In attesa del passaporto italiano, Amauri strizza l'occhio al Brasile...
L'Italia, intesa nel senso della burocrazia del nostro Paese, deve sbrigarsi se non vuole che il Brasile si impossessi di Amauri. Il centravanti della Juventus, in attesa del passaporto italiano che gli spalancherebbe le porte della Nazionale di Marcello Lippi, strizza l'occhio alla Seleçao.
Amauri non ha mai fatto mistero di preferire, almeno sulla carta, il Brasile all'Italia, ma il silenzio di Dunga l'aveva quasi convinto a vestirsi di azzurro (passaporto permettendo, ndr). Le sue ultime prestazioni, però, hanno finalmente (purtroppo) convinto l'ex centrocampista della Fiorentina che avrebbe deciso di convocarlo per l'amichevole che la Seleçao giocherà il prossimo 10 febbraio proprio contro gli Azzurri.
Il CT del Brasile, almeno secondo quanto rivela Amauri al quotidiano brasiliano Estadi de S. Paulo, non si è ancora fatto sentire: "Non c'è stato alcun contatto, ma sono sicuro che mi sta osservando. So che non è facile arrivare nella Seleçao, Dunga lavora con un gruppo di giocatori da quasi due anni, e io sono quasi uno sconosciuto, anche se ora gioco nella Juventus e questo dà maggior risalto alla mia immagine".
A spaventare il centravanti bianconero, che a questo punto non fa mistero di sperare in una chiamata nella Nazionale brasiliana, sono le dichiarazioni del suo ex-procuratore ("Amauri giocherà nel Brasile, ma solo da titolare", ndr). "Non è vero - controbatte il giocatore -, e credo che questa storia abbia finito col danneggiarmi. So che agli allenatori non piacciono queste cose e voglio dire a Dunga che non ho mai chiesto nulla, non fa parte del mio carattere. Se andrò in Nazionale sarà perchè ho sudato molto e perchè me lo sono meritato in campo: non perchè altri stanno facendo pressione".
Nel frattempo, il passaporto italiano di Amauri tarda ad arrivare, e la possibilità che il centravanti si leghi al Brasile diventa sempre più probabile. "Il passaporto? - dice Amauri -. Dipende dalla burocrazia, può arrivare tra giorni o tra mesi, potrebbe essere pronto anche a inizio anno. Io, comunque, sono brasiliano e l'unica nazionale dove posso giocare, per il momento, è quella brasiliana. Sto solo aspettando una chance". Una possibilità che l'Italia non vede l'ora di offrirgli...
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