00 04/11/2015 19:31
Sarebbe troppo facile adesso sparare sulla crocerossa. Sarebbe facilissimo dire "l'avevo detto" o anche che si è liquidata la questione dell'imprenditore di vicenza con troppa superficialità e supponenza qualche mese fa . Su questo io penso, (non da oggi ) che si poteva cercare un dialogo col buon senso, senza rinunciare alla nostra storia chiaro, invece che nascondersi dietro a vuoti slogan da ridere (se non fosse da piangere) "il treviso ai trevisani", perché invece l'unica cosa che conta è "il treviso agli imprenditori", non ai trevisani bravi e onesti ma senza schei.
Perché il problema è tutto qui. Se non ci sono quelli, se non ci sono basi solide non ci sono nemmeno le professionalità in grado di trovare i giocatori migliori che notoriamente vanno dove ci sono più garanzie. Non basta il "blasone" del nome Treviso, mi scappa da ridere certe volte quando qualcuno ne parla , siamo nella merda dell'eccellenza contano solo i fatti.
Io però penso che adesso , e vado controcorrente, occorra dare tutto il sostegno alla squadra e alla "società" che c'è perché la situazione è delicatissima. Qui rischia di andare tutto a puttane! E questa volta definitivamente. Penso che tutti, anche loro, si rendano conto della gravità della situazione e spero che capiscano che ancora siamo in tempo per provare a rimediare con importanti nuovi innesti sul mercato (ma di qualità questa volta). Se non lo facessero allora sarebbero veramente da condannare senza attenuanti. Bisogna salvare quel che resta della stagione, per poi provare a salvare la storia del calcio Treviso di cui oggi è seriamente compromessa l'esistenza stessa.
Questo è il punto per me.