Vittorio Veneto e i misteriosi boati

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enricotv
00venerdì 28 gennaio 2011 19:26
da www.ilgazzettino.it


IL GIALLO La ditta di Brescia sta monitorando anche la centralina di Ceneda
Ancora boati: è incubo
Nuove esplosioni tra le 5 e le 7 di ieri; una molto violenta anche mercoledì sera

Luca Anzanello
Venerdì 28 Gennaio 2011,
Da Vittorio a Farra d'Alpago, da Trieste a Venezia fino a Roma e Brescia. Anche ben al di fuori dei confini cittadini si studia il caso dei boati che da più di un mese turbano i sonni dei residenti in Fadalto. Anche la notte scorsa sono stati percepiti «colpi» simili a esplosioni: uno, particolarmente potente, alle 23.03 di mercoledì, addirittura una serie tra le 5 e le 7 di ieri mattina. E anche se l'origine dei fenomeni è ancora misteriosa, il summit tra enti locali e forze dell'ordine che si è svolto martedì prima sul posto e poi in municipio inizia a dare i primi risultati sotto l'aspetto operativo: mercoledì e ieri giovedì sono stati installati dei sismografi a Fadalto basso, in collaborazione con l'istituto di geofisica sperimentale di Trieste. Il primo, l'altro ieri, è stato installato nel garage di un'abitazione privata in via del borgo Faè. «Nel frattempo - spiegano al comando della Polizia Locale vittoriese, dove ha sede anche la protezione civile comunale - continuiamo ad annotare le segnalazioni di boati che ci pervengono dai cittadini». Ieri al comando di Terrazza Concordia i vigili urbani hanno avuto un primo incontro con il titolare di una ditta di Brescia convenzionata con il dipartimento della Protezione civile nazionale di Roma e incaricata di monitorare la centralina del «sistema accelerometrico» installata alla scuola media Da Ponte, al polo opposto della città rispetto al Fadalto. Il monitoraggio consentirà di confrontare gli eventuali fenomeni registrati alla Da Ponte con quelli fadaltini.
E intanto del «caso boati» si sta occupando anche l'amministrazione comunale di Farra d'Alpago: anche in questo territorio, infatti, i boati vengono percepiti e i rilevamenti sono in corso, in stretto contatto con la giunta e gli uffici vittoriesi. Anche il Corpo Forestale dello Stato sta seguendo la situazione.
E mentre proseguono le rilevazioni dei fenomeni, sia empiriche che con le nuove strumentazioni, martedì e mercoledì prossimo i vertici di Polizia Locale e Protezione civile saranno a Venezia per partecipare a due distinte riunioni che si terranno nella sede del Dipartimento regionale di protezione civile. In una si affronteranno gli aspetti più tecnici del caso fadaltino, nell'altra sarà discusso il ruolo che il volontariato, oltre alle istituzioni, potrà avere nella gestione della vicenda, ad esempio per rilevare i fenomeni. «Ci sono residenti in Fadalto molto spaventati da quanto sta accadendo. Ma va evitato l'allarmismo» chiosa l'assessore di reparto Mario Rosset.
© riproduzione riservata
Il custode della cripta
00venerdì 28 gennaio 2011 21:45
Questa notizia mi aveva colpito qualche giorno fa. C'era chi addirittura ipotizzava l'imminente arrivo di un terremoto, ma ovviamente se il boato non è supportato da nessuna vibrazione allora l'ipotesi sembra non essere fondata (comunque recentemente ci sono state delle lievi scosse nel pordenonese e nel bellunese).

In ogni caso, questo fenomeno mi sembra tragicomico. "Tragico" nel senso che personalmente la vista delle montagne l'ho sempre associata a un qualcosa di severo e minaccioso, e questi boati potrebbero essere metaforicamente intesi come un "ruggito" hehe
Ma anche "comica", nel senso che mi sembra strano che da settimane non si riesca a scoprire da cosa dipenda la cosa. Possibile che non ci sia nessuno nei paraggi nel momento di un boato che possa dare qualche indizio ?
Murdock FBC
00lunedì 31 gennaio 2011 21:56
Re:
Il custode della cripta, 28/01/2011 21.45:

Questa notizia mi aveva colpito qualche giorno fa. C'era chi addirittura ipotizzava l'imminente arrivo di un terremoto, ma ovviamente se il boato non è supportato da nessuna vibrazione allora l'ipotesi sembra non essere fondata (comunque recentemente ci sono state delle lievi scosse nel pordenonese e nel bellunese).

In ogni caso, questo fenomeno mi sembra tragicomico. "Tragico" nel senso che personalmente la vista delle montagne l'ho sempre associata a un qualcosa di severo e minaccioso, e questi boati potrebbero essere metaforicamente intesi come un "ruggito" hehe
Ma anche "comica", nel senso che mi sembra strano che da settimane non si riesca a scoprire da cosa dipenda la cosa. Possibile che non ci sia nessuno nei paraggi nel momento di un boato che possa dare qualche indizio ?


altro che AREA 51 [SM=g2172119]

Il custode della cripta
00lunedì 31 gennaio 2011 22:20
A parte gli scherzi, ieri al TGR su Raitre hanno detto che secondo qualcuno si tratta di esperimenti militari hehe.
Poi c'è chi ipotizza la caccia di frodo.
enricotv
00lunedì 31 gennaio 2011 22:50
Si ma caccia di frodo con dei boati?!
zonastadio
00lunedì 31 gennaio 2011 23:37
su studio aperto dicevano che poteva essere pure la pioggia
TV DOSSON
00martedì 1 febbraio 2011 11:57
Io lavoro a Vittorio Veneto e sono molto perplessi e preoccupati,sono stati messi dei sismografi nell'area interessata,ma i boati non hanno nulla a che fare con le scosse sissmiche!
enricotv
00martedì 1 febbraio 2011 13:26
Hanno appena detto al tg2 che l'ipotesi più accreditata è dovuta all'Avril (fiume di vittorio veneto); albertosauro sarà sicuramente più dettagliato.
Il Gera
00martedì 1 febbraio 2011 18:45
Re:
zonastadio, 31/01/2011 23.37:

su studio aperto dicevano che poteva essere pure la pioggia




ah, non parlavano di cani, gatti e dei comunisti che vogliono uccidere Silvio?
zonastadio
00martedì 1 febbraio 2011 19:39
Re: Re:
Il Gera, 01/02/2011 18.45:




ah, non parlavano di cani, gatti e dei comunisti che vogliono uccidere Silvio?


bhe oltre a questi argomenti e il gossip, i fenomeni inspiegabili sono il piatto forte del programma (chiamarlo tg è irrispettoso verso chi fa informazione seriamente)

enricotv
00mercoledì 2 febbraio 2011 00:16
da www.ilgazzettino.it

«Sì, temiamo il peggio»

Giorgio Marenco
Martedì 1 Febbraio 2011,
I misteriosi boati del Fadalto tengono sulle spine i residenti della Val Lapisina. Si susseguono incontri fra esperti, la popolazione si tiene informata e partecipa alle riunioni, ma di fronte al ciclico ripresentarsi dei fenomeni chiede di saperne di più. Per fortuna, anche in questo caso, l’uomo dimostra di avere un’incredibile capacità di adattamento: perfino chi ha il sonno leggero riesce ora a trascorrere la notte senza bruschi risvegli.
«Il fenomeno si sta intensificando -afferma Ornella Frare di via Var Calde- Ogni notte avverto forti esplosioni nel sottosuolo. Ho pensato ai ladri, poi ai bracconieri notturni, da poche settimane invece mi sono convinta della realtà. Continuano a dirci che non ci sono movimenti tellurici e che è pronto un piano di evacuazione. L'angoscia sale aspettando che geologi e ricercatori svelino il mistero».
A Fadalto Alto anche Lino Pierobon non nasconde la sua preoccupazione. «Domenica 23 la casa ha tremato -ricorda- Anche adesso da tre giorni non c'è tregua, a volte avverti boati cupi, in altre botti soffocati. Abbiamo scritto al sindaco per conoscere le iniziative che intende assumere, ma ci viene detto che prima di tutto va localizzato il fenomeno».
E si fanno strada anche le ipotesi peggiori. «Cosa potrebbe succedere -si chiede Pierobon- se il versante del Visentin che sovrasta il lago di Santa Croce dovesse cedere?».
«La prima volta che l'ho avvertito sembravano dei tuoni -racconta Luciano Dal Gobbo- Tre, uno dietro l'altro. Erano le sei di sera ed è saltata la corrente. A tutto questo non so proprio darmi una spiegazione, aspetto di conoscerla dagli esperti. Ma quando?».
Da Fadalto Alto a Fadalto Basso, dove i botti si avvertono con sempre maggiore intensità, il passo è breve.
«Ho sempre pensato che il problema derivasse dai piloni dell'autostrada -interviene Silvano Piccin- ma mi sono dovuto ricredere e mi sono fatto l'idea che si tratti di movimenti sotterranei causati dalle piogge».
La vita quotidiana qui non muta, incontriamo due donne a passeggio sulle rive del lago Morto.
«Ho avuto una settimana relativamente tranquilla -dice Iole Casagrande- Temo però che prima o poi la montagna ci venga addosso».
«Non c'è tregua -afferma Maria Salvador- anche l'altro ieri alle 14 e poi in piena notte i colpi sono stati numerosi e potenti. Abito qui da oltre 80 anni, mai avvertito cose simili».
Poco distante Vigilia Balbinot e Marcello Casagrande invece non sembrano preoccupati per niente.
«Non credo nel terremoto -dice Vigilia- Forse è l'acqua che crea questi strani movimenti nel sottosuolo. Dicono che le case tremano, la mia ancora no».
«Ho lavorato per anni nei cantieri -afferma Casagrande- quei boati assomigliano ai botti di esplosivo in galleria. Mi sento tranquillo, almeno per ora».
Intanto sabato nelle ex scuole è programmato un altro incontro con la popolazione, probabilmente verranno comunicati i primi dati rilevati dai cinque rilevatori piazzati in vari punti della zona interessata.

enricotv
00mercoledì 2 febbraio 2011 10:35
da www.gazzettino.it

Mauro Corona: «I boati sul Fadalto di
origine umana, forse sono gli americani»


L'artista sui fenomeni fra Treviso e Belluno: «La spiegazione
potrebbe stare in gallerie sotterranee che partono da Aviano»



di Gigi Bignotti
TREVISO - Allora Mauro Corona, cosa sono questi boati in Fadalto e poi in Alpago? L’uomo della montagna - lo scrittore-scultore 60enne che vive a Erto sotto il monte Toc - ha un’esitazione, sospira, ma poi è il solito fiume in piena. «Sto seguendo questa vicenda anche se di persona non li ho ancora sentiti. Nella mia vita, comunque, ho una lunga esperienza di boati quassù fra le montagne. Ne ho sentiti decine di volte, anche di recente qui sopra in Val Zemola».

E che idea si è fatto?
«Guardate, dovrei sentirli, anche per pochi istanti, per capire meglio, comunque, da quello che leggo, non dovrebbe essere la terra che trema... Io quindi dico alla gente di stare tranquilla».

Nulla a che fare con movimenti tellurici?
«No, non è neppure un micro-terremoto perchè in quel caso ci sarebbero movimenti sussultori, nelle case si vedrebbero ondeggiare i lampadari, insomma tutti i segnali di un sisma».

E invece...?
«Invece si tratta soltanto di boati, a quanto mi ha detto anche un amico che li ha sentiti. Quindi potrebbero essere gli echi di qualche esplosione sotterranea, lavori insomma, scavi oppure esercitazioni militari».

Intende degli americani?
«Sì, certo, e chi se no? Più volte mi ricordo di averle sentite quassù quelle esplosioni. Poi ho scoperto che ad Aviano o nella zona era state compiute esercitazioni con esplosivi. I boati non erano altro che le volate ovvero il rumore che si trasmetteva tra le gallerie sotterranee».

Ma potrebbe essere arrivato fino nel Vittoriese?
«Certo, teoricamente se trova le gallerie in cui incanalarsi può arrivare anche molto lontano e a distanza di tempo trasmettendosi da una volta all’altra...»

Anche di alcune ore?
«Sì, possono trascorrere ore fra la prima esplosione e la sua eco. Appunto come succede spesso in Val Zemola proprio per qualche esercitazione dei militari americani, ma non è detto che siano loro. Ci possono essere scavi anche di aziende private che usando la dinamite provocano questi boati».

Lei è esperto di queste operazioni sotterranee?
«Nonostante quanto dice qualcuno dei mei detrattori che mi vede fare il pagliaccio in tv (ma ormai tutto quanto uno vuol fare deve dirlo in tv, altrimenti è come se non fosse accaduto), io da giovane ho lavorato in miniera, ho fatto scavi e gallerie, insomma mi sono sporcato le mani...».

Quindi conosce la montagna anche dal di dentro?
«Sì, l’ho vissuta dal di dentro, l’ho ascoltata e la conosco a fondo, anche se ad esempio quel "Tirocinio" (il giornalista Trocino, ndr, che è appena uscito con un libro dissacrante) mi sbeffeggia inserendomi fra le "popstar della cultura". Avesse letto lui tutti i classici che io conosco a memoria».

Per finire: questi boati sono "colpa" dell’uomo?
«Purtroppo credo di sì, all’uomo non bastano mai le opere che già ha realizzato, continua ad alterare la natura, vuole continuamente modificarla e assogettarla. Questi segnali sono gli effetti collaterali con cui ormai dobbiamo tristemente convivere, ma ripeto, in questo caso, non c’è nulla di cui allarmarsi».

Mercoledì 02 Febbraio 2011 - 08:44 Ultimo aggiornamento: 09:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ZakkTV
00mercoledì 2 febbraio 2011 11:27
Re:
enricoutv83, 02/02/2011 10.35:

da www.gazzettino.it

Mauro Corona: «I boati sul Fadalto di
origine umana, forse sono gli americani»


L'artista sui fenomeni fra Treviso e Belluno: «La spiegazione
potrebbe stare in gallerie sotterranee che partono da Aviano»



di Gigi Bignotti
TREVISO - Allora Mauro Corona, cosa sono questi boati in Fadalto e poi in Alpago? L’uomo della montagna - lo scrittore-scultore 60enne che vive a Erto sotto il monte Toc - ha un’esitazione, sospira, ma poi è il solito fiume in piena. «Sto seguendo questa vicenda anche se di persona non li ho ancora sentiti. Nella mia vita, comunque, ho una lunga esperienza di boati quassù fra le montagne. Ne ho sentiti decine di volte, anche di recente qui sopra in Val Zemola».

E che idea si è fatto?
«Guardate, dovrei sentirli, anche per pochi istanti, per capire meglio, comunque, da quello che leggo, non dovrebbe essere la terra che trema... Io quindi dico alla gente di stare tranquilla».

Nulla a che fare con movimenti tellurici?
«No, non è neppure un micro-terremoto perchè in quel caso ci sarebbero movimenti sussultori, nelle case si vedrebbero ondeggiare i lampadari, insomma tutti i segnali di un sisma».

E invece...?
«Invece si tratta soltanto di boati, a quanto mi ha detto anche un amico che li ha sentiti. Quindi potrebbero essere gli echi di qualche esplosione sotterranea, lavori insomma, scavi oppure esercitazioni militari».

Intende degli americani?
«Sì, certo, e chi se no? Più volte mi ricordo di averle sentite quassù quelle esplosioni. Poi ho scoperto che ad Aviano o nella zona era state compiute esercitazioni con esplosivi. I boati non erano altro che le volate ovvero il rumore che si trasmetteva tra le gallerie sotterranee».

Ma potrebbe essere arrivato fino nel Vittoriese?
«Certo, teoricamente se trova le gallerie in cui incanalarsi può arrivare anche molto lontano e a distanza di tempo trasmettendosi da una volta all’altra...»

Anche di alcune ore?
«Sì, possono trascorrere ore fra la prima esplosione e la sua eco. Appunto come succede spesso in Val Zemola proprio per qualche esercitazione dei militari americani, ma non è detto che siano loro. Ci possono essere scavi anche di aziende private che usando la dinamite provocano questi boati».

Lei è esperto di queste operazioni sotterranee?
«Nonostante quanto dice qualcuno dei mei detrattori che mi vede fare il pagliaccio in tv (ma ormai tutto quanto uno vuol fare deve dirlo in tv, altrimenti è come se non fosse accaduto), io da giovane ho lavorato in miniera, ho fatto scavi e gallerie, insomma mi sono sporcato le mani...».

Quindi conosce la montagna anche dal di dentro?
«Sì, l’ho vissuta dal di dentro, l’ho ascoltata e la conosco a fondo, anche se ad esempio quel "Tirocinio" (il giornalista Trocino, ndr, che è appena uscito con un libro dissacrante) mi sbeffeggia inserendomi fra le "popstar della cultura". Avesse letto lui tutti i classici che io conosco a memoria».

Per finire: questi boati sono "colpa" dell’uomo?
«Purtroppo credo di sì, all’uomo non bastano mai le opere che già ha realizzato, continua ad alterare la natura, vuole continuamente modificarla e assogettarla. Questi segnali sono gli effetti collaterali con cui ormai dobbiamo tristemente convivere, ma ripeto, in questo caso, non c’è nulla di cui allarmarsi».

Mercoledì 02 Febbraio 2011 - 08:44 Ultimo aggiornamento: 09:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA



L'avevo detto che c'entravano gli amerciani [SM=x397166]

enricotv
00martedì 8 febbraio 2011 11:12
da www.ilgazzettino.it

Treviso. Boati sul Fadalto: i sismografi
registrano 115 scosse in una settimana


Secondo gli esperti si tratta di microterremoti superficiali
Le onde sonore dei crolli amplificate perché la zona è carsica




TREVISO - Microterremoti tanto lievi da non far tremare la terra, ma così superficiali da far uscire la loro "voce" con tuoni e boati che spaventano la popolazione. È la spiegazione al mistero dei boati del Fadalto - la sella sulla Val Lapisina che divide il comune di Vittorio Veneto (Treviso) da quello di Farra d'Alpago (Belluno) - aree altamente sismiche e a rischio frane per l'instabile struttura geologica, di natura carsica. Il verdetto, comunque non ancora definitivo, lo hanno dato una trentina di esperti, soprattutto i geologi dei centri sismologici di Udine e Trieste, che stamane si sono dati appuntamento a Mestre per fare il punto della situazione con la Protezione Civile, il Cnr e gli amministratori della zona.

I boati, avvertiti dalla gente da qualche tempo, sono stati messi sotto osservazione con una rete di sette sismografi (uno era già presente) approntata in zona che ha permesso di rilavare 115 scosse in una sola settima. Tutti fenomeni minimi, racchiusi in un fazzoletto di terra di due chilometri in località Fadalto Basso, non sono avvertibili dall'uomo (il maggiore è stato di magnitudo 1,5), ma che avvengono in strati superficiali facendo così sentire il rombo probabilmente amplificato dalle cavità carsiche del monte Pizzoc e della piana del Cansiglio.

È escluso, al momento, il pericolo di crolli o frane di costoni di roccia. I geologi che hanno operato sul campo hanno trovato numerose fratture e formazioni pinnacolari (in quella che è una zona che periodicamente ne registra anche di consistenti). Ma sono tutte datate e sostanzialmente stabili, nonostante le piogge intense e la neve. Il fatto che si tratti di un microterremoto non consente però la massima tranquillità.

Non c'è motivo di allarme, assicurano i tecnici, e tuttavia saranno attivati tutti gli strumenti per mettere sotto attenzione l'area. Il Cnr e i centri sismologici proseguiranno nella raccolta dei dati ogni due, tre giorni. I comuni interessati, le Province, i vigili del fuoco, le forze dell'ordine e la Protezione civile terranno informati da una parte i 500 abitanti della zona, dall'altra monitoreranno le aree per prevenire eventuali danni a cose e persone. Tutti atti essenziali - è stato detto - in una zona ad alto rischio sismico com'è quella del Fadalto, che gravita sulla conca dell'Alpago. Un'area teatro di terremoti disastrosi, come l'ultimo, nel 1936, che raggiunse il 9° grado della scala Mercalli.

Lunedì 07 Febbraio 2011 - 14:48 Ultimo aggiornamento: 19:31
Il custode della cripta
00mercoledì 9 febbraio 2011 13:29
Questa notizia ieri (era nelle locandine) mi ha sorpreso, pensavo e speravo che non fosse vera. In effetti ultimamente qualche abitante aveva detto di sentire delle vibrazioni.
Resta il fatto che dovrebbe trattarsi di vibrazioni derivanti non da classiche rotture della crosta terrestre (in questo caso, posso dire solo che per fortuna abito nella zona diametralmente opposta a Vittorio Veneto, nell'ambito della provincia di Treviso), ma dalla forza dell'acqua all'interno delle montagne, o dalle montagne stesse (che ho letto essere con i versanti un po' "affaticati" e quindi propensi a scendere).
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