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CALCIO ECCELLENZA
Sindrome da Tenni? Pini: «Una ramanzina»

21 ottobre 2015

TREVISO. «Sindrome del Tenni? Ma no, penso non ci sia. Propendo piuttosto per un segnale forte del mister, un preciso messaggio che ha voluto mandare alla squadra». Parole di Paolo Pini, presidente del Treviso.
La vicenda: Claudio Ottoni domenica nel dopopartita ha detto papale papale che qualcuno dei suoi al Tenni tende ad essere condizionato dalla pressione, se non dalla paura, cosa che invece non accade in trasferta. Parole forti. «Ma paura di che cosa -replica Pini-? Magari a qualcuno può fare inconsciamente questo effetto, però ogni giocatore quando è venuto qui sapeva ciò a cui sarebbe andato incontro e deve sapere gestire ogni situazione. Fra l’altro abbiamo uno stadio bellissimo e giocare davanti a 6-700 spettatori invece che 150 dovrebbe dare coraggio e maggiori stimoli a tutti. Io dico piuttosto che ci manca una linea di rendimento più continua ed uniforme».Ma se Ottoni ha detto così avrà avuto le sue buone ragioni. «Il mister è costantemente in contatto con il diesse Casagrande, che a sua volta parla con la società: è un uomo di calcio, parla con i ragazzi e le cose le dice chiaramente, anche se non fa nomi, e capisce le situazioni. Comunque in altri tempi lo 0-2 di domenica non so se sarebbe stato rimontato, abbiamo giovani e gente d’esperienza, giocare a Treviso non è una passeggiata, teniamo conto anche che gli avversari che vengono qui hanno sempre un milione di motivazioni in più: il Cornuda è una buona squadra ma di solito non gioca in quel modo».
Il Treviso sembra sempre sul punto di spiccare il volo ma finora non ce l’ha fatta: come l’anno scorso. «Beh, intanto abbiamo collezionato il quinto risultato utile consecutivo e non è poco, poi ci mancano sempre tre giocatori importanti come Dal Compare, Mastellotto e Burato, ma non voglio più parlare degli assenti, anche perché qualcuno di loro nel frattempo è rientrato. A noi serve solamente ritrovare degli stimoli importanti."
Van trovati in fretta: domenica si va in casa della Pievigina. «Che avrà le motivazioni tipiche di chi ci affronta, ma credo anche che giocare sul campo della seconda ne regali anche a noi. Il Careni è una squadra che fa del gruppo la sua forza, il Treviso ha cambiato tutto ma domenica vedremo di fare ugualmente una buona prestazione». Si dice che a dicembre si potrebbe te tornare sul mercato... «In questo momento dare una risposta mi sembra prematuro, dipenderà anche da ciò che ne pensa Ottoni, che in queste settimane sta approfondendo
la conoscenza della squadra. A me interessa che oggi il Treviso resti coeso».
Buone notizie intanto per Matteo Mastellotto, le cui condizioni continuano a migliorare: potrebbe rientrare in squadra nella partita interna con l’Union QdP, domenica 1 novembre.
Silvano Focarelli

21 ottobre 2015