00 25/02/2007 21:23
da www.ilgazzettino.it
CALCIO Prosegue la serie positiva
Treviso da otto e Viali recita il mea culpa
Treviso

Dopo quattro vittorie consecutive il Treviso ritorna da Lecce con un pareggio positivo che permette di allungare la serie positiva portata ora a otto giornate dove sono state ottenute cinque vittorie e tre pareggi. Ma c'è un po' di delusione per i due punti "persi", anche se in casa biancoceleste cercano di vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto.

«Abbiamo giocato per oltre un tempo dice il capitano Viali- in inferiorità costringendoci quindi a rivedere il nostro atteggiamento tattico ma nonostante questo la nostra squadra non è mai stata in balia agli avversari».

Camorani è stato comunque ingenuo soprattutto nella seconda ammonizione

«E' stata senza dubbio affrettata e decretata dal pubblico visto che l'arbitro non mi dava l'impressione volesse estrarre il cartellino giallo ma è stato indotto dai tifosi di casa poi, altri falli anche più cattivi sono solo stati puniti con l'interruzione del gioco ma senza provvedimenti sanzionatori».

C'è qualche rammarico per come è andata a finire la partita?

«Per come avevamo iniziato giocato fino a quando eravamo in undici credo si possa parlare di vittoria mancata ma alla fine questo pareggio porta un punto in classifica e ci fa morale anche perché per il Lecce questa partita era di vitale importanza visto che sette giorni prima avevano perso per 4-0 a Mantova».

Quando siete rimasti in dieci avete però arretrato il baricentro

«Credo sia normale anche perché devi correre di più ma nonostante questo non mi pare abbiamo corso seri pericoli. Poi quando è stato espulso Zanchetta abbiamo ripreso possesso del campo e anche del gioco».

Con Acquafresca dal primo minuto le cose sarebbero andate diversamente?

«Stiamo cercando il pelo sull'uovo. Secondo me non sarebbe cambiato nulla».

L'ingresso di Petras ti ha sorpreso?

«Era un ingresso in campo preparato dal mister».

Raccontaci il gol del pareggio del Lecce

«Mi assumo tutte le responsabilità. Arriva un cross, decido di intervenire ma la traiettoria era velenosa e la palla passa in mezzo tra me e Mezzano che era in marcatura. La sfera arriva a Tulli che segna e io, guardando Mezzano gli ho chiesto scusa perché per mezzo centimetro non sono riuscito a colpire la palla».

Giampaolo Zorzo