CALCIO SERIE B Lo sostiene il direttore generale Simone Lettieri, che se la piglia con il presidente Setten
«Treviso, c’è il rischio fallimento»
«Domani il collegio dei sindaci potrebbe portare i libri contabili in Tribunale»
Martedì 26 Maggio 2009,
Treviso
Una decina di giorni fa c’era la convinzione che il presidente Ettore Setten potesse fare l’aumento del capitale sociale versando nelle squattrinate casse biancocelesti qualcosa come dodici milioni di euro. Una speranza più che una certezza ma adesso i cattivi pensieri si fanno strada.
Il massimo dirigente aveva anticipato che una volta entrato in possesso delle quote della Berlet e quindi ritornato a gestire l’intero pacchetto azionario, avrebbe ricapitalizzato e permesso di pagare i debiti che la società ha nei confronti di giocatori, fornitori, e dipendenti e di programmare il prossimo campionato di Prima Divisione. Da quel giorno, ovvero da quando la Berlet società argentina, ha ceduto le quote a Setten non c’è stato nessun altro passaggio nonostante siano trascorse quasi due settimane.
E il contratto che Setten doveva firmare a Simone Lettieri, uomo di fiducia della Berlet Italia, nomina a nuovo direttore generale della società in cambio della cessione delle quote societarie a che punto è?
“E’ un contratto finto –dice un arrabbiato Lettieri- perché mon è stato depositato in Lega e neppure consegnato al consulente del lavoro che segue gli stipendi dei dipendenti del Treviso”.
Cosa intende fare adesso?
“Io personalmente niente ma mi risulta che altri si stanno muovendo”.
E chi sono?
“I tre componenti del Collegio dei Sindaci. Oggi (ieri per chi legge n.d.r.) i tre professionisti di Napoli si incontrano per esaminare nuovamente la situazione economica della società e poi, visto che se non agiscono per tutelarsi rischiano pagano anche loro per aver omesso o nascosto certi bilanci, mercoledì saranno a Treviso per portare i libri contabili in Tribunale sezione fallimenti”.
Questo cosa comporta?
“Che la società viene dichiarata fallita e ripartirà dalla serie D”.
Per la gioia di qualcuno…
“Fino a pochi mesi fa, ci sono state delle persone che hanno lavorato per fare del male alla società e a Setten portando il bilancio in una situazione ingestibile e ora queste persone, con qualche loro amico, potrebbero prendere la società tra i dilettanti e a zero lire. I tifosi e la città dovrebbero “capire” chi sono questi consulenti di Setten e arrabbiarsi con loro”.
Con il fallimento però il parco giocatori sarebbe di fatto perso…
“Più che di giocatori parlerei di quarantacinque persone che cercano di rincorrere un pallone: i giocatori di calcio sono un’altra cosa e penso che il risultato sportivo sia sotto gli occhi di tutti. Di queste “quattro squadre” sono in pochi però ad aver un certo valore anche perché Scurto, avendo messo in mora la società si è già svincolato. Oltre a questi però ci sono anche i giovani del vivaio che è davvero di qualità visto dove è arrivata la squadra Primavera e gli Allievi Nazionali”.
Cosa la sorprende in tutto questo?
“Gli errori partono dall’anno della serie A ma senza andare troppo a ritroso vediamo che per questo campionato sono stati spesi nove milioni e mezzo solo per i contratti dei calciatori e il colmo è che per nessuno è stato un investimento perché non è stata fatta una spesa per un giovane promettente ma solo tesserato vecchi o comunque giocatori sopravalutati da qualche dirigente senza scrupoli.
Volete anche la chicca finale?
Prego…
“Ci sono giocatori che percepiscono cifre che sfiorano i cinquecento mila euro e hanno ancora uno o due anni di contratto per cui, supponiamo che per un miracolo qualsiasi la squadra riuscisse ad iscriversi in Prima Divisione, e nessuno dei giocatori sotto contratto volesse andarsene, il Treviso partirebbe con una spesa per gli stipendi dei giocatori di circa sei milioni di Euro e quindi saresti condannato a fallire in ogni caso perché in Prima Divisione contratti così alti non possono essere supportati da nessuna società”.
Giampaolo Zorzo