00 03/06/2014 12:56
tribunatreviso.gelocal.it/sport/2014/06/02/news/franky-chiamatelo-provvidenza-1...

Franky, chiamatelo Provvidenza

Mensah uomo del destino. E ringrazia gli ex compagni degli amatori Canizzano



Email
+
-

Franky Mensah, l’uomo del destino, non è nuovo alle prodezze allo scadere: c’era già riuscito a Nove. Niente a che vedere naturalmente con il gol più pesante di tutta la stagione, che porta la sua firma. «Il pallone mi è arrivato e ho dovuto subito decidere di tirare, non avevo altra scelta, ce n’erano parecchi in area. Quando ho visto la palla entrare mamma mia, ho provato una gioia immensa, non riesco a descriverla, ho ancora il cuore che mi batte forte, mi gira la testa. Io faccio sempre reti importanti… Mi sto rendendo conto di aver salvato una stagione, siamo tutti contentissimi, volevamo davvero salire di categoria. Che bello, ci siamo riusciti al primo anno». A chi dedichi la tua prodezza? «Agli amici del Calcio Amatori Canizzano, dove giocavo prima, e naturalmente a tutti i miei compagni di squadra, compreso la Cagnina che non c’era (e che oggi si sposa, auguri, Josè ndr).
Quel primo tempo, che viste le occasioni poteva trasformarsi in una vendemmia (sarebbe bastato passare in vantaggio), si è tramutato in un incubo in pieno giorno. E pazienza per l’imbattibilità di Bortolin, caduta dopo 1.095 minuti: a quel punto era l’ultimo dei problemi. Anche Yves Gnago ha partecipato allo sconsiderato scialo collettivo, ma pure lui a bocce ferme può sciogliersi in uno dei suoi sorrisi a 32 denti. «Secondo me eravamo un po’ tesi, nervosi; c’era tanta pressione ed ognuno voleva fare il gol per salvare la situazione. Dovevamo andare in rete subito, nei primi 10 minuti, invece no e così abbiamo dovuto attendere proprio l’ultimo minuto per raggiungerli». Quel gol di Mensah è sembrato frutto della provvidenza. «Ancora mi domando come abbia fatto, io sinceramente non ho capito come abbia trovato lo spazio per calciare la palla in rete. Comunque c’è riuscito e va bene così». Nel supplementare invece c’è stata poca storia. «Con un giocatore in più era chiaro che avremmo dovuto vincere noi. Io non sono riuscito a segnare ma va bene così, quello che importa è che il Treviso sia stato promosso. Io sono felice per me stesso, per i miei compagni e la società. E domenica prossima sarà una festa per tutti e due». (si. fo.)
02 giugno 2014