00 10/06/2010 16:00
Ma sta seguendo anche altri campioni?
«Sì, è vero, ma di loro non è il caso di parlare: Leonardo (Bonucci) ha voluto rivelare il nostro feeling a mia insaputa: accetto la sua scelta, ma degli altri non parlo».
Veniamo allora a Bonucci: dove vi siete conosciuti?
«All’Asha club di Treviso (locale "alternativo" frequentato da giovani, in Fonderia, ndr), ci presentò una comune amica nel novembre 2008. Lui, 21enne, era un po’ sovrappeso, ma soprattutto giù di morale: proveniva dalla Primavera dell’Inter, aveva anche esordito in A poi era stato prestato al Treviso, ma finiva spesso in tribuna e panchina».
Poi cos’è successo?
«Sembra una favola: ci siamo rivisti e una sera è venuto a cena a casa mia. In tv c’era l’intervista a Marcello Lippi che testualmente ha detto: "Anche un giocatore di serie B può arrivare in Nazionale". Ho spento, l’ho guardato negli occhi Leonardo dicendogli: anche tu ci arriverai! Da lì è iniziato un rapporto molto stretto che non s’è fermato neppure quando lui, due mesi dopo, è passato al Pisa dove ha conosciuto mister Giampiero Ventura che ne ha capito le enormi potenzialità e lo ha voluto con sè l’anno successivo al Bari in A».
Ogni quanto vi sentite?
«Dipende, ma con messaggi o per telefono quasi tutti i giorni. Gli ho appena mandato un sms in Sudafrica e mi ha risposto che è tutto Ok. Ci vediamo anche con regolarità, al massimo ogni 7 o 8 settimane»
Che tipo di lavoro ha fatto con lui?
«Nulla di psicologico o psichiatrico, non ne ho le competenze. Semplicemente gli ho creato motivazioni, non come calciatore, ma come uomo. Prima di tutto viene Leonardo poi l’atleta: ha iniziato un percorso di crescita che ancora non si è fermato».
Intanto parte titolare ai Mondiali?
«Ma è solo il punto di partenza, come gli ho scritto oggi, non il punto d’arrivo. Lui crescerà ancora come uomo grazie all’autostima e alla splendida ragazza che ha incontrato (una studentessa di Siena, ndr). Nulla ormai gli è precluso».
Ai Mondiali ha il numero 23 come Materazzi, c’è un motivo o è solo affinità di ruolo?
«Leonardo deve e può diventare molto meglio di Matrix, mi spiego? E a fine carriera tornerà a Treviso perchè è la città che più ama»
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Se vuole tornare anche subito non ci dispiacerebbe... [SM=g2172119] [SM=x397192]
[Modificato da Mat-tv 10/06/2010 18:57]