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Ex ciclista.

da www.ilgiorno.it

Il fratello: «Era felice
come ai vecchi tempi»

di ROCCO SARUBBI


2008-03-29
di ROCCO SARUBBI
— VILLA D’ALME’ —
È MISTERO LA MORTE del ciclista Valentino Fois, 34anni, trovato privo di vita ieri mattina nella sua abitazione di via dei Mille, a Villa d'Almè, dove viveva assieme all'anziana madre Maria, di 74 anni. È toccato proprio a lei, malata e debole di cuore, fare la scoperta: quando l'ha chiamato per svegliarlo, non ha avuto nessuna risposta. Allora si è recata nella stanza del figlio, ma Valentino non respirava. Addosso aveva ancora il pigiama, ma non dava segni di vita. A quel punto, sola e disperata, la madre ha chiamato immediatamente gli altri figli (Valentino aveva due fratelli e due sorelle) che sono accorsi in via dei Mille.

QUALCHE MINUTO dopo è arrivata anche un'ambulanza inviata dal 118: al medico, purtroppo, non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso avvenuto alle 8.55 per arresto cardiocircolatorio. Ancora non sono chiare le cause della morte, ma secondo le prime indagini il ciclista sarebbe stato colto da malore. Anche se non si può escludere una seconda ipotesi legata all'assunzione di sostanze stupefacenti, considerato il suo recente passato, il cono d'ombra della depressione (dopo i tre anni di squalifica per doping nel 2002) in cui aveva fatto anche uso di psicofarmaci e di droghe, tra cui anche cocaina.
Soltanto l'autopsia, disposta dal sostituto procuratore Anna Ponsero, in programma lunedì mattina, potrà far piena luce sulle vicenda chiarendo le cause che hanno stroncato Fois.

LA NOTIZIA della sua morte ha fatto subito il giro del paese e si è sparsa nell'ambiente della due ruote. «Grazie all'ingaggio della società "Amore & Vita" di patron Fanini, stipulato nel dicembre scorso - ha raccontato con un filo di voce il fratello maggiore GianMario Fois -, Valentino era tornato a vivere di nuovo, come ai bei tempi. Dopo la squalifica per doping nessuno più gli dava fiducia, alcuni giudici di gara gli impedivano persino di gareggiare nelle competizioni di gran fondo, depennavano il suo nome. In questi ultimi mesi si era ripreso, stava bene, ma l'esclusione dal ciclismo, sua grande passione, lo aveva costretto a vivere momenti terribili. Ora, però, aveva riaquistato la voglia di vivere». La conferma viene anche dal suo compagno di squadra, Ivan Quaranta con il quale è stato assieme giovedì fino all'ora di cena quando lo ha riaccompagnato a casa. «Ci siamo allenati fino a quattro giorni fa. L'altro giorno ci siamo incontrati a casa mia, poi abbiamo preso un aperitivo in un bar e poi verso le 20 l’ho riaccompagnato a casa: Valentino mi aveva detto che sarebbe dovuto andare a trovare la sua ragazza, Rachele. Stava bene, non so cosa sia potuto accadere. Guardate com'è il destino: Valentino aveva un grande desiderio, correre la Settimana Lombarda qui nella Bergamasca, a casa sua e invece...».