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RASSEGNA STAMPA “Niente soldi dalla Russia, nuova penalità in arrivo per l’Unione Venezia”
17 febbraio 2015
Al miracolo credevano ormai in pochi, i soldi per pagare i contributi e le spettanze Irpef relative ai mesi di novembre e dicembre non sono arrivati. Il risultato, per il FBC Unione Venezia, sarà un ulteriore deferimento e costerà almeno un punto di penalizzazione, che andrà ad aggiungersi a quello che verrà comminato per il precedente mancato pagamento dello scorso 16 dicembre. Il club arancioneroverde si sta infilando in un budello da cui sembra davvero difficile uscire. La assoluta opacità della situazione economico-finanziaria della società non può certo far dormire sonni tranquilli ad una tifoseria sempre più disorientata a e disamorata, specie in prospettiva futura. L’accumularsi di debiti è infatti preoccupante in chiave iscrizione, stante le difficoltà del patron moscovita e dei suoi finanziatori a reperire cifre tutto sommato modeste come quelle necessarie all’ordinaria amministrazione di una stagione gestita tutta al risparmio. E, in queste condizioni, parlare di grandi progetti, di stadio nuovo, di investimenti importanti suona terribilmene beffardo e fuori luogo, le laconiche dichiarazioni del dg Dante Scibilia fanno capire che di inseguire illusioni non è proprio il momento. Di seguito gli articoli firmati da Michele Contessa, Marco De Lazzari e Serena Spinazzi Lucchesi:
LA NUOVA VENEZIA
Venezia, niente soldi e tempo scaduto
Korablin non ha pagato contributi e Irpef, la società sarà penalizzata di un ulteriore punto in classifica
di Michele Contessa
Niente soldi, niente contributi di novembre e dicembre pagati, altro punto di penalizzazione che il Venezia riceverà sul groppone quando scatterà il deferimento. Nessuna sorpresa in casa arancioneroverde, anche se potrà essere direttamente il presidente Yuri Korablin a spiegare, forse, questa ennesima scadenza non soddisfatta completamente (gli stipendi ai tesserati sono stati saldati dieci giorni fa), visto che dalla sede rimbalza la notizia che potrebbe arrivare in città giovedì in tarda serata e sabato essere per la prima volta presente in tribuna allo stadio, in occasione della partita contro il Real Vicenza. Il Venezia ora deve cominciare a pensare a raggranellare il più rapidamente possibile quei nove-dieci punti indispensabili per evitare i playout, visto che la sconfitta patita venerdì scorso sul campo della Feralpi Salò ha tagliato fuori gli arancioneroverdi dalla corsa ai playoff: oggi sono dieci le lunghezze di vantaggio sul Giana Erminio (in realtà 9 se si considera già la prima penalizzazione e i lombardi devono recuperare domani la gara con il Pordenone), ma vista l’aria che tira arrivare a quota 44-45 in tempi brevi non sarebbe male. Al di là delle penalizzazioni, che non fanno mai piacere perché vanificano i sacrifici dirigenti, staff e giocatori, bisogna iniziare a guardare con estrema preoccupazione alla fine della stagione quando serviranno i soldi per iscriversi al prossimo campionato saldando tutte le spettanze dei tesserati fino al termine di aprile. Il presidente Korablin ha ribadito dieci giorni fa di non voler cedere la società, di essere condizionato sul piano economico dalla situazione russa, ma questa non avrà uno sblocco entro giugno, quindi le difficoltà persisteranno. Lega. Ieri il direttore generale Dante Scibilia ha rappresentato il Venezia alla riunione delle società di Lega Pro a Firenze. All’ordine del giorno la ripartizione dei diritti televisivi e l’elezione di un consigliere, ma clima teso per la discussione sulla “governance” e la posizione del presidente Macalli messa in discussione. Votazione che è terminata con un “pareggio” clamoroso: 28 voti i favorevoli a Macalli e 28 voti i contrari, tra cui il Venezia, mentre Lumezzane e Foggia si sono astenute e l’Ascoli non è stato ammesso al voto perché nato come società da meno di un anno. Alla fine i dissidenti hanno presentato un altro documento al Consiglio Direttivo con 13 firme richiedendo la sfiducia. Convocazione. Il giovane Marco Dell’Andrea è stato convocato per lo stage di allenamento che la Nazionale Under 21 di Lega Pro sosterrà oggi e domani a San Giuliano Terme (Pisa), e si chiuderà con l’amichevole contro il Livorno al “Picchi”.
IL GAZZETTINO
II mancato rispetto della scadenza acuisce la crisi di liquidità della società arancioneroverde
Contributi, fumata nera Penalità-bis al Venezia
CASSE VUOTE «Facciamo del nostro meglio ma non é facile lavorare cosi»
di Marco De Lazzari
«Il Venezia non ha rispettato per la seconda volta la scadenza del pagamento dei contributi sugli stipendi, di novembre e dicembre». E il dg Dante Scibilia a confermare la lampante crisi di liquidità di un Venezia che si prepara ad incassare un pesante -2 in classifica. Due settimane fa il presidente Yury Korablin aveva pagato in anticipo ai giocatori gli stipendi dell’ultimo bimestre-2014, esponendosi in prima persona nell’assicurare la sua volontà di evitare altri autogol. Invece il patron moscovita non è riuscito a versare nelle casse societarie il 40% mancante e necessario per pagare i contributi, che avrebbe evitato di acuire una crisi di solidità e prospettive per il club di cui è sempre l’unico proprietario. «Se me l’aspettavo? Ho smesso da tempo di pormi questa domanda – la preoccupazione di Scibilia – I fatti si commentano da soli, qui cerchiamo di fare del nostro meglio ogni giorno ma non è facile lavorare così, con problematiche così serie. Korablin è atteso giovedì notte, sabato sarà presente al Penzo per la gara col Real Vicenza (ore 17, ndr) e magari chiarirà lui la situazione». Nei giorni scorsi la Lega Pro aveva reso noto di aver erogato alle società la seconda parte dei proventi della Legge Melandri, legati al minutaggio dei giovani e all’organizzazione dei vivai: per il Venezia però nessun assist, visto che gli euro del minutaggio sono stati trattenuti per compensare il mancato pagamento dei contributi di ottobre-novembre, mentre quelli legati al settore giovanile incidono per meno del 10% sulla cifra che sarebbe servita entro ieri. «Di sicuro le regole vanno rispettate ed entro il 30 giugno dovrà essere tutto pagato per iscriversi al prossimo campionato» ha ricordato Scibilia, ieri a Firenze per l’assemblea di una Lega Pro sempre più spaccata, tra il fronte di 29 club che appoggia la linea Macalli-Lotito-Tavecchio e i 28 (compreso il Venezia) contrari all’attuale maggioranza. «Noi siamo favorevoli a un profondo rinnovamento della Lega Pro - spiega il dirigente lagunare – Dopo 30 anni di una governance che ha fallito urgono elezioni e un corso gestionale tutto nuovo». In vista della gara di sabato la società rilancio la promozione dei biglietti di curva sud a 2 soli euro, sia in prevendita sia ai botteghini. Da segnalare la convocazione del 17enne difensore Marco Dell’Andrea nell’Under 21 di Lega Pro per lo stage di oggi e domani a Livorno. o riproduzione riservata
CORRIERE DEL VENETO
Venezia, contributi non versati In arrivo una nuova penalità
Termini scaduti, il presidente Korablin annuncia il saldo entro fine mese
di Serena Spinazzi Lucchesi
Dalla Russia è arrivato un «pagherò». Niente bonifico per saldare le ultime spettanze in tempo, ma solo la promessa di provvedere al più presto, entro fine mese, al saldo. E così per il Venezia, per la seconda volta consecutiva, si profila all’orizzonte la penalizzazione: un punto, che andrà a sommarsi a quello, sempre imminente, relativo al mancato versamento dei contributi a dicembre scorso. Il copione si ripete, pur con qualche variazione sul tema. Rispetto alla scadenza del 16 dicembre, quanto gli stipendi arrivarono in extremis ma mancarono i contributi, stavolta gli emolumenti a giocatori, staff e dipendenti erano stati versati dieci giorni fa, quando il presidente Yuri Korablin si era fatto vedere a Venezia per la prima volta dopo sette mesi. E in quell’occasione aveva assicurato di avere già il 60% dei contributi mancanti e di essere al lavoro per reperire il resto. Evidentemente, però, qualcosa è andato storto perché ieri, ultimo giorno utile per documentare l’avvenuto pagamento delle spettanze di novembre e dicembre, dalla Russia non è arrivato alcun bonifico. Neanche della parte che il presidente diceva di aver già reperito. Solo una mail, di risposta agli innumerevoli solleciti inviati in questi giorni dal dg Dante Scibilia. «Korablin assicura che pagherà entro la fine del mese — riferisce il dirigente arancioneroverde che non nasconde il proprio disappunto — noi continuiamo a mettere il massimo impegno ma c’è una certa amarezza. Così le cose non sono certo semplici per il futuro — ammette Scibilia, che intanto lascia aperto uno spiraglio ad un eventuale ricorso — se davvero il presidente, come ha assicurato, verserà a breve i contributi, proveremo a presentare un’istanza perché venga annullata la penalizzazione, trattandosi solo di un ritardo. Ma è un’ipotesi che valuteremo, non credo ci siano precedenti al riguardo». Nella mail, Korablin ha anche annunciato che sarà nuovamente in città a partire da giovedì e che questa volta si fermerà per assistere sabato alla sfida contro il Real Vicenza al Penzo. Sarà un’occasione per i tifosi di vederlo personalmente e magari per farsi dare ulteriori rassicurazioni sul futuro. Anche se solo dieci giorni fa il patron arancioneroverde aveva ribadito il suo impegno sia per il progetto sportivo che per lo stadio, pur non nascondendo le difficoltà dovute alla crisi tra Ucraina e Russia e alle sanzioni che stanno compromettendo l’economia russa, comprese le operazioni finanziarie dei grandi uomini d’affari, tra cui quelli che sostengono Korablin e il Venezia. Parole che probabilmente Korablin ripeterà anche nei prossimi giorni, spiegando ancora il motivo del mancato pagamento. Certo è che i due punti di penalizzazione vanificano i pareggi strappati con SudTirol e Como e rischiano di complicare la classifica. Ieri intanto la squadra è tornata ad allenarsi in vista del derby di sabato al Penzo (in arrivo la squalifica di Bellazzini che si somma alle assenze di Sales e Legati), mentre il dg Scibilia ha partecipato a Firenze all’assemblea di Lega Pro: assemblea che si è spaccata a metà, con il Venezia che fa parte del fronte anti-Macalli, favorevole al rinnovamento dei vertici.