«Treviso poco brillante? Troppi carichi di lavoro»
Pillon cerca le cause della scialba prova di sabato con lo Spezia
Treviso
Nonostante siano trascorsi due giorni dalla deludente partita giocata in casa con lo Spezia, l'allenatore Pillon è ancora amareggiato perché si è reso conto che il suo Treviso non ha saputo essere all'altezza di una partita importante contro una diretta concorrente.
La compagine allenata da Soda ha infatti surclassato sotto tutti i punti di vista quella di Pillon: a livello motivazionale, nella corsa e nella condizione atletica. Mentre gli spezzini correvano come matti, i biancocelesti "passeggiavano" e almeno tre di loro accusavano crampi, particolare da non trascurare visto che adesso ci saranno due partite in tre giorni e alla conclusione del campionato mancano ancora tredici gare. Questa flessione fisica desta già più di qualche preoccupazione nel clan.
«Tanti giocatori volevano uscire e mi sollecitavano il cambio ammette Pillon - e questo mi ha condizionato, e non poco, nelle sostituzioni che invece avevo in mente di effettuare».
Colpa della preparazione?
«Nella settimana che accompagnava questa partita forse abbiamo caricato troppo gli allenamenti e quindi siamo arrivati stanchi e non brillanti. Ci può comunque stare».
Questo ha però impedito di giungere al top in un una partita che per voi era fondamentale.
«E' vero, e per quanto può servire, mi prendo le mie colpe e responsabilità perché dovevamo portare assolutamente a casa i tre punti».
Come spiega questo calo fisico?
«Quando una squadra occupa una brutta posizione di classifica, la tensione sale alle stelle e così si fa doppia fatica sia con la testa che con le gambe, penso sia questo il motivo».
Lo Spezia non avrebbe però meritato una sconfitta.
«Loro hanno giocato decisamente meglio di noi ma quando passi in vantaggio e sei vicino allo scadere del tempo regolamentare la vittoria, meritata o no, non deve assolutamente scappare».
Questo cosa vuol dire?
«Che la squadra ha sicuramente un limite caratteriale».
Com'è la situazione degli infortuni?
«Per Smit vedremo nei prossimi giorni, Gissi è squalificato, Guigou non è assolutamente pronto e Mingozzi è in ospedale e quindi non sarà della partita».
Sabato affrontate, in trasferta, il Vicenza che dopo la secca sconfitta a Trieste è andato in ritiro ed è pure in silenzio stampa. Come arrivate a questo appuntamento?
«I problemi degli altri non mi interessano perché ho già i miei a cui pensare e quindi dovremo essere bravi ad arrivare a questa sfida in grande condizione fisica e mentale perché per noi sarà importante tornare a casa con un risultato utile».
Per fortuna anche nell'ultimo turno le altre dirette concorrenti non hanno fatto grandi passi avanti.
«E' vero ma non possiamo sempre sperare negli altri, dobbiamo cominciare a pensare e guardare noi stessi».
Che partita si aspetta?
«Da nervi saldi. Chi si approcerà meglio avrà maggiori possibilità di vincere e di cambiare la posizione di classifica».
Qual sarà l'errore da evitare sabato a Vicenza?
«Non dobbiamo creare troppa ansia , nervosismo perché si arriverebbe all'appuntamento troppo scarichi, invece dobbiamo pensare al Vicenza in maniera corretta e scendere in campo con la giusta grinta e determinazione».
Giampaolo Zorzo