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De’ Longhi: Pittis rimane senza incarico

L’ex diesse è a disposizione: «Nessuna chiamata ufficiale ma se serve sono qui». Oggi il raduno in Ghirada senza gli Usa

Ma che fine ha fatto Ricky Pittis? Un anno fa era il diesse della De’ Longhi, oggi sembra sparito.

«Sono sempre qui: non ho un incarico ufficiale, mi sono defilato, resto un semplice tifoso. I ruoli sono già assegnati, l’importante era completare la squadra, poi se ci sarà bisogno resto a disposizione, ma è evidente che non dipende da me. Se non serve, non voglio farlo certo per forza. Le scelte si rispettano».

Una punta di polemica? «Ma no, anzi: sono disponibile, no problem».

Un giudizio sulla De’ Longhi che oggi si raduna.

«Sono curioso di conoscerla, mi attrae perché rispetta i miei canoni cestistici. Pilla è un coach di grande esperienza che ha avuto risultati importanti, abituato a costruire squadre. TVB è interessante, gente giovane che ha voglia di emergere; dei due Usa ho visto solo qualche filmato, mi sembrano validi atleticamente, soprattutto Powell, Pinton mi piace, lo ricordo a Sassari in versione chirurgo: entrava e piazzava il paio di bombe che girava la partita. Qui però avrà un ruolo diverso dallo specialista».

Un centro italiano di 2.04, Rinaldi, e un 4 di 2.01, Powell; i loro back up sono un 19enne, Vedovato, e un 21enne di 1.99, Cefarelli: non è che in area siamo un po’ troppo leggeri?

«Continuo a credere che, a parte le squadre di altissimo livello, il basket sta diventando uno sport per piccoli: contano più dinamicità e atletismo che altezza e stazza. E preferisco una squadra aggressiva a tutto campo a una piantata a terra. Si voleva costruire la De’ Longhi in una certa maniera: lo si è fatto. Poi come sempre sarà il campo a parlare, i presupposti per far bene ci sono».

Finora poco più che 400 abbonamenti.

«Sinceramente mi aspettavo di più, anche se la campagna è partita in ritardo. Tuttavia aspettiamo la fine. Obiettivo 2000? Sognare è lecito, poi dipende anche da come andrà il precampionato».

Per sollevare entusiasmo non bastavano i prezzi stracciati, la A2, il ritorno al Palaverde e l’arrivo degli americani?

«Che volete vi dica? Treviso è questa, non è una piazza storica: quando vincevamo gli scudetti non si arrivava a 2000 abbonati, mica mi meraviglio. 30 anni fa ce n’erano 4000? Altri tempi. Oggi zoccolo duro e poco altro: arriveremo a 1000, oltre non so, anche se lo spero. Chiaro, l’obiettivo è portare più tifosi possibile al Palaverde, però la ricetta sicura non esiste».

Come detto, la preparazione della De’ Longhi scatta oggi alle 17 con il raduno in Ghirada. 14 i convocati: assenti Williams e Powell, aggregati cinque ragazzini dell’under 19: Tommaso Gatto, Milella, Moro, Palù e De Marchi.

Previsti i discorsi di presentazione del presidente Vazzoler, del ds Gracis e di coach Pillastrini.

In palestra uno attivo un banchetto abbonamenti e accesso consentito anche ai tifosi, per conoscere da vicino atleti e staff. Alle 18 il primo allenamento di atletica con il preparatore Andrea Dotto. In bocca al lupo, TVB.

Silvano Focarelli
18 agosto 2014