LE INTERVISTE IMPOSSIBILI
CAVASIN COME CANA'
Le domande che nessuno si è mai sognato di fare a mister Alberto Cavasin. Questo troverete di seguito se continuerete a leggere l’articolo che inaugura la nostra nuova rubrica "Le Interviste Impossibili". Era da tempo che sognavo d’intervistare gli addetti ai lavori in questo modo scanzonato. Ho chiesto al mister giallorosso se volesse essere il primo a sottoporsi al nostro "interrogatorio". Ha accettato volentieri con il sorriso sulle labbra anche perché cosa mai si poteva aspettare dal direttore ir-responsabile de "La Voce del Pallone"?.
Allora mister, lei solitamente schiera il Lecce con il 3-5-2, mentre Banfi alias Oronzo Canà schierava la sua Longobarda con il 5-5-5; vedremo mai questo schema applicato dal Lecce, magari sul 4-0 per noi? Beh, veramente con il Parma ho spostato Ingesson per tutto il campo: prima centrocampista, poi stopper e alla fine attaccante, l’anno scorso ho messo Lima in porta, quando ci sono certe esigenze, ogni allenatore può liberare il Canà che ha dentro.
Quali sono le squadre che giocano veramente a zona nel nostro campionato? La zona oggi è una zona con molti correttivi, ci sarebbero delle sfumature da chiarire ma non è il caso, la zona a tre, quella a quattro; secondo me ognuno può dare il proprio significato a questa parola, alcuni la ritengono la più offensiva, secondo me schierare quattro difensori in linea contro due attaccanti è catenaccio puro, secondo me il 4-4-2 è catenaccio.
Quali invece le squadre che in Italia fanno la bi-zona? La bi-zona la facciamo in tanti… (ride capendo la B!?! N.d.R.) Non sempre, però, si riesce a mettere in pratica quello che si vorrebbe realizzare e quindi magari i suoi effettivi benefici, non arrivano dal primo momento.
Mi dia un aggettivo per ogni allenatore che le citerò: Cosmi? Bello; Capello? Arrabbiato; Sacchi? Pelato; Malesani? Pittoresco; Agroppi? Sincero; Zenga? Perché Zenga è allenatore?
Mister, veramente allenava fino a qualche settimana fa una squadra della serie D Lombarda, il Brera, ma si è dimesso. Non lo sapevo affatto, c’è sempre qualcosa da scoprire da voi giornalisti.
Ad inizio stagione oltre il libero in difesa lei ha schierato il libero a centrocampo… Ha mai pensato di mettere il libero in attacco? Ma io l’ho già messo da due anni il libero in attacco, perché se ci fate caso la nostra seconda punta è sempre libera di muoversi.
Mi hanno riferito alcuni camionisti che lei si è innamorato calcisticamente di Dodo Giorgetti quando una mattina passando sulla tangenziale di Bari l’ha visto correre a perdifiato per allenamento. E’ vero tutto ciò o è solo una leggenda? No no, è tutto vero, Dodo lo vedemmo in quella occasione sia io che il direttore sportivo Corvino, ma Pantaleo espresse dubbi perché mi disse che questo si allenava tanto ma senza usare il pallone e per il nostro mestiere la sfera è tutto. Giorgetti lo conoscevo per averlo allenato a Fano e a Ravenna, ho insistito per il suo acquisto perché sarebbe stato sicuramente un grosso acquisto, e così è stato.
Cosa sceglierebbe tra queste attività? 1)Allenare la nazionale austriaca. 2) Fare il modello per delle t-shirt da sfoggiare in panchina 3) fare il fioraio. Sicuramente sceglierei di fare il fioraio, se mi avessi proposto di fare il carpentiere o il minatore avrei scelto una tra le altre due opzioni ma l’idea di fare il fioraio, di stare in mezzo ai fiori, alle piante, sarebbe molto rilassante, poi a me piace tanto la natura, ed è un lavoro che ingentilisce.
Dopo una sconfitta per 4-0 tutti i giocatori del Lecce vengono beccati in discoteca, lei cosa fa? 1) Li mette tutti fuori rosa 2) Li appende per tre ore a fare lo scarico della colonna vertebrale (esercizio a testa in giù appesi che non dura più di tre minuti… ) 3) Gli farebbe fare delle infiltrazioni in testa dal dottore Palaia 4) O andrebbe anche lei? No, sicuramente, non li punirei con questi metodi perché potrebbero nuocere alla prestazione susseguente e non sarebbe utile a nessuno per primo all’allenatore. Certamente agirei sulla loro personalità in modo da farli capire che hanno sbagliato. Solitamente opto per delle punizioni morali, e per caricarli ancora di più farei sentire loro il polso dei tifosi.
E’ vero che la sera verso le 22.30 con la scusa di andare a controllare i suoi ragazzi va in casa loro per farsi invitare a cena? No, non è mai successo che sia andato a casa di uno dei miei ragazzi né per effettuare controlli, sono professionisti e devono controllarsi in modo autonomo, né tantomeno ho mai cercato di "scroccare" loro una cena.
Un ultima domanda Mister, in Europa lei preferirebbe andarci con il Lecce o con la sua compagna? Sarei felicissimo di andarci con il Lecce, tanto, di conseguenza, verrebbe con me anche la mia compagna. Ma lei lasciamola in pace, per me è sacra.
Arrivederci tra quindici giorni. La nostra prossima "vittima" il capitano del Lecce William Viali.
di Simone Liaci
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