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RAMAGLI: “JOHNSON FUORI? STAVOLTA SERVIVANO LOTTATORI”. LARDO: “COMPLIMENTI A TREVISO, GARA MOLTO INTENSA”

(24 ott. h. 00.00) Può finalmente rilassarsi a fine gara, coach Alessandro Ramagli. "Abbiamo usato le armi che dovevamo, alzando il livello di intensità con un livello di energia diversa rispetto alle altre partite. L'inizio comunque è stato difficile, viziato da una grande tensione. Tuttavia poi la squadra ha lottato bene, ha avuto molti secondi e terzi tiri, anche se non tutti sono entrati, invece siamo stati bravi ad attaccare con lucidità in contropiede selezionando meglio le conclusioni. Poi la partita pian piano è andata nelle nostre mani". Tatticamente qualcosa è cambiato. "Sì. Chalmers ha giocato talvolta anche da guardia, con compiti di creazione di gioco non dal primo palleggio ma dal primo passaggio, e la cosa lo ha facilitato. Poi ho utilizzato spesso quintetti abbastanza piccoli che hanno anche spostato gli equilibri, attaccando senza frenesia la loro zona che poteva metterci in difficoltà. In difesa c'era da aumentare l'aggressività ed anche questo l'abbiamo fatto, limitando Finley e limitando Sow in post up". Come Johnson in panchina per tutta la partita? "Scelta di natura tecnica. Noi avevamo bisogno di giocare una partita cappa e spada, ho ritenuto opportuno impiegare giocatori che hanno queste caratteristiche nel loro DNA, Dermarr chiaro che non le ha. Importante è che dimostri di essere valido anche in difesa, e lo dimostri costantemente, non si può prescindere da certe cose se si vuole essere una squadra con delle ambizioni. E' importante che tutti si facciano trovare pronti, lo spazio c'è per chi ha la volontà di dimostrarlo". Lino Lardo non si aspettava certo di tornare a casa con un simile passivo. "Che volete che vi dica: a parte il primo quarto in cui avevamo difeso molto bene chiaro che la mia squadra non è ancora pronta per questo tipo di partite contro una squadra solida come Treviso, anche se sapevamo che era in difficoltà. Non sto ad elencare i problemi che abbiamo avuto all'inizio della preparazione, diciamo che siamo soddisfatti delle tre vittorie ma in trasferta paghiamo questo limite di condizione, che ovviamente dovrà migliorare. Quando si alza l'intensità noi siamo in difficoltà, c'è tanto lavoro da fare. Complimenti però alla Benetton, in ogni caso anche se ha trovato poca resistenza da parte nostra era in una condizione psicologica non certo facile, e dopo il primo quarto poteva anche non reagire in quel modo, aiutata da noi senz'altro, però rinnovo le mie congratulazioni, ha fatto una prestazione molto intensa, cosa che invece noi ci siamo dimenticati di fare".

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