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Treviso: scarso rendimento, multati i giocatori

Eccellenza, clamoroso provvedimento della società. Espulso, doppia sanzione per Dal Compare
di Silvano Focarelli


20 gennaio 2015

Il Treviso impegnato sul campo della Feltrese
TREVISO. E ora arrivano le multe. Il Treviso che sta sprofondando in zona playout ha fatto perdere la pazienza anche alla società: oggi alla squadra arriveranno le notifiche di provvedimenti pecuniari dovuti a scarso rendimento. «I nostri compensi sono i più alti della categoria, forse anche di qualche club di serie D –fa presente il presidente Marcello Totera– per cui credo sia giusto pretendere una adeguata risposta sul campo, che attualmente non c’è. Studieremo la formula più giusta per farci sentire, comunque di ciò i giocatori sono stati già informati. Fra l’altro era ciò che invocavano i tifosi domenica a Istrana».

Avvocato, il Treviso riveduto e corretto gioca peggio del precedente, e comunque non vince da oltre due mesi.

«Io per primo dico che l’inversione di rotta non si vede ed i risultati non sono all’altezza: dopo il cambio di allenatore e la rivoluzione sul mercato, che ha portato elementi in grado di alzare la qualità, ci aspettavamo ben altro che un punto in due partite. Rorato parla di problemi di amalgama: beh, la sosta natalizia doveva servire proprio ad evitarli. A Istrana sul piano del gioco non c’eravamo: io e tutti noi siamo molto delusi, ne parlerò con la squadra e lo staff. Certo che uno come Gnago lo dovevamo assolutamente tenere».

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Playout a due punti, playoff a sette: guardatevi le spalle.

«Sono sempre convinto che il Treviso ai playoff in un modo o nell’altro ci arriva, di certo con questa classifica bisogna stare molto attenti, anche perché si crea una situazione psicologica che può condizionare in negativo. Dobbiamo essere tutti compatti per trasmettere fiducia e per uscire definitivamente da questa situazione. Poi, chiaro, l’assenza di Moresco è stata pesante, come si era visto contro la Feltrese lui è un giocatore determinante. Ora bisogna recuperarlo, come abbiamo fatto con Conte: insomma, alla fine anche la sfortuna finirà e finalmente potremo schierare la formazione tipo, almeno speriamo. Come spero che i tifosi continuino a sostenerci: anche ad Istrana ho visto calore e sostegno davvero encomiabili».

Tuttavia chi c’è dovrebbe lo stesso dare qualcosa in più.

«Assolutamente sì. E mi riferisco al bruttissimo primo tempo di Istrana: non ho visto un’azione degna di essere chiamata così, tiri in porta zero. Così non si può andare avanti, bisogna al più presto cambiare gioco e, soprattutto, atteggiamento in campo».

Perché certi giocatori, così bravi in passato, al Treviso non rendono come prima? Non è che si sentano appagati?

«Non lo so ma anch’io mi domando perché succede questo. La società è solida ed ha soddisfatto tutte le richieste avanzate dalla parte tecnica, dunque da parte nostra non vedo nulla per cui rimproverarci. Però vedo che gli avversari corrono tutti più di noi, arrivano sempre prima sulla palla, e questo davvero non lo capisco: ne avevo già parlato in passato anche con Tentoni».

Mancano entusiasmo, determinazione, umiltà: forse c’è chi considera il Treviso un punto d’arrivo, non di partenza.

«Può essere, certo, una questione di motivazioni, cioè un problema di testa, di mentalità più che di gambe. Ma se fosse così allora la mia delusione sarebbe ancora maggiore proprio perché la società ha dato e sta dando il massimo».

Come può Dal Compare farsi prendere così dal raptus?

«Luca lo conosco da due anni, è molto maturato e forte tecnicamente, ma deve evitare questi atteggiamenti riprovevoli che condizionano tutta la squadra. Prenderemo provvedimenti disciplinari anche nei suoi confronti».