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Domenica, 24 Aprile 2005


SERIE B Tutto facile nella ripresa per l?undici di Pillon. Ad inizio partita sciopero del tifo nella curva Sud trevigiana per i fatti di mercoledì
Treviso incontenibile e il Venezia va ko
Un Barreto superstar trascina la squadra. I lagunari, mai in partita, ora vedono avvicinarsi lo spettro della retrocessione


Treviso
NOSTRA REDAZIONE

Il Treviso torna a riveder le stelle (leggi serie A) dopo la debacle di Verona, il Venezia rimane nel limbo in attesa di un verdetto che a questo punto sembra ormai segnato dopo che anche la quartultima (Arezzo) ha allungato. Così mentre da una parte la A fa capolino, dall'altra lo spettro della serie C si avvicina sempre più.

Non era comunque la gara del Tenni quella che poteva corroborare la classifica del Venezia considerato che il Treviso puntava a sua volta a rimettersi in carreggiata nel dopo Verona. L'undici di Glerean ha limitato i danni finché ha ...potuto poi ha dovuto dare via libera ai locali che nell'occasione sfruttavano una trazione stavolta classica anziché tutta brasiliana.

Nel colpo d'occhio dello stadio spicca subito lo sciopero del tifo nella Sud trevigiana (la relativa area è recintata con nastro biancorosso) in segno di protesta per i fatti di mercoledì (Verona: 7 arresti... tutti colpevoli - recita uno striscione): il gruppo degli Ultras entra all'8 minuto ma si mette al lavoro dopo il canonico e stagionale quarto d'ora; scintillio arancioverde invece sul versante opposto dove stazionano 250 veneziani che, petardi a parte, si dimostrano correttissimi e, anzi, ammoniscono i cugini non con una e-mail bensì con un lenzuolino: "Con un tifo socì ve ne state in B".

Pillon è privo di Galeoto e Reginaldo squalificati, Glerean deve fare a meno anche di Anderson. Eppure è proprio il Venezia a cominciare la partita e per una decina di minuti l'assetto dei neroverdi crea qualche problema ai locali. Così deve innescarsi da solo Paulo Vitor Barreto (appena ceduto con D'Agostino all'Udinese), un po' come l'altra sera a Verona, perché non trova validi sparring partner né altri terminali. Spara a salve Centi (13', 16' e 43'), sbaglia mira Dall'Acqua (28') e allorché i biancocleesti inquadrano lo specchio è Benussi a ergersi protagonista coi pugni (Barreto 30' e Gallo 33'), un terzo da ko invece finirà su Turato (43') che dovrà abbandonare la contesa.

Il Venezia si aggrappa ad Allegretti che dirige l'orchestra ma i tre solisti avanzati, a dire il vero, di palloni giocabili ne vedono pochi, merito anche dei difensori e del pressing alto operato dai trevigiani.

Il Treviso tiene le redini e ci prova sia dalla distanza che sottomisura, spesso palla a terra, tuttavia non passa. Il Venezia cerca di difendersi e non molla. Serve dunque un episodio, il preziosismo di un fuoriclasse per sbloccare lo stallo. E non può che essere di Barreto, diciannovenne brasiliano che ha molti dei colpi di Ronaldinho. La sua è una mezza parabola tesa che plana nel sette alla destra dell'incolpevole Benussi poco prima del the.

È poi ancora Benussi (4') a sventare un diagonale del baby ma nulla può il portierone sull'incornata ravvicinata di Dall'Acqua (8') che infila di precisione e potenza un angolo di Gallo. Lo stesso Dall'Acqua spreca poi un sinistro facile dal limite mentre Benussi deve inchinarsi a un'altra magìa da fondo campo di Barreto (19') che centra il palo.

C'è allora spazio per Chiappara, assente da ottobre (rottura del legamento crociato contro il Piacenza, prima gara del nuovo corso Pillon) ed anche per Capone che raccoglie un assist di Barreto dopo nemmeno un minuto e infila ancora il povero Benussi. E passerella è anche per Massimo Carrera (una presenza nel ritorno) che proprio venerdì ha raggiunto Ballotta al traguardo dei 41 anni.

Ritagli questi di una serata corretta che allunga da una parte l'agonia del Venezia e rilancia invece il Treviso nelle zone nobili della classifica.

Piergiorgio Zavarise


Da: Gazzettino.it