00 21/11/2007 20:21
Pillon sprona il Treviso: «Avanti tutta col Brescia»
«Un fine settimana senza calcio è stato senz'altro strano ma allo stesso tempo ci ha permesso di lavorare con la massima serenità». Così Bepi Pillon, allenatore del Treviso che continua: «Massimo rispetto per la famiglia colpita dal lutto ma dobbiamo anche ricordare che l'episodio è avvenuto lontano da uno stadio e, come sempre, ci è finito di mezzo il gioco del calcio».

Vedere i giocatori e tifosi della Scozia stringere le mani e complimentarsi con i giocatori della nostra nazionale nonostante la bruciante eliminazione, che effetto le ha fatto?

«Sensazione stridente se lo accostiamo al nostro modo di fare e di vedere lo sport. In Scozia e in Inghilterra c'è meno tensione e di calcio si parla solamente il sabato e la domenica mentre da noi tutti i giorni leggiamo articoli e a volte questo fa aumentare ed esasperare l'attesa».

Colpa dei media che caricano troppo le partite?

«Certo che no. Le motivazioni sono diverse come ad esempio il problema sociale. Credo di non scoprire l'acqua calda quando dico che tutte le famiglie stanno attraversando momenti di difficoltà che generano tensioni, poi qualcuno la porta pure allo stadio».

Si potrà mai arrivare al modello anglosassone?

«La loro cultura è molto diversa dalla nostra e se vogliamo avvicinarci, dobbiamo darci tutti una calmata e vivere lo sport come una parentesi piacevole della settimana e non come dramma se si dovesse perdere una partita. I drammi sono altri e non questi».

Parliamo di calcio giocato. Sabato arriva il Brescia, che partita si aspetta?

«Mi auguro che la squadra riesca a dare continuità ai risultati positivi, cosa mai successa fino a questo momento. Non dimentichiamo però che giocheremo contro la quarta in classifica e che è stata costruita per salire di categoria e quindi non sarà una passeggiata».

Che referenze ha sulle rondinelle?

«Sono molti brave nelle palle inattive e quando ci sono dei corner i migliori sei saltatori piombano in area, molte volte fanno male. Noi cercheremo di sfruttare il nostro gioco veloce».

Fiducioso?

«Sì perché quelli visti contro il Mantova sono qualcosa di più che semplici segnali, è la certezza che qualcosa sta cambiando e che i ventidue punti che ci auguriamo di conquistare di qui alla fine del girone di andata sono raggiungibili».

Girando a quota ventidue cosa cambierebbe nella vostra strategia?

«Molto perché sono convinto che nella seconda parte del campionato si potrà vedere il vero volto di questa squadra e allora nulla ci sarà precluso».

Russotto ha segnato anche in nazionale.

«L'importante è che abbia giocato, il gol è stata la ciliegina sulla torta».

Com'è la situazione relativa agli infortunati?

«Amodio si sta allenando con il gruppo ma sente ancora dolori al ginocchio mentre Pianu è a disposizione».

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