E'l'Europa dei potenti
Per fortuna c'è il Nancy
Nei principali campionati europei, per ora in testa ci sono soltanto squadre ricche e prestigiose. L'unica eccezione arriva dalla Francia, dove un piccolo club che non ha investito un solo euro nel mercato estivo sta facendo meglio dei pluri-campioni del Lione
MILANO, 18 ottobre 2007 - I tifosi del Nancy hanno passato l'estate a sfogliare i giornali sportivi, cercando di capire su quali giocatori la loro squadra avrebbe puntato per rinforzarsi. Magari non Ronaldinho e Kakà, ma qualche arrivo era lecito attenderselo... Invece niente. Zero. Nessuno. Il calciomercato non ha portato alcun innesto e l'unico affare significativo è stata la cessione del difensore Diakhaté alla Dinamo Kiev per 4 milioni di euro. Più di qualcuno avrà storto il naso: dopo due stagioni chiuse al 12° e al 13° posto nella Ligue 1, la "non-campagna acquisti" del Nancy faceva presagire un'annata di sofferenze. Ma il calcio, a volte, sente il bisogno di ricordare che i risultati non sono sempre prevedibili. E così, dopo 10 giornate di campionato, il Nancy è primo in classifica. Il Lione, che ha vinto gli ultimi 6 titoli, ha gli stessi punti del club della Lorena, ma ha disputato una gara in più.
PAPERONI - Meno male che c'è il Nancy, altrimenti verrebbe da pensare che l'Europa del pallone si sia stufata delle favole. Dando un'occhiata a quanto sta accadendo nei principali campionati del Vecchio Continente, ci si accorge che a farla da padrone sono i club più ricchi e potenti. Non è certo una novità, ma almeno, negli anni passati, la prima metà della stagione offriva qualche sorpresa. I "piccoli Chievo" proliferavano anche fuori dall'Italia. Invece, ora, i big hanno preso immediatamente il comando delle operazioni. In Inghilterra l'Arsenal precede il Manchester Utd, in Spagna è già sfida tra Real Madrid e Barcellona. La serie A vede l'Inter davanti a Juve e Roma, mentre in Germania il super Bayern ha già fatto capire che non avrà rivali (ma complimenti al neopromosso Karlsruhe, al momento 2°, anche se staccato). In Portogallo? Porto, ovviamente. In Olanda? Feyenoord con un punto di vantaggio su Ajax e Psv Eindhoven. E in Scozia è già in testa il Celtic.
PLATINI, WENGER E GLI ALTRI - Solo la Ligue 1 francese offre qualcosa di nuovo. Il Nancy è un club giovane, nato appena 40 anni fa. Dal giorno della fondazione, ha quasi sempre oscillato tra la prima e la seconda divisione, con il 4° posto del '77 come miglior risultato. In quegli anni, lì giocava tale Michel Platini, che nel '78 alzò la coppa di Francia. Il Nancy è stato allenato anche da due tecnici dal prestigio internazionale: Aimé Jacquet (poi c.t. campione del mondo a Francia '98) nella stagione 1990-91 e un giovanissimo Arsene Wenger dall'84 all'87. L'attuale guru dell'Arsenal, per la verità, non fece benissimo in Lorena: la sua avventura si concluse con una retrocessione. Dal novembre 2002, in panchina siede Pablo Correa, 40enne uruguaiano che al Nancy chiuse la carriera da calciatore. E' lui l'artefice del miracolo: ha riportato la squadra in Ligue 1 e ora guarda tutti dall'alto del primato in classifica. Nel 2006 ha vinto la coppa di Lega, battendo in finale il Nizza. Oggi sta costruendo le sue fortune sulla difesa, la migliore del torneo con sole 6 reti al passivo. In attacco ci pensano il marocchino Youssouf Hadji e il brasiliano Carlos Henrique Kim, 9 gol in due, in un campionato dove si segna pochissimo. A loro il compito di tenere il Nancy lì davanti. Quanto potrà durare? Non molto tempo, purtroppo. Ma concedeteci un po' di tifo per il Nancy: almeno nel girone d'andata, una bella favola ci vuole. Altrimenti che calcio sarebbe?
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