Quanto a spritz con Aperol, nessuna provincia batte Treviso nel consumo procapite del noto liquore, anche se è vero che a volte c'è un testa a testa con la provincia di Padova, dove ha la sede centrale il Gruppo Campari. L'Aperol è richiesto in tutta Italia, seppure in misura diversificata, e anche all'estero, ma Treviso è al vertice della classifica delle vendite. Il fatturato nella Marca è dell'ordine di svariati milioni di euro all'anno. Ed è in crescita a due cifre percentuali.
Ci sono dei dati significativi: ogni esercizio pubblico fa storia a sè, ma se si prendono per mano gli ordinativi dei due locali di tendenza più frequentati da giovani entro le mura di Treviso, si scopre che, da soli, questi bar richiedono alla Campari forniture per circa 120 ettolitri di Aperol all'anno. Poco più della metà vanno da una parte e poco meno dall'altra. Significa di fatto che nei due bar osservati si somministrano complessivamente circa quaranta litri di liquore al giorno, prevalentemente come spritz.
E - detto per inciso - questi due esercizi pubblici di Treviso di per sè non si collocano in cima alla classifica. Il primato assoluto di vendita di spritz con Aperol è detenuto da un dancing in zona di villeggiatura. È chiaro che la stragrande maggioranza degli esercizi pubblici della Marca deve accontentarsi di fatturati meno importanti. Ma è altrettanto chiaro che la Campari lavora di più per fornire la provincia di Treviso con il suo liquore principe che con qualsiasi altra bevanda.
Lo stesso Gruppo Campari nel suo sito web informa che in Veneto vengono consumati ogni giorno 250 mila Aperol spritz. Un successo storico che trova i suoi puntuali riscontri in Internet dove si trovano le "confessioni-amarcord" dei fan. Prendiamone una: «L'aperitivo più consumato da noi (oramai di moda da anni) è lo spritz. Mi sembra ieri quando costava nemmeno 2 mila lire... E adesso lo puoi trovare anche a due euro e mezzo (anche se per fortuna ci sono ancora posti che te lo fanno pagare ancora al ragionevole prezzo di 1,30 o 1,50 euro)». «Ci sono varie scuole di pensiero nella sua realizzazione. A me piace Aperol + prosecco: fifty fifty. Ma le alternative all'Aperol si svariano: Campari, Cynar, Select... con l'aggiunta di 'scoasse' (riferendosi allo spruzzo d'acqua gassata che dovrebbe essere aggiunto)».
L'Aperol ha una lunga storia ed una ricetta rigorosamente segreta. Ma si sa dal sito dell Campari che si utilizzano «infusioni purissime di pregiate materie prime, con svariate erbe e radici in perfetta dosatura». La qualità degli ingredienti permette una gradazione alcolica bassa (11 gradi). La Fratelli Barbieri di Padova, nota per altri successi in campo liquoristico ha lanciato Aperol in occasione della fiera campionaria di Padova del 1919, puntando sulla rivoluzionaria idea di un aperitivo a soli 11 gradi. Dal secondo dopoguerra il liquore ha conosciuto una rapida diffusione sia a casa che al bar.
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