00 28/08/2007 19:03
Intervista a Pillon su www.ilgazzettino.it
Il Treviso stenta a trovare il bandolo del gioco ma intanto inizia il campionato portando a casa tre punti preziosi che permettono di guardare con un certo ottimismo alle prossime due partite che sono ad altissimo rischio: sabato a Lecce e sette giorni dopo al Tenni contro il Chievo.

«In questo momento dice l'allenatore Bepi Pillon - dobbiamo solamente pensare ai punti e non a come arrivano visto che la squadra sta ancora cercando il proprio gioco e i necessari equilibri tattici».

Quando vedremo il vero volto della squadra?

«Credo tra circa un mese ma nel frattempo non rimarremo con le mani in tasca...».

Torniamo alla partita con l'Avellino: ha trovato il motivo per giustificare il brutto gioco offerto dalla sua squadra?

«Per diversi motivi: dal caldo, ai meccanismi ancora da oliare ma queste difficoltà le avevo messe in preventivo e quindi non sono né sorpreso e neppure preoccupato».

Da più la colpa al fatto che in campo c'era una squadra con otto undicesimi dal volto nuovo o c'è dell'altro?

«Questa può essere una chiave di lettura ma non è l'unica».

Qual è l'altra?

«Credo abbia influito la mancanza di intesa dei due attaccanti perché con il loro movimento si determina la manovra della squadra invece Barreto e Pià si sono uniti tardi al gruppo e per giunta non al top della condizione».

Non conveniva allora farne giocare uno solo magari in coppia con Russotto?

«Barreto e Russotto non li vedo bene assieme perché per certi aspetti si assomigliano e quindi ho dovuto mandare in campo una squadra che mi offrisse maggior equilibrio tattico».

Cosa dirà a Barretto e Pià per evitare che il brutto episodio su chi deve calciare il di rigore si ripeta?

«Quello che dirò ai due brasiliani rimarrà tra i muri dello spogliatoio anche se credo che qualche colpa ce l'ho anch'io non avendo indicato l'ordine dei tre rigoristi».

C'è anche il problema Russotto...

«Quando l'ho avuto a disposizione l'ho sempre fatto giocare, non contro l'Avellino perché in settimana non lo avevo mai avuto a disposizione perché convocato con la nazionale under 21 e quindi avevo provato altri giocatori, per cui mi sembrava giusto fare altre scelte. Russotto deve stare tranquillo perché conosco il suo valore e ci sarà spazio per tutti».

C'è stato qualche risultato che l'ha sorpresa?

«In serie B di scontato non c'è nulla per cui il pareggio del Mantova contro la neo promossa Ravenna o il pari del Chievo non mi sorprendono più di tanto».