dal gazzettino:
Duemila persone nel momento clou, ma molte di più se si contano tutti i curiosi che fino a tarda sera hanno voluto scoprire il nuovo cuore di Treviso. Grande successo, sabato pomeriggio, dell'inaugurazione del "quartiere latino" all'ex San Leonardo, che ha aperto le sue porte lasciando a bocca aperta i trevigiani dopo il restauro del gruppo Carron.
C'era tutta la Treviso che conta, dal sindaco Gobbo al vescovo Mazzocato, amministratori pubblici, industriali, uomini di cultura. Ma c'era anche moltissima gente comune, ammirata e piacevolmente disorientata dalle nuove prospettive che i varchi aperti sui quattro lati creano.
Al microfono, al taglio del nastro, l'architetto Paolo Portoghesi, autore del progetto di restauro, ha spiegato il senso dell'intervento. Il presidente di Fondazione Cassamarca Dino De Poli si è compiaciuto dell'«affettuosa curiosità» dimostrata dai trevigiani per la nuova creatura nata dalle sue idee: «La città cresce, ed è bello vederla crescere come si vede crescere un bambino - ha continuato - al di là di questo quartiere c'è un ponte (quello in legno dell'università, da lui fortemente voluto, ndr) e oltre quel ponte dobbiamo andare per progredire, con l'università e altre iniziative». Gian Paolo Gobbo ha tenuto a puntualizzare che «anche il Comune ha fatto la sua parte dando risposte veloci», poi Diego Carron, presidente della Carron spa, ha ricordato che «sette anni fa qui non c'era nulla e ora, risolvendo molte difficoltà via via, è nato un gioiello», ringraziando il suo personale e omaggiando la memoria del padre, «che è mancato durante i lavori ma non ha mai smesso di interessarsi fino all'ultimo di come procedeva l'opera».
La festa è proseguita fino a tarda sera con concerti e la mostra fotografica sulla lunga opera di recupero, oltre che con un colossale rinfresco di Celeste, spazzolato via rapidamente, fino ai caffè offerti dalla Dersut. Due dei marchi prestigiosi che hanno creduto da subito nel nuovo quartiere latino, piazzando rispettivamente gastronomia e caffetteria in punti strategici.