BRESCIA -TREVISO 0-0
I biancocelesti escono indenni dal campo di una delle pretendenti alla serie A
Gotti: «Un pari che ci fa crescere»
L’allenatore soddisfatto della prestazione e del risultato: «Anche se dobbiamo essere più squadra»
Brescia
Al primo esame in trasferta il Treviso passa indenne sul campo di una delle favorite per la promozione. I biancocelesti hanno dovuto soffrire, come era tutto sommato prevedibile, ma alla fine hanno portato a casa un risultato che oltre a fare classifica fa sicuramente morale se è vero, oltretutto, che viene dopo la vittoria casalinga con il Rimini: «E questo è senza dubbio un risultato importante - spiega l'allenatore dei veneti Luca Gotti, 41 anni festeggiati sabato con la prima vittoria in campionato ai danni del Rimini -, contro una squadra quotata e forte». Secondo Gotti, sulle due squadre hanno pesato i soli tre giorni dall'impegno precedente: «Il Brescia veniva da una partita giocata su un campo infame, a Bari; noi da una battaglia sotto la pioggia su un terreno fradicio. Il Brescia ha pagato tutto questo nei primi 70 minuti, quando avrebbe potuto attaccare con continuità e invece non lo ha fatto; noi negli ultimi 20 minuti quando, in superiorità numerica, non abbiamo avuto la necessaria lucidità per avvolgere il Brescia nella sua area». E' sembrato, dopo l'espulsione di Caracciolo (13'del secondo tempo), che Gotti abbia esitato prima di mettere una punta in più: «Io alla squadra ho dato messaggi precisi proprio con i cambi - avverte Gotti -. Prima ho inserito uno fresco come Foti, che infatti si è reso pericoloso costringendo Viviano a una parata. Poi ho tolto un centrocampista come Moro per inserire Beghetto. Di sicuro c'è stato un dubbio quando siamo rimasti in superiorità numerica: attaccare o essere prudenti?».
Un dubbio che l'allenatore del Treviso spiega così: «In questo momento non siamo nella condizione di tenere un ritmo altissimo per tutta la partita, non siamo in grado di imporre il nostro gioco. A volte, anche in circostanze che paioni favorevoli, bisogna anche calcolaer i rischi. Di sicuro abbiamo provato a vincere, soprattutto nel finale, però fare risultato a Brescia è stato molto importante per la crescita del gruppo».
E il gruppo cresce davvero: «Dopo tre partite siamo imbattuti, il bilancio è soddisfacente - conferma Gotti -. E anche a Brescia ho avuto segnali importanti di crescita, che dobbiamo confermare nella trasferta di sabato contro il Frosinone. Una partita importante. Però dobbiamo imparare a essere più squadra: in questo senso c'è ancora parecchio da lavorare». Il tour de force continua: «Sì, e abbiamo visto cosa può comportare - sottolinea Gotti -. Noi negli ultimi 20 minuti dovevamo essere più lucidi. Ma pareggiare a Brescia va benone».
Salvatore Foti, entrato al 16'del secondo tempo al posto di Piovaccari, è soddisfatto: «Per il Treviso questo è un pareggio importante - dice l'attaccante dei veneti - perché ottenuto contro una pretendente alla serie A. Abbiamo rischiato di prendere gol su rigore, per fortuna Guardalben ci ha salvato consentendoci di non essere costretti a disputare una partita in salita fin dai primi minuti».
Nell'analisi di Foti c'è spazio per un rammarico: «Forse avvremmo dovuto approfittare della superiorità numeri,ca essere più lucidi nell'attaccare. Così non è stato, ma questo è un risultato importante per il Treviso».
La cronaca