CALCIO
Stadio e palasport: il nuovo Treviso guarda a Zerman
Eugenio Crotti socio di minoranza della società biancoceleste e imprenditore che una quindicina d'anni fa evitò il fallimento del Treviso firmando di suo pugno una fidejussione a garanzia, apre un cassetto chiuso a doppia mandata ed estrae un progetto che permetterebbe al Treviso di avere un nuovo stadio in periferia. Ma dove sorgerebbe? Si tratta di un'area - dice Crotti - che si trova al termine del Terraglio est a cinque chilometri dalla rotonda dell'ospedale di Treviso". A Zerman. Di proprietà dei Monti di Maserada. Cogliendo il là offerto dall'argentino Jorge Carlos Fraga nuovo azionista di maggioranza del Treviso, propone un mega centro polivalente, una vera e propria cittadella dello sport che dovrebbe servire sia al Treviso che al Venezia. E un palasport, un nuovo Palaverde da 9 mila spettatori. Sarebbe uno stadio interamente coperto con pannelli solari e con tutti i posti a sedere, senza pista di atletica leggera.
L'area a una decina di chilometri dal capoluogo sul Terraglio Est
Treviso
Il Tenni è una bomboniera, ma sotto il profilo della sicurezza non offre le necessarie garanzie. Con questa frase l'argentino Jorge Carlos Fraga, nuovo azionista al cinquanta per cento della società di via Foscolo, aveva risposto, subito dopo la partita vinta con l'Empoli, ad una specifica domanda sullo stadio cittadino. Opinione più che attendibile dal momento che Fraga è il referente della federazione calcio argentina per la sicurezza degli stadi.
Ecco allora che Eugenio Crotti (nella foto) socio di minoranza della società biancoceleste e imprenditore che una quindicina d'anni fa evitò il fallimento del Treviso firmando di suo pugno una fidejussione a garanzia, apre il cassetto chiuso a doppia mandata ed estrae un progetto che permetterebbe al Treviso di avere un nuovo stadio in periferia. Ma dove sorgerebbe?
Si tratta di un'area - dice Crotti - che si trova al termine del Terraglio est a una decina di chilometri dalla rotonda dell'Ospedale di Treviso.
Il progetto è relativo al solo stadio?
Assolutamente no perché i costi non sarebbero giustificati. Dovrebbe sorgere una cittadella dello sport e oltre ad un centro polifunzionale dovrebbe servire sia al Treviso sia al Venezia un po' quello che fanno a Milano, Roma, Torino e in altre città. Sarebbe uno stadio interamente coperto con pannelli solari e con tutti i posti a sede, senza pista di atletica leggera e con recinzione conforme ai regolamenti del calcio Europeo.
Lei parla però di centro polifunzionale
Si perché si potrebbe realizzare anche il nuovo Palaverde perché quello che c'è a Catena di Villorba inizia ad essere vetusto e questo nuovo potrebbe avere una capienza di 9.000 spettatori.
Perché tutto questo?
Per far entrare il nordest e la nostra città nel lotto delle candidate ad ospitare eventi internazionali.
Ma in quale comune si trova l'area?
Siccome è un terreno molto vasto visto che parliamo di 42 mila metri quadrati che si trova a ridosso del passante di Mestre, e vicino al casello di Zerman e quindi sarebbe facilmente raggiungibile da entrambe le autostrada (Trieste-Venezia e Venezia-Milano) e vicino anche agli aeroporti Marco Polo e Antonio Canova. I lavori del passante sono in corso e prevedono sei nuovi caselli autostradali: Quarto D'Altino, Preganziol, Campocroce, Martellago, Mirano e Dolo.
Quanto lungo il perimetro della cittadella dello sport?
Il tracciato si sviluppa in cinque chilometri e il progetto prevede anche la realizzazione di una pista ciclabile attigua all'asse stradale.
Eugenio Crotti però non intende aggiungere altro e alla domanda a chi appartiene il terreno, sorride e glissa ma da una ricerca più approfondita pare che questo lotto sia di proprietà della famiglia Monti di Maserada che sarebbe ben felice di vederlo destinare ad una cittadella dello sport anche perché il socio fondatore della tessitura, il cav. Giordano Bruno, morto il 5 dicembre del 1977, è stato presidente della società biancocleste per ben 15 stagioni dal 1940 al 1954 e ha avuto l'onore di vedere il Treviso per la prima volta in serie B sotto la conduzione tecnica di paron Nereo Rocco.
Giampaolo Zorzo