Rigore non dato E Pillon recrimina
«Un pareggio meritato, buona la nostra rimonta»
Modena
Neanche allo stadio Braglia arriva la prima vittoria esterna del Treviso in campionato. Il punto comunque va bene, per tenere a tre lunghezze la zona retrocessione, mentre ce n'è ancora uno da recuperare per i playout.
"Il Modena è partito alla grande - racconta Bepi Pillon - ci ha pressato bene, ha fatto gol e il nostro merito è aver passato quel momento di difficoltà senza eccessivi danni. Pian piano siamo venuti fuori e, se alla fine ci avessero concesso quel rigore, avremmo portato a casa la partita, com'era giusto".
Anche il Modena protesta per un "rigorino" non concesso.
"Mi parrebbe strano che Piovaccari si fosse buttato a terra, nel contatto. Avrei dovuto essere più vicino, per giudicare meglio, sono curioso di rivedere l'azione. Il pareggio comunque è meritato, l'abbiamo ottenuto recuperando una palla vagante. Il rimpallo ci ha favorito, ma allora possiamo dire che anche la rete del Modena era stata episodica. La rimonta è stata importante, il secondo tempo buono".
Resta il rammarico per quell'intervento in area, su Piovaccari, nel contatto con Pani.
"Accresciuto dal fatto che mancava pochissimo alla fine. Anche in casa con il Bari ci avevano negato un rigore. Sono punti che sfumano e pesano. Me ne mancano 5 (a causa di decisioni arbitrali non favorevoli, ndr), con quelli saremmo a metà classifica".
Il timore adesso è di perdere due giocatori.
"Per Guigou si teme la frattura della caviglia, speriamo di no. Scaglia ha preso una bella tacchettata sul piede. Di positivo ci sono stati lo spirito e la determinazione".
Nel finale perché non ha inserito Barreto?
"L'abbiamo provato, non se la sentiva, zoppicava. Era inutile farlo entrare, anche per rispetto nei confronti dei compagni sani, per così dire. Mi avrebbe fatto comodo, negli ultimi 20 minuti".
A 10 dalla fine è entrato Gionata Mingozzi, alla seconda apparizione stagionale.
"Cerco di rientrare in forma il prima possibile - racconta il centrocampista biancoceleste - e poi una volta che starò bene, quello che deve venire viene. Ho avuto talmente tanti problemi negli ultimi due anni che penso soprattutto alla salute. Lo spogliatoio è sereno, siamo usciti un paio di volte in settimana. Il gruppo è buono, poi quando cominciano ad arrivare anche i risultati c'è più tranquillità".
Il Treviso era partito per un posto nei playoff, la sesta posizione è distante altrettanti punti, rispetto ai 19 che ha.
"Speriamo nella salvezza, è il nostro obiettivo, ora come ora. Il rigore non ho visto se c'era, perché mi stavo scaldando. Anche i nostri non si sono lamentati più di tanto, solo il mister, ma è normale che ci provi".
Mingozzi ha dato il cambio a Gianni Guigou, uscito per quella botta alla caviglia. Negli spogliatoi piangeva, per il male. Il trauma sarà valutato nei prossimi giorni, l'ex campione d'Italia, con la Roma, si prepara a uno stop non di poco conto. Dario Venitucci dal canto suo ha dato tutto quanto poteva, in una posizione che non gli è congeniale.
"Sinceramente speravamo in una vittoria - racconta l'ex juventino -. Il Modena è una buonissima squadra che ci ha messo in difficoltà soprattutto sulle palle alte. Siamo stati bravi a non mollare, a rimediare e portare a casa un punto molto importante. Personalmente sono contento: è normale, quando si gioca si è sempre felici. Ho giocato anche esterno e per la squadra sono disposto a sistemarmi ovunque".
Per il Treviso finalmente una trasferta positiva in Emilia Romagna, dopo i viaggi a vuoto a Bologna e Cesena, Ravenna e Rimini."I gialloblù sono partiti veramente forte, noi forse potevamo partire un po' meglio. Subito il gol, siamo stati bravi a rimanere sereni e a rimediare una partita che sembrava difficile. Il cambio a un minuto dalla fine? E' stata una scelta del mister. Adesso sappiamo che il tempo è sempre di meno, le partite pure. Quindi dobbiamo cercare di fare più punti possibili ed essere continui".
Vanni Zagnoli