Che paura per Bargnani!
Una gomitata lo mette k.o.
Facile successo di Toronto a Miami, ma i Raptors vivono attimi di terrore quando Johnson stende l'azzurro con un colpo proditorio al viso: Andrea resta a lungo sul parquet. Tre denti danneggiati, escluse fratture: "Non ricordo nulla dello scontro, ma ora sono più tranquillo"
NEW YORK (Usa), 6 marzo 2008 - L’assenza di Chris Bosh questa volta non limita Toronto, che a Miami vince al termine di un match dominato dall’inizio alla fine. I Raptors si impongono 108-83 ma Andrea Bargnani spaventa non poco i tifosi della squadra canadese. L’azzurro, infatti, fa trattenere il fiato un po’ a tutti all’American Airlines Arena rimanendo per diversi minuti steso sul parquet dopo un brutto scontro con Alexander Johnson.
Succede tutto all’inizio del secondo tempo. Toronto, anche grazie alla buona vena del giocatore italiano, è avanti 55-44, quando l’azzurro attacca il canestro. Alexander Johnson non trova di meglio da fare che rifilare una gomitata in pieno volto all’ex cestista della Benetton. Bargnani crolla sul parquet e rimane a terra. Si capisce subito che si tratta di qualcosa di serio. Gli arbitri fischiano l’antisportivo a Johnson ma l’azzurro non si rialza. Ci vogliono diversi minuti prima che Bargnani, in chiaro stato confusionale, si rimetta in piedi e torni negli spogliatoi, non prima di aver realizzato entrambi i liberi. I segni della gomitata di Johnson sono subito evidenti sul viso di Bargnani, che va direttamente in sala raggi X. Si teme la frattura dello zigomo ma dopo diversi minuti arriva la buona notizia. Le radiografie escludono fratture, Bargnani e tutti i tifosi di Toronto possono così tirare un sospiro di sollievo.
A fine partita Andrea riesce anche a parlare con i giornalisti. "Sinceramente non ricordo l’impatto – dice l’ex prima scelta assoluta – ho avuto la vista annebbiata per qualche secondo, adesso sto meglio e sono più tranquillo". La bravata di Johnson lascia comunque Bargnani con tre denti danneggiati, un fortissimo mal di testa e diversi lividi sul volto. Ma per via della dinamica del contatto poteva sicuramente andare molto peggio. La squalifica del giocatore di Miami, adesso, sembra scontata.
Toronto, comunque, al di là dello spavento, gioca una signora partita, indirizzando subito il match nella direzione sperata grazie a un parziale di 16-0 nel primo quarto. Bargnani si fa rispettare sia in attacco che in difesa e alla fine chiude con 12 punti (2/7 da due, 2/3 da tre e 2/2 ai liberi), due assist e un recupero in 21’ di gioco. I Raptors, guidati da un eccellente Rasho Nesterovic, dopo un buon primo tempo scappano via nel terzo quarto, approfittando della scarsa intensità difensiva di Miami.
Gli Heat anche in attacco fanno grande confusione e si arrendono senza nemmeno combattere. Alla fine, così, Pat Riley non le manda a dire ai propri giocatori. "Non si può giocare in questa maniera – commenta l'arrabbiatissimo coach al termine della gara - purtroppo c’e’ qualcuno che non ha nemmeno un minimo d’orgoglio. Mi sono stancato degli alibi, adesso chi non ha voglia di giocare rimarrà in panchina fino al termine della stagione".
I Raptors, invece, tornano in Canada con un Bargnani mal ridotto, ma l’azzurro, dopo aver fatto spaventare un po’ tutti, incluso se stesso, sembra convinto di poter scendere in campo già venerdì contro i Wizards.
Miami: Banks 21 (4/5, 3/6), Davis, Wade 16. Rimbalzi: Marion 14. Assist: Banks, Wade 4.
Toronto: Nesterovic 16 (8/11, 0/1). Rimbalzi: Nesterovic 10. Assist: Calderon 13
Simone Sandri