Varese regala il primo sorriso alla Benetton
12/10/2007 09:34
Convincente successo dei trevigiani che finalmente portano a casa i due punti
- La Tribuna -
Il primo obiettivo era muovere la classifica: raggiunto. Il secondo: farlo con una pallacanestro decorosa. Fatto anche questo. E la Benetton incassa la sua prima vittoria della stagione e, soprattutto, si fa una bella iniezione di fiducia per iniziare a diventare la squadra che tutti stiamo aspettando. Ieri sera i progressi ci sono stati: giocare meglio di Siena e Pesaro non era difficile, tuttavia per quasi un tempo, il primo, Treviso (senza Mordente) è piaciuta un sacco.
Soprattutto per la sua difesa intimidatoria e le conseguenti transizioni veloci. Poi la musica è cambiata. Ma è finita com’era iniziata: dominando. Varese troppo inferiore fisicamente nelle due aree, laddove Mensah-Bonsu ha confermato di essere in gran forma (anche 11 rimbalzi, come Austin, e 2 stoppate), mentre Johnson s’è preso qualche responsabilità in più e Chalmers ha finito in crescendo. Da eliminare invece la caterva di palle perse (19, 5 di Austin). Inizio disinvolto per la Benetton: bombe di Johnson e Austin che la fanno galleggiare avanti anche con una buona difesa sotto il proprio vetro. Presto (8’) arriva anche il doppiaggio (22-11) ma c’è un ulteriore allungo casual quando l’intimidazione di Pops libera in velocità Johnson e Soragna. Ed allora il +15 al primo riposino è a dir poco confortante per una squadra che ha solo bisogno di credere in se stessa e di un pò di fiducia dell’ambiente. La Cimberio paga conti salati alla voglia di Treviso, Pops stoppa tutto quello che transita nel suo raggio ed allora non stupiamoci se i verdi prendono davvero il largo in anticipo, c’è un +22 già al 13’ grazie ad una impressionante grandinata di bombe scagliate da Atsur, Soragna, Chalmers e Johnson. Cimberio perciò spazzata via e potrebbe anche esserci l’ipoteca sulla gara se un trio di arbitri, diciamo in cattiva serata, non surriscaldasse l’ambiente con qualche fischio a capocchia, tra cui un antisportivo a Maresca che tuttora resta un mistero.
Passera in particolare passa molto tempo in lunetta (7/8) e Varese, che pareva morta e sepolta, in qualche modo alla pausa è ancora in vita. Da registrare una brutta botta alla schiena per Atsur dopo un tuffo per recuperar palla, e susseguente malore della madre in tribuna, spaventata per averlo visto inerte a terra per un minuto. Entrambi tuttavia si sono ripresi in breve tempo. E si riprende anche Varese, visto che adesso la Benetton fa molta più fatica di prima a trovare dei buoni tiri. Melvin firma il -8, poi Galanda per il -6 al 29’. E qui Treviso torna in quella confusione mentale che in tutto il primo tempo sembrava aver abbandonato. Gara definitivamente riaperta all’inizio dell’ultimo periodo, Galanda trova la verve dei tempi alla Fortitudo, Johnson invece sparisce dalla circolazione ed allora un match che sembrava quasi archiviato diventa in salita. In verità Varese non riesce ad avvicinarsi più del suddetto -6 ma in ogni caso tiene i trevigiani sulla graticola, almeno finchè le triple di Soragna e di un redivivo Johnson le fanno riguadagnare il +17, e questo è davvero il momento atteso: la Cimberio non più opporre nulla nonostante la crescita di Hodge e il buon rendimento di passera, arriva il primo successo di Treviso. Ramagli in ogni caso sa che il lavoro non gli manca, quei primi splendidi 15 minuti vanno allungati, spesso ci si fa prendere dalla frenesia, difetto tipico di chi è ancora in fase di conoscenza reciproca. Però c’è stato non uno ma almeno un paio di passi avanti. E del resto era quello che chiedeva il coach.
Silvano Focarelli