00 21/02/2005 16:54
Treviso-Ascoli 1-1: Bucchi risponde a Reginaldo
14/02/2005 23.03.00
I trevigiani mantengono un punto di vantaggio sui marchigiani.



Treviso (4-4-2): Ballotta 7; Galeoto 6.5, Zoppetti 5.5, Zaninelli 5.5, Marchese 6; D’Agostino 6.5, Gallo 6.5 (32’st Centi sv), Gissi 6 (32’ Fietta 6), Bellotto 6 (36’st Capone sv); Reginaldo 7, Dall’Acqua 5.5. A disposizione: Zomer, Cortellini, Gheller, Mair. All.: Pillon 6.5.

Ascoli (4-4-2): Coppola 7; De Martis 6.5, Cudini 5.5, Brevi 6, Modesto 5.5; Toledo 5 (10’st Eliakwu 6.5), Monticciolo 6, Belingheri 5 (10’st Cristiano 6.5), Fini 6; Bucchi 6.5 (33’st Lauro sv), Colacone 6. A disposizione: Maurantonio, Martinelli, Cordova, Motta. All: Giampaolo-Silva 6.5.

Arbitro: Romeo di Verona 5.
Reti: 22’ Reginaldo, 23’st Bucchi.
Ammoniti: Galeoto, Modesto, D’Agostino, Monticciolo, Cristiano, Brevi per gioco scorretto; Reginaldo per comportamento non regolamentare.
Note: recupero 1’ + 5’. Spettatori 3.800 circa.



TREVISO - Un punto per uno e speranze inalterate. Il posticipo della ventiseiesima di B regala a Treviso ed Ascoli conferme e motivi di discussione al termine di una partita decisa dai guizzi dei due rispettivi bomber Reginaldo e Bucchi LE FORMAZIONI - L’influenza manda k.o. l’impianto progettato da Pillon in settimana cosi i veneti, che devono vendicare la sconfitta di Pescara, devono rinunciare contemporaneamente a Barreto, Di Venanzio (l’ex più acclamato) e Centi (che va in panca). Anche Gallo è febbricitante ma riesce comunque a rispondere all’appello. Giampaolo rilancia Toledo sulla destra e indietreggia Modesto nel suo ruolo naturale di terzino mancino, recupera anche De Martis (che gioca senza maschera protettiva) affidandosi alla coppia centrale di centrocampo Monticciolo-Belingheri PRIMO TEMPO - La prima parte del match è facilmente fotografabile: i padroni di casa attuano un pressing asfissiante che manda in bambola sia i centrali di centrocampo di Giampaolo (oggi in maglia nera), sia gli esterni che vengono soffocati dai continui raddoppi di marcatura e dai ripetuti cambi di fronte effettuati dal metronomo di casa Gallo. Così per annotare il primo tiro in porta bisogna attendere il 7’, quando Dall’Acqua calcia su punizione abbondantemente a lato. Si nota subito che Reginaldo, seppur privato della sua spalla ideale Barreto, è in gran serata e la convinzione si rafforza dopo le prime due sgroppate centrali dello stesso che chiamano la difesa ascolana al fallo.

Al 22’ padroni di casa in vantaggio: Brevi sporca la traiettoria del pallone dopo un fallo laterale di Marchese, mettendo fuori causa Cudini e permettendo a Reginaldo di involarsi solo soletto a tu per tu con Coppola. Il dribbling e l’appoggio di piattone sono semplici ed efficaci, così il Treviso passa meritatamente in vantaggio legittimando la netta superiorità a livello territoriale. I bianconeri non ci stanno e reagiscono subito in maniera confusa, scomposta ma comunque pericolosa: Monticciolo (24’) perfora centralmente prima di alleggerire sulla sinistra per Fini. Il collo del sardo però termina a lato. Il ritmo sale con il Treviso che prende in mano lo spartito del match (Gissi nel frattempo alza bandiera bianca, al suo posto Fietta) e si rende pericoloso ancora una volta con l’incontenibile Reginaldo, il quale deve uscire per ben tre volte dal terreno di gioco per farsi medicare al naso sanguinante. Altra occasione per l’Ascoli, stavolta con Brevi, che raccoglie in area dopo una punizione di Bucchi: la debole girata da buona posizione del "mastrolindo" bianconero però termina tra le braccia di Ballotta. Così ci riprovano i Pillon-boys con D’Agostino (uno dei migliori in campo, a tratti incontenibile), ma Coppola dice di no. E si va al riposo con il Treviso in vantaggio e gli ospiti alla ricerca di una trama di gioco che stenta ad arrivare soprattutto per la mancanza di un faro in mezzo al campo.

SECONDO TEMPO - Tra i bianconeri si scalda per tutto l’intervallo ma non entra Cordova. Giampaolo infatti decide di ridisegnare la sua squadra inserendo Cristiano ed Eliakwu ed optando per un 4-3-3 inedito che risponde subito nel migliore dei modi, non prima però di annotare la clamorosa palla gol sciupata da Dall’Acqua (4’) dopo invitante servizio di D’Agostino dalla destra. L’uscita dello spento Belingheri comporta l’avanzamento del baricentro della squadra in nero che, associato ad un inevitabile calo fisico del Treviso, capovolge i valori sul terreno di gioco. Così l’Ascoli inizia a prendere coraggio e il Treviso non riesce più ad imbastire quelle manovre avvolgenti che avevano contraddistinto il film del primo tempo. Allora è Colacone a sparare di poco alto dopo un pregevole spunto prima del pareggio firmato dalla coppia De Martis (al cross)-Bucchi (all’incornata). Centro numero dodici per il bomber ascolano e partita riequilibrata a metà del secondo tempo.

Il Treviso soffre maledettamente le tre punte ascolane e il filtro diretto dal rientrante Cristiano (che ammonito, salterà la prossima gara per squalifica) tanto che Pillon prova ad inserire Capone per dare profondità alla oramai compassata manovra biancoazzurra. Proteste in area ascolana al 37’ per un contatto tra Brevi e Dall’Acqua giudicato regolare da Romeo: il contatto c’è, il rigore si sarebbe potuto dare. A dispetto dello scorrere del tempo però la partita si fa sempre più emozionante, e l’Ascoli ha un vero e proprio match-point subito dopo il ritorno al 4-4-2 derivante la sostituzione Bucchi-Lauro. Eliakwu si prende gioco della linea a quattro locale e manda nello spazio Colacone, l’attaccante milanese calcia a colpo sicuro ma Ballotta in uscita disperata dice di no in corner. E Reginaldo? Nel secondo tempo agisce da spettatore fino agli ultimi cinque di orologio, quando torna protagonista con un paio di accelerazioni: la prima costa il "giallo" a Brevi, la seconda chiama al miracolo il portiere Coppola, che continua a dimostrarsi tra gli "acquisti fatti in casa" più azzeccati della campagna di rafforzamento bianconera. Così Romeo decreta la fine delle ostilità: un punto (ed un tempo da protagoniste) per uno, non fa male a nessuno, con il Treviso che torna a metter fieno in cascina e l’Ascoli che torna nelle Marche con quattro punti conquistati in due trasferte consecutive. Niente male.

Daniele Perticari

Da: goal.com