò pacatezza, dopo il positivo e «vitale» trambusto portato dall'avvento della nuova proprietà italo-russa. Prima che il nuovo presidente Yuri Korablin illustri il progetto alla città - entro la metà del mese prossimo dopo aver formalizzato, forse il 7 marzo, il contratto d'acquisto (in sostituzione del preliminare sottoscritto la scorsa settimana) - la squadra arancioneroverde osserverà dopodomani il turno di riposo previsto dal calendario, mentre domenica 27 dovrebbe ospitare regolarmente al Penzo (ore 14.30) il San Paolo Padova. L'eventualità di chiedere il posticipo del match sarebbe legittima alla luce dell'impegno del centrocampista lagunare Malagò con la Rappresentativa di serie D alla Viareggio Cup, tuttavia il Venezia sta ancora alla finestra per capire se il difensore Falcier tornerà disponibile dopo l'infortunio al ginocchio che l'aveva costretto a saltare le ultime due vittoriose gare con Torviscosa e Montecchio. Se Falcier, come pare, dovesse recuperare allora il Venezia riuscirebbe a far quadrare i conti relativi all'utilizzo degli under, quindi, pur senza Malagò il derby con i padovani verrebbe disputato ugualmente.
«Ci prendiamo tutto il tempo per decidere, martedì prossimo dovremo inoltrare l'eventuale richiesta di posticipare - spiega Enrico Cunico, mister veneziano - Personalmente se Falcier recupera vorrei giocare col San Paolo per non intasare troppo il calendario a metà marzo. Vedremo in questi giorni».
Domani Collauto e compagni (ore 14.30) disputeranno un'amichevole al Taliercio contro una selezione australiana di Zanè. (M.D.L.)
pcarmi
00domenica 20 febbraio 2011 17:54
Re:
Assomiglia tanto ad un "concordato fallimentare, ma con buone intezioni" preannunciato [SM=x397183]

da www.tuttomercatoweb.com

Il Venezia, secondo nel Girone C di Serie D a due lunghezze di distanza dalla capolista Treviso [SM=g2172018] , sogno un clamoroso ritorno in Lega Pro dopo un lustro in purgatorio nelle categorie inferiori. A materializzare l'auspicio della tifoseria lagunare sarebbe, da informazioni raccolte in esclusiva da Tuttolegapro.com, l'immobiliarista russo Yuri Korablin che a inizio marzo dovrebbe concludere la trattativa d'acquisto del club arancioneroverde dall'attuale patron Rigoni per una cifra intorno ai 400mila euro. Korablin non sarebbe un neofita del mondo del pallone [SM=g2172025] ; infatti in Russia negli scorsi anni ha portato il Khimki, città della quale era anche sindaco, dai dilettanti alle soglie dell'Europa League [SM=g2172112] . L'obiettivo del facoltoso imprenditore russo, che nella sua cordata si avarrà di Vladimir Kishenin presidente dello Jugra Bank e azionista della Gazprom, sarebbe quello di centrare immediatamente la promozione in Lega Pro per poi nel corso di un quadriennio tentare la scalata alla massima serie. A testimonianza della serietà del proprio progetto, Korablin avrebbe già dato mandato a propri emissari italiani di progettare la costruzione di un nuovo stadio da costruire sulla terra ferma, a differenza dell'attuale Penzo, nonchè la creazione di una cittadella dello sport con la quale creare un filo diretto con il calcio sovietico attraverso amichevoli, partnership commerciali e tornei invernali da far disputare in terra veneziana durante la sosta invernale osservata dal campionato russo [SM=x397221] .

enricotv
00domenica 20 febbraio 2011 21:28
Un lustro nelle categorie inferiori?
Fino a maggio 2009 erano in C1....
enricotv
00lunedì 21 febbraio 2011 15:04
da www.ilgazzettino.it

LA SQUADRA Domani pomeriggio la ripresa della preparazione
Falcier ok, domenica si gioca


Lunedì 21 Febbraio 2011,
Dopo l'amichevole di sabato pomeriggio al Taliercio contro il Genova International, la giovane selezione australiana di Zanè battuta per 5-2, il Venezia riprende domani la regolare preparazione al derby di domenica a Sant'Elena (ore 14.30) contro il San Paolo Padova. Da programma in gruppo dovrebbero rientrare i quattro infortunati rimasti ai box per tutta la scorsa settimana, Aliberti (polpaccio), Pilon (mal di schiena), Buso (contrattura muscolare) fino a Falcier: l'ex montebellunese pare non avvertire più grossi problemi al ginocchio destro che l'avevano costretto a saltare le vittoriose gare con il Torviscosa (6-0) al Penzo e di Montecchio (2-1), quindi con il suo recupero il Venezia non chiederà di posticipare a mercoledì 16 marzo i 90' con il San Paolo degli ex Volpato, Rigoni e Zanon. Mancherà invece Malagò, in forza alla Rappresentativa di serie D che esordirà oggi pomeriggio nella 63^ Viareggio Cup «Coppa Carnevale» contro i padroni di casa dell'Esperia Viareggio; dopodomani sotto con gli australiani dei Leichhardt Tigers, infine venerdì sarà la volta dell'Inter. Se la «nazionale» di serie D dovesse vincere il suo girone o qualificarsi tra le migliori seconde Malagò non potrebbe rientrare a Venezia per giocare col San Paolo, eventualità invece realizzabile in caso di eliminazione al primo turno. Mister Cunico in mediana con Nichele e Lelj potrebbe avanzare Casagrande reinserendo Falcier come terzino destro. (m.del.)




Venezia pronto alla svolta

Lunedì 21 Febbraio 2011,
Può iniziare il conto alla rovescia che porterà alla «calata» di Yury Korablin a Venezia. Il cinquantunenne moscovita dal 15 febbraio è presidente al posto del «traghettatore» Mauro Pizzigati. Korablin, capofila della cordata russa che si appresta a formalizzare l'acquisto del 100% del club dall'ex patron Enrico Rigoni, nei primi giorni di marzo sarà nuovamente in città. Il suo sarà un ritorno, perché Korablin il 10 febbraio a Mestre aveva sottoscritto il contratto preliminare di un'operazione economicamente inferiore ai 2 milioni euro, che «rimborserà» a Rigoni i soli 350 mila euro pagati, nell'estate 2009, per fare ammettere il Venezia in sovrannumero in serie D.
Il neo numero uno lagunare si presenterà in città all'inizio del mese prossimo: la firma d'acquisto dovrebbe essere apposta lunedì 7 marzo, ma già venerdì 25 febbraio il segretario del cda Alessio Vianello costituirà la società di diritto italiano necessaria per consentire l'ingresso dei russi. Per ora a fungere da braccio operativo della nuova proprietà è Aleks Samokhin, da un paio di settimane a contatto con il Venezia, prima come spettatore «occulto» allo stadio, quindi all'interno dello spogliatoio nel corso del primo incontro con la squadra di tre giorni fa.
«Ho seguito il Venezia nelle ultime due importanti vittorie di campionato, nella goleada col Torviscosa e a Montecchio - ha confermato Samokhin - Ho visto un grande impegno da parte dei ragazzi, la voglia di vincere che non può mancare a chi ambisce alla vittorie di un campionato. I tifosi? In serie D il Venezia ha un seguito prezioso e caloroso, ma tra le priorità della nuova proprietà c'è sicuramente quello di richiamare molta più gente, con i risultati e la solidità dei nostri progetti».
La prima apparizione nello spogliatoio di Samokhin è stata salutata con grande sollievo anche dal direttore sportivo Andrea Seno.
«Aspettavamo queste novità, le tocchiamo con mano e dopo tutte le vicende subite in questi anni, non possiamo che essere sollevati che i nuovi padroni ci siano. Sicuramente l'ambiente è sollevato, sentire la determinazione con cui parlano di nuovo stadio, settore giovanile e quant'altro è un sogno che si sta avverando. Soprattutto si intravede una programmazione, anche ambiziosa, e ciò è tanto gratificante quanto stimolante».
Marco De Lazzari


QUI TIFOSI Un coro unanime dei sostenitori
«Lasciate lavorare i russi»
Lunedì 21 Febbraio 2011,
Le prospettive e gli obiettivi futuri che i nuovi proprietari «in pectore» del Venezia hanno già reso noti, attraverso le prime interviste del neo consigliere Aleks Samokhin, fanno sognare i tifosi arancioneroverdi. I quali, tuttavia, si sforzano di tenere i piedi ben piantati per terra. «Chi ha voglia di rilanciare il Venezia è sicuramente accolto a braccia aperte - premette Franco Scappin del Club Nuovi Leoni-Alfio Fabbro - e c'è solo da sperare che nessuno metta i bastoni tra le ruote alla loro volontà di realizzare quanto dichiarano. Il signor Enrico Rigoni è stato onesto, ha avuto rispetto e altrettanto ne merita per la serietà della sua gestione che però, come lui stesso ha sempre sostenuto, non avrebbe potuto riportarci a certi livelli. Fa piacere vedere i nuovi proprietari entusiasti e ambiziosi».
I proclami, tuttavia, suscitano anche qualche preoccupazione in alcuni appassionati. «Nient'affatto per partito preso, semplicemente noi tifosi non vogliamo illuderci per niente come è successo in passato - raccomanda Pippo Boccalon del Gate 22 - Ben venga chi punta a fare bene molte cose, ma a dichiarazioni forse un pò azzardate preferiremmo i fatti. Agli italo-russi consigliamo di non avere fretta, facciano un passo alla volta in primis facendosi conoscere alla città. Per il resto tutti speriamo che per la nostra squadra le cose in un certo modo».
Attendista anche Luciano Romor, presidente del Centro Coordinamento Clubs VeneziaMestre. «Le prospettive sembrano buone, però al momento le uniche cose che noi tifosi sappiamo sono quelle lette sui giornali. Speriamo, come i nuovi proprietari hanno detto, di incontrarli presto per avere dal vivo notizie più precise».
«I russi hanno le idee chiare e vogliono correre, speriamo che il Comune non faccia la lumaca - aggiunge Andrea Vianello «Kaos» dei Vecchi Ultrà - Bisogna cogliere al volo l'occasione di avere nuovi imprenditori che hanno ambizioni importanti, anche perché il Venezia peggio di così non può andare. Sono bastate poche dichiarazioni per riaccendere la passione in tifosi che non frequentano lo stadio da troppo tempo». (m.del.)
ZakkTV
00martedì 22 febbraio 2011 14:47
La Nuova di Venezia e Mestre

Un russo al comando del Venezia

Yury Korablin è il nuovo presidente della società. A marzo il contratto definitivo di compravendita


di Michele Contessa
VENEZIA. Sicuramente fino a quando il contratto preliminare non sarà sostituito dall'atto definitivo del passaggio di quote da Enrico Rigoni al gruppo dell'Est Europa. All'incontro, oltre a Vianello, erano presenti Ignazio Guerra, a cui è stata confermata la delega per l'ordinaria amministrazione del club, e Aleks Samokhin, trentaquattrenne imprenditore di origine bielorussa, arrivato in Italia a 13 anni, cittadino italiano a tutti gli effetti, attualmente residente a Sacile, in provincia di Pordenone.

Samokhin, che sarà il fiduciario del presidente Yury Korablin, opera da anni nel settore delle relazioni commerciali e turistiche tra imprenditori e gruppi di imprese di nazionalità russa, lavora anche nel settore alberghiero e nell'import-export, ha un passato di calciatore in formazioni giovanili italiane, come Milan e Udinese, e avrà un ruolo chiave nei rapporti tra la proprietà russa del club arancioneroverde e il territorio veneziano. Il patròn Enrico Rigoni si è tenuto costantemente in contatto via telefono, mentre Massimo Venturini si trova da sabato scorso a Cuba per motivi istituzionali.

Ruolo. Una funzione importante sarà ricoperta, in questa prima fase, anche dall'avvocato Vianello, che svolgerà la funzione di segretario del Consiglio di Amministrazione del FBC Unione Venezia, e che ha avviato l'attività di «due diligence» legale sulla società, la cosiddetta «dovuta intelligenza», che indica il processo investigativo messo in atto per analizzare valore e condizioni di un'azienda, o di un ramo di essa, per la quale vi siano intenzioni di acquisizione o investimento. Un'attività propedeutica alla costituzione della nuova società di diritto italiano, interamente detenuta dalla nuova proprietà russa, che nei primi giorni di marzo andrà a stipulare il contratto definitivo di compravendita del 100 per cento delle quote della società. Il costo della gestione fino al termine della stagione oscillerà attorno ai 650 mila euro.

Presentazione. Non appena sarà ultimato anche questo passaggio delle quote, la nuova proprietà si presenterà ufficialmente alla città e ai tifosi arancioneroverdi, che dopo le traversie precedenti all'arrivo di Enrico Rigoni aspettano con trepidazione di conoscere di persone i nuovi proprietari, i loro programmi e i loro investimenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Nuovo stadio, in novembre la prima pietra»

CALCIO VENEZIA. Aleks Samokhin ieri al campo per conoscere la squadra

di Michele Contessa
zoom
«Nuovo stadio, in novembre la prima pietra»
MESTRE. Primo contatto: ore 17.45, la Ranger Rover nera entra nel parcheggio del Taliercio, dall'auto scendono l'amministratore delegato Ignazio Guerra e Aleks Samokhin, consigliere del nuovo Cda arancioneroverde e braccio operativo in Italia della nuova proprietà russa. Entrano negli spogliatoi mentre incombe la sera per incontrare staff tecnico e giocatori del Venezia. Dieci minuti di presentazioni, strette di mano, poche parole, ma sufficienti, essenziali. L'arrivo di Aleks Samokhin era stato preannunciato all'allenatore Cunico e ai suoi giocatori, tanto che nessuno si era mosso dal Taliercio pur avendo terminato l'allenamento (da ricordare che domenica il campionato è fermo) prima delle 17. Segnale. «Abbiamo voluto dare un segnale concreto - ha spiegato Aleks Samokhin - staff e giocatori devono pensare a impegnarsi per vincere il campionato contribuendo a far decollare il grande progetto di sviluppo sportivo e sociale alla base del nostro arrivo a Venezia». Stadio nuovo. Programmi ambiziosi che saranno illustrati dal presidente Yury Korablin. «Sarà in Italia all'inizio di marzo per il passaggio definitivo delle quote sociali e per presentare progetti e ambizioni, a cominciare dal nuovo stadio che costruiremo con i nostri soldi, da privati. Se tutto dovesse filare come ci auguriamo, contiamo di porre la prima pietra nel prossimo inverno, tra novembre e dicembre, qualora l'iter burocratico si riveli velocissimo, e completare i lavori nell'arco di due anni e mezzo, tre al massimo. L'avvocato Alessio Vianello sta seguendo anche questo percorso. Con uno stadio nuovo, si può pensare a riportare il Venezia in serie A. Ci piacerebbe che al termine dei lavori il nostro impianto ricevesse il Premio dalla Fifa come miglior stadio dell'anno, realizzeremo un progetto che rispetti l'ambiente, che valorizzi il risparmio energetico. Punteremo moltissimo sui giovani, ci saranno grandi investimenti per arrivare a realizzare un settore giovanile di primissimo livello». Messaggio. Un messaggio anche ai tifosi, che nelle ultime stagioni hanno sofferto, senza mai allontanarsi dalla squadra, in qualsiasi categoria. «Devono essere fiduciosi - ha aggiunto Samokhin - dopo la conferenza stampa, il presidente Korablin incontrerà anche loro. Ha fiducia nella potenzialità della squadra e non vede l'ora di conoscere tutti di persona». Test. Intanto, oggi (ore 14.30), il Venezia affronterà al Taliercio la selezione di australiani che hanno il quartier generale a Zanè.
19 febbraio 2011

Venezia, cinquina in scioltezza

Calcio Serie D. Senza storia il test con una mista internazionale Samokhin: «Venerdì creeremo la società italiana che rileva il club»


di Michele Contessa
zoom
Venezia, cinquina in scioltezza
MESTRE. Cinque gol in scioltezza ai ragazzi del Genova International, un mix di australiani, greci, giapponesi, sotto gli occhi attenti di Aleks Samokhin, che ha seguito dalla tribuna il test per poi andare a salutare staff e giocatori a fine partita. Cinque gol (a due) e un annuncio. «Venerdì sarà costituita la società di diritto italiana che rileverà il club», ha anticipato il consigliere arancioneroverde. Un passo alla volta, ma rispettando i tempi quindi. E mercoledì, al ristorante Graspo de Ua di Venezia, Capitan Venezia, supereroe cittadino creato da Fabrizio Capigatti ed Emanuele Tenderini, sarà presentato con il nuovo costume diventando anche la mascotte di Venezia United. Non utilizzati Falcier, Aliberti, Buso e Pilon, che si sono allenati a parte e che martedì rientreranno in gruppo, senza Malagò impegnato verso la «Viareggio Cup», il Venezia è partito con Barzan, Nichele, Vianello e Cardin davanti a Casini, Casagrande, Lelj e Borotto a centrocampo, Zubin, alle spalle di Ferretti e Mazzeo. Pronti, via, dopo 2'30" Gallo, prestato al Genova International, ha già raccolto due palloni dentro la sua porta: prima Ferretti (1'22") e poi Lelj (2'30"). Sembrava il preludio di una grandinata di gol, invece i giovani di Roberto Ghidini hanno reagito, costruendo poco in attacco, ma non subendo altri gol con Gallo a ribattere alla grande le conclusioni di Zubin, Casagrande e Ferretti. Nella ripresa Enrico Cunico ha rivoluzionato la squadra, impiegando Collauto da terzino destro con Nicoletto e Dal Corso centrali e Barzan a sinistra, a centrocampo il trio Casagrande, Borotto e De Freitas, con Mazzeo alle spalle di Ferretti e Bisiol. Menegatti si è superato al 3' su Ferretti, il centravanti si è visto respingere sulla linea da Cokagar la conclusione all'11', poi ancora Bisiol è stato ipnotizzato da Menegatti (13'). Il tris è arrivato al 18' con Bisiol che ha depositato in rete un traversone al bacio di Mazzeo, apparso in ottime condizioni e volitivo come Ferretti. Venezia vicino al poker al 20', quando in pochi secondi Bisiol si è visto ribattere il tiro da Menegatti, centrando l'incrocio nella ribattuta, poi altro salvataggio sulla linea su Ferretti. Al primo calo di concentrazione il Genova International (ragazzi soprattutto diciassettenni) ha colpito con Tavano dai 30 metri e col giapponese Putra da sotto misura. Nel finale la zuccata di Ferretti (35') e la girata sotto misura di Bisiol (43') hanno fissato il punteggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
20 febbraio 2011

Venezia, domenica in campo

La società rinuncia al rinvio della sfida con il San Paolo

di (Michele Contessa)
zoom
Venezia, domenica in campo
MESTRE. Penultima sosta, prima del rush finale, con lo stop pasquale (24 aprile) a due giornate dalla fine della stagione regolare. Una primavera densa di aspettative al Venezia, tra il passaggio di proprietà e l'inseguimento al Treviso. Questioni societarie e ambizioni sul campo si intrecciano, oggi si entra in una settimana importante che porterà venerdì alla costituzione della società di diritto italiana da parte degli imprenditori italo-russi e domenica, se non ci saranno decisioni diverse, alla sfida al San Paolo di Giovanni Volpato. «Il Venezia arriva da quattro vittorie consecutive a questo stop - sottolinea Enrico Cunico - ma la sosta è giunta al momento giusto. Avevamo necessità di rifiatare, ma soprattutto è servita per recuperare i giocatori acciaccati senza fretta». Domani la ripresa e Cunico avrà a disposizione anche Falcier, Buso, Aliberti e Pilon che si sono fermati negli ultimi giorni. «Molto probabilmente domenica giocheremo - spiega il direttore sportivo Andrea Seno - anche per non ritrovarci a disputare tre partite in una settimana a pochi giorni dalla sfida con il Treviso». Il Venezia ha tempo fino a domani per chiedere eventualmente il posticipo, legato alla convocazione nella Rappresentativa di serie D di Matteo Malagò, che oggi inizierà a Santa Maria a Monte (Pisa) la sua avventura al torneo internazionale di Viareggio contro l'Esperia Viareggio, poi la squadra di Magrini affronterà mercoledì a Suvereto (Livorno) gli australiani dell'A.P.I.A Leichhardt e venerdì a Pistoia l'Inter. «Sono al Venezia da dodici anni e dopo la partenza di Zamparini ne abbiamo viste di tutti i colori, stiamo vivendo giornate importanti per il futuro del Venezia - aggiunge Andrea Seno - ci ha fatto un enorme piacere la visita di Aleks Samokhin in rappresentanza della nuova proprietà, ha ribadito ai giocatori quanto avevano letto sui giornali, i programmi sportivi e imprenditoriali del gruppo, e che ci starà vicino con grande costanza. Il Venezia ha vissuto anni turbolenti, sapere di poter contare su programmazione, continuità e stabilità è fondamentale e di questo andranno sempre ringraziati Enrico Rigoni e Mauro Pizzigati per aver consentito di arrivare a questo passaggio. La promozione in Seconda Divisione è sempre stata il nostro obiettivo, adesso c'è una spinta ulteriore». Due punti separano il Venezia dal Treviso, il guanto di sfida è già stato lanciato, ma prima del 27 marzo ci sono ancora quattro partite da giocare.
21 febbraio 2011

enricotv
00giovedì 24 febbraio 2011 00:27
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Il nuovo presidente formalizzerà l’acquisto della società il 7 marzo

Venezia, lunedì arriva Korablin

Mercoledì 23 Febbraio 2011,
Quattro gare separano il Venezia dal derby di ritorno con il Treviso capolista, in programma il 27 marzo al Penzo. Calendario alla mano per gli arancioneroverdi di Enrico Cunico - che dai biancocelesti della Marca accusano un ritardo di due punti - quello del 27 febbraio a Sant'Elena contro il San Paolo Padova (ore 14.30) sarà l'impegno più tosto, l'unico di vertice prima di tre incroci con formazioni di fascia medio-bassa. Dopo aver ospitato i gialloblù dell'ex Volpato terzi della classe il Venezia farà visita, infatti, alla Sanvitese (undicesima, il 6 marzo), tornerà al Penzo contro l'Opitergina (quint'ultima, domenica 13) e salirà infine nella tana del Belluno penultimo (domenica 20). Il Treviso da parte sua parrebbe poter incontrare qualche ostacolo in più avendo in agenda due trasferte insidiose, la prima fra quattro giorni contro un SandonàJesolo pur privo di pedine importanti e il 13 marzo a Padova col San Paolo, mentre al Tenni arriveranno due avversari morbidi come Kras Repen e Torviscosa, quest'ultimo proprio prima della gara del Penzo.
Intanto al Taliercio il Venezia ha iniziato a puntare il match col San Paolo sotto lo sguardo Aleks Samokhin: il referente della nuova proprietà italo-russa ha ventilato la possibilità che il presidente Yury Korablin sbarchi a Venezia già lunedì prossimo, confermando però per inizio marzo (pare lunedì 7) la formalizzazione dell'acquisto della società dall'ex patron Enrico Rigoni.
Domenica mister Cunico avrà a disposizione l'intero organico ad eccezione del centrocampista Malagò aggregato alla Rappresentativa di serie D che disputa la Viareggio Cup, mentre nello stesso reparto ci sarà Lelj che pur ieri era assente perché febbricitante. Nella doppia seduta odierna il terzino Falcier, ormai recuperato dal problema al ginocchio destro, si aggregherà a pieno regime al gruppo e domenica si riprenderà la maglia numero due da Casagrande, il quale slitterà in mediana con Nichele e Lelj. Sulla trequarti agirà capitan Collauto, alle spalle del bomber Zubin e di uno tra Mazzeo e Ferretti con il primo al momento favorito.
Marco De Lazzari
enricotv
00venerdì 25 febbraio 2011 02:13
da www.ilgazzettino.it

Falcier, niente Viareggio
ma si consola col Venezia


Marco De Lazzari


Giovedì 24 Febbraio 2011,
Sui dubbi legati all'eventuale recupero di Nicola Falcier poggiava il tira e molla «rinvio-non rinvio» relativo al match che fra tre giorni al Penzo (ore 14.30) opporrà regolarmente Venezia e San Paolo. Il diciannovenne difensore, infatti, ha recuperato dalla leggera lesione al legamento collaterale del ginocchio destro che si era procurato il 30 gennaio scorso nel derby di Chioggia.
«Avverto solo qualche fastidio ma nulla che mi impedisca finalmente di allenarmi con i compagni - spiega proprio Falcier, rientrato in gruppo l'altro ieri - Purtroppo oltre al secondo tempo della sfida di Chioggia ho saltato altre due partite, ma quel che conta è che la squadra si sia confermato competitivo per il primo posto vincendo sempre».
Il Venezia avrebbe potuto chiedere il posticipo del derby in considerazione dell'assenza del centrocampista Matteo Malagò, impegnato alla Viareggio Cup con la Rappresentativa di serie D.
«Un'esperienza che avrei dovuto e voluto vivere anch'io - si rammarica Falcier - ma il guaio al ginocchio mi ha tagliato fuori. Dispiace perché il Viareggio è una specie di mondiale giovanile, ma soprattutto è una vetrina utile per mettersi in mostra davanti a tanti osservatori di società importanti. Per sfortuna ho perso senz'altro un'occasione, ma spero di consolarmi per bene con il Venezia».
Domenica contro il San Paolo gli arancioneroverdi proveranno a vendicare la sconfitta dell'andata. Con Falcier di nuovo nel ruolo di terzino sarà Casagrande a scalare in mediana al posto di Malagò e accanto a Nichele e Lelj (ieri rientrato in gruppo dopo l'influenza).
«Ci aspettano quattro gare importantissime per arrivare allo scontro diretto casalingo con il Treviso nella miglior posizione di classifica - conclude Falcier - Poi però ci saranno altre 5 sfide, quindi quella col San Paolo sarà solo la prima di dieci appuntamenti da non sbagliare».
Oggi al Taliercio partitella pomeridiana in famiglia. Domani invece il consigliere Alessio Vianello costituirà come da programma la società di diritto italiano che consentirà, al presidente Yury Korablin e alla cordata italo-russa, di perfezionare l'acquisto del Venezia dall'ex patron Enrico Rigoni.

enricotv
00venerdì 25 febbraio 2011 14:21
da www.ilgazzettino.it

Venezia, al varo
la nuova società


Marco De Lazzari
Venerdì 25 Febbraio 2011,
È in agenda nella giornata odierna un’importante tappa del percorso che si concluderà, a inizio marzo, con l’effettivo subentro della nuova proprietà italo-russa al timone del Venezia. Oggi, infatti, il legale Alessio Vianello (segretario del nuovo consiglio di amministrazione formato il 15 febbraio scorso) porterà a termine la costituzione della società di diritto italiano - interamente detenuta dal presidente arancioneroverde Yury Korablin e dai suoi partner - che andrà a stipulare il contratto definitivo di compravendita (attualmente è in vigore il preliminare d’acquisto sottoscritto il 10 febbraio) del 100% delle quote della società ceduta dall’ex patron Enrico Rigoni. La fumata bianca potrebbe arrivare lunedì 7 marzo, ma siccome l’arrivo del presidente Korablin a Venezia è già stato ventilato per lunedì 28 febbraio, non è da escludere un ulteriore anticipo dei tempi.
Intanto sul fronte agonistico il Venezia si prepara a tornare in campo dopo la sosta. Dopodomani al Penzo arriva il San Paolo Padova dell’ex attaccante lagunare Giovanni Volpato, il quale cercherà di farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi ai quali già all’andata aveva dato un dispiacere realizzando uno dei due gol che consentirono ai gialloblù di battere 2-1 il Venezia.
«Noi centrali avremo un bell’impegno ma il San Paolo è una buona squadra e non basterà marcare bene Volpato - rileva Filippo Vianello, leader della retroguardia lagunare - Non dovremo trascurare nulla, perché il loro tecnico (Gianfranco Fonti, ndr) è molto meticoloso e attento nel preparare le partite. Il San Paolo è in piena zona playoff ma il Venezia vuole continuare a marcare stretto il Treviso».
Ieri al Taliercio anche l’ala Pilon è tornata in gruppo disputando uno spezzone della partitella. In pratica l’unico indisponibile è Malagò: oggi alle 15 a Pistoia la Rappresentativa di serie D affronta l’Inter e potrebbe qualificarsi (vincendo il suo girone o entrando tra le due migliori seconde) per la seconda fase della Coppa Carnevale. In questo caso Malagò non rientrerà in tempo utile per giocare contro il San Paolo, quindi mister Enrico Cunico alzerà Casagrande in mediana reinserendo Falcier in difesa.
© riproduzione riservata
enricotv
00martedì 1 marzo 2011 01:55
da www.ilgazzettino.it

AL PENZO Gli arancioneroverdi si impongono per 2-1 sul San Paolo Padova
anche se per segnare la prima rete Mazzeo non ha usato solamente la testa

Venezia, le mani sul match

Luca Miani

Lunedì 28 Febbraio 2011,
Duello condizionato dalla presenza di tanti ex lagunari nelle file del San Paolo quello di ieri al Penzo che il Venezia ha risolto in proprio favore grazie all’aiuto della "manina" di Mazzeo.
A tenere banco, infatti, è la realizzazione della prima rete che il centravanti lagunare ha ammesso di aver agevolato con l’aiuto della mano, ma che per l’arbitro è stata regolare.
Un vantaggio azzerato in una decina di minuti dagli ospiti poi costretti alla resa a tre minuti dalla fine per opera del solito Zubin.
Partita piacevole sino al vantaggio del Venezia: i lagunari sono scesi in campo con il piglio giusto, tonificati dalla sosta che ha permesso di scordare la pessima esperienza vissuta a Motecchio dove la partita era stata riacciuffata per i capelli.
I lagunari sono subito padroni del campo e si propongono in avanti con una certa veemenza ma non sempre con grande lucidità.
Gli uomini di Fonti dal canto loro appaiono pronti a sfruttare gli spazi giusti per provare qualche ripartenza, peraltro inefficace.
Dopo la rete contestata di Mazzeo, che costa l’ammonizione a Marco Masiero, arriva un po’ di fiacca e quindi il pareggio ospite con l’ex Volpato protagonista dell’azione propiziatoria.
Il ritmo del match piano piano scema e nella ripresa vale più il gioco attendista del San Paolo che la voglia di vincere del Venezia, che appare davvero ben nascosta dalle pessime prestazioni di alcuni elementi e dalla poca fantasia in fase di proposizione.
Ancora una volta la formazione lagunare ha infatti confermato l’incostanza di concentrazione nell’arco del match e qualche leggerezza di troppo in fase di chiusura, con qualche situazione davvero imbarazzante non opportunamente sfruttata dagli ospiti.
Contemporaneamente si nota una difficoltà non indifferente a livello di costruzione del gioco, con molte iniziative che si arenano sulla trequarti offensiva senza sbocchi.
Come detto pesano nel rendimento dei lagunari anche le sfide dirette con i tanti ex presenti nelle file padovane con Volpato e Tessaro in evidenza e persino l’imbarazzante ingresso di Simone Rigoni.
Quindi è solamente un episodio scaturito da calcio piazzato, alla fine, a consentire al Venezia di mantenere il passo (con due punti di ritardo in classifica) di un Treviso altrettanto implacabile.
Un duello a distanza che continuerà almeno sino al 27 marzo, giorno del derby al Penzo che potrebbe portare a nuovi scenari.
La cronaca. 2’ Mazzeo verticalizza per Zubin che davanti a un Boccardo insicuro tenta un pallonetto che finisce a lato. 10’ Tessaro da fuori trova pronto Casini. 12’ punizione di Mazzeo dal limite di destra, direttamente su Boccardo. 17’ Collauto dall’area di sinistra conclude sul fondo. 24’ Zubin stoppa bene in area di sinistra a ridosso della linea di fondo un lungo lancio e appoggia indietro per l’accorrente Cardin che perde il passo e spreca un’occasione. 27’ Collauto lancia Casagrande sulla fascia destra che mette in mezzo un pallone perfetto per Mazzeo che in tuffo segna usando sia la testa sia la mano sinistra: proteste dei giocatori del San Paolo con Marco Masiero che rimedia l’ammonizione, mentre il gol è convalidato. 38’ errore di Falcier sulla trequarti campo difensiva con Volpato che ne approfitta per effettuare un tiro sul quale Casini interviene non perfettettamente, sul rimpallo arriva Nicolò Masiero che brucia un colpevole Vianello e realizza il pareggio: nell’impatto il giocatore del San Paolo rimedia un guaio alla caviglia che lo costringe a lasciare il campo. 44’ un cross fuori misura di Marco Masiero dalla destra colpisce la traversa.
Ripresa. 2’ punizione di Mazzeo da fuori area con Boccardo piazzato. 9’ Mazzeo dalla destra per Zubin in area, servizio per Casagrande che conclude fiacco, Formentin per salvare rischia l’autorete. 38’ Falcier dalla distanza tenta un pallonetto fuori misura. 42’ calcio d’angolo dalla destra di Collauto che Lelj spizza di testa in area e sul quale si avventa Zubin segnando la rete del successo lagunare.
Successo sudato che permette al Venezia di presentarsi al meglio alla nuova proprietà che si insedierà ufficialmente nei prossimi giorni.


QUI CUNICO
«Un ottimo approccio,
ma disuniti dopo il pari»


Marco De Lazzari

Lunedì 28 Febbraio 2011,
Vittoria a dir poco sofferta per il Venezia contro un San Paolo Padova che ha alzato bandiera bianca solo all'87'. «Eravamo preparati e predisposti ad affrontare una squadra forte come poi, in effetti, si è dimostrato il San Paolo - ha analizzato il tecnico lagunare Enrico Cunico in sala stampa - D'altra parte se loro sono venuti al Penzo da terzi in classifica (ora invece sono quarti dato il successo del Tamai col Kras Repen, ndr) non era un caso, lo si è visto chiaramente data la loro abilità nel chiudersi e ripartire».
Il Venezia non ha destato una grande impressione sul piano del gioco.
«Innanzitutto è stato buono il nostro approccio - sottolinea però Cunico - dopo che contro Torviscosa e a Montecchio avevamo faticato molto ad ingranare. Stavolta invece nella prima mezzora i ragazzi hanno espresso un buon calcio, creando diverse situazioni e occasioni pericolose».
A schiodare lo 0-0 è stato il tuffo vincente di Mazzeo: gol di testa o di mano?
«Dalla mia panchina non era facile vedere bene; peraltro non ho avuto ancora occasione di parlare con il giocatore. In ogni caso questo tipo di episodi fanno parte del calcio. A volte qualcosa ci è stato tolto, altre volte magari ci è stato dato. Se ciò è accaduto è anche perché la nostra determinazione c'è stata eccome».
Ad ogni modo la spinta del Venezia è calata notevolmente dopo l'1-1 del San Paolo.
«Loro al primo affondo hanno trovato il pareggio e noi ci siamo un po’ disuniti e innervositi, perché loro ci hanno chiuso bene mentre è diventato più difficile manovrare su un campo impossibile e che rende impegnativo anche lo stop e il passaggio sulla carta più semplice».
Quanto nella testa della squadra può aver influito la pressione di dover vincere a tutti i costi, per non mollare l'inseguimento al Treviso capolista ma anche per non scontentare la nuova proprietà del club. «È da inizio stagione che siamo costretti a vincere, è chiaro che in certi frangenti si rischia di avere troppa fretta e non sempre la prestazione può risultare ottimale. Anche stavolta analizzeremo gli errori commessi, però dopo 25 giornate Treviso e Venezia sembravano e sono due ottime squadre che stanno sgomitando assieme per vincere il campionato. Essere ancora lì ci deve dare la massima carica per le rimanenti nove giornate».


Lunedì 28 Febbraio 2011,
CASINI 5.5 - Insicuro in occasione della parata su tiro di Volpato favorisce l’inserimento di Nicolò Masiero che impatta. Resta a guardare in occasione del pericoloso cross lungo di Marco Masiero che centra la traversa.
FALCIER 5.5 - Perde palla sulla trequarti campo e favorisce così l’avvio dell’azione che porta al gol il San Paolo.
NICOLETTO 5 - Giornata storta con tantissimi interventi sbagliati, appoggi mancati, pericolosi black out.
VIANELLO 5.5 - Responsabile in occasione della rete padovana non appare in giornata strepitosa: si aiuta con il mestiere ma è troppo nervoso.
CARDIN 5.5 - Riceve una bella palla da Zubin in area che non riesce a sfruttare. In copertura non sempre è brillante.
CASAGRANDE 5.5 - Prestazione insufficiente salvata in parte dal servizio a Mazzeo per la prima rete. Non trova spazio e non se lo procura.
ST 23’ BARZAN 5 - Gettato nella mischia corre un po’ ovunque ma senza tanta logica.
LELJ 6.5 - Buona prova in mediana con chiusure tempestive e qualche buona idea per far ripartire il gioco. Ci mette la zucca sull’azione del gol vincente.
NICHELE 6 - Nervoso e impreciso, fornisce il suo contributo in chiusura a centrocampo.
COLLAUTO 6 - Dal suo piede parte il corner che porta al gol del successo, ma i suoi inviti in questa domenica sono stati davvero pochi e non sempre perfetti.
ST 45’ ALIBERTI sv - Permette di guadagnare un po’ di tempo facendo avvicinare il fischio finale.
ZUBIN 6.5 - Al solito combattivo e sempre presente a tutto campo. Dagli interventi aerei a liberare la propria area, alla ricerca di dialoghi e soluzioni offensive non sempre efficaci. Trova la zampata che permette al Venezia di sorridere.
MAZZEO 6.5 - Bravo e furbo. Si tuffa con il tempo giusto e colma il gap di centimetri con l’aiutino della mano. È comunque sempre presente nelle azioni offensive - seppur non tantissime - dei lagunari.
ST 26’ FERRETTI 6 - Porta peso e grinta all’attacco, guadagnandosi anche una punzione di mestiere (mal sfruttata poi).


L’AVVERSARIO
Fonti: «Pensavo
di avere già
il pareggio in tasca»


Lunedì 28 Febbraio 2011,
«Ormai pensavo che saremmo riusciti a tornare a casa con un punto. Purtroppo da palla inattiva è nato un episodio che ci è costato una sconfitta immeritata».
È deluso ma molto sereno Gianfranco Fonti nell'analizzare il ko del suo San Paolo al Penzo.
«Sul piano dell'agonismo e della tenacia abbiamo giocato alla pari contro un Venezia che ha qualità importanti - le parole del tecnico mestrino - soprattutto in attacco. Zubin è l'attaccante più forte del campionato e nella prima mezzora si è trovato ad occhi chiusi con Mazzeo».
Proprio il gol dell'attaccante bolognese, allenato da Fonti lo scorso anno all'Albignasego, ha fatto discutere per il vero o presunto fallo di mano.
«Fabio è un ragazzo onesto, chiedetelo a lui, io non voglio parlare degli arbitri. Preferisco dire che i miei ragazzi sono stati bravi a reagire ai primi 20-25 minuti di sofferenza. Nel finale del primo tempo e nella ripresa il San Paolo mi è piaciuto. Mi spiace aver dovuto sostituire Nicolò Masiero e Zanon per infortunio, alla caviglia per entrambi».
Ancor più amareggiato il più atteso degli ex di turno, Giovanni Volpato.
«Tante decisioni arbitrali non mi sono parse corrette e alla fine hanno pesato, non ultimo il corner decisivo che chissà perché ha fatto battere due volte. Fa male perdere a 3'dal termine dopo tutto quello che abbiamo corso». (m.del.)


Mazzeo: «È vero l’ho toccata»
L’attaccante ammette che al momento della rete la palla colpita di testa è rimbalzata sulla mano

Lunedì 28 Febbraio 2011,
Le dichiarazioni a fine partita di Mazzeo riescono a risolvere in maniera definitiva i dubbi su come siano andate veramente le cose nel gol dell'uno a zero del Venezia. «Diciamo che ho toccato il pallone sia con la testa che con la mano. Se l'arbitro annullava la rete non ci sarebbe stato nulla da dire, però non ha fischiato e quindi è andata bene così. Non voglio che per questo motivo si creino delle polemiche, il fatto di aver portato avanti il braccio è stato semplicemente un gesto istintivo. È gol e me lo tengo».
I gol personali dell'ex Albignasego ora sono undici. «Sono contento, soprattutto perché erano due mesi che non segnavo, ed ora invece sono tre partite che vado a marcatura».
Vittoria sofferta. «Abbiamo incontrato un avversario ben organizzato, siamo contenti di aver portato a casa i tre punti. Il Treviso non molla e neppure noi».
Casini questa volta non è riuscito a mantenere la porta inviolata davanti al proprio pubblico. «Sono felice lo stesso, perché era importante cogliere un altro successo e ci siamo riusciti. Il nostro obiettivo è quello almeno di non perdere punti dal Treviso per fargli sentire il nostro fiato al collo».
Poteva essere evitato il pareggio? «Abbiamo lasciato troppo spazio ad un loro giocatore e poi è arrivato il tiro di Volpato. La palla è rimbalzata sul terreno, in quel momento volevo bloccarla, ma poi ho deciso di deviarla non accorgendomi dell'arrivo di un avversario. Per fortuna la squadra è poi riuscita ad avere una grande reazione anche se non è stato facile segnare al San Paolo».
Ancora gol decisivo di bomber Zubin. «Loro erano venuti al Penzo semplicemente per pareggiare - osserva la punta lagunare - , non siamo stati bravi a chiuderla nel primo tempo. Per fortuna siamo riusciti a sfruttare una delle ultime occasioni a nostra disposizione».
Il Treviso non molla. «E neppure il Venezia. Per essere promossi sappiamo benissimo che dobbiamo vincere tutte e nove le prossime partite. Fare risultato pieno, senza essere costretti a sapere cosa fa il Treviso, questo è il nostro obiettivo per i prossimi due mesi di campionato».
Andrea Martucci
enricotv
00mercoledì 2 marzo 2011 01:04
da www.ilgazzettino.it


In laguna è il momento della svolta: da ieri legali al lavoro
per preparare il passaggio di consegne previsto per domani

Ecco Korablin:
vuole riportare
il Venezia in alto



Martedì 1 Marzo 2011,
Domani il rogito con il passaggio definitivo del pacchetto azionario del Venezia dalle mani di Enrico Rigoni a quelle di Yury Korablin e subito dopo la conferenza stampa organizzato in Comune a Mestre per presentare l’operazione.
Questo il passo atteso che sancirà l’inizio della nuova era del calcio a Venezia, già anticipata quasi un mese fa, dal precontratto stipulato tra il patron uscente e la nuova proprietà.
Il capo della cordata che rileva il 100 per cento delle azioni del Venezia, liquidando con 400 mila euro Rigoni e accollandosi i costi della gestione della squadra sino a fine stagione, è il russo Korablin, presentato come immobiliarista di grandissimo successo nel suo paese e non solo, con passati politici - è stato Sindaco a Khimki, nella cintura moscovita - nonchè presente in varie realtà sportive di alto livello, che sarà affiancato da altri imprenditori con interessi di vario genere.
Da ieri è in laguna, e con lui sono al lavoro i suoi legali assieme a quelli di Rigoni, per definire tutto l’iter del passaggio di proprietà.
Ospite nello studio Mda di cui fa parte l’avvocato Alessio Vianello, Korablin è accompagnato dal fido Aleks Samokhin, ex promessa del calcio rossonero trapiantata a Sacile, che sinora ha mantenuto i contatti con la dirigenza uscente e in particolare con Ignazio Guerra, delegato dall’ex patron Rigoni.
Negli intenti della nuova proprietà, come noto, c’è il rilancio del Calcio Venezia con il raggiungimento della serie A in cinque anni con la contestuale realizzazione del tanto atteso nuovo stadio di terraferma.
L’avventura dell’imprenditore moscovita inizia a marzo per programmare in maniera adeguata la prossima stagione che dovrebbe già vedere il Venezia inserito nella griglia delle squadre professionistiche in Prima o in Seconda Divisione in base a come finirà la stagione in corso.
Korablin non ha ancora potuto vedere all’opera la sua squadra ma non è escluso che in questi giorni possa far visita al team di Enrico Cunico per presentarsi e spronare i "suoi" ragazzi a continuare nell’inseguimento della capolista Treviso (due i punti di ritardo attuali).
Intanto il suo portavoce Aleks Samokhin ha già fatto ben capire all’entourage lagunare la mentalità del nuovo gruppo.
«Sono stato costretto a casa per un’indisposizione - racconta Samokhin - e ho seguito la squadra via telefono. Saputo del pareggio del San Paolo, ho fatto subito giungere al ds Seno un messaggio chiaro: sconfitta o pareggio non possono essere accettati. Sul tavolo del presidente Korablin dobbiamo far trovare subito una vittoria».
La squadra l’ha ascoltata. «Sì, ho richiamato a poco dalla fine e ho vissuto in diretta il calcio d’angolo di Mattia e la rete di Zubin. Vittoria voluta e raggiunta. Devo dire che al Venezia porto fortuna: ha sempre vinto le gare che ho seguito. L’obiettivo più grande ora è battere il Treviso».
Entusiasmo e simpatia accompagnano l’arrivo della cordata russa in laguna; appena completato l’iter burocratico per l’acquisizione definitiva delle azioni da parte della Venice Football Academy srl, ci sarà occasione di conoscere progetti e ambizioni immediate e a lungo termine nella presentazione alla stampa di domani.
Luca Miani

© riproduzione riservata

IL PERSONAGGIO Lelj legge in maniera singolare il successo sul San Paolo
«Una vittoria che fa male al Treviso»
Martedì 1 Marzo 2011,
Battendo il San Paolo negli ultimi minuti dell'incontro il Venezia ha confermato una volta di più di trovarsi a proprio agio nei finali di gara.
«Il carattere della nostra squadra non lo scopriamo certo oggi - rimarca infatti Tommaso Lelj - ed è sicuramente una componente di cui non si può fare a meno per chi vuole lottare fino all'ultimo per vincere il campionato. Non sempre si può essere brillanti, ma riuscire a strappare i tre punti anche in situazioni difficili è un merito non di poco conto».
Gli arancioneroverdi hanno dunque ripreso per i capelli una gara che, in caso di pareggio al 90', avrebbe consentito al Treviso (vittorioso a San Donà) di salire da +2 a +4 in vetta.
«Da giocare restano ormai nove partite, una più importante dell'altra ed è normale che nel testa a testa tra noi e il Treviso ci sia molto di psicologico. Loro speravano in un nostro passo falso casalingo contro un San Paolo che aveva già vinto al Tenni, quindi per loro non dev'esser stato facile da digerire il nostro successo. Tre punti che, proprio perché strappati in extremis, ci teniamo strettissimi senza scordare che i nostri avversari sono in piena zona-playoff».
Tuttavia la prestazione del Venezia non è stata proprio convincente.
«Io dico che comunque la palla l'abbiamo sempre avuto noi tra i piedi - analizza il mediano veronese di nascita ma vicentino di fatto - Nella prima mezzora il Venezia ha giocato benissimo, è andato in gol per primo e, quando ha subito il pareggio alla loro prima incursione verso la nostra porta, il risultato avrebbe già potuto essere di 3-0».
Una volta subito l'1-1 qualcosa si è inceppato.
«Diciamo che il San Paolo è stato bravo a sistemarsi meglio in campo, spesso ci ha costretto in situazioni d'inferiorità numerica con ripartenze insidiose ed efficaci. Ad ogni modo siamo sempre rimasti concentrati, non abbiamo corso chissà quali rischi e al tempo stesso non abbiamo mai smesso di riversarci in avanti».
Pur senza troppa lucidità il Venezia all'87' ha potuto esultare grazie alla zampata in mischia di bomber Zubin.
«Ripeto, l'aspetto più importante è che il Venezia sia ancora lì col fiato sul collo del Treviso. La corsa continua e non credo che i trevigiani siano così felici di vederci sempre in scia». (m.del.)

LA SVOLTA
Via alla
"nuova era"
E un grazie
a Rigoni
di Luca Miani

Martedì 1 Marzo 2011,
Pronti a voltare pagina.
Con lo stesso entusiasmo e le stesse speranze di ogni volta.
Gli sportivi veneziani, gli amanti del calcio, ancora una volta si trovano di fronte a una "rivoluzione" per la loro società che negli ultimi anni ha vissuto spesso momenti difficili.
La costante di questa schiera di tifosi è sempre stata il grande credito concesso al nuovo timoniere della società. Tutti pronti a sostenere la nuova avventura sperando che sia... quella giusta.
E per quella giusta si intende la stagione della costruzione del nuovo stadio, unico grande ostacolo per poter vedere ritornare il Venezia nel calcio che conta, con la speranza di ritagliarsi un posticino stabile.
Dal primo progetto del 1956 che identificava ai Pili lo stadio nuovo, l’idea del grande impianto ha messo le rotelle ed è passata per San Giuliano per arrivare sino a Tessera.
Un progetto che attende da troppo tempo di essere trasformato in realtà dopo le mille promesse che si sono susseguite, gli impegni pubblici, quelli di privati non agevolati a dovere.
Ancora una volta Venezia dà fiducia, oltre che il benvenuto, ai nuovi arrivati. Sempre con la speranza che siano "quelli giusti".
Nel mentre, però, un grazie di cuore va a chi esce di scena. A quel generoso galantuomo che è Enrico Rigoni, unico imprenditore ad avere avuto il coraggio di salvare il Venezia che stava sparendo (seppur con appoggio di Comune e di Mauro Pizzigati) e di gestirlo per tutto questo tempo, superando problemi davvero grandi.



PARLA L’EX PATRON Enrico Rigoni passa il testimone dopo quasi due campionati
e conferma la massima fiducia nel gruppo che gli subentra al vertice del sodalizio
«Il Venezia è in buone mani»
Martedì 1 Marzo 2011,
Si erano salutati il 10 febbraio scorso, dopo la stretta di mano seguita alla firma del preliminare d'acquisto «propedeutico» al contratto vero e proprio che verrà stipulato domani.
Nella tarda mattinata di ieri una volta atterrato in laguna il volo da Mosca, Enrico Rigoni e Yury Korablin - rispettivamente vecchio e nuovo patron del Venezia - hanno subito ripreso contatto telefonicamente con l'intermediazione di Aleks Samokhin.
«Con Korablin ci siamo salutati e ci vedremo molto presto - ha spiegato Rigoni - Domani davanti al notaio la trattativa verrà portata a termine come previsto e con reciproca soddisfazione, la Venice Football Academy acquisterà l'Fbc Unione Venezia. Manca solo la firma, tutto è già stato predisposto dai professionisti che hanno seguito il tutto».
La fumata bianca sancirà il passaggio di consegne da parte dell'imprenditore di Camposampiero alla cordata italo-russa che ha già fatto intuire le proprie ambizioni.
«Personalmente non ho avuto affatto l'impressione di «proclami» da parte della nuova proprietà, semmai ho visto persone determinate a realizzare progetti importanti, verosimili e praticabili alla luce delle loro disponibilità economiche, nemmeno paragonabili alle mie come ho sempre detto».
I tifosi in particolare si augurano che stavolta il Venezia finisca in mani veramente solide, dopo le disavventure post-zampariniane che nell'estate 2009 avevano portato lo stesso Rigoni al timone del club.
«Tra tutte le cordate che avevano manifestato interesse questa è certamente la più solida - sottolinea - inoltre anche l'amministrazione comunale ha preso le informazioni del caso e avrà effettuato tutte le verifiche necessarie. Qui si parla di rilancio del Venezia, di costruzione del nuovo stadio e molto altro: chi viene qui per investire ha tutto il diritto di pensare in grande con progetto importanti».
L'altro ieri Enrico Rigoni ha seguito via internet la partita vinta dal Venezia contro il San Paolo in cui gioca suo figlio Simone.
«Tre punti importanti e che bisogna tenersi stretti, perché il rischio di scivolare a -4 dal Treviso è stato molto concreto. Diciamo che il Venezia è stato anche abbastanza fortunato, ha vinto grazie a due episodi «particolari», segnando il primo gol di mano e il secondo in mischia dopo un calcio d'angolo che l'arbitro ha fatto ribattere».
Marco De Lazzari

© riproduzione riservata

A San Vito non ci sarà Vianello
Martedì 1 Marzo 2011,
Archiviata la sudata vittoria per 2-1 sul San Paolo la squadra arancioneroverde, che già nelle prossime ore potrebbe ricevere al Taliercio la prima visita del nuovo presidente Korablin, inizia questo pomeriggio a preparare la trasferta di domenica prossima a San Vito al Tagliamento (ore 14.30).
Quella contro una Sanvitese in crisi - reduce dal ko per 2-1 a Belluno e mai vincente nel 2011 - sarà la prima delle rimanenti cinque gare esterne di un Venezia che, invece, al Penzo giocherà altre quattro volte: nel mese di marzo a Sant'Elena sono attese Opitergina (domenica 13) e soprattutto Treviso (domenica 27), mentre a metà ci sarà la trasferta di Belluno.
Contro la Sanvitese mancherà Vianello per squalifica, in quanto il difensore lagunare ha incassato la sua quarta ammonizione stagionale dopo quelle con Treviso e ChioggiaSottomarina (andata e ritorno).
All'appello mancherà ancora il centrocampista Malagò che dalla scorsa settimana sta giocando (poco, solo un tempo nelle tre gare eliminatorie) con la Rappresentativa di serie D alla Viareggio Cup: oggi pomeriggio gli azzurrini affronteranno il Genoa a Chiavari nel loro ottavo di finale a eliminazione diretta.
Qualora la Rappresentativa dovesse proseguire la sua esperienza fino a semifinali (sabato 5) e finale (lunedì 7) difficilmente Malagò sarebbe a disposizione del tecnico Enrico Cunico per la gara con la Sanvitese. (m.del.)


enricotv
00mercoledì 2 marzo 2011 14:33
da www.ilgazzettino.it


CALCIO Oggi l’investitura ufficiale del nuovo presidente

Korablin presenta
il progetto-Venezia


Luca Miani
Mercoledì 2 Marzo 2011,
Oggi è la giornata del passaggio delle consegne.
Rogito dal notaio per il trasferimento delle azioni da Enrico Rigoni (assente a causa di indisposizione) alla Venice Football Academy srl rappresentata dal presidente Yury Korablin, a capo di una cordata di imprenditori russi pronta a rilanciare il Venezia nel calcio che conta.
Sarà la sede municipale di Mestre ad ospitare la presentazione alla stampa del cambio al vertice del sodalizio arancioneroverde alla presenza del sindaco Giorgio Orsoni che ha seguito in prima persona tutte le fasi dell’operazione.
Korablin si insedia al vertice del Venezia e chiede alla squadra - come ha anticipato il suo braccio destro in Italia Aleks Samokhin nei giorni scorsi - di vincere il campionato e soprattutto di aggiudicarsi il derby del 27 marzo al Penzo con il Treviso.
Sul piatto c’è sì la possibilità di rientrare subito tra i professionisti ma ancor di più l’eventualità di poter chiedere direttamente l’inserimento in Prima Divisione.
Tutti passi che la nuova proprietà vuole compiere con attenzione per poi potersi concentrare sul progetto nuovo stadio e Accademia del calcio che saranno i punti portanti del rilancio della formazione lagunare per la quale è stimato il ritorno in serie A nell’arco di cinque anni.
Il lavoro di costruzione della nuova realtà societaria e il passaggio di consegne da Rigoni a Korablin è stato seguito professionalmente dallo studio Mda di cui fa parte l’avvocato Alessio Vianello che ha lavorato a stretto contatto anche con Ignazio Guerra, rimasto rappresentante della vecchia proprietà nel consiglio di amministrazione di transizione.
Da oggi, quindi, il Venezia volta definitivamente pagina e, superato il periodo di "interregno", il timone del comando passa nella mani di Yury Korablin, cinquantunenne moscovita appassionato di sport, innamoratosi del Venezia e pronto a investire nella società e nel progetto stadio per ridare lustro al calcio lagunare.


LA SQUADRA ARANCIONEROVERDE
A S.Vito ci sarà anche Malagò
Mercoledì 2 Marzo 2011,
Ci sarà anche Malagò domenica 6 marzo in trasferta a San Vito al Tagliamento (ore 14.30). Ieri pomeriggio la Rappresentativa di serie D è stata battuta (e quindi eliminata) per 3-1 dal Genoa negli ottavi di finale della Viareggio Cup. Di conseguenza il centrocampista veneziano - che nella 63^ edizione della kermesse di carnevale ha giocato solo un tempo in quattro partite - è di nuovo a disposizione del tecnico Enrico Cunico che non aveva potuto schierarlo contro il San Paolo. Nei 90' sul campo della Sanvitese l'unico assente sarà quindi lo squalificato Vianello: al suo posto al centro della difesa potrebbe toccare ad Aliberti fare coppia con Nicoletto, a meno che Cunico non preferisca accentrare Falcier riportando Casagrande nel ruolo di ruolo di terzino destro anziché come terzo in mediana come tre giorni fa. Ieri pomeriggio al Taliercio la prima seduta settimanale è cominciata senza i «vecchi» Collauto, Vianello, Nichele, Mazzeo e senza il preparatore dei portieri Lotti, tutti in permesso per un paio d'ore per motivi personali. Oggi è in programma un unico allenamento anziché il solito doppio del mercoledì: anche la squadra al completo, infatti, sarà presente alla prima conferenza stampa del neo presidente arancioneroverde Yury Korablin. (m.del.)


PARLA IL DIESSE Andrea Seno sottolinea le pessime condizioni del terreno
«La situazione del campo non ci aiuta»
Mercoledì 2 Marzo 2011,
«Sanvitese, Opitergina e Belluno. Prima del derby col Treviso ci aspettano tre gare ostiche, non dobbiamo né possiamo permetterci di commettere l'errore di sottovalutare chicchessia».
A raccomandare la massima prudenza e concentrazione agli arancioneroverdi è il direttore sportivo Andrea Seno.
Con l'insediamento della nuova proprietà anche il futuro del dirigente lagunare di più lungo corso (quella attuale è la sua dodicesima stagione nel club) è giocoforza tutto da decifrare.
Ad ogni modo al presente Seno continua ad essere il «collante» tra lo spogliatoio e la società.
«Mentalmente vedo un Venezia vivo e presente, consapevole dell'obiettivo da raggiungere ma non schiacciato da troppe pressioni. D'altra parte se siamo arrivati alla quinta vittoria consecutiva (record stagionale per Collauto e soci, ndr) significa che il gruppo ha raggiunto una certa solidità e compattezza, al punto da imporre la propria struttura di squadra anche in situazioni di difficoltà».
Eppure nell'ultimo match con il San Paolo la prima mezzora aveva un po’ illuso circa la possibilità di vincere in scioltezza.
«Non va dimenticato che il San Paolo è pur sempre in piena zona playoff - prosegue la sua analisi l'ex mediano di Inter e Foggia - quindi era logico non trovare la strada solo in discesa. Il Venezia ha cominciato bene, giocando alla grande fino al gol del vantaggio di Mazzeo. Di mano? È successo, in quel frangente l'istinto ha avuto un ruolo determinante».
I ragazzi di Cunico poi però hanno faticato parecchio.
«Dopo l'1-1 ci siamo un po’ disuniti, i padovani invece si sono riordinati e la gara ha cambiato trama. Nel secondo tempo c'è stata tuttavia la giusta voglia di vincere, una volta passati al 4-4-2 con Collauto sulla destra a crossare i ragazzi sono tornati a creare situazioni pericolose».
I giocatori hanno lamentato le pessime condizioni del prato del Penzo.
«Non si tratta di accampare scuse, il campo è effettivamente indecente e tutti possono rendersene conto anche dalla tribuna. È chiaro che una squadra tecnica come la nostra possa faticare più delle altre nel doversi snaturare vedendosi costretta a lanciare lungo anziché manovrare. L'importante però è esser sempre lì a contatto col Treviso».


IL FUTURO DEL CAPITANO È AL LIDO
Anche Collauto con Paolo&Nik
Mercoledì 2 Marzo 2011,
Il capitano del Venezia, Mattia Collauto entra nella Scuola calcio “Paolo & Nik” di Paolo Poggi e Nicola Marangon al Lido. Così si chiude il cerchio che, dalla prossima stagione, metterà al servizio dei piccoli calciatori, tre grandi campioni legati in maniera indelebile, alla storia del calcio a Venezia. Tre veneziani di nascita, ma soprattutto tre amici fraterni, accumunati dagli stessi valori da trasmettere insegnando calcio ai bambini.
Ecco spiegato il motivo per il quale, da qualche giorno, al campo sportivo “Jacopo Reggio”, sede del Paolo & Nik, è comparso un cartello con il titolo “Sto arrivando”, la firma e il volto dell’attuale capitano arancioneroverde.
Anche il logo è cambiato: ai due simpatici faccioni di Poggi e Marangon si è aggiunto quello di Collauto. Insomma una novità importante per una Scuola calcio che oggi conta su circa 260 bambini iscritti.
«Sono felicissimo di essere entrato a far parte della “banda” – conferma Mattia Collauto – probabilmente sarò presente anche al Camp di quest’estate. Non ho ancora deciso se, per questa nuova avventura, a fine stagione smetterò di giocare, oppure se continuerò per un altro anno. Comunque, già dal prossimo anno, sarò sicuramente presente nella nostra Scuola calcio, sono davvero entusiasta di poter proseguire, con Paolo e Nicola, questa scuola calcio che loro hanno avviato già con grandi risultati. Più che una società, io parlerei di Scuola calcio che, attraverso lo sport, vuole trasmettere di valori di sacrificio, rispetto, onestà e passione, valori che sono, da sempre, alla base delle nostre carriere di professionisti».
Sono in arrivo novità importanti: da luglio intanto la società cambierà nome diventando, molto probabilmente, Venezia Nettuno Lido. «Per noi si tratta di un arrivo importante – aggiungono Poggi e Marangon – che andrà a dare ancora maggiore qualità e prestigio al lavoro che andremo a sviluppare».
Lorenzo Mayer

ZakkTV
00mercoledì 2 marzo 2011 15:07
La Nuova di Venezia e Mestre


Anche stavolta ci pensa Zubin

Il 2-1 arriva nel finale. Contestato il gol di Mazzeo (mano)



di Simone Bianchi
zoom
Anche stavolta ci pensa Zubin
VENEZIA. Emil Zubin leva in extremis la maschera a un Venezia non bello ma sicuramente concreto, dimostrandosi uomo da Zona Cesarini. L'attaccante istriano regala ai compagni la seconda vittoria consecutiva nei minuti finali dopo quella di Montecchio Maggiore (altro 2-1), prima della sosta di domenica scorsa. Un successo sul quale pesa la mano di Mazzeo nella rete del vantaggio arancioneroverde, cosa che ha fatto imbestialire i gialloblù padovani. Le migliori occasioni le ha comunque create il Venezia nei primi ventisette minuti di gioco, fase nella quale la squadra di Cunico ha schiacciato il San Paolo riuscendo però a concretizzare solo il minimo indispensabile. E mentre fuori dal Penzo impazzava il Carnevale, sull'improbabile campo di gioco - le condizioni del manto erboso sono pietose - s'è vissuto un derby nel quale hanno avuto la meglio tattica e agonismo, provocando più di qualche sbadiglio nella parte centrale del match. Partenza a razzo. Rispetto alle ultime uscite, nelle quali il Venezia si era dimenticato di entrare in campo lasciando l'iniziativa troppo spesso agli avversari, stavolta le cose sono andate diversamente. Collauto & compagni hanno imbavagliato il San Paolo e messo in crisi i centrali difensivi, con Zubin e Mazzeo che sono riusciti a più riprese a presentarsi da soli davanti a Boccardo. Imprecisione e bravura del portiere hanno fatto la differenza. Un Venezia che sembrava destinato a fare dell'avversario un sol boccone. Vantaggio contestato. Al 27' Collauto apre sulla destra per Casagrande che crossa teso in mezzo, Mazzeo si avventa in tuffo e devia in rete. L'attaccante esulta coi compagni mentre l'arbitro respinge le proteste dei giocatori di Fonti. Sembra che nella deviazione ci sia finita una mano, e alla fine lo confermerà lo stesso attaccante pur rimarcando l'involontarietà visto che la palla gli aveva battuto prima sulla fronte.
Reazione. Quella padovana non s'è fatta attendere. Dopo dieci minuti di nulla, il San Paolo s'è ricordato di essere in campo anche per offendere: Lucchini è sgusciato via a Falcier e Lelj, offrendo a Volpato un delizioso pallone dalla sinistra. Sul tiro Casini è stato incerto, deviando il pallone sul quale s'è avventato Nicola Masiero per il pari. In questa azione l'attaccante s'è pure infortunato alla caviglia ed è stato costretto a uscire. Lunga attesa. Quella per vedere qualche azione degna di nota tra marcature asfissianti e mosse da scacchisti incalliti. Se si eccettua la traversa involontaria di Marco Masiero dopo un cross sbagliato sul finire del primo tempo, bisogna arrivare al 43' della ripresa per raccontare qualcosa degno di nota. Ed è il gol che chiude la contesa, ancora con Zubin che arriva a quota 21 in classifica marcatori. Collauto batte un corner, Lelj spizza di testa e Zubin si avventa di destro arpionando la palla con la punta del piede. Il San Paolo protesta ancora perchè l'arbitro ha fatto ripetere la battuta dell'angolo senza apparente motivo, e nel primo caso l'azione si era rivelata un nulla di fatto. Ma i gialloblù a quel punto non hanno più forza per reagire, il Venezia incassa i tre punti e ringrazia. A San Vito al Tagliamento sarà un'altra battaglia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
28 febbraio 2011


VENEZIA: 2 - SAN PAOLO: 1

VENEZIA: 2 - SAN PAOLO: 1 VENEZIA (4-3-1-2): Casini; Falcier, Nicoletto, Vianello, Cardin; Casagrande (23' s.t. Barzan), Lelj, Nichele; Collauto (45' s.t. Aliberti); Zubin, Mazzeo (26' s.t. Ferretti. A disposizione: Menegatti, Borotto, Buso, De Freitas. Allenatore: Enrico Cunico. SAN PAOLO (4-3-1-2): Boccardo; M. Masiero, Formentin, Arcaba, Zanon (12' s.t. Artuso); Pastrello, Rossi, Tessaro (35' s.t. Rigoni); Lucchini; Volpato, N. Masiero (37' p.t. Pegoraro). A disposizione: Rosiglioni, Parpajola, Bizzaro, Gemelli. Allenatore: Gianfranco Fonti. ARBITRO: Francesco Guccini di Albano Laziale. RETI: p.t. 26' Mazzeo, 37' N. Masiero; s.t. 43' Zubin. NOTE: ammoniti M. Masiero per proteste, Pegoraro e Vianello per gioco scorretto, Casini per comportamento non regolamentare; calci d'angolo 6-3 per il Venezia; spettatori 1.684 di cui 1.400 abbonati per un incasso totale di 5.925,18 euro. Recupero 2' e 4'.
28 febbraio 2011

Senza Titolo

28 febbraio 2011 — pagina 24 sezione: Sport

SANDONAJESOLO: 2 - TREVISO: 3
SANDONAJESOLO: Sforzin, Barbieri, Malacarne, Migliorini (33’ st Belluomini), Zanette, Tricoli, Lavagnoli, Poscoliero, Amodeo, Nicoletti, Turetta (46’ Macchia). A disp.: Memo, Baldrocco, Faloppa, Devoto, Belloni. All.: Tedino.
TREVISO: Sartorello, Brunetti, Cernuto, Ferronato (18’ st Granati), Paoli, Visintin, Bandiera, Spinosa, Ferretti (33’ st De Lorentiis), Torromino, Perna (43’ st Salgher). A disp.: De Miglio, Zennaro, De Bortoli, Barbon. All.: Zanin.
ARBITRO: Magnani di Frosinone.
RETI: 3’ Perna, 5’ Amodeo (rig.), 39’ Perna, 10’ st Macchia, 22’ Perna.
NOTE: spettatori 650 circa. Per solidarietà con i tifosi ospiti, ai quali è stata vietata la trasferta, i supporter di casa hanno attuato per 10’ lo sciopero del tifo, esponendo uno striscione di protesta. Ammoniti: Ferronato e Zanette. Angoli 6-3 per il Sdj. Recuperi: 2’ e 4’.

«La mano? Sì, ma involontaria»

28 febbraio 2011 — pagina 23 sezione: Sport
Fonti /1: «Partite come queste, cariche di agonismo, non possono mai essere belle o spettacolari».

Cunico /1: «Vittoria sofferta, ma rispetto alle ultime due partite siamo riusciti a cominciare nel modo migliore».

Tessaro /1: «Un ritorno agrodolce per me al Penzo. Ci manca fisicità e stranamente abbiamo giocato meglio dopo essere andati in svantaggio».

Zubin /1: «Gol in pieno contrasto, ma l’importante è averlo fatto perchè in precedenza avevamo sbagliato molto».

Casini /1: «Sul tiro di Volpato la palla m’è rimbalzata davanti, ho deciso di deviarla avendo visto Vianello arrivare, ma è stato anticipato. Mi assumo la responsabilità».

Nicola Masiero /1: «Ho pagato a caro prezzo l’aver segnato, nel contrasto mi si è girata la caviglia».

Fonti /2: «Fabio Mazzeo è un ragazzo onesto, lo conosco, e sul suo gol parlerà lui».

Cunico /2: «Gli episodi ti premiano o li paghi, stavolta ci è andata decisamente bene».

Mazzeo /1: «Ho colpito con la fronte e poi la palla è finita sulla mano, ma perchè non avrei dovuto esultare? Non è mica stata una cosa voluta».

Falcier /1: «Contento di aver giocato questa partita anche se sul gol padovano ho le mie colpe. Avrei dovuto fare fallo e non farmi sfuggire Lucchini sulla trequarti».

Volpato /1: «Rispetto all’andata ho visto un Venezia molto più squadra, unito e convinto in campo».

Lelj /1: «Abbiamo avuto dalla nostra un buon ritmo di gioco, e questo alla lunga è stato determinante».

Mazzeo /2: «E’ un bene che abbia questa continuità nel segnare, spero di non fermarmi più fino alla fine».

Falcier /2: «Anche se non compete a me, non capisco perchè il SandonaJesolo non ha chiesto il rinvio col Treviso».

Cunico /3: «Con questo campo è stata davvero dura imporsi perchè non agevola il nostro gioco palla a terra».

Fonti /3: «Zubin fa da solo la differenza».

Lelj /2: «Il Treviso non ha ancora avuto un calo, prima o poi toccherà anche a loro».

Il Venezia parla russo, domani la firma

01 marzo 2011 — pagina 39 sezione: Sport
MESTRE. Tutto in un giorno: rogito e conferenza stampa. Il nuovo corso del calcio veneziano corre veloce. Domani mattina, davanti ad un notaio, Yury Korablin acquisirà da Enrico Rigoni il 100% delle quote del FBC Unione Venezia e nel primo pomeriggio (alle 15) i nuovi dirigenti si presenteranno ufficialmente nel corso di una conferenza stampa.
Non il suggestivo palcoscenico di Ca’ Farsetti, come sembrava in un primo momento, ma sempre una sede istituzionale, ovvero la sala consiliare del Municipio di Mestre. Domani diventerà ufficiale l’acquisto del Venezia da parte di Yury Korablin, il 51enne immobiliarista russo ex sindaco di Khimki rientrato in Italia proprio per perfezionare l’operazione, attraverso la Venice Football Academy, la società di diritto italiana costituita venerdì 25 febbraio. Il preliminare d’acquisto, sottoscritto tre settimane fa tra il patròn Enrico Rigoni e l’imprenditore russo, sarà trasformato in contratto definitivo, da verificare se verrà confermato il Cda temporaneo nominato il 15 febbraio (il presidente Korablin, i consiglieri Samokhin, Venturini, presidente della Municipalità di Mestre, Rigoni e l’amministratore delegato Guerra) oppure se ci saranno new entry o modifiche, e quale sarà l’organigramma della società arancioneroverde, al di là della presidenza di Korablin e del ruolo operativo (amministratore delegato o direttore generale) di Aleks Samokhin, il 34enne imprenditore di Sacile, braccio destro del nuovo numero uno del Venezia. Da definire il ruolo che avrà nell’operazione la Jugra Bank e il suo presidente, Vladimir Kishenin. Davanti al notaio, oltre a Korablin e Rigoni, ci sarà anche l’avvocato Alessio Vianello, il legale della MDA e neosegretario del Cda arancioneroverde che sta curando l’iter burocratico per il gruppo italo-russo.
Il successo sul San Paolo Padova ha permesso al Venezia di cogliere la quinta vittoria consecutiva, allungando la striscia aperta nel derby contro il SandonaJesolo, e di mantenere inalterato il distacco di due punti puntidal Treviso. Adesso sono rimaste tre partite prima dello scontro diretto del Penzo (27 marzo) con la capolista Treviso: il Venezia giocherà a San Vito e Belluno, ospitando l’Opitergina, gli uomini di Zanin ospiteranno al Tenni il Kras Repen e il Torviscosa, andando a far visita al San Paolo. Il Venezia ritorna in campo oggi pomeriggio, Cunico non potrà contare su Matteo Malagò, impegnato con la Rappresentativa di serie D contro il Genoa negli ottavi di finale del torneo internazionale di Viareggio, mentre domenica con la Sanvitese non potrà schierare Filippo Vianello (squalificato).

© RIPRODUZIONE RISERVATA
- Michele Contessa

magnani75
00mercoledì 2 marzo 2011 15:23
da www.vesport.it


02/03/2011

Anche la squadra all'incontro con la proprietà



di Redazione (vesport)

Stamattina Yuri Korablin sottoscrive il rogito notarile per il passaggio di proprietà del Fbc Unione Venezia.
Per la parte cedente ci sarà l'avvocato Alessio Vianello, che ha la procura di Enrico Rigoni.
Nel pomeriggio, alle 15, i nuovi soci si presenteranno alla stampa in una conferenza che si terrà nel Municipio di Via Palazzo a Mestre alla presenza dello stesso sindaco Orsoni e dell'intera squadra arancioneroverde.
All'incontro potrebbe partecipare, oltre che il socio bielorusso/italiano Aleks Samokhin, anche il direttore sportivo Dimitri Balashov che nel recente passato è stato DS del Lokomotiv Mosca.
Nel corso della conferenza stampa, oltre che fare la diretta conoscenza con i nuovi proprietari del Fbc Unione Venezia, saranno presentati progetti, programmi ed obiettivi societari.
bj72
00giovedì 3 marzo 2011 13:31
ho letto la conferenza del nuovo proprietario Korablin,in sostanza ha detto che vuole portare in serie A il venezia anche se non sarà facile,costruirgli un modernissimo stadio perchè la città ed veneto meritano questo,MA é GIA'ALLA RICERCA DI NUOVI INVESTITORI PRIVATI visto che servono soldi!!!!!!!
MA...........!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ZakkTV
00giovedì 3 marzo 2011 13:43
Io ho sempre sentito che lui fa il presidente ma in realtà è soprattutto rappresentatnte di investitori privati russi il cui il nome ovviamente non uscirà mai. E' chiaro che a questi investitori più che il rettangolo di gioco interessa il quadrante di Mestre, ma intanto porteranno soldi, almeno così sembra.
magnani75
00giovedì 3 marzo 2011 16:55
e intanto si inizia....dalla serie A in 5 anni a "non sarà facile...servono investitori"!!!! meglio le dichiarazionid i corvezzoo..che per ora si rivelano vere almeno!!! [SM=x1465534]
zonastadio
00giovedì 3 marzo 2011 17:05
Re:
magnani75, 03/03/2011 16.55:

e intanto si inizia....dalla serie A in 5 anni a "non sarà facile...servono investitori"!!!! meglio le dichiarazionid i corvezzoo..che per ora si rivelano vere almeno!!! [SM=x1465534]


in ogni caso corvezzo balle non ne ha raccontate..ha detto che voleva fare una squadra per vincere il campionato, e mal che vada a questo punto arriverà secondo


enricotv
00giovedì 3 marzo 2011 23:57
magnani75, 03/03/2011 18.52:

Ti faccio anche una domanda Enrico.....che interessi possono avere ora degli imprenditori che investono nel calcio secondo te??? proviamo a ragionare su questo......chiaramente economici, senza ombra di dubbio...ma di che tipo??? io sono curioso di sapere cosa chiederanno al comune di venezia....o cosa hanno idea di fare nel veneziano...ma senza polemica e pura curiosità economica, per capire quanto un investimento del genere(chiamo cosi l acquisto di una squadra di calcio) può portare benefici d immagine...visto che economici nemmeno in serie A ormai il calcio li porta!!!

Immagine, prima di tutto...
Investono nella squadra di calcio di una delle 5 città più famose d'Italia, di sicuro quella più famosa per la sua particolarità, hai detto niente...
Poi magari vorranno costruire, questo non te lo so dire, qualcosa lo vorranno fare di sicuro.
Se non sbaglio Koralbin è il re dea mattonea in russia, vuol dire qualcosa....
Sarei curioso di vedere cos'ha spinto Abramovich ad investire sul Chelsea, la storia che è la squadra del cuore quand'è piccolo mi spussa e non poco; secondo me se si scopre cos'ha fatto a londra ci si può fare un'idea, la nazionalità è la stessa...
enricotv
00venerdì 4 marzo 2011 00:16
da www.ilgazzettino.it

Adesso il Venezia è di Korablin

Presentato ufficialmente in Comune il neo-presidente: entusiasmo e speranze per il nuovo corso

Marco De Lazzari

Giovedì 3 Marzo 2011,
In mattinata l'annunciata firma sul contratto (davanti al notaio Alberto Gasparotti) ha sancito l'effettivo passaggio di consegne, poi nel pomeriggio l'affollata conferenza stampa ha permesso ai tifosi presenti di manifestare la propria soddisfazione con qualche applauso, timido ma sinceramente liberatorio. È iniziata così, poco dopo le ore 15 del 2 marzo 2011 la nuova era «made in Russia» del Venezia Calcio. Dopo un breve summit con il sindaco Giorgio Orsoni, nella sala consiliare del municipio di Mestre ha fatto il suo ingresso l'atteso Yury Korablin, vale a dire il nuovo presidente, socio e amministratore unico del club arancioneroverde. I saluti iniziali, a lui e ai suoi «scudieri» Aleks Samokhin e Dmitry Balashov, sono arrivati dall'assessore comunale allo sport Andrea Ferrazzi. «Ora che l'iter si è concluso con successo siamo felici di presentare il nuovo corso societario di un Venezia che, pur essendo in serie D dopo le note traversie degli anni recenti, suscita un grande interesse proprio perché grande è il nome della città che rappresenta. Il primo grazie è per Rigoni e Pizzigati che con i loro sforzi hanno evitate la sparizione, il secondo grazie invece va a chi crede in un lavoro che tutti assieme stiamo già predisponendo per i prossimi mesi e, speriamo, per i prossimi anni». «Perché il Venezia? Il destino ha avuto il suo ruolo decisivo - sono state le prime parole ufficiali di Yury Korablin - nel farmi incontrare il signor Rigoni e questa Amministrazione comunale. Cari tifosi, siete fortunati a poter contare su queste persone che hanno saputo accendere in me, e negli investitori privati che sono al mio fianco, il desiderio di far rivivere al Venezia dei momenti degni della sua storia. Il lavoro che ci aspetta a 360 gradi è duro ma interessante, cercheremo di convincere i veneziani facendo seguire i fatti alle parole». Sciarpa arancioneroverde al collo Yury Korablin si è poi messo in posa per le foto di rito, compresa la prima assieme ai «suoi» giocatori arancioneroverdi. In conclusione il presidente ha promesso che il 27 marzo sarà al Penzo per il derby Venezia-Treviso che potrebbe decidere la promozione in Seconda divisione. La nuova era-russa è proprio cominciata.


UN CENTINAIO IN MUNICIPIO A MESTRE Tra passato e futuro con tanta speranza
L’applauso dei tifosi per ringraziare Rigoni

Giacomo Garbisa

Giovedì 3 Marzo 2011,
Il primo timido applauso di benvenuto è per Yuri Korablin, nuovo presidente russo del Venezia, il secondo più fragoroso è per Enrico Rigoni, l'ex patron che ha garantito la sopravvivenza del sodalizio lagunare. Fra tante aspettative, senza voli pindarici, e gratitudine a chi ha traghettato la società evitandone la scomparsa, sono stati un centinaio i tifosi arancioneroverdi accorsi ieri al Municipio di Mestre per la presentazione alla città della nuova proprietà. «L'augurio è che riescano a riportare il Venezia in alto, l'importante è che l'amministrazione comunale permetta loro di operare in serenità perché lo stadio nuovo è imprescindibile - il pensiero di Riccardo Castagna del gruppo Old Firm -. Un ringraziamento a Rigoni per quello che ha fatto». Più esplicito nei confronti dell'ex patron è Luigi Scocco, il primo a lanciare l'applauso per Rigoni durante la conferenza stampa. «È stato un gentiluomo e andrà sempre ricordato nella storia del Venezia. L'associazione Venezia United dovrebbe intitolargli un trofeo. I russi mi hanno fatto buona impressione, mi sembra vogliano tenere i piedi per terra». Chi si sofferma sul nuovo stadio è Luigino Cian, che cita l'ex presidente Maurizio Zamparini. «Zamparini disse che qui non è possibile fare calcio. Speriamo di sfatare questa credenza, ma per tornare in alto serve lo stadio nuovo. Vengo da Jesolo e Tessera sarebbe l'ideale perché porterebbe molta più gente alle partite. Speriamo che la nuova proprietà abbia idee chiare». «Da quel poco che ha detto, Korablin sembra una persona in gamba, ma aspettiamo prima di dare giudizi. Zamparini fu bloccato nella costruzione dello stadio e là iniziarono i problemi del Venezia. Speriamo che la storia non si ripeta» l'augurio di Marco Rossi. Su eventuali ingressi di nuovi investitori si sofferma Roberto Palesa. «Bisogna capire se la nuova proprietà sarà aperta anche a imprenditori italiani o resterà prerogativa di investitori russi. I nuovi dirigenti hanno ribadito di voler la promozione sul campo, speriamo che la squadra non senta troppa pressione».

IL SINDACO
Orsoni: «Strumenti da studiare
per l’operazione nuovo stadio»

Giovedì 3 Marzo 2011,
Prima ancora di dare al nuovo patron Yury Korablin e al gruppo imprenditoriale che rappresenta «il benvenuto e un ringraziamento per aver avuto fiducia nella squadra di calcio della nostra città», il sindaco Giorgio Orsoni ha voluto esprimere a nome di tutti la doverosa gratitudine «a Mauro Pizzigati e ad Enrico Rigoni per aver tenuto in vita il Venezia, nonché a Massimo Venturini per come ha avvicinato il gruppo di investitori che ha rilevato la società». Il primo cittadino ha poi cercato di inquadrare gli scenari futuri. «Venezia ha solidi e ben avviati rapporti culturali con la Russia, ora speriamo di arrivare a una sinergia importante anche nell'ambito sportivo - le parole di Orsoni - La crescita del club che Korablin e soci vogliono riportare nei massimi palcoscenici calcistici non dovrà chiaramente essere via via dotata delle strutture adeguate. Tutta l'Amministrazione Comunale ha seguito con interesse le trattative ed è coinvolta nello sviluppo di questa squadra». Immancabili poi le richieste di delucidazioni sull'argomento nuovo stadio. «La nuova proprietà si è detta disponibile a investimenti importanti e l'Amministrazione Comunale si impegna a portare avanti la progettualità nell'ambito del Quadrante di Tessera. Di sicuro vediamo con favore tutta l'operazione, sul piano dell'urbanistica siamo pronti a fare la nostra parte e al più presto se ne parlerà in Consiglio». Il presidente Korablin tramite il consigliere Samokhin ha fatto sapere da subito di essere disposto a costruire lo stadio da privato. «Per il Comune ciò sarebbe ancor più positivo - ha concluso Orsoni - e nel caso verrà studiata un'apposita convenzione per una gestione di lunga durata dello stadio». (m.del.)

La squadra Aliberti sostituirà Vianello in difesa
Giovedì 3 Marzo 2011,
Domenica scorsa per i problemi alla schiena che lo affliggono, Michael Pilon non era riuscito a sedere nemmeno in panchina contro il San Paolo. Dopo aver saltato il rendez vous con la sua ex squadra il diciannovenne esterno offensivo salterà anche la trasferta che fra tre giorni vedrà il Venezia impegnato sul campo della Sanvitese (ore 14.30). Il programma di recupero di Pilon prevede infatti un lavoro differenziato fino a martedì prossimo, quando il giovane - finora in campo solo per una ventina di minuti a Este - dovrebbe rientrare in gruppo. Intanto è tornato al Taliercio il centrocampista Malagò dopo la deludente esperienza (appena 45' giocati in quattro partite) con la Rappresentativa di serie D eliminata l'altro ieri dal Genoa negli ottavi di finale della Viareggio Cup; Malagò si è allenato anche nel pomeriggio con la Berretti e a San Vito tornerà titolare in mediana con Nichele e Lelj. In difesa, intanto, per sostituire lo squalificato Vianello il tecnico Cunico riproporrà da titolare Aliberti, altro giocatore finora poco utilizzato e titolare (in sostituzione di Nicoletto, con il quale invece è ora destinato a fare coppia) solo nella gara persa ad Este. Oggi consueta partitella in famiglia del giovedì, domani la seduta di rifinitura. (m.del.)

LA SOCIETÀ
Insediato il nuovo Cda
Giovedì 3 Marzo 2011,
Ecco l’assetto del Venezia calcio dopo l’acqusiizione dell’intero pacchetto azionario da parte della Venice Football Academy srl di Yury Korablin (socio e amministratore unico).
Consiglio d’amministrazione: Yury Korablin presidente; Ignazio Guerra, Enrico Rigoni (nella foto in alto), Aleks Samokhin, Massimo Venturini (nella foto in basso), consiglieri. Cosigliere Sportivo: Dmitry Balashov.

/C]
enricotv
00venerdì 4 marzo 2011 00:24
da www.ilgazzettino.it

«Tutta la città
con il Venezia»

Il neo-presidente vuole coinvolgere direttamente i veneziani
per realizzare il progetto del nuovo stadio e del ritorno in A



Giovedì 3 Marzo 2011,
Personaggio disponibile e preparato, che pondera ogni risposta ma di sicuro non è di poche parole, Yury Korablin, nuovo presidente del Venezia, si presenta ai nostri lettori in questa lunga concersazione.
Con quali ambizioni Korablin e la sua cordata iniziano l'avventura veneziana?
«Premetto che non sono un presuntuoso ma bensì un uomo coraggioso e ambizioso. A 51 anni voglio realizzare a Venezia un progetto di livello europeo e con i miei partner ho iniziato a lavorare con la massima professionalità per porre le adeguate basi. Ci teniamo tanto all'immagine della Russia e alla sua reputazione. Vorremmo far capire a tutti le buone qualità della nostra nazione, utilizzando qui le migliori professionalità. Vogliamo che la nostra Patria sia fiera di noi e noi felici di riportare il Venezia in alto».
Avete un progetto ambizioso.
«Sì, ma alle parole preferisco i fatti. I progetti stanno prendendo forma e poi dovremo concretizzarli: saremo giudicati per ciò che sapremo fare».
Rilancio della squadra e nuovo stadio vanno di pari passo.
«È vero, ma il nostro progetto-Venezia non si limita a questo, è a più ampio respiro e si articola in cinque punti. Eccoli. Primo: la squadra vera e propria che deve fare la sua strada e avere un progetto tecnico a se stante con l’obiettivo di arrivare in Serie A in cinque anni. Secondo. La creazione dell'Accademia dello sport e il suo sviluppo. Terzo. Il nuovo stadio da trentamila posti con le strutture annesse (clinica sportiva, Accademia, foresteria, etc). Quarto. Il rispetto del Fair play economico lanciato dalla gestione Platini che già dal 2013 potrebbe interessare davvero tutte le realtà e che vuol dire anche creazione e sfruttamento delle infrastrutture al fine di alimentare economicamente la società. Undici anni fa ho preso il dottorato in business e politica e spero di potere sviluppare anche qui gli studi effettuati. Quinto. Il settore marketing e comunicazione che deve supportare una realtà come quella che abbiamo in animo di realizzare».
Un percorso da compiere assieme alla città.
«Per questo vogliamo conoscere i veneziani a fondo, il loro modo di pensare e vivere, le loro attese, le ambizioni. Sono stato soddisfatto dalle conoscenze avute in Comune, senza l'appoggio del quale una realtà come la nostra non può di certo concretizzarsi, ma la vera costruzione dell'idea impone il coinvolgimento diretto della città e della sua gente. Per questo anch'io voglio conoscere di più la città e i suoi abitanti, i tifosi della nostra squadra. In questi quattro mesi, mi vergogno un po' a dirlo, in città ho messo piede davvero poche volte. Ho visto spesso lo studio dell'avvocato Alessio Vianello e tantissime volte a Padova la casa di Enrico Rigoni, ma in città pochissime apparizioni. Dopo la chiusura della trattativa vorrei staccare dal lavoro e godermi almeno questi giorni dedicati alla cultura italo-russa».
Soddisfatto di questo primo impatto con la città?
«Sì, certamente, anche se la vera gioia la proverò quando romperò la bottiglia di champagne per inaugurare il nuovo stadio».


DA UNA BATTUTA CON MASSIMO VENTURINI È NATA L’OPERAZIONE
«Volevo una maglietta, ho comprato la squadra»
Giovedì 3 Marzo 2011,
Perchè avete scelto Venezia?
«Perchè le vie del Signore sono infinite - è la prima risposta di Yury Korablin - Scherzi a parte devo dire che sono arrivato in città un giorno in cui c’era l’acqua alta e mi sono incontrato per questioni personali con Massimo Venturini (presidente della Municipalità di Mestre, ndr) accompagnato da Aleks Samokhin. Siamo andati a comprare gli stivali e nel negozio a fianco ho visto le magliette sportive in vendita. Ho chiesto quella del Venezia ma non c’era. Venturini scherzando mi ha detto "ma perchè invece della maglietta non ti compri la squadra?" e da lì ha iniziato a lavorarmi ai fianchi per farmelo fare davvero. E c’è riuscito. Posso dire che appena qualche mese fa non mi sarei mai sognato di essere interessato ad acquistare una società calcistica in Italia o in Inghilterra o in un'altra parte d'Europa».
Ma qualcosa alla base del suo interesse per la città deve esserci.
«Beh, sembrerà scontato dire che Venezia è Venezia e quindi non ha bisogno di altre spiegazioni. Per me è una delle poche città dove ricevo una carica di energia ogni volta che ci metto piede. In Europa non sono tante le città così: oltre a Venezia le stesse sensazioni le provo solamente a Parigi, Roma e Gerusalemme».
Il primo contatto con l'Italia?
«Molti anni fa, ma uno lo ricordo in maniera particolare. Era il 2005 che per me è stato un anno particolarmente difficile nel quale ho avuto dei grossi problemi personali e mi sono recato a Roma, in Piazza San Pietro (e mette mano al telefonino per mostrare la foto che lo ritrae davanti alla Basilica pontificia) in mezzo a tanti altri pellegrini che aspettavano di vedere Papa Giovanni Paolo II, forse perchè intuivo che era la sua ultima apparizione. Quell'avvenimento ha cambiato la mia esistenza, mi ha fatto reiniziare la vita con un nuovo spirito. E forse da lì è iniziato questo mio amore per l'Italia».
E la sua Mosca?
«È la mia città e viene prima di tutte. Ecco posso dire che adesso al secondo posto nel mio cuore c'è Venezia, ma Mosca è il massimo a livello di carica energetica».

LA TRATTATIVA PER L’ACQUISTO
«Grazie a Rigoni,
lo voglio con me»

Giovedì 3 Marzo 2011,
La trattativa per l’acquisizione del Venezia è stata particolarmente delicata e portata avanti in grande segreto.
«E se non fosse stato per qualcuno in Comune che ha fatto precipitare le cose, l'ufficialità sarebbe arrivata ben più avanti - è sempre il neo-presidente che parla -. La nostra intenzione, infatti, era di sistemare tutto a puntino prima di uscire allo scoperto. Poco male, iniziamo subito alla luce del sole».
Cosa l'ha convinta in particolare a chiudere quest'affare con il Venezia?
«L'aver potuto vivere da dentro la realtà italiana al fianco e assieme alla famiglia di Enrico Rigoni. Mi sono calato pienamente nella vostra realtà quotidiana, ho conosciuto il vostro modo di vivere e affrontare le cose, superando gli stereotipi che abitualmente accompagnano un visitatore occasionale o un turista».
Anche l'ex patron Rigoni ha parlato di una frequentazione davvero amichevole in quest'ultimo periodo.
«Già è stata un'esperienza umana unica e voglio ringraziarlo in maniera particolare per tutto quello che mi ha insegnato sull'Italia, per lui c'è un posto nel futuro Consiglio di Amministrazione, augurandogli che possa superare al più presto e nella maniera migliore i problemi personali che lo stanno condizionando».


CHI È YURY KORABLIN
Plurilaureato,
ora imprenditore

Giovedì 3 Marzo 2011,
Tantissime le voci sul suo conto, ma alla fine chi è questo Yury Korablin e chi sono i suoi "soci".
«Parto parlando dei compagni di viaggio - è l’esordio di Korablin -. Sono tutti personaggi che ricoprono posizioni importanti in aziende di grande livello o imprenditori privati. Partecipano personalmente e privatamente a questa nostra iniziativa con la loro massima professionalità e disponibilità anche economica senza però essere "imbrigliati" dai vincoli aziendali: possono decidere autonomamente il loro impegno diretto, quindi, senza passare per la mediazioni di cda o altro. Tra loro non ci sono oligarchi, parola che ha un pessimo significato anche dalle nostre parti».
E Yury chi è? Un immobiliarista come è stato detto?
«Volete darmi dell'immobiliarista? Definitemi così. Da noi in Russia c'è un detto che recita "non è importante come ti chiami ma non finire dentro il forno". Non capisco perchè qui in Italia ci teniate tanto a inquadrare una persona per i suoi interessi economici. In Russia non è così. In ogni caso da cinque-sei anni a questa parte mi occupo di business diversificando i miei interessi».
Prima Korablin in cosa era impegnato?
«Volete la biografia? Ve la faccio rapidamente. Sono nato a Mosca il 30 gennaio 1960. Ho conseguito una laurea in giurisprudenza e altre successivamente. Ho frequentato l'Accademia Militare e l'Accademia dei Servizi Statali: ho quindi dedicato trent'anni della mia esistenza al servizio dello stato. Per 13 anni ho lavorato al Minitero degli Interni, dal 1991 al 2001 sono stato sindaco di Khimki e allora ero il più giovane della Russia, insediato a trent'anni. Sono stato deputato al parlamento regionale e membro di varie Commissioni ad ogni livello, anche quella aeroportuale. Inoltre sono stato Consigliere nazionale della Federcalcio russa. Nel 1991 ho fondato a Khimki sia la squadra di calcio - proprio assieme a Dmitry Balashov - che è partita dai dilettanti, sia quella di basket che ora gioca in Eurolega, ho ottenuto tantissimi successi in una decina d'anni: fino a prima di allora non esistevano queste realtà sportive in una città che è la porta di Mosca. In passato infatti si era investito tanto sulla scienza e sull’industria (il motore del razzo che ha portato l’Apollo al primo allunaggio è stato costruito nelle nostre fabbriche) ma nulla si era fatto per lo sport, ho cercato di rimediare. Poi nel 2004 ho lasciato la guida delle squadre e ho tirato un sospiro di sollievo, ripromettendomi di non rientrare più nello sport da patron. Ho quindi iniziato la mia attività di imprenditore privato».


I PROPOSITI Vincere il campionato e creare una struttura europea per i giovani
Stadio da 30 mila e Accademia
Giovedì 3 Marzo 2011,
Si pensa al futuro ma nell’immediato c'è da guardare anche alla squadra.
«Che si sta comportando già più che bene in campionato dice sempre Korablin -. Ovviamente il nostro obiettivo è recuperare i punti di ritardo sulla capolista e vincere il girone. Importantissimo il derby del 27 con il Treviso e per questo cercherò di essere in tribuna al Penzo».
Nel mentre come guiderà la società?
«Da oggi è al lavoro Dmitry Balashov, amico personale con il quale ho iniziato la mia avventura a Khimki e ora team manager del Lokomotiv Mosca. Sarà il mio consigliere personale e in un mese dovrà relazionarmi completamente sulla situazione esistente. Partendo dagli addetti alla biglietteria sino ad arrivare agli addetti all'amministrazione, passando per giocatori, tecnici, staff medico... Verificherà tutto per bene».
C'è già un progetto per il nuovo stadio?
«Devo dire che da oltre un mese ho messo al lavoro ingegneri ed architetti perchè realizzino dei progetti adeguati. Alcuni li ho già visti e tra questi avrei già un mio preferito. Di sicuro mi piacerebbe arrivare a una realizzazione in 5-7 anni, magari coinvolgendo anche eventuali altri imprenditori interassati».
Può dirci qualcosa in più?
«Capienza trentamila posti a sedere, cittadella dello sport e clinica sportiva al fianco e spazio per la nostra Accademia del calcio».
Nomina con grande orgoglio quest'Accademia ma cosa intende precisamente?
«È un progetto ambizioso a livello europeo per il quale vorrei coinvolgere sia la Federcalcio italiana sia quella russa. Una vera e propria scuola di sport aperta a tutti i giovani d'Europa che non insegni solamente il gioco del calcio, anche altri sport e permetta a questi ragazzi di apprendere tutte le nozioni necessarie, utilizzando le conoscenze e le tecnologie che abbiamo a disposizione nel terzo millennio. Per fare questo logicamente ci avvarremo della professionalità di istruttori e docenti non solamente provenienti dall'ambito veneziano e italiano o russo. Al fianco di questa Accademia del calcio crescerà e si consoliderà così anche il Venezia, che potrà disporre di giovani talenti "fatti in casa"».


È STATO TEAM MANAGER CON DINAMO E LOKOMOTIV
Balashov: «Pronto a una bella sfida»
Giovedì 3 Marzo 2011,
Dmitry Balashov da oggi inizia ad operare in laguna come consigliere del presidente Yury Korablin. In passato è stato per otto anni proprio con Korablin al Khimki, ha quindi terminato l’accademia sportiva a Liverpool, per poi diventare team manager della Dinamo Mosca per due anni e negli ultimi cinque (poco tempo fa era in Turchia con la squadra) ha ricoperto lo stesso ruolo alla Lokomotiv Mosca.
«Il calcio italiano lo conosco bene, indubbiamente a livello professionistico più che dilettantistico. Non ho problemi, comunque, a calarmi in questa nuova realtà. Proprio quando iniziammo con Yury a Khimki si partì dai dilettanti e per giunta dal gradino più basso, visto che prima non esisteva nulla in città. Siamo cresciuti assieme anno dopo anno e abbiamo realizzato un ben sogno. Non vedo perchè ciò non possa ripetersi in laguna. Personalmente sono convinto che ci siano potenzialità e volontà di fare qualcosa di davvero grande».
enricotv
00venerdì 4 marzo 2011 22:58
da www.ilgazzettino.it

Venezia, Korablin stringe i tempi

Ieri il presidente ha incontrato i dipendenti di via Gozzi. Guerra: «Grande determinazione»

Marco De Lazzari

Venerdì 4 Marzo 2011,
Mercoledì stampa e tifosi, giovedì collaboratori e dipendenti, forse questo pomeriggio la squadra.
È un'agenda fitta di impegni, per quanto rigorosamente top secret, quella del nuovo presidente del Venezia Yury Korablin. Ieri mattina il neo numero uno arancioneroverde è entrato per la prima volta nella sede societaria di via Gozzi a Mestre, dove ha potuto stringere la mano, tra gli altri, al responsabile del settore giovanile Giovanni Benussi, al segretario Paolo Mezzacasa e alle altre persone che dietro le quinte contribuiscono alla quotidianità del club.
A fare da guida durante il «blitz» di Korablin è stato Ignazio Guerra, amministratore delegato nell'anno e mezzo in cui il proprietario era stato Enrico Rigoni, ma tuttora confermato pro tempore nella stessa carica.
«Il presidente ha voluto conoscere gli addetti ai lavori, si è trattato di una visita molto cordiale - si è limitato a riferire Guerra - di un primo passo per cominciare a rendersi conto di come funziona la sua società».
Nelle settimane che passo dopo passo hanno portato alla positiva conclusione della trattativa d'acquisto dell'Fbc Unione Venezia da parte della srl Venice Football Academy di Yury Korablin, Guerra aveva avuto modo di conoscere il referente della cordata italo-russa Aleks Samokhin.
«Anch'io ho appena preso contatto con il presidente Korablin e il suo consigliere Dmitry Balashov - aggiunge l'attuale a.d. - mentre avevo già conosciuto Samokhin. La prima impressione è molto buona, sono persone che parlano poco ma senza dubbio incisive nelle loro affermazioni. Soprattutto mi sono sembrati desiderosi di capire al più presto la realtà in cui iniziano ad operare».
Per ora Ignazio Guerra rimane in carica come amministratore delegato, ma a breve la carica potrebbe essere assunta direttamente da Samokhin. Da definire nel complesso le posizioni di tutti gli attuali collaboratori, tanto sul piano organizzativo quanto su quello tecnico. Samokhin, ad esempio, ha già iniziato ad affrontare con l'attuale ds Andrea Seno le questioni prettamente calcistiche, fermo restando che la loro attendibilità è legata all'attuale categoria, quella serie D che la nuova proprietà conta di lasciare tra qualche mese a favore quantomeno della Seconda divisione.
Forse già questo pomeriggio il presidente Korablin farà visita alla squadra nello spogliatoio del Taliercio, visto che finora l'unico contatto con Collauto e compagni rimane la fotografia di gruppo scattata l'altro ieri in municipio a Mestre.
© riproduzione riservata

LA SQUADRA
Contro la Sanvitese Cunico è sicuro:
in attacco ancora Zubin e Mazzeo



Venerdì 4 Marzo 2011,
Saranno ancora Zubin e Mazzeo le punte titolari nel Venezia che dopodomani, in casa della Sanvitese (ore 14.30), cercherà il sesto successo di fila. In questa stagione i due attaccanti arancioneroverdi (che finora hanno realizzato in 25 partite 32 gol sui 54 di squadra) sono andati a segno in coppia in 7 occasioni, comprese le ultime tre vittorie contro Torviscosa, Montecchio e San Paolo. Rispetto a domenica scorsa il tecnico Cunico schiererà il rientrante Malagò a centrocampo con Lelj e Nichele; a fargli posto sarà un Casagrande che potrebbe tornare in corsa per un posto nel reparto arretrato. In difesa, infatti, a causa della squalifica di Vianello potrebbe schierare ad Aliberti al fianco di Nicoletto, a meno appunto di uno spostamento di Falcier in mezzo con Casagrande terzino a destra. «Come sta Aliberti? Rispetto a qualche settimana ha perso qualche chilo e quindi è più vicino alla miglior condizione - le parole dell'allenatore lagunare - anche se, va da sè, a mancargli è la confidenza con la partita». Oltre al titolare Vianello contro la Sanvitese non saranno disponibili due giovani, l'ala Pilon (mal di schiena) e l'attaccante Bisiol (noie muscolari). A coprire le spalle a Zubin e Mazzeo saranno quindi Ferretti e De Freitas. (m.del.)

VENEZIA UNITED
«Avviato un progetto
molto ambizioso»


Venerdì 4 Marzo 2011,
Anche la public company Venezia United ha salutato, con una lettera firmata dal presidente dell'associazione Franco Vianello Moro, la nuova proprietà del Venezia. «È con vero piacere che diamo il più caloroso benvenuto a mr. Yury Korablin, alla nuova società, che da oggi in poi si farà carico delle sorti sportive del nostro glorioso Sodalizio cittadino. Grandi responsabilità, unite a grande visibilità dovranno aiutare lo sviluppo di questo ambizioso progetto sportivo che non potrà prescindere da uno stretto rapporto con la comunità sportiva cittadina». «L'Associazione Venezia United ha svolto - prosegue il comunicato - una costante azione con risvolti sociali ed etici improntati alla lealtà sportiva e alla valorizzazione dell'identità civica. Venezia United ha aggregato oltre 1.100 associati, raggiungendo la quasi totalità di coloro che sostengono il Venezia allo stadio». (m.del.)

enricotv
00sabato 5 marzo 2011 14:08
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Lascia il Lokomotiv per venire in laguna
«Avanti, senza paura»

Questo il motto di Balashov, nuovo dirigente del Venezia

Marco De Lazzari
Sabato 5 Marzo 2011,
Del presidente Yury Korablin è di fatto il braccio destro.
Sarà Dmitry Balashov, sebbene i ruoli specifici debbano ancora essere chiariti (o resi pubblici) nello specifico, seguirà operativamente il progetto di rilancio tecnico e non solo del Venezia.
«In che modo? Il mio motto è «Mai farsi prendere dal panico!» - ha spiegato Balashov nella sua prima intervista arancioneroverde - e lo dico adesso che stiamo appena iniziando a muoverci. Le difficoltà ci saranno, si presenteranno magari in momenti inaspettati, ma tutto si può affrontare. Sempre».
Classe '68, nato a Mosca come il presidente Korablin, Dmitry Balashov in realtà è entrato nella stanza dei bottoni in via ufficiosa.
«Tra qualche giorno al mio rientro a Mosca scioglierò il mio contratto con il Lokomotiv dopodiché mi trasferirò qui per essere operativo sotto tutti i punti di vista. Il mio ruolo? Abbiamo tante cose da fare, oggi (ieri, ndr) per esempio mi sono reso conto che i campi di gioco hanno proprio bisogno di una bella sistemata. Per questo al mio ritorno mi accompagnerà un ingegnere russo per visionare le strutture sportive. Al Taliercio c'è tutto lo spazio per costruire ciò che occorre per realizzare la nostra accademia del calcio, va da sè che parleremo col Comune che mi dicono abbia già qualche progetto su quest'area».
A proposito di giocatori: è vero che porterete a Venezia talenti russi?
«E perché mai? Non credo proprio che per i calciatori russi sia economicamente conveniente venire in Italia».
Dmitry Balashov ha poi raccontato la sua esperienza nel mondo sportivo.
«Ho giocato nelle giovanili dello Spartak Mosca ma ho smesso presto, ho studiato giurisprudenza e nel '97 ho conosciuto Korablin che mi ha coinvolto nel progetto sportivo di Khimki fino al 2004. Dai dilettanti la squadra di calcio è pian piano salita in serie B. Come? L'ho già detto, senza mai andare nel panico innanzi ai problemi. Anche a Venezia c'è bisogno di questo atteggiamento».
In seguito Balashov ha lavorato per la Dinamo e il Lokomotiv (per quattro anni e mezzo) come team manager, ruolo che in Italia parrebbe simile a quello di un direttore generale.
Un’ultima curiosità è la seguente: cosa l'ha spinta a lasciare Mosca per il Venezia?
«Korablin sa essere sempre molto persuasivo. Mi ha invitato a Venezia sapendo che mi sarei convinto a dirgli di sì dopo aver visto la città. E così è stato».
© riproduzione riservata


IL PRESIDENTE KORABLIN IN VISITA ALLA SQUADRA
«Voglio la promozione»
Sabato 5 Marzo 2011,
Il neo presidente del Venezia Yury Korablin ha fatto il suo «esordio» al centro sportivo Taliercio poco dopo le ore 16 di ieri e, guardandosi bene dall'interrompere l'allenamento della squadra, ha atteso il fischio finale del tecnico Enrico Cunico per rivolgere per la prima volta la parola ai suoi giocatori.
Prima di trattenersi nello spogliatoio per una decina di minuti con Collauto e compagni il numero uno lagunare ha perlustrato i campi di calcio ricavando, indubbiamente, un'impressione tutt'altro che positiva date le pessime condizioni dei «manti» erbosi. «Noi ci aspettiamo nient'altro che la vittoria del campionato - il messaggio che Korablin ha riferito senza tanti giri di parole al team lagunare - La promozione sul campo dev'essere il primo passo della rinascita alla quale abbiamo appena iniziato a lavorare. Voi giocatori dovete pensare solo a giocare, a risolvere gli eventuali problemi ci penseremo noi. Siamo qui per questo».
La visita del presidente ai giocatori ha sostanzialmente chiuso il cerchio, dato che nei giorni scorsi il primo contatto era già stato preso con la città, stampa, tifosi, stadio Penzo (visitato l'altro ieri) e dipendenti-collaboratori del club.
È probabile che Yury Korablin e i suoi collaboratori Balashov e Samokhin assistano domani dal vivo alla trasferta del Venezia in casa della Sanvitese (ore 14.30, arbitro Casaluci di Lecce), dopodiché entro la metà della prossima settimana torneranno a Mosca per 10-15 giorni. Nell'agenda due gli appuntamenti già fissati, il derby del 27 marzo al Penzo con il Treviso, e in quegli stessi giorni il cda che rettificherà le nuove cariche (compresa quella di Samokhin come nuovo amministratore delegato al posto di Ignazio Guerra) in società.
Intanto sul campo il Venezia ha effettuato l'allenamento di rifinitura in vista dei 90' di domani in terra friulana. Sul fronte formazione si è intravisto l'innesto di Aliberti in difesa (al posto dello squalificato Vianello) accanto a Nicoletto, a meno che in extremis mister Cunico non opti per l'arretramento di Nichele con inserimento in mediana di Borotto accanto a Lelj e Malagò. (m.del.)
enricotv
00sabato 5 marzo 2011 14:19
clic.ilgiornaledivicenza.it/GiornaleOnLine/GiornaleDiVicenza/index.php?pagina=&id_a...

SERIE D. Il tecnico vicentino di fronte alla svolta: c'è la nuova proprietà

Il Venezia ai russi
e Cunico fiducioso
brinda con vodka


Marta Benedetti
«Non è come per gli inglesi dell'Enic giunti a Vicenza qui Korablin ha dato ai tifosi una buona impressione»
e-mail
print
Giovedì 03 Marzo 2011 SPORT, pagina 43
Enrico Cunico, il tecnico vicentino che guida in D il Venezia alla russa I russi atterrano a Venezia, la squadra di Cunico pronta al… decollo. In un clima di euforia, il nuovo patron Yury Korablin si è presentato a giornalisti, tifosi e squadra nel pomeriggio di ieri, in una conferenza stampa che ha sancito ufficialmente il passaggio di mano della società lagunare all'imprenditore moscovita di 51 anni, già sindaco di Khimki dal 1991 al 2001 e fondatore del Football Club Khimki e del Khimki Basket e ora nuovo presidente del Fbc Unione Venezia. All'incontro con Korablin e il suo braccio destro Aleks Samokhin erano presenti l'allenatore vicentino e i giocatori.
Cunico, può raccontare com'è andata? Per il Venezia si tratta di una svolta davvero importante.
«Korablin ha parlato molto spiegando le intenzioni della nuova proprietà. La mia impressione è stata ottima. Da domani cominceremo a vedere i fatti. Ora è ancora presto per esprimersi».
Impressione ottima, ha detto, ma quanto crede in questo nuovo progetto?
«I russi hanno portato una ventata di fiducia. C'è curiosità da parte di tutti e attesa di vederli all'opera. L'impressione è stata molto positiva perché hanno ribadito la volontà di far tornare grande il Venezia nel giro di pochi anni. Tra gli obiettivi, ci sono anche la costruzione del nuovo stadio nella zona dell'aeroporto e un'attenzione particolare per il settore giovanile. Come tutti, sono curioso e allo stesso tempo fiducioso. Al Venezia, da un po' di tempo, mancava una certa solidità. Queste nuove figure hanno dimostrato di poterla ridare. Ho visto nelle loro parole un progetto, idee concrete e quindi anche la volontà di tenere i piedi per terra. Korablin ha detto che il primo risultato sportivo dev'essere la vittoria nel campionato. Il resto arriverà dopo».
In passato, altre società hanno vissuto esperienze simili a quella del Venezia. Per esempio il Vicenza, quando subentrarono gli inglesi.
«I tifosi del Vicenza non avevano accolto con grande entusiasmo gli inglesi. Devo invece dire che ho visto nei tifosi del Venezia grande curiosità e anche fiducia. Negli ultimi dieci anni ne hanno passate..., hanno conosciuto tre fallimenti. Nonostante tutto, mi pare che ci sia più euforia che scetticismo attorno a questa nuova situazione. Il gruppo russo dà garanzie, affidabilità. Sono tutte persone competenti, che sanno di sport, hanno un passato all'interno di realtà come la Dinamo Mosca e la Lokomotiv e sono a Venezia con la volontà di far bene e non certo di perdere la faccia».
Avete già familiarizzato con la nuova proprietà?
«Non proprio, il presidente non siamo ancora riusciti ad avvicinarlo, né io né la squadra. In compenso abbiamo brindato con la vodka assieme ad Aleks Samokhin qualche giorno prima che avvenisse la presentazione».
enricotv
00giovedì 10 marzo 2011 21:33
da www.ilgazzettino.it

Venezia, Samokhin stringe i tempi
Procedono i lavori al Penzo, mentre già lunedì inizieranno quelli al Taliercio per il sintetico

Giovedì 10 Marzo 2011,
Al Penzo una squadra di giardinieri impegnata a rattoppare il terreno di gioco, il consigliere Guerra a confronto con i tecnici del Comune per pianificare il restyling del Taliercio. Tutto qui? Certo che no, perché anche ieri il più attivo in seno al Venezia è stato Aleks Samokhin, il braccio operativo del nuovo presidente lagunare Yury Korablin.
«Abbiamo contattato due aziende di fama mondiale nel ramo dei campi in erba artificiale di ultima generazione - le parole di Samokhin - e quanto prima ci affideremo a quella che ci darà le maggiori garanzie di realizzare al Taliercio (in sostituzione dell'attuale campo in terra rossa, ndr), un campo sintetico in tre, al massimo quattro settimane, facendo partire i lavori possibilmente già lunedì prossimo».
Ieri il presidente Korablin ha fatto ritorno a Mosca, ma il 22 o 23 marzo sarà di nuovo in città: prima di assistere a Venezia-Treviso di domenica 27, infatti, siederà nel cda che ufficializzerà per Samokhin le cariche di amministratore delegato e vicepresidente.
«Domenica sarò allo stadio per l'importante gara con l'Opitergina e per verificare da vicino le condizioni del prato del Penzo (curato dalla Cooperativa Sociale Lungamarcia, ndr) che vogliamo in condizioni migliori per il derby col Treviso. A breve, inoltre, inizieremo ad incontrare i tifosi, ma soprattutto presenteremo in Comune una bozza del nostro progetto per il nuovo stadio di Tessera con le varie strutture annesse, dalla foresteria alla clinica medica. Ci siamo affidati allo studio locale Green House, presieduto da Angelo Grosso e che ha in Masud Esmaillou uno degli architetti di punta».
Sempre a proposito di progetti ieri mattina, tornando ai propositi di ammodernare il centro sportivo Taliercio, il consigliere Ignazio Guerra si è seduto attorno a un tavolo con alcuni tecnici dell'Amministrazione comunale.
«Per avviare subito la necessaria prassi burocratica - ha riferito il consigliere del Venezia - Proprio per anticipare il più possibile i tempi contiamo a breve di presentare un progetto cartaceo d'intervento».
Al Taliercio ad ogni modo alla realizzazione del primo campo sintetico al posto di quello stabilizzato in terra rossa, seguirà un intervento analogo per allestirne un secondo ex novo nella zona (più defilata) in cui il Comune costruirà il mini-impianto da 1.500 posti che manderà definitivamente in pensione il vecchio stadio Baracca.


L’ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE
Ferrazzi: «Un’esaltante voglia di fare»
Giovedì 10 Marzo 2011,
«La nuova proprietà del Venezia ha fretta? È nella logica delle cose, si tratta di persone concrete come ci siamo resi conto nel momento di chiudere la trattativa di acquisto del club. Ne sanno di calcio, sono ambiziose e possono fare investimenti importanti». L'assessore allo sport del Comune di Venezia, Andrea Ferrazzi, guarda con favore alla determinazione che il nuovo presidente arancioneroverde Yury Korablin e il suo staff stanno dimostrando nel voler essere da subito operativi. Sistemando fin d'ora il prato dello stadio Penzo, ma soprattutto al Taliercio sostituendo il campo «stabilizzato» in terra rossa con un sintetico di ultima generazione. «Progettare un terreno che possa rovinarsi il meno possibile consentendo di giocarci intensamente, anche per 18 ore al giorno, è sicuramente un segno di lungimiranza. Anche per questo l'amministrazione sta affiancando con i suoi tecnici la nuova proprietà per una realizzazione il più rapida possibile».
Il braccio destro del presidente Korablin, Aleks Samokhin, ha auspicato che il primo dei due campi sintetici previsti venga realizzato nell'arco di qualche settimana, per ospitare subito la prima squadra del Venezia (che durante l'inverno a volte ha dovuto allenarsi persino nel parcheggio), le giovanili, senza scordare che al Taliercio il Mestre femminile disputa il campionato nazionale di serie B.(m.del.)
Il custode della cripta
00sabato 12 marzo 2011 18:49
Da www.vesport.it si evince che è in costruzione un sito ufficiale per l'Unione Venezia (e sarebbe anche ora...).
enricotv
00giovedì 17 marzo 2011 14:30
da www.ilgazzettino.it

CALCIO Ufficiale la decisione di vietare la trasferta a Venezia
Il tecnico Cunico, intanto, sorride per le affermazioni del Belluno

Derby al Penzo
senza i trevigiani

Marco De Lazzari
Giovedì 17 Marzo 2011,
Come previsto e anticipato nei giorni scorsi Venezia-Treviso sarà un derby a... metà.
È di ieri infatti la comunicazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive che impedisce ai supporters della squadra della Marca di presenziare alla partita in programma domenica 27 marzo al Penzo per motivi di ordine pubblico.
La prescrizione prevede la chiusura del settore ospiti al Penzo nonchè il divieto di vendita dei biglietti per il match in questione ai residenti nella provincia di Treviso.
Come in occasione della gara d’andata, quando ai veneziani fu interdetta la presenza al Tenni, anche nel sentitissimo match di ritorno vi sarà un’unica tifoseria sugli spalti.
Ne perde lo sport - incitamento e sfottò sono parte dello spettacolo domenicale - ma ne guadagna la sicurezza.
Intanto il Venezia fa quadrato e volta le spalle alle scaramucce a mezzo stampa con il Belluno. Dopo aver già provveduto per bocca del ds Andrea Seno a rispedire al mittente le accuse lanciate dal presidente gialloblù Sergio Barzon - furente perché il club lagunare non ha accettato di anticipare al sabato il derby di domenica 20 marzo - in casa arancioneroverde il diktat è quello di concentrarsi soltanto sul calcio giocato.
«Il nostro obiettivo dev'essere solo quello di fare di tutto per vincere anche a Belluno, lasciamo che altri parlino pure e dicano quello che vogliono. A noi non deve interessare» ha tagliato corto il dirigente lagunare Aleks Samokhin, che per i lavori del nuovo campo sintetico al Taliercio ieri ha contattato la ditta Mondo dopo la già nota Tarkett.
In sintonia pure il tecnico Enrico Cunico, chiamato però più direttamente in causa da Barzon che aveva definito un'idiozia il fatto che il Venezia - per la presunta volontà del suo allenatore - non abbia acconsentito all'anticipo per giocare in concomitanza con il Treviso (domenica impegnato al Tenni col Torviscosa).
«Il mio parere circa l'opportunità di anticipare o meno la gara di Belluno l'ho dato solo alla mia società - chiarisce mister Cunico - non ai giornali né a nessun altro. Vorrei quindi sapere come possano esser dette certe frasi per «sentito dire». Alle cose inventate non posso certo replicare, davvero c'è di che sorridere».
Il tecnico vicentino del Venezia sottolinea però la legittimità della scelta - comunicata in via definitiva lo scorso 7 marzo, dopo la vittoria in casa della Sanvitese - di non giocare 24 ore prima.
«Il calendario lo conosciamo tutti da nove mesi, in vista della partita di Belluno peraltro ho diversi giocatori acciaccati e ciò mi conferma che abbiamo fatto bene a non stravolgere la nostra settimana-tipo di lavoro. Giocare al sabato avrebbe comportato la rinuncia al lunedì di riposo, ognuno ha i suoi motivi per prendere una determinata decisione e anche noi abbiamo avuto legittimamente i nostri. Da adesso non torneremo più sull'argomento e, soprattutto, non cadremo nelle trappole del nervosismo che altri provano a tenderci».


LA SQUADRA
È in dubbio solo Collauto



Giovedì 17 Marzo 2011,
Niente doppia seduta ieri per il Venezia, che in vista del match di domenica a Belluno (ore 14.30, stadio Polisportivo) si è allenato soltanto nel pomeriggio. Non solo a causa del maltempo, ma soprattutto anche per consentire ai giocatori acciaccati di recuperare senza forzare il lavoro sul campo. I dubbi maggiori riguardano Collauto, uscito nell'intervallo della gara vinta quattro giorni fa per 4-1 con l'Opitergina: il capitano si è procurato una leggera lesione muscolare al bicipite femorale, quindi la sua presenza per Belluno resta in dubbio. Nessuna lesione invece per Nicoletto che tuttavia sente ancora qualche fastidio, quindi anche il rientro del difensore non è ancora certo. Alle prese con affaticamenti muscolari sono anche Nichele, Malagò (dopo i crampi di domenica), Mazzeo (polpaccio) e Ferretti (coscia), ma tutti recupereranno in tempo utile. A marcare visita per squalifica sarà come previsto Lelj, al posto del quale in mediana potrebbe giocare titolare Borotto. Col gruppo infine si sono allenati regolarmente Casini, Casagrande e Barzan, i quali avrebbero dovuto rispondere alla convocazione da parte della Rappresentativa del girone C di serie D, ma a causa della pioggia l'allenamento è stato annullato. (m.del.)

enricotv
00venerdì 18 marzo 2011 22:56
da www.ilgazzettino.it

È morto Rigoni,
patron del rilancio


L’immobiliarsita originario di Asiago aveva salvato
il calcio in laguna quando fallì la gestione-Poletti



Venerdì 18 Marzo 2011,
Enrico Rigoni è morto mercoledì poco dopo le 21 all’Ospedale di Cittadella dove era stato trasferito d’urgenza per un’insufficienza respiratoria.
L’ex patron del Calcio Venezia (nella foto assieme al consigliere e amico Ignazio Guerra) era stato colpito pochi mesi fa da un tumore subito operato, al quale erano seguite le consuete cure che l’avevano debilitato notevolmente nel fisico.
Nell’ultimo mese la situazione si era particolarmente aggravata tanto che la firma sull’atto notarile per la cessione delle azioni alla cordata guidata da Yury Korablin era stata raccolta proprio in ospedale.
Cinquantacinque anni originario di Asiago ma residente a Campo San Martino, Enrico Rigoni lascia la moglie e quattro figli (Simone ha giocato nel Venezia sino all’inverno per poi passare al San Paolo Padova), ed era impegnato nel settore immobiliare.
Da sempre vicino alle sorti della formazione arancioneroverde e in particolare al settore giovanile proprio per la presenza del figlio, Rigoni si era subito reso disponibile a salvare il calcio a Venezia nell’estate del 2009 quando fallì la gestione-Poletti dell’allora società militante il Prima Divisione.
Accolto l’invito del sindaco di allora Massimo Cacciari e dell’allora presidente del Casinò Mauro Pizzigati (al quale lasciò la carica di presidente), l’immobiliarista ha finanziato la squadra rimanendo per buona parte del tempo nell’ombra sino a un anno fa, quando entrò direttamente nel Cda. Da allora ha proseguito nella gestione solitaria della società - rinunciando al ripescaggio in Seconda Divisione per motivi economici - sino all’arrivo della cordata russa guidata da Yury Korablin al quale ha ceduto l’intero pacchetto della società lagunare per 350 mila euro, chiudendo la propria gestione economica con la fine di febbraio.
Il nuovo presidente del Venezia Korablin, che l’ha voluto come consigliere nel nuovo Cda, si recherà oggi a far visita alla famiglia di Rigoni per portargli l’affetto della società e suo personale visto che nel corso della trattativa era nata una solida amicizia.
Il rito funebre si svolgerà sabato alle ore 10 nella chiesa di Arsego.
© riproduzione riservata


LA PROPOSTA
Ora Venezia
lo ricordi
con un torneo
di prestigio
di Luca Miani

Venerdì 18 Marzo 2011,
Se ne è andata una persona per bene. Non è una frase di circostanza, anche perchè non ci piacciono, è la semplice verità. Enrico Rigoni, un uomo che ha sempre avuto a cuore innanzitutto la propria famiglia e per questa si è messo a... giocare in grande.
Appassionato di calcio e affezionato al figlio Simone, l’ha seguito nella crescita nelle giovanili del Venezia, aiutando anche economicamente quella realtà quando la gestione-Poletti già vacillava e non garantiva continuità per i baby.
Da lì è nato il suo amore per il Venezia e per Venezia al punto da farlo sentire veneziano dentro, attaccato ai colori arancioneroverdi nonostante fosse vicentino d’origine e padovano d’adozione.
Inevitabile per lui rispondere presente per non far sparire il calcio dalla laguna e impegnarsi quindi in prima persona, pur sottolineando che soldi per sognare proprio non ce n’erano.
Sempre vicino alla squadra, ma anche riservato e non alla ricerca di visibilità personale, ha avuto un ottimo rapporto con tutto l’ambiente facendosi apprezzare per la sua sincerità che a volte - in un mondo come quello del calcio - pareva eccessiva.
Adesso sta a noi ricordarlo come si deve. E l’idea di organizzare un Memorial in suo onore da tenere a metà estate, coinvolgendo qualche grande club, potrebbe essere la maniera migliore.


SQUADRA E DIRIGENZA
«Merita riconoscenza»


Venerdì 18 Marzo 2011,
«Abbiamo avuto troppo poco tempo per conoscere e lavorare con una persona che, da subito, aveva colpito tutti noi per la sua grinta, serietà e amore per il Venezia». Il dirigente lagunare Aleks Samokhin ha commentato con il groppo in gola la brutta notizia della morte di Enrico Rigoni. «Mercoledì sera verso le 22 siamo stati informati che purtroppo non ce l'aveva fatta. Subito ho informato il presidente Korablin che già questa mattina alle 11 atterrerà da Mosca, si recherà dalla famiglia Rigoni e subito ritornerà in Russia. Il presidente, aveva salutato Rigoni l'8 marzo, purtroppo è stato un addio che ci addolora». «Nessuno di noi dimentica che se siamo ancora qui a parlare del Venezia è grazie a lui - le parole del ds Andrea Seno - grazie alla sua onestà che meriterà sempre tanta gratitudine. Del signor Rigoni rimarrà una traccia fatta di affetto e stima e la certezza che qualche cosa di veramente buono è stato fatto».
Ovviamente in considerazione dell'addio a Rigoni il viaggio a Mosca di Seno (per una tregiorni «tecnica» con il presidente Korablin e il dirigente Balashov) è stato rinviato, forse alla prossima settimana. «Una persona che ha fatto tanto per Venezia merita di essere ricordata - propone il capitano arancioneroverde Mattia Collauto - magari dedicandogli uno dei nuovi campi al Taliercio e un torneo. Innanzi alle prove della vita il silenzio è preferibile a tante parole, ma sinceramente credo che il nome di Enrico Rigoni si sia guadagnato tantissima riconoscenza». (m.del.)


PARLA MASSIMO VENTURINI
«Una persona delicata»


Venerdì 18 Marzo 2011,
Nella fase di transizione che ha portato al passaggio di consegne ai russi, Massimo Venturini, presidente della Municipalità di Mestre, è stato membro del Cda del Venezia assieme a Ignazio Guerra e Enrico Rigoni. «Ho conosciuto Rigoni per poco tempo, ma mi hanno colpito la sua umanità, delicatezza e la passione per questa squadra. Ricordo di averlo conosciuto a casa sua, dove mi invitò per presentarmi la famiglia e ebbi subito la sensazione di un gruppo unita. Lo ricorderemo sempre con affetto». Nonostante i problemi personali, Rigoni ha sempre seguito le vicende societarie. «Voleva essere informato su tutto perché voleva bene al Venezia e alla città. Voleva essere certo che la società fosse consegnata in mani fidate e a gente con propositi seri. È stato presente in tutti i passaggi chiave, solo dal notaio e alla presentazione ufficiale di Korablin non ha potuto esserci, la sua è una scomparsa che ci colpisce profondamente». Venturini ricorda poi il rapporto instauratosi coi russi. «Rigoni avrebbe voluto lavorare col settore giovanile e la nuova proprietà gli aveva proposto un incarico. Fra Rigoni e Korablin è scoppiato subito il feeling, i russi sono stati ospiti a casa sua e, prima di ripartire, sono andati a trovarlo in ospedale. A colpirli è stata la bontà della persona e l'unità della famiglia, hanno percepito subito quanto i figli fossero legati al padre». (g.gar.)


La figura
del dirigente



Venerdì 18 Marzo 2011,
Nato ad Asiago (Vicenza) il 22 luglio 1955 Enrico Rigoni, figlio di un imprenditore immobiliare e di una farmacista, riesiedeva a Campo San Martino (Padova). Sposato con Paola, aveva quattro figli, Giacomo, Andrea, Simone e Sara. Dopo il conseguimento del diploma era entrato nel mondo degli affari immobiliari seguendo le orme paterne, riuscendo a rendere proficua la propria attività acquistando e vendendo terreni e immobili, talvolta occupandosi anche della costruzione degli stessi. Il suo accostamento al Venezia Calcio risale al 2006, quando il suo terzogenito Simone (classe '88) lascia il settore giovanile del Cittadella per entrare negli Allievi arancioneroverdi allenati da Paolo Favaretto. È in quel periodo che, seppur dietro le quinte, inizia a sostenere economicamente il vivaio lagunare, facendosi via via coinvolgere fino a finanziare al 100% la Fbc Unione Venezia nata nell'estate 2009 in sostituzione della Ssc Venezia dei Poletti-Golban. Il 15 febbraio 2011 Rigoni aveva sottoscritto il contratto preliminare per la cessione del Venezia alla cordata russa del neo presidente Yury Korablin, il quale il 2 marzo scorso gli era subentrato completamente come patron arancioneroverde. (m.del.)


Guerra: «Un vero galantuomo,
se ne è andato in punta di piedi»


Venerdì 18 Marzo 2011,
Prima di lanciare il salvagente al pallone arancioneroverde nemmeno si conoscevano ma in pratica, dall'estate 2009 all'altro ieri, Enrico Rigoni e Ignazio Guerra divennero reciprocamente l'uno il primo referente dell'altro. «Ci ha lasciati prima di tutto un vero galantuomo - è il ricordo commosso dell'ex amministratore delegato, classe '43 originario di Gorizia - una persona pulita che ha rispettato gli impegni che si era assunto, dal primo all'ultimo, rispettando sempre la parola data».
Guerra e Rigoni avrebbero dovuto far parte entrambi del nuovo corso «russo» del club lagunare in veste di consiglieri. Con la scomparsa dell'ex patron è verosimile che anche Guerra opti per un passo indietro. «Ricordo che ci siamo conosciuti proprio quando l'avvocato Pizzigati e l'amministrazione comunale coordinarono l'operazione che consentì quantomeno di ripartire dalla serie D. Io allenavo i Primi Calcio della Marco Polo, il signor Rigoni invece era già più vicino al Venezia perché ci giocava il figlio Simone. Da un giorno all'altro abbiamo lavorato fianco a fianco, lui metteva i soldi e io ho cercato di gestirli nel miglior modo possibile, come fossero i miei».
Non più tardi di una ventina di giorni fa Enrico Rigoni aveva salutato con grande sollievo la positiva conclusione della trattativa con Yury Korablin. «Per lui era come aver chiuso il cerchio, aveva garantito un futuro al Venezia e in quel momento stesso ha avuto la soddisfazione di sentire che tutti i sacrifici fatti avevano portato al risultato sperato. Il Venezia Calcio esisteva ed esiste ancora, ora penserà al domani con le basi solide di una proprietà che può avere ambizioni e progetti che lui, per sua stessa ammissione, non sarebbe mai stato in grado di garantire».
«Era entrato in scena in punta di piedi e ne è uscito nello stesso modo - prosegue Ignazio Guerra - Era una persona tanto schiva, che rifuggiva la ribalta, quanto generosa. Ha lottato finché ce l'ha fatta contro una malattia tremenda ma che non gli ha mai tolto la voglia di provare a farcela. Qualche giorno fa mi aveva detto di sentirsi stanco, probabilmente sentiva che le forza lo stavano abbandonando: sono confortato dal fatto che se ne sia andato con la soddisfazione di aver consegnato il Venezia in buone mani».


IL CORDOGLIO DEGLI AMMINISTRATORI
Orsoni: «Ha dato futuro e fiducia alla squadra»


Venerdì 18 Marzo 2011,
Nell'avventura di Enrico Rigoni da patron del Venezia, l'amministrazione comunale ha avuto un ruolo importante ed unanime è il messaggio di cordoglio da parte delle Istituzioni, col sindaco Giorgio Orsoni che parla a nome della città. «Voglio esprimere il cordoglio personale e della città di Venezia per la scomparsa di Enrico Rigoni. A lui va il ringraziamento di tutta la città per l'impegno costante e appassionato per lo sport cittadino. In un periodo molto difficile per il Venezia, ha saputo ridare un futuro a squadra e società collaborando intensamente con l'amministrazione. Fino all'ultimo si è impegnato per traghettare il Venezia nelle mani di nuovi proprietari con grande responsabilità e senso civico del quale tutti siamo riconoscenti». Un aneddoto sempre taciuto lo racconta il vicesindaco Sandro Simionato: «Quando nel gennaio 2010 ci fu l'episodio del senzatetto che rischiò di venir bruciato vivo a Venezia, Rigoni mi chiamò offrendosi di ospitare l'uomo in uno dei suoi appartamenti. Si dispiaceva solo di non averne a Venezia, ma a Mestre. Non ha mai voluto che questo episodio venisse raccontato, era una persona di una sensibilità unica, vicino ai problemi della gente. Aveva la capacità di fare senza apparire, non cercava le luci dei riflettori ed era uomo generoso e disinteressato». L'assessore allo Sport Andrea Ferrazzi incontrò Rigoni la prima volta nel maggio 2010 e, durante la preparazione ad Asiago, fu invitato a pranzo con la famiglia. «Una persona delicata e di grande signorilità. È stato fondamentale per il Venezia mantenendo gli impegni e consegnando la squadra e il progetto di rilancio in mano alla nuova proprietà. L'ultima volta che l'ho sentito fu il giorno della presentazione dei russi a Mestre. Sarebbe voluto venire, purtroppo era in ospedale». (g.gar.)


IL RICORDO DELL’AVVOCATO PIZZIGATI
«Onorato di aver lavorato con lui»

Venerdì 18 Marzo 2011,
Mauro Pizzigati è stato presidente del Venezia sino a metà febbraio, quando è stato firmato l’accordo per il passaggio delle azioni alla cordata russa, al quale ha contribuito personalmente a livello professionale. «Ho conosciuto Rigoni quale persona limpida ed entusiasta, sincera e disponibile, nel momento più buio della storia del calcio lagunare, quando il pallone sembrava sul punto di sparire completamente. È stato grazie alla sua disponibilità economica e all’impegno dell’allora sindaco Massimo Cacciari che siamo riusciti a costutuire in tempi brevissimi la nuova società e ad ottenere l’iscrizione in serie D. E poi grazie a lui siamo riusciti a trovare un acquirente affidabile».
Sempre vicino alla squadra ma con discrezione. «Già, all’inizio non voleva nemmeno apparire, poi piano piano si è sciolto. Sono davvero onorato di aver lavorato al suo fianco e mi auguro che la città faccia qualcosa per ricordare in maniera adeguata un gentiluomo come lui».
Un ricordo in particolare? «Con tanto affetto mi vengono in mente gli abbracci dopo i gol, ma poi quella imprevista e terribile malattia ci ha privato della sua presenza».


LA VICINANZA DELLE ALTRE SOCIETÀ LAGUNARI
Brugnaro: «Esempio per tutti»

Venerdì 18 Marzo 2011,
«Esprimo il mio personale cordoglio e quello di tutta la Reyer alla famiglia Rigoni e alla società Venezia - sono le parole del presidente dell'Umana Reyer, Luigi Brugnaro - per la scomparsa di un uomo che con umiltà e in punta di piedi ha lasciato un segno importante nella vita dello sport veneziano. Il suo esempio resterà nei cuori di tutti gli sportivi».
Per Tommaso Pipitone, presidente del Veneziamestre Rugby, «Rigoni ha svolto in maniera egregia il compito di traghettatore. Ha avuto il coraggio di prendere in mano una squadra di calcio che stava per sparire ed è stato bravo a consegnarla in maniera ottimale alla nuova proprietà russa. Ancora una volta Venezia deve ringraziare un imprenditore non veneziano».
Sorpreso dalla notizia Renzo Berti, direttore generale del Venezia Calcio a 5. «Quando leggevo le dichiarazioni sui giornali di Rigoni rimanevo sempre colpito positivamente. Faceva sempre trasparire passione e tanto, tanto entusiasmo per quello che stava facendo. Molti dirigenti dovrebbero avere come riferimento questo uomo, che ha dato molto allo sport. È una notizia che ci rattrista molto, ci uniamo al dolore di tutti».
Terzio Luppari, da profondo conoscitore di calcio, mette l'accento sulla spontaneità del lavoro fatto da Rigoni. «Come consigliere regionale della Federcalcio e come presidente onorario dell'Edo Mestre dico che tutti quanti dobbiamo inchinarci, levarci il cappello e ringraziarlo. In un mondo difficile come quello del calcio, solo persone come lui consento di vedere in maniera serena il futuro del nostro sport, in particolare legato al settore giovanile. Magari tra qualche anno il Venezia tornerà in serie A, ma il seme per questa crescita lo ha messo Rigoni, che è stato in grado di mettere un "ponte sul Piave" quando le acque erano davvero agitate».
Infine Renato Marin, presidente della Fausto Coppi Gazzera. «Se ne è andata una figura carismatica che sicuramente mancherà a tutti gli sportivi, anche a quelli che seguono poco il calcio. Tutti noi dirigenti sportivi sappiamo quanto sia difficile lavorare nel nostro ambiente».
Andrea Martucci


I TIFOSI RICORDANO LA SUA GRANDISSIMA PASSIONE
«Grazie Enrico, ci hai salvati»


Venerdì 18 Marzo 2011,
«Una persona onesta, sempre limpida con tutte le anime del tifo arancioneroverde». Si racchiude in questo comune pensiero il ricordo delle varie componenti della tifoseria veneziana appena appreso, ieri mattina, della scomparsa di Enrico Rigoni. «Del signor Rigoni conserviamo un buonissimo ricordo. Una persona seria, senza dubbio il miglior presidente mai avuto negli ultimi anni - il ricordo di Filippo Boccalon dei Gate22 -. Con noi ha sempre tenuto un rapporto limpido dimostrandosi umile e mai atteggiandosi da proprietario. In questi due anni si è meritato il rispetto di tutti». Attraverso la nota ufficiale «Ciao Enrico», l'associazione Venezia United ha voluto esprimere il cordoglio alla famiglia e poi un pensiero per un presidente che, seppur al comando per poco tempo, è stato cruciale nella storia del calcio veneziano e verrà ricordato sempre come «il primo presidente del Fbc Unione Venezia». «Se n'è andata una gran bella persona. Enrico Rigoni è stato l'esempio di un'umanità d'altri tempi, di una generosità e di un disinteresse che fanno il bene dello sport. Grazie a lui e grazie alla sua disponibilità si è potuto ricostruire il futuro del calcio a Venezia; grazie a lui e grazie al suo amore per lo sport si può oggi guardare avanti verso un futuro più sereno dei colori arancioneroverdi. Non lo dimenticheremo mai». Nel frattempo il Centro Coordinamento Club Venezia Mestre, attraverso il presidente Luciano Romor, pensa già di intitolare alla memoria di Rigoni un club. «Credo sia un gesto doveroso per quello che ha rappresentato per il calcio a Venezia. Con noi è sempre stato onesto, ha sempre detto come stavano le cose senza creare illusioni. L'ultima volta che lo abbiamo visto, circa tre mesi fa, ci aveva spiegato che non poteva andare avanti, ma che avrebbe dato il Venezia in mani sicure perché voleva bene a questa società. Abbiamo sempre avuto massima fiducia». In uno dei periodi più bui del calcio lagunare «Rigoni è stato il salvatore del Venezia che, senza di lui, ora non starebbe nemmeno giocando - il pensiero di Giorgio Granzo dell'Associazione Venezia Club -. Il primo pensiero alla famiglia, siamo vicini col cuore. Poi un grande grazie alla persona perché è sempre stato un signore stimabile e cortese che verrà sempre ricordato dai tifosi e dagli sportivi veneziani» (g.gar.)

enricotv
00venerdì 18 marzo 2011 22:58
da www.ilgazzettino.it


VENEZIA
Ancora dubbi
per Malagò



Venerdì 18 Marzo 2011,
La seduta di rifinitura in programma questo pomeriggio al Taliercio sarà presumibilmente decisiva per sapere se a Belluno, nel match in programma dopodomani (ore 14.30, stadio Polisportivo), il Venezia potrà schierare o meno capitan Collauto e Malagò. Il tecnico Enrico Cunico deve far fronte dunque a problemi concentrati tutti a centrocampo: Lelj, infatti, è squalificato, Collauto ha una lesione di primo grado al bicipite femorale della gamba destra, mentre Malagò accusa noie muscolari al flessore dopo i crampi di domenica scorsa contro l'Opitergina. Le maggiori preoccupazioni riguardano Collauto, risparmiato da grossi carichi di lavoro proprio per tentare un recupero in extremis. In caso di forfait Cunico potrebbe schierare De Freitas trequartista alle spalle di Zubin e uno tra Ferretti e Mazzeo, con il primo favorito. Per Lelj invece giocherà Borotto, mentre se dovesse marcare visita anche Malagò ci sarebbe Casagrande al fianco di Nichele. In difesa recuperato Nicoletto ma con Vianello potrebbe esserci la riconferma di Aliberti. Ancora out due giovani, la punta Bisiol e l'esterno offensivo Pilon. (m.del.)



enricotv
00sabato 19 marzo 2011 18:43
da www.ilgazzettino.it


Questa mattina ad Arsego il rito funebre dell’ex patron

Tutta la squadra
all’addio a Rigoni


Marco De Lazzari
Sabato 19 Marzo 2011,
Familiari, amici, la squadra al completo, ma anche tifosi e semplici conoscenti.
Si ritroveranno in tanti questa mattina nella chiesa dei Santi Martino e Lamberto di Arsego (frazione di San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova) per l'ultimo saluto a Enrico Rigoni, l'ex patron del Venezia Calcio sconfitto dalla malattia che, poco dopo le ore 21 di mercoledì 16 marzo, lo ha tolto all'affetto dei suoi cari.
Un addio che ha scosso l'ambiente arancioneroverde attorno alla società che Rigoni, nonostante le sue origini non veneziane (era nato nel 1955 ad Asiago ma risiedeva a Campo San Martino, nel padovano), aveva retto economicamente da solo per un anno e mezzo.
Assunto il ruolo di patron nell'estate 2009, Rigoni rimase nell'ombra fino a un anno fa, quando cominciò ad uscire allo scoperto facendo presente che le sue risorse personali non gli avrebbe mai consentito di sostenere a lungo il club lagunare.
Ecco perché meno di tre settimane fa, il 2 marzo, è stata formalizzata la cessione del 100% del Venezia all'imprenditore russo Yury Korablin, il quale ieri mattina è atterrato al Marco Polo direttamente da Mosca per recarsi personalmente a portare il suo cordoglio alla moglie Paola e ai quattro figli di Enrico Rigoni.
«Il presidente ha manifestato tutta la sua vicinanza alla famiglia - riferisce il dirigente Aleks Samokhin, presente all'incontro di ieri pomeriggio nella casa di Campo San Martino - La morte del signor Rigoni ha scosso tutti noi, anche Korablin che pur conoscendolo da pochi mesi ne aveva subito apprezzato, nel corso della trattativa societaria, la grande semplicità e umanità».
Korablin questa mattina interverrà nella chiesa parrocchiale di Arsego per la cerimonia funebre, dopodiché farà rientro a Mosca per poi ritornare a Venezia all'inizio della prossima settimana, essendo previsto per giovedì 24 marzo un consiglio di amministrazione per riordinare le cariche in seno al Venezia.
Al rito funebre prenderanno parte anche molti tifosi che con Rigoni avevano instaurato nel tempo un rapporto confidenziale e amichevole. Al gran completo sarà presenta anche la prima squadra arancioneroverde con una rappresentanza di quel settore giovanile in cui Rigoni aveva iniziato ad accostarsi al Venezia.


LA FIGURA DEL DIRIGENTE NELLE PAROLE DEGLI EX Ad entrambi ha dato un’opportunità unica
Volpato e Favaretto: «Gli saremo sempre riconoscenti»
Sabato 19 Marzo 2011,
Alla famiglia Rigoni l'ex attaccante lagunare Giovanni Volpato si è accostato soprattutto per l'amicizia instaurata col figlio di Enrico, Simone, suo compagno di squadra lo scorso anno a Venezia e in questa stagione al San Paolo Padova. «La brutta notizia è un dolore forte per la moglie e i figli ma anche per tutti coloro i quali aveva avuto modo apprezzare il signor Rigoni - le parole di Volpato, compaesano della famiglia - Personalmente gli sarò sempre riconoscente, perché prendendomi al Venezia mi ha permesso di essere ancora un calciatore e di superare le mie difficoltà personali di quel periodo».
Il centravanti padovano proprio per il suo rapporto quotidiano con Simone Rigoni era diventato quasi uno di casa. «L'avevo visto martedì, purtroppo stava male ma in questi casi non si smette mai di sperare. Il dispiacere è enorme perché il signor Rigoni non ha mai fatto mancare niente a nessuno ed è sempre stato trasparente e "vero". Tante persone come me lo ricorderanno sempre con tanto affetto».
Anche Paolo Favaretto, tecnico del Venezia nella serie D 2009/10, ha parole molto umane per Enrico Rigoni. «Professionalmente mi ha dato una grande possibilità, di allenare la squadra della mia città nell’anno-zero. Ma a prescindere dal rapporto di lavoro, che peraltro si era interrotto, mi piace ricordare la positività e la qualità della persona, doti che penso siano state percepite da tutte le persone che si sono accostate a lui. Non ci possono essere parole in simili momenti, ma di sicuro se il calcio veneziano è ancora vivo bisognerà dirgli grazie per sempre». (m.del.)


A Belluno
un Venezia
rivoluzionato
a centrocampo


Sabato 19 Marzo 2011,
L'allenamento di rifinitura di ieri pomeriggio non ha consentito al tecnico Enrico Cunico di sciogliere i dubbi circa il possibile recupero degli acciaccati Collauto e Malagò, entrambi alle prese con problemi muscolari. L'ex allenatore del Montebelluna ha confidato che il capitano ha il 50% di possibilità di scendere in campo domani a Belluno (ore 14.30, arbitro Giovani di Grosseto), mentre Malagò solo il 20%, visto che anche nell'ultima seduta si sono allenati senza forzare. Di conseguenza Cunico per la trasferta al Polisportivo dovrà far fronte a una sostanziale emergenza a centrocampo. Lelj infatti è squalificato, quindi accanto a Nichele sarà Borotto a ritrovare una maglia da titolare a quasi due mesi e mezzo di distanza da quella indossata nel ko di Este. Chi non gioca una gara dall'inizio da tre mesi è invece il brasiliano De Freitas, indiziato numero uno per il ruolo di trequartista nel caso in cui Collauto non recuperasse. Regolarmente arruolabili Nichele, Mazzeo e Ferretti dopo i fastidi accusati nei giorni scorsi. Per il resto Cunico è alle prese anche con un doppio ballottaggio, in difesa tra Aliberti e Nicoletto, in attacco tra Ferretti e l'ex bellunese Mazzeo per far coppia con Zubin. (m.del.)
enricotv
00martedì 22 marzo 2011 22:28
da www.ilgazzettino.it


BARZON CONTINUA LA POLEMICA
«Lagunari poco sportivi»

Martedì 22 Marzo 2011,
Sergio Barzon è un presidente diviso a metà. Il volto diventa solare quando, il giorno dopo la bella prova del suo Belluno, capace di fermare la capolista Venezia, parla dello stadio, di una festa di sport, dei giocatori che elogia in blocco («ma in particolare Timi Lahti»). Poi si rabbuia, se deve affrontare il tema della polemica, che pure ha acceso lui, proprio una settimana fa, quando in un’intervista su queste pagine aveva attaccato il Venezia. Per vari motivi. In primis il rifiuto di giocare l’anticipo, ma anche per i torti arbitrali delle ultime stagioni nei confronti diretti.
Cosa brucia di più? Forse il fatto che l’allenatore del Venezia, Cunico, abbia detto che «Barzon istiga alla violenza»? «Se penso alla partita, chi deve essere accusato di violenza? Io o i giocatori del Venezia? Dicono che io avrei definito "mercenari" i giocatori veneziani, entrando nel loro spogliatoio. Le cose sono andate diversamente».
Come sono andate allora? «Ero nel corridoio all’esterno dei due spogliatoi, vicino al nostro Radrezza, colpito durissimo. E ho commentato il fatto con rammarico, perché il fallo è stato commesso da un "mercenario" (il riferimento è all’ex Nicoletto, che è feltrino di Fonzaso, ndr)».
L’intervento su Radrezza non sarà stato portato per fare male... «Ma se entri così, può succedere che l’avversario si faccia male. Ed è successo. Speriamo non si sia rotto i legamenti del ginocchio».
Insomma, il Belluno disapprova il comportamento dei giocatori del Venezia. «Esatto. Mi riferisco anche ai colpi al nostro portiere, o allo stesso Lahti, alle entrate di giocatori come Zubin. Loro non sono stati sportivi».
Secondo altre fonti veneziane, sarebbe partita anche la parola «ladri». «Non l’ho mai detta».
La partita, per il Belluno, è stata eccellente. «Bravi tutti, proprio tutti. Bravo il nostro allenatore. Peccato Brustolon abbia sbagliato quel gol sullo zero a zero: se fossimo andati in vantaggio sarebbe stata un’altra partita».
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:53.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com