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Treviso, tre sberle alla capolista

26 marzo 2018

Promozione. Colpo grosso dei biancocelesti in casa del Fontanelle: ora la vetta è a un passo

FONTANELLE. Testa, gambe e fantasia. Serve tutto questo al Treviso per battere con una partita convincente un Fontanelle che non si è mai arreso, ma non ha potuto niente contro la corazzata di mister Graziano. Un Guercilena in gran forma ha portato a spasso per il campo i suoi marcatori, dimostrando una superiorità a tratti imbarazzante. Come quando al 49’ salta come birilli tre avversari, si accentra e di esterno destro manda la palla fuori di un centimetro, strappando gli applausi unanimi di un pubblico che, a Fontanelle, così numeroso non si era mai visto.

Ci mettono una ventina di minuti i biancocelesti per prendere le misure dei padroni di casa. È solo l’intervento all’arma bianca di Onnivello, che di pugno manda lontano la palla, ad impedire a Fusciello di segnare. Due minuti e una punizione dai 35 metri diventa uno schema con cui Fusciello libera Tessari, che però spara alto. Sono solo i preparativi del vantaggio, che arriva al 41’. Battuto un angolo dalla sinistra la palla arriva sul secondo palo, dove Tessari stacca altissimo e beffa marcatori e portiere avversario. Il Treviso potrebbe raddoppiare, ma Garbuio a un soffio dalla sirena spreca davanti alla porta.

Il secondo tempo inizia con la grande occasione di Guercilena. Un minuto dopo si fa ancora la fascia destra e, accompagnato da Garbuio, punta Toppan. Quando Grava si stacca dall’avversario per tentare il raddoppio, è lesto a scaricare sul compagno che da solo davanti a Onnivello piazza dentro lo 0-2. Al 66’ arriva la più grande occasione capitata al Fontanelle. Grava recupera palla a centrocampo forse con un fallo e lancia Grotto, rincorso da Marchiori. Velocissimo, l’attaccante giallonero si trova in pochi secondi davanti a Tunno, ma la sua bordata si stampa sull’incrocio dei pali. Quel fallo non fischiato non è però l’unico errore arbitrale. La frittata del direttore di gara arriva al 73’, quando Garbuio, dopo che Fusciello aveva calciato in porta un pallone facilmente respinto da Onnivello, si trova in possesso del pallone in fuorigioco di qualche metro. L’attaccante biancoceleste calcia lo stesso in porta un pallonetto che beffa un Onnivello immobile, in attesa del fischio arbitrale. Nessuno esulta, né i giocatori né i tifosi. Ma quando si vede il guardalinee correre verso il centrocampo, parte la grande festa del Treviso. L’unica occasione prima del triplice fischio arriva all’81’, quando Dene tenta un tiro velleitario dalla sinistra che passa tutta l’area di rigore senza che nessuno la tocchi. Il Treviso ha comunque meritato di vincere.

Niccolò Budoia