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CORRIERE VENETO “La fine del FBC è una commedia tragica, si litiga su tutto. Corvezzo e company prendono le distanze da Dinamica”
14 luglio 2015
Dopo quella online, ecco l’edizione cartacea del Corriere del Veneto. Rispetto all’articolo diffuso via web ieri sera, il pezzo di Serena Spinazzi Lucchesi si arricchisce ovviamente delal coda di polemiche esplose nella tarda serata con il durissimo comunicato di accuse della Dinamica Consult a cui ha risposto per le rime l’avvocato Baratella, chiarendo come da noi ipotizzato, che il termine perentorio delle ore 16 fosse necessario per poter verificare la reale consistenza dei documenti economici presentati. Tirati in causa dal quotidiano, anche Corvezzo e Meridio si sfilano, pur con accenti diversi con il secondo che cambia versione in serata, e lasciano intendere che il loro marginale coinvolgimento non fosse altro che una manovra per cercare sponde. Un articolo, quello della Spinazzi Lucchesi, che contribuisce a fare un pò di chiarezza su una vicenda tragicomica in sè, ma che ci lascia dentro una grande rabbia e dubitiamo faccia ridere nessuno di quelli che hanno a cuore i colori ArancioNeroVerdi. Di seguito l’articolo completo:
Giù il sipario, Venezia addio
Il caso Naufraga il tentativo di salvare società e categoria: slitta l’ennesimo incontro e l’avvocato Baratella chiude la partita alle 17: «Non c’erano i tempi tecnici per procedere». La replica: «Avevamo tutte le carte».
di Serena Spinazzi Lucchesi
Tempo scaduto, il Venezia dice addio alla Lega Pro. Dopo l’ennesima giornata fatta di annunci e appuntamenti mancati, naufraga il tentativo in extremis di salvare la società e la categoria. Ma il finale si avvelena di polemiche e accuse: la cordata che in questi giorni ha tenuto banco, affidandosi all’intermediazione della Dinamica Consult, ieri non si è presentata chiedendo l’ennesimo slittamento dell’appuntamento. «Avevamo tutto pronto – dice il portavoce dell’agenzia – avevamo solo chiesto di posticipare a più tardi l’incontro e invece la trattativa è stata chiusa in anticipo». La Dinamica, dopo aver mancato l’appuntamento di domenica, aveva chiesto un nuovo incontro all’avvocato Fausto Baratella per le 15,30 di ieri. Ma in viale Ancona non si è visto nessuno. «Alle 16 hanno chiamato chiedendo se potevano arrivare alle 17. Ho risposto che a quell’ora le banche sono chiuse e che non c’erano più i tempi per procedere», riferisce il legale mestrino. Scaduti i tempi per formalizzare alla compravendita, alle 17 l’avvocato incaricato dal presidente Yuri Korablin di vendere almeno il 75% delle quote sociali ha dunque inviato una comunicazione ufficiale al sindaco Luigi Brugnaro, al presidente del collegio sindacale Roberto Querci Della Rovere e al dg arancioneroverde Dante Scibilia, spiegando di aver «concluso in data odierna l’incarico per difetto di offerte di acquisto concretamente percorribili», ringraziando i tifosi per la partecipazione con cui hanno seguito le vicende. Ma Dinamica Consult protesta: «Noi avevamo tutte le carte, compresa la fideiussione. Ma ci proveremo fino all’ultimo – annuncia il portavoce Nicola Dall’Armellina – scavalcaremo l’avvocato Baratella, che evidentemente non aveva la volontà di cedere il Venezia, andremo dal mandatario del presidente Korablin». Ma i tempi tecnici per formalizzare la compravendita non ci sono, perché oggi alle 19 scadranno i termini per presentare ricorso contro l’esclusione dalla Lega Pro. E oltre alla fideiussione e alle quote sociali (28mila euro, oppure 21mila in caso di acquisto del 75%) va documentato l’avvenuto pagamento di stipendi e contributi pregressi. Cosa che non è stata fatta. «Ma questo non deve interessare l’avvocato Baratella, a lui deve interessare solo se abbiamo le quote — ribadisce Dall’Armellina assicurando che la fideiussione è arrivata — la aspettavamo da Corvezzo, ma è sparito. In ogni caso adesso ce l’abbiamo». Chiamato in causa, Renzo Corvezzo rompe il silenzio e respinge le accuse al mittente. «Se avessi avuto la disponibilità della fideiussione in prima persona — dice l’ex patron del Treviso — non mi sarei certo affidato a Dinamica. Mi è stata chiesta una consulenza e l’ho data. Punto. Per quanto mi riguarda, la trattativa non è mai partita». Nella cordata rappresentata dalla Dinamica figurerebbero imprenditori italiani con interessi all’estero (in Gran Bretagna in particolare), tra cui il napoletano Guido Minerva e l’ex segretario del Mir (Moderati in Rivoluzione, confluito in Forza Italia), il vicentino Gerardo Meridio incaricato del ruolo di presidente di garanzia. Il quale ieri pomeriggio sosteneva che la fideiussione non ci fosse, per poi modificare la propria versione in serata: «Mi è stato riferito da Dinamica che la fideiussione c’è e che si sta facendo di tutto per arrivare a buon fine. Il mio ruolo è quello di presidente di garanzia, queste persone hanno a cuore il salvataggio del Venezia e mi sembrano serie». Sullo sfondo delle polemiche il triste destino del Venezia, avviato sulla strada della sparizione e del terzo fallimento. «In questo momento c’è profonda tristezza per quello che è successo — commenta il dg ormai uscente Dante Scibilia — finisce un anno difficile, nel quale è stato fatto tutto quel che potevamo, ma non è bastato. Se si fosse presa prima la decisione di cedere il Venezia non ci saremmo trovati in questa situazione. Si è arrivati al 22 giugno, quando si poteva iniziare a cercare un acquirente a febbraio». La situazione è precipitata quest’anno dopo che in precedenza il presidente Yuri Korablin aveva sempre sostenuto il Venezia, rilevato da Enrico Rigoni nel marzo del 2011 e portato dalla serie D alla Seconda e poi alla Prima divisione. Quest’anno, però, la svalutazione del rublo e le difficoltà degli investitori russi hanno chiuso i rubinetti finanziari e Korablin non è più apparso pubblicamente in città.