Milano, 4 giugno 2008 - La speranza era nata quando era arrivata la notizia che il Cska Sofia rischiava di essere escluso dalla Champions League per debiti. Ma il regolamento dell'Uefa in merito parla chiaro: il Milan non potrà prendere il posto della formazione bulgara nei preliminari di Champions League.
Quello che sbarra la strada alle speranze del Diavolo è un semi-precedente proprio con il Milan che nel 2006 sotto inchiesta per calciopoli, rischiò il posto nei preliminari contro la Stella Rossa a beneficio, tra le varie ipotesi, dei francesi del Lens che avevano reclamato il diritto alla luce di un miglior coefficiente Uefa. Ma per il massimo organismo europeo si trattò di un caso atipico e le soluzioni erano state studiate ad hoc. Nel caso del Cska Sofia verrà invece applicato il regolamento.
La federazione bulgara sta ancora valutando se togliere la licenza Uefa al Cska Sofia in quanto la squadra campione di Bulgaria risulta indebitata con il governo e con le banche. Il regolamento internazionale prevede che sia la stessa federazione di competenza ad assegnare la nuova licenza e il conseguente accesso ai preliminari e, con tutta probabilità, sarà la squadra seconda classificata nel campionato: il Levski (così anche il Paok Salonicco due anni fa in Coppa Uefa).
Nei prossimi giorni la decisione. Non si può poi dimenticare che per l'Italia esiste un tetto massimo di quattro squadre in Champions, limite che non può essere superato. Per il Milan quindi niente Champions, e 20 milioni di euro che entrano ed escono con le speranze europee. Ora l'assalto ad Eto'o e Drogba sembra più difficile
www.qn.quotidiano.net