00 16/07/2017 16:18
Treviso, Pala: “Lavoreremo come se fossimo già in categorie superiori! E potrebbe arrivare un super attaccante…”
Una squadra che in Eccellenza partirebbe fra le due-tre favorite è costretta a farsi un anno in Promozione: chiaro, nel calcio di scontato non c’è nulla, ma questo Treviso per i nomi che ha e che avrà a certi livelli sembra davvero sprecato. La gestione Visentin non sta badando a spese per creare una rosa capace di porre le basi per un ciclo pluriennale: beato mister Alessio Pala, si trova in mano una vera macchina da guerra che dal 24 luglio inizierà ad assemblare. «Il programma steso con il presidente e Silvano Blanditi è di essere competitivi anche nella categoria superiore, ammesso che esista una speranza di riammissione» risponde l’allenatore biancoceleste «e comunque, anche partendo dalla Promozione, non essere costretti fra un anno a fare troppi cambiamenti» .

Il rischio è dare per scontato che vincerete il campionato. «Il campo è sempre il giudice supremo: il nostro obiettivo tuttavia è costruire uno zoccolo duro di giocatori da portare avanti per le prossime quattro-cinque stagioni, quando contiamo di trovarci in Serie C. Mi piace il 4-3-1-2 ma so adattarmi al materiale che ho. Lavoreremo come se fossimo già in categorie superiori e per essere pronti nel prossimo futuro, con entusiasmo ma anche con realismo» .È vero che tra poco arriva un super attaccante?«Posso dire che siamo in ballo con qualche profilo, ma certo non spetta a me fare nomi. In questo momento in difesa siamo a posto, ci mancano una prima punta ma anche un centrocampista, e qui avevamo tentato di prendere Michele Magrin, figlio di Marino, anche perché è un giocatore che ho allenato, ma lui è stato chiaro dall’inizio nel volere la serie D ed è andato al Varese».
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Pensate in grande anche negli abbonamenti: ne volete 500.«Visentin è persona facoltosa ma non certo stupida, vuole recuperare il più possibile i tifosi, farà delle agevolazioni. E vogliamo riavvicinarci anche ai club storici».
(Fonte: Tribuna di Treviso. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)