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Capitan Ton e la remuntada possibile

Calcio. Il Treviso in Promozione. «Prendere la Godigese? Innanzitutto bisogna battere Cassola. Siamo maturati, è sicuro»


Il detto "finchè c’è vita c’è speranza" per il Treviso va tradotto con "finchè ci sono partite da giocare il primato è ancora possibile". A cinque giornate dai playoff il distacco dalla Godigese, 7 punti, non è incolmabile. Come l’eventualità di arrivare a -3 allo scontro diretto finale. Lo dice la matematica: in palio di sono 15 punti, la capolista dovrebbe perderne quasi la metà e i biancocelesti vincerle tutte. Perché no? La realtà è meno fantasiosa: il destino è nelle mani della Godigese: ne vinca due e ne pareggi tre (o ne vinca tre e ne perda due, sempre ammesso e non concesso che il Treviso faccia percorso netto), è a posto. Ma le tabelle nel calcio, troppo legato ad episodi e casualità, sono destinate ad essere smentite alla prima verifica; di certo oggi abbiamo un Tentoni che ha finito di sistemare le sue tessere ed ha composto un Treviso in salute, compatto, che gioca un calcio non spumeggiante come prima, ma molto pragmatico, solido. Prerogative indispensabili quando arriverà anche il caldo. Domenica c’è la trasferta di Cassola, che al Tenni fu assistito dalla buona sorte, ma che è sempre lì, terza a tre lunghezze: il punto non basta, ce ne vorranno tre. Il Treviso ci andrà senza problemi fisici: ormai hanno recuperato anche La Cagnina e Giuliato, il mister potrebbe far rientrare quest’ultimo a centrocampo. Visto che Fonti domenica è andato tutt’altro che male, il ballottaggio potrebbe essere con Del Papa; in difesa invece Orfino sembra ormai titolare inamovibile. Il suo collega, capitan Matteo Ton, sottolinea l’importanza e le difficoltà del match: «E’ una delle gare più dure, l’affronteremo come abbiamo fatto con le altre, cioè come fosse una finale secca. Avere alle spalle quattro vittorie ci aiuterà tanto, una serie che ci ha dato quelle convinzioni che magari avevamo un po’ perduto, ci ha aiutato a pulire la testa da scorie negative e giocare più liberi. Tuttavia meglio non fare calcoli ma scendere in campo e fare come nelle ultime quattro,». La squadra crede alla "remuntada"? «I nostri pensieri sono altri, consideriamo una gara alla volta: il nostro obiettivo realistico è difendere il secondo posto, poi ogni tanto nel calcio si vede realizzare qualche impresa, ma il più delle volte è meglio restare con i piedi per terra». Una stagione ricca di alti e bassi. «Questo periodo può assomigliare a quello in cui ne vincemmo 4 di fila, però abbiamo raggiunto una certa maturità. Siamo tutti uniti per lo stesso obiettivo» .

Silvano Focarelli