Il vescovo boccia l'hotel delle lucciole
Ieri pomeriggio, in occasione della prima domenica di quaresima, il vescovo Andrea Bruno Mazzocato ha tenuto la sua prima meditazione in Cattedrale. Oggetto della riflessione: il vizio della lussuria.Mons. Mazzoccato ha condannato questo malcostume senza risparmiare critiche severe alle Amministrazioni che, a suo parere, pensano solo a "disciplinare e contenere" il fenomeno, invece di risolverlo. E di fronte alle ultime novità da Villorba, dove si pensa di aprire una sorta di hotel-accoglienza per le lucciole, il riferimento polemico sembra piuttosto chiaro. "E' tornato, in questi tempi, un dibattito su come far fronte al diffondersi del fenomeno della prostituzione lungo le nostre strade - ha ammonito il vescovo dopo le letture - I sindaci e gli amministratori si trovano in grave difficoltà per arginare il disordine pubblico che questa pratica disonesta sta creando. La discussione, però, riguarda solo la ricerca di modi per disciplinare e contenere la prostituzione perché non sia di disturbo alla viabilità o ad una vita tranquilla nelle città e nei paesi".
Il rimprovero che Mazzoccato fa alle autorità è semplice: pensate ad arginare, in modo che non si veda il problema, quando invece la soluzione è un'altra. "A costo di apparire un po' ingenui, diciamo una cosa che è fin troppo evidente: il problema sarebbe risolto se si riconoscesse che la prostituzione è, prima che un disordine sociale, un male morale che va evitato".Naturalmente, il vescovo si rivolge in primo luogo alla propria comunità e mette in guardia i fedeli dal tenere un comportamento contraddittorio rispetto ai valori cristiani: "Un cristiano che cerca una prostituta fa del male a se stesso perché perde il senso della propria dignità e non indirizza verso un vero amore le energie avute da Dio - afferma Mazzoccato che poi insiste -. Manca, poi, gravemente di rispetto alla donna a cui si rivolge, anche se essa si rende disponibile. Non mostriamo sensibilità verso le donne e la loro dignità specialmente se - come purtroppo tutti sappiamo - molte di esse sono state ridotte a dare quelle prestazioni con forme di violenza di vario tipo. Se è sposato, il cristiano offende in modo grave la propria moglie e i propri figli; sia che lo sappiamo, sia che non ne siano informati".È stata un'invettiva in piena regola quella del vescovo contro la lussuria e la prostituzione, un discorso che non ammette giustificazioni di alcun tipo, secondo il rappresentante della Chiesa: "Dobbiamo con schiettezza affermare che il vizio della lussuria ha una forte diffusione nella nostra società. Non solo è diffuso ma è sempre più tollerato e anche giustificato. Da un po' di tempo si sta diffondendo una mentalità che tende a non dare giudizi morali sui modi di vivere i propri affetti e la propria sessualità. Per ognuno è rivendicato il diritto di comportarsi come meglio gli pare perché si tratta di comportamenti che riguardano la propria vita privata e non hanno alcun effetto negativo sulla vita sociale e su altre persone".
Infine, per il vescovo Mazzoccato, occorre "prendere posizione con chiarezza contro la lussuria".Parole, queste ultime, che potrebbero essere lette come un monito o un suggerimento rivolto alle autorità locali.
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