00 10/04/2008 16:17
da www.gazzettino.it

Treviso s'affida al giustiziere Bonucci
All’andata col Mantova firmò il gol che valse il punto ai biancocelesti e sabato ci vuol riprovare
Treviso

Oltre alle numerose presunte stelle arrivate nell'estate c'era anche un giocatore tesserato per far parte della rosa che però si sta ritagliando uno spazio importante. Si tratta di Lenoardo Bonucci difensore di 21 anni arrivato dall'Inter con la formula della comproprietà. Dal campionato Primavera a quello cadetto il salto è davvero grande ma il centrale, anche se all'occorrenza è stato schierato esterno destro, non ha accusato il colpo anzi, si è messo in evidenza, alla pari di Venitucci, quale giovane emergente.

«L'importante è giocare e acquisire esperienza spiega - e farsi trovare pronti quando l'allenatore ti chiama in causa».

Molti hanno definito Scurto e Bonucci la coppia difensiva ideale. Cosa ne pensi?

«Le scelte devono essere fatte dall'allenatore e giuste o sbagliate che siano vanno rispettate e accettate col sorriso senza creare inutili malumori che poi si ripercuotono nell'armonia della squadra».

Sabato giocate a Mantova, con quale spirito?

«Alto perché la vittoria con l'Ascoli ci ha dato grande autostima e la consapevolezza che possiamo giocarcela contro chiunque».

Quella lombarda è comunque una squadra di grande caratura.

«Basta leggere la rosa per rendersene conto. Puntava alla promozione ma ha incontrato qualche problema, a questo punto del campionato dobbiamo pensare solo a vincere e, magari, anche in trasferta visto che finora non ci siamo mai riusciti».

Anche contro l'Ascoli vi siete però complicati la vita.

«Ormai è una costante. Creiamo molte palle gol ma stentiamo a segnare mentre gli avversari alla prima occasione ci trafiggono. Abbiamo l'occasione per chiudere le partite ma non ci riusciamo e quindi siamo costretti a soffrire fino al triplice fischio».

Come avete festeggiato la vittoria sui bianconeri marchigiani?

«Abbiamo preso due piccioni con una fava visto che in un ristorante abbiamo brindato ai tre punti che ci mancavano da molto tempo e anche al compleanno di Smit».

Ricordi la partita di andata con il Mantova?

«Certo, visto che ho segnato il gol che ci ha permesso di pareggiare».

Rimarresti a Treviso anche in caso di C1?

«E' brutto pensare alla serie C ma in ogni caso dipenderei dalle scelte e dalle volontà di Treviso e Inter».

Sabato in tribuna c'era Boninsegna, osservatore dei nerazzurri. Che impressione gli avrai fatto?

«Penso di aver giocato una buona partita».

L'Inter rimane comunque un tuo sogno.

«Sono nato interista e con questa società ho fatto tutta la trafila del settore giovanile e quindi è chiaro che il mio sogno è quello di indossare la maglia della prima squadra. Dal prossimo anno le squadre di A avranno l'obbligo di avere in rosa tre italiani e tre che escono dal vivaio, questo è un bel aiuto ma serve anche qualità perché non arrivi in una squadra così importante per caso o per fortuna».

Sarebbe d'aiuto la maglia dell'Under 21.

«E' un desiderio e, francamente, pensavo di essere convocato quando ho giocato titolare con una certa continuità ma non è andata così».

Giampaolo Zorzo