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NBA 2008/2009

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    zonastadio
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    00 21/11/2008 19:46
    si ma dio..fa una partita fenomenale e quella dopo schifo..un po' di continuità non guasterebbe

    AVANTI BLU!


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    ZakkTV
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    00 28/11/2008 16:47
    da www.gazzetta.it

    Orlando non si ferma più
    New Orleans sbanca a Denver


    I Magic sfondano a Washington trascinati da Dwight Howard che mette a referto 26 punti, 14 rimbalzi e 3 stoppate. Vittoria prestigiosa degli Hornets con un finale targato Chris Paul

    NEW YORK, 28 novembre 2008 – I Wizards non trovano risposte contro Dwight Howard (26 punti, 14 rimbalzi e 3 stoppate) e Orlando continua a vincere. New Orleans ottiene un successo prestigioso a Denver maturato nel finale e targato Chris Paul, autore di 22 punti nel secondo tempo.
    Washington Wizards-Orlando Magic 90-105
    Gli Orlando Magic si stanno rivelando la terza forza ad Est dietro a Boston e Cleveland. Con due doppie doppie di Howard e Turkoglu i Magic portano il record a 12-4, rifilando la prima sconfitta al nuovo coach di Washington Ed Tapscott. Orlando mette subito il match sui binari desiderati con un incontenibile Dwight Howard, che dopo 9 minuti ha già 14 punti e 9 rimbalzi al suo attivo, ed ha costretto a due falli ciascuno JaVale McGee e Andray Blatche. "La nostra idea è di partire forte e far capire alle altre squadre il tipo di gara che si devono aspettare - spiega Howard -. Dobbiamo farlo ogni sera se vogliamo pensare in grande. Squadre come i Lakers e i Celtics decidono sempre l’andamento della gara nel primo quarto. Dobbiamo fare la stessa cosa per essere come loro". I Wizards concedono 38 punti a Orlando nel primo quarto, ma riducono lo scarto (38-34) con un parziale di 19-3 con Howard in panchina nella seconda frazione. Orlando riprende in fretta il controllo e allunga nel terzo quarto con un parziale di 16-3 che procura 22 punti di vantaggio (71-49). "A parte Houston, nessuno finora è riuscito a contenerlo - ha detto Caron Butler, il più positivo tra i Wizards, sul centro dei Magic -. Difendere contro di lui è logorante". In assenza di Jameer Nelson, i Magic hanno gradito i 12 assist di Anthony Johnson. Per i Wizards, dopo aver segnato 25 punti contro Golden State, Blatche ne ha messi solo 5 in 13’, prima di uscire con sei falli a carico per colpa dell’effetto Howard.
    Washington: Butler 25 (9/18), Jamison 17, Songaila 12. Rimbalzi: Jamison 12. Assist: Butler e Stevenson 6.
    Orlando: Howard 26 (8/12, 10/14 tl), Turkoglu 20 (7/16), Lewis e Pietrus 17. Rimbalzi: Howard 14. Assist: Johnson 12.


    Denver Nuggets-New Orleans Hornets 101-105
    Dopo aver assistito allo show di JR Smith, protagonista della partita con 32 punti realizzati, il risultato si decide nel finale. Si vede di tutto negli ultimi due minuti di gioco, da grandi giocate a errori banali. Denver sembra favorita per il rush finale dopo essere passata in vantaggio con un parziale di 15-3. Ma Chris Paul non ci sta e realizza una tripla improbabile da distanza siderale per il pareggio (92-92) a 2’06” dalla fine, a cui fa seguito una tripla di Stojakovic. Kenyon Martin si becca un tecnico per aver dato un calcio al tavolo e gli Hornets vanno a +4. Quindi Anthony segna 6 punti consecutivi, e West (in serata no) risponde con un canestro trovato da sotto, così è ancora pareggio a 37” dalla sirena. Decide James Posey (e chi se non lui?) con un canestro da tre con cui si fa perdonare un precedente fallo scellerato su Carmelo Anthony. Infine Stojakovic e Paul chiudono i conti con 4/4 dalla lunetta e a nulla serve la tripla di Smith negli ultimi 4 secondi. Grande il secondo tempo di Chris Paul con 22 punti messi a segno dopo lo zero del primo tempo: "All’inizio ero un po’ rimasto a guardare aspettando che arrivasse il mio momento. Nel terzo quarto, il coach mi ha detto che dovevo darmi da fare e io ho capito di dover essere più aggressivo. Come squadra non siamo ancora dove vogliamo essere sia in attacco che in difesa, ma quasta per noi è una grande vittoria".
    Denver: Smith 32 (13/21), Anthony 24 (8/13), Billups 12. Rimbalzi: Andersen 8. Assist: Carter 8.
    New Orleans: Paul 22 (7/13), Butler 19, Stojakovic 17, West 15, Posey 10. Rimbalzi: West 8. Assist: Paul 10.


    Adriana Galimberti

    Magici [SM=x397161]
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    00 11/12/2008 12:15
    da www.gazzetta.it

    E' super Belinelli: 15 punti
    Bargnani nullo, Toronto va


    Contro Milwaukee, i Warriors si impongono anche grazie a Marco, che si mette in evidenza con un sontuoso 5/7 dal campo in 20 minuti di utilizzo e gioca un ottimo ultimo quarto. I Raptors superano Indiana, ma Andrea viene escluso dal quintetto titolare e chiude la gara senza neppure andare a punti

    MILANO, 11 dicembre 2008 – Con Danilo Gallinari sempre fuori causa per problemi alla schiena, erano due gli italiani impegnati nella notte Nba: vediamo come sono andati Marco Belinelli e Andrea Bargnani (clicca qui per le cronache delle altre partite).

    Golden State Warriors-Milwaukee Bucks 119-96
    di Pietro Scibetta
    Bastava metterlo in campo prima, verrebbe da dire, quando si vede un Marco Belinelli grandissimo protagonista per la sua squadra nell'ultimo quarto, dove ha segnato 11 punti nel parziale decisivo di 22-5 che ha messo k.o. le resistenze dei Bucks, e mentre Don Nelson ha trovato punti e soluzioni praticamente da tutti gli uomini messi in campo, l'ex guardia di New York Jamal Crawford ha deluso nella sua seconda gara interna giocata con Golden State (2/8 al tiro in 30 minuti). "Volevamo essere aggressivi, e quando lo siamo riusciamo a vincere le partite", ha detto Marco a fine gara. "Personalmente, quando ho l'opportunità di giocare posso dare una mano a questa squadra. Io credo nel nostro gruppo, siamo giovani, ci piace correre e rimanere aggressivi sul campo". Per la seconda volta in questa stagione i Warriors vincono due partite consecutivamente, e chissà che questa non sia veramente la volta buona perché Belinelli riesca a vedere il campo con continuità.
    Golden State: Jackson 21 (6/15, 1/8, 6/9 tl), Watson 19, Biedrins 18, Morrow 16, Belinelli 15 (20 min, 4/5, 1/2, 4/6 tl), Azubuike 13, Turiaf 11. Rimbalzi: Biedrins 14. Assist: Jackson 8.
    Milwaukee: Redd 27 (7/13, 1/5, 8/9 tl), Jefferson 17, Ridnour 13, Bogut 10. Rimbalzi: Villanueva 10. Assist: Ridnour 5.

    Toronto Raptors-Indiana Pacers 101-88
    di Adriana Galimberti
    Trascinati da Jason Kapono, titolare con Moon al posto di Bargnani e Parker, i Raptors regalano a Jay Triano la prima vittoria da head coach nella Nba. L’esperimento di Bargnani titolare da ala piccola pare già terminato. Il Mago tornerà a fare il cambio dei lunghi, sperando che ritrovi la continuità di rendimento che ha smarrito recentemente. Anche contro Indiana, una partita da vincere assolutamente che Toronto si è aggiudicata con una buona prova collettiva, Bargnani non ha inciso sull’andamento della gara e Triano ha trovato altri protagonisti che gli hanno dato le risposte che cercava. Il coach ha giustificato così l’inserimento di Jamario Moon in quintetto: "Mi sono accorto a Cleveland che eravamo un po’ letargici nella lotta sotto i tabelloni in difesa. Quando il secondo gruppo era in campo ieri sera ho notato che Jamario era uno di quelli più pronti ad andare a caccia del pallone. Questo è ciò che ci sa dare Jamario. Insegue il pallone e lo va a prendere. Ci porta molta energia e non ha bisogno del pallone nelle mani in attacco. E penso che Andrea al momento, uscendo dalla panchina, sarà un bonus per noi perché avrà più possibilità di fare punti".

    QUINTETTO RIVOLUZIONATO - L’idea di mischiare le carte e partire con un quintetto rivoluzionato funziona perfettamente contro i Pacers. Dentro Moon e Kapono per Bargnani e Parker, che assiste alla gara in borghese a causa di una distorsione alla caviglia (ma c’è chi specula che Parker stia per essere inserito in una trade imminente). Proprio Kapono e Moon diventano gli artefici principali del primo successo di Triano, insieme a Bosh, Calderon e Graham. Anche O’Neal e Roko Ukic (bravo nei dieci minuti di gioco avuti a disposizione) contribuiscono alla causa, e alla fine all’appello manca solo Bargnani. L’azzurro è nullo nel primo tempo in cui gioca 5 minuti, entrando dopo neanche due minuti al posto di JO ed uscendo con 0/3 (due triple), 2 palle perse e 2 falli, e si preannuncia così una di quelle serate da dimenticare. Toronto però avanza sicura con i canestri di Jason Kapono molto intrapprendente e di Bosh, e a metà gara entrambi hanno 15 punti all’attivo. Bargnani gioca anche nel secondo tempo per quasi 7 minuti, ma è ancora invisibile e l’unica sua conclusione in layup è fuori bersaglio.

    SUPER KAPONO - I Raptors sono determinati a vincere e si preoccupano ognuno di fare il proprio compito, Moon torna a rendersi utile a rimbalzo e in difesa con la sua energia, Calderon è bravo a non farsi prendere dalla frenesia del confronto con TJ Ford e alla fine il confronto lo vince, giocando per la squadra ed evitando di forzare. O’Neal stabilisce la solita presenza in area (3 stoppate, così come Moon) e Indiana va sotto pagando la serata no del suo miglior realizzatore Danny Granger, tenuto a bada da Moon e Graham. Il terzo quarto vede il predomino dei Raptors che vanno a +14 con 9 punti di Moon nel periodo. Nell’ultimo quarto, Bargnani ha l’unico sprazzo positivo della gara, e con il suo rimbalzo offensivo e un pronto scarico per Kapono, i Raptors volano a +16 (86-70). Toronto arriva anche a un massimo di +18 e chiude senza difficoltà il match. "Siamo sulla strada giusta - commenta soddisfatto Jay Triano -. Abbiamo avuto una buona intensità durante tutto l’incontro. Abbiamo avuto una buona prova da parte di molti giocatori e sono contento della vittoria per i ragazzi nello spogliatoio che hanno passato una settimana particolare".
    Toronto: Bargnani 0 punti (0/2 da due, 0/2 da tre), 4 rimbalzi, 1 assist, 3 palle perse e 4 falli in 23’. Kapono 25 (11/16), Bosh 21 (9/16), Moon 17, Gaham 12, Calderon 11, O’Neal 10. Rimbalzi: Bosh 10. Assist: Calderon 14.
    Indiana: Granger 22 (9/25), Daniels 21 (7/19), Murphy 20 (7/15), Foster 10. Rimbalzi: Murphy 20. Assist: Murphy 6.


    gasport

    Finalmente Belinelli...per quanto riguarda le altre squadre, da segnalare i Detroit Pistons in caduta libera. L'arrivo di Iverson ha prodotto solo danni, la squadra ha perso la sua identità e lo spogliatoio è spaccato. Per contro a Denver Billups sta portando in alto i Nuggets. [SM=x397166]
    [Modificato da ZakkTV 11/12/2008 12:17]
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    00 27/12/2008 11:43
    Belinelli trascinatore: Boston va ko
    ROMA, 27 dicembre - Evidentemente era solo questione di fiducia. Da quando coach Nelson gliel'ha concessa, mandandolo regolarmente in campo nel quintetto iniziale, Marco Belinelli non si è più fermato. E sta diventando una delle stelle dei Golden State Warriors, che questa notte si sono tolti la soddisfazione di battere i campioni in carica dei Boston Celtics. La guardia bolognese è stato in campo per oltre 43 minuti e ha messo a segno la bellezza di 22 punti. Dopo 19 incontri vinti di seguito, giovedì i Celtics erano stati messi ko dai Lakers a Los Angeles. Contro Boston meglio di Belinelli ha fatto solo Stephen Jackson, autore di 28 punti. La vittoria di Golden State è arrivata nell'ultimo quarto, quando gli avversari sono letteralmente crollati dopo aver chiuso in vantaggio (72-64) il terzo periodo. Tra i Celtics appena 7 punti per Ray Allen, mentre Kevin Garnett ha mandato in campo la sua controfigura, chiudendo con 14 punti e 4 rimbalzi. Nel disastro generale, si è salvato Paul Pierce, autore di 21 punti.

    Nella notte Nba, da segnalare l’ennesimo passo falso dei New York Knicks di Mike D’Antoni, battuti 120-107 dai Minnesota Timberwolves, e il successo dei Toronto Raptors di Andrea Bargnani, che hanno avuto la meglio sui Sacramento Kings 107-101. Buona la prestazione dell'azzurro, che, partendo dalla panchina, ha messo a referto 14 punti in quasi 22 minuti con un ottimo 2 e 2 su 2 dalla lunga distanza. Miglior realizzatore per i Raptors, in una serata di scarsa vena di Chris Bosh (13 punti), è stato Jermaine O'Neal con 36 punti, mentre lo spagnolo Calderon ha chiuso a quota 16. Dall'altra parte, 20 punti a testa per Salmons e Miller.

    NBA, I RISULTATI
    Miami Heat-Chicago Bulls 90-77
    New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 87-95
    New York Knicks-Minnesota Timberwolves 107-120
    Detroit Pistons-Oklahoma City Thunder 90-88
    Memphis Grizzlies-Indiana Pacers 108-105
    New Orleans Hornets-Houston Rockets 88-79
    Denver Nuggets-Philadelphia 76ers 105-101
    Utah Jazz-Dallas Mavericks 97-88
    Sacramento Kings-Toronto Raptors 101-107
    Golden State Warriors-Boston Celtics 99-89
    www.corrieredellosport.it
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    00 31/12/2008 12:56
    Dedicato a tutti quelli scettici su Belinelli.


    da www.gazzetta.it


    Belinelli batte Bargnani
    Trionfano i piccoli Warriors





    Il derby tra i nostri due giocatori lo vince l'azzurro di Golden State (23 punti), secondo miglior realizzatore dietro Jackson. Toronto fatica in difesa contro Golden State che schiera il quintetto piccolo: per il Mago 7 punti

    NEW YORK, 30 dicembre 2008 – Marco Belinelli vince il derby italiano contro Andrea Bargnani, segnando 23 punti (con 5/8 da tre) e 6 assist. Per Bargnani 7 punti (3/8) e 6 rimbalzi.
    Golden State Warriors-Toronto Raptors 117-111
    Con Belinelli secondo miglior realizzatore della squadra dietro ai 30 punti di Stephen Jackson, Golden State si aggiudica la sfida contro i Raptors di Andrea Bargnani che hanno la chance di giocarsela fino in fondo, ma sbagliano troppi tiri nel finale. Partito ancora in quintetto, Belinelli non perde tempo e realizza subito due triple, ma anche Bargnani appena sostituisce l’influenzato O’Neal segna il suo primo canestro in arresto e tiro. Il ritmo è alto e il punteggio ravvicinato per gran parte del primo tempo con Toronto ben diretta dall’ottimo Calderon. Bargnani, marcato da un piccolo, cerca di far valere la stazza e segna un canestro schiacciando dopo un ottimo rimbalzo offensivo, quindi taglia deciso, viene servito da Bosh e si procura un viaggio in lunetta. L’ingresso di Turiaf, che si fa subito sentire in difesa con due stoppate su Bosh e Calderon, e il rientro di Belinelli negli ultimi tre minuti del primo tempo danno una marcia in più a Golden State: Belinelli e Turiaf mostrano una grande intesa e da due passaggi del centro nascono cinque punti consecutivi dell’azzurro che portano i Warriors a 56-49. I Raptors faticano in difesa a chiudere sugli esterni dei Warriors che schierano il quintetto piccolo. Prima dell’intervallo, Belinelli si trova a difendere sul Mago su un cambio difensivo e provoca lo sfondamento di Bargnani mentre prende posizione spalle a canestro.
    Si va al riposo sul 60-52 con 17 punti per Bosh, 7 di Bargnani (3/5) e 11 di Belinelli (4/7 di cui 3/4 da tre). Alla ripresa del gioco ci sono entrambi gli azzurri in campo, perché O’Neal resta in spogliatoio. I Raptors continuano a subire lo stile di gioco degli avversari che vanno a +15. Belinelli riprende da dove aveva lasciato con la sua quarta tripla alla prima occasione, mentre Toronto vuole sfruttare il mismatch di Bosh marcato da Jackson. L’intezione è giusta, l’esecuzione pessima. Così Bargnani viene spesso ignorato dai compagni e sbaglia da tre l’unico tiro a disposizione. Jay Triano decide di passare a zona e la mossa manda in crisi l’attacco dei Warriors che iniziano a spadellare. Il terzo quarto finisce 86-79. Bargnani inizia l’ultimo quarto insieme ad Humphries che, con Bosh in panchina, diventa a sorpresa il terminale numero uno dell’attacco di Toronto.
    Bravo lui a sfruttare il momento, mentre Bargnani pur essendo marcato da Jackson resta al margine dell’azione. Humphries segna 8 dei primi 9 punti dei Raptors nel quarto e Toronto si avvicina a -4. Golden State torna a +13 con Belinelli protagonista con una tripla e due assist, mentre Bargnani a 8’33” lascia il campo sostituito da Bosh che affianca Humphries. Dopo un errore da tre, anche Belinelli va a prendere fiato in panchina e i Raptors rimontano fino al -2 dopo una tripla di Bosh. La partita si accende, i Raptors hanno tre occasioni di fila da tre per il sorpasso e le sprecano. Rientra Belinelli con i Warriors a +2 a 3’15” dalla fine. Kapono sbaglia un’altra tripla e Belinelli va a sfondare in entrata, ma è un jumper di CJ Watson (come contro i Boston Celtics) a togiere le castagne dal fuoco a 52” dalla sirena (110-106). Triano rimanda in campo Bargnani negli ultimi 29”, ma il passaggio di Calderon sulla rimessa finisce nelle mani di Belinelli, che firma il successo di Golden State con 4/4 dalla lunetta nel finale. Belinelli e Bargnani si salutano dopo il suono della sirena e dei due è l’ex Fortitudo a festeggiare il successo e anche un’ottima prestazione con 23 punti, buone giocate per i compagni e pochi errori. Andrea Bargnani, dopo l’inizio positivo, viene invece dimenticato dai compagni e si deve accontentare di 7 punti. I Warriors chiudono con 12/24 da tre. Biedrins con 15 rimbalzi e 5 stoppate.
    Golden State: Belinelli 23 punti (1/4 da due, 5/8 da tre, 6/6 tl), 2 rimbalzi, 6 assist, 2 palle perse, 3 falli in 37’. Jackson 30 (9/20, 10/10 tl), Azubuike 18, Watson 15, Biedrins 13, Crawford 10. Rimbalzi: Biedrins 15. Assist: Crawford e Jackson 7.
    Toronto: Bargnani 7 punti (3/5 da due, 0/3 da tre, 1/2 tl), 6 rimbalzi, 1 palla persa e 1 recuperata, 1 fallo in 26’. Bosh 30 (11/20), Calderon 21 (8/14), Moon 12, Kapono e Graham 11, Humphries 10. Rimbalzi: Bosh 14. Assist: Calderon 16.
    Adriana Galimberti


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    00 03/01/2009 13:30
    stanotte mi sono guardato un pezzo di Raptors-Rockets su Sportitalia: beh grande Bargnani, top-scorer con 19 punti (alla pari con Bosh), Mago che guida la sua squadra verso una netta vittoria (94-73)
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    00 24/01/2009 10:32
    Toronto ritrova la vittoria Calderon e Bargnani i big
    NEW YORK, 24 gennaio 2009 – Toronto ritrova Jose Calderon e il successo a Chicago, proprio grazie al play spagnolo e al sempre positivo Andrea Bargnani (8/13 per 22 punti). Con un canestro di LeBron James (32 punti) allo scadere Cleveland passa a Golden State. Nel gran duello tra Kevin Durant (46) ed Eric Gordon (42) prevalgono i Clippers sui Thunder. Dallas straccia Detroit e Charlotte affonda Phoenix.

    Chicago Bulls-Toronto Raptors 94-114
    È sufficiente il ritorno di Jose Calderon a Toronto per ritrovare gioco e risultato vincente: lo spagnolo, al rientro dopo aver saltato 10 delle ultime 11 gare per infortunio, rimette ordine ed equilibrio nell’attacco dei Raptors, e disputa anche un’eccellente partita dal punto di vista realizzativo. Calderon realizza la nona doppia doppia della stagione con 23 punti, frutto di 9/10 al tiro, e 10 assist. E grazie alla sapiente regìa di Calderon, Toronto chiude con un ottimo 56.6% dal campo, massimo stagionale in trasferta. Ancora una volta Andrea Bargnani è una delle note liete della serata, continuando a viaggiare a oltre 20 punti (da quando è titolare Bargnani ha una media di quasi 21 punti a partita). Il Mago mette a referto 22 punti con 8/13 e 4/6 dalla lunetta e conferma il suo grande stato di forma. Non solo canestri da tre (2/4), ma soprattutto tanto movimento senza palla, pericolosità costante, ottime conclusioni in transizione, e buona difesa compresa una stoppata su Rose in penetrazione nell’ultimo decisivo quarto. Bargnani corre su e giù per il campo con molta energia e si fa trovare spesso nella posizione ideale per concludere le azioni offensive in modo positivo. Contro Chicago, l’azzurro aveva ottenuto il career high di 31 punti il 14 gennaio, e stavolta oltre a una solida prestazione è arrivata anche la vittoria che ha interrotto una striscia perdente di 7 gare. Già nel primo quarto Bargnani fa capire di essere presente, corre tanto e segna i suoi primi due tiri, un jumper e un tiro morbido dopo palleggio arresto e tiro appena dentro l’area. Con 2/2 ai liberi (fallo subìto dopo una bella penetrazione sul fondo) e un canestro dalla media, Bargnani ha 8 punti all’attivo (3/3 dal campo) dopo un quarto e Toronto conduce 28-25. I Raptors difendono male sul perimetro nel secondo quarto e Chicago sorpassa grazie alle triple (39-36 dopo tre punti di Nocioni). Bargnani continua a farsi trovare pronto in attacco e va a concludere in contropiede. Bosh parte male (2/9) e non riesce a battere Noah. Sono Graham e Calderon insieme a Bargnani a sospingere Toronto nel primo tempo che termina in parità (54-54). Toronto domina il terzo quarto (con 7 punti del sempre attivo Bargnani) in cui l’attacco torna ad assere efficace e i punti arrivano con buona continuità (13/21 dei Raptors nella terza frazione). L’azione migliore si conclude con una tripla si Parker su assist di Bargnani per il 61-73. L’ultimo quarto vede il ritorno dei Bulls che si portano a -1 a 6’22” dal termine, e qui si nota la differenza con Calderon in campo a gestire il gioco. Troppe volte i Raptors hanno ceduto nel quarto periodo, ma lo spagnolo non ci sta a perdere e mantiene la calma necessaria per tenere a bada Chicago. Con Calderon in controllo, il resto del gruppo non si tira indietro e Toronto dimostra finalmente personalità e determinazione negli ultimi minuti di gara. Una tripla del positivo Parker (92-100 a 3’44” dalla fine) dà il via a un finale tutto di marca Raptors: un parziale di 17-2 negli ultimi 4’, con una tripla di Bargnani e 7 punti di Calderon, sorprende Chicago che getta la spugna. Se Calderon e Bargnani sono i migliori per Toronto, una menzione d’onore spetta anche a Joey Graham, 16 punti e 6/7 al tiro.
    Chicago: Gordon 19, Hinrich 17, Nocioni 15, Deng 14, Rose 12. Rimbalzi: Gray 7. Assist: Hinrich 7. Toronto: Bargnani 22 punti (6/9 da due, 2/4 da tre, 4/6 tl), 5 rimbalzi, 1 assist, 1 palla persa, 1 stoppata e 2 falli in 31’. Calderon 23 (9/10), Bosh 17, Graham 16, Parker 14. Rimbalzi: Bosh 6. Assist: Calderon 10.

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    00 02/02/2009 23:04
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    Toronto a picco con Orlando
    Anche Bargnani naufraga


    I Raptors incassano un pesante 90-113 casalingo dai Magic. Il Mago deve vedersela col fenomeno Howard e fatica, incappando in una serata nera al tiro. Chiude con 12 punti e 8 rimbalzi, ma a fine primo tempo era già 10-7

    TORONTO (Canada), 1 febbraio 2009 - Crollo dei Toronto Raptors in casa contro gli Orlando Magic di un devastante Dwight Howard (29 punti e 14 rimbalzi). Per Andrea Bargnani 12 punti e 4/16 dal campo. Delude Chris Bosh, solo 7 punti con 2/8 nei primi tre quarti e 4 palle perse. Alla fine, si salvano solo Calderon e Graham.

    Toronto Raptors-Orlando Magic 90-113
    Altra battuta d’arresto per i Toronto Raptors, la cui difesa fa il solletico a Dwight Howard e ai tiratori di Orlando. I padroni di casa restano in partita solo nel primo tempo, quindi gettano la spugna nel terzo quarto. All’inizio Bargnani difende su Howard, mentre in attacco è marcato da Lewis e Howard si occupa di Bosh. Il primo tiro di Toronto è un airball del Mago da tre. Bargnani tiene bene la posizione contro Howard all’inizio, ma è un’impresa fermare Howard quando riceve in taglio. I Raptors hanno Calderon in vena al tiro, mentre Orlando replica con 4/4 di Nelson. Con un canestro su tre tentativi, Bargnani lascia il posto a O’Neal. Una schiacciata in contropiede di Courtney Lee regala il primo vantaggio in doppia cifra per i Magic (15-25). Ritorna Bargnani per lo spento Bosh e segna subito dalla media distanza. I Raptors restano in partita con 7 punti di Jamario Moon. Una grande azione di Bargnani provoca il secondo fallo di Howard nell’ultimo minuto del primo quarto: arresto e tiro, finta che fa saltare Howard e due tiri liberi guadagnati. Un’importante boccata d’ossigeno per Toronto perché Howard è devastante nell’area offensiva (12 punti con 5/7 e 3 rimbalzi offensivi nei primi 11’). I Raptors possono rallegrarsi per il punteggio dopo un quarto (25-31).

    ILLUSIONE - Con Howard in panchina, i Raptors trovano il pareggio (33-33), ma dura poco. Il centro dei Magic torna sul parquet e riparte da dove aveva lasciato, mentre Bosh mette i suoi primi due punti a referto a 5’20” dall’intervallo per il 38-43. Una grande schiacciata (penetrazione sulla linea di fondo e conclusione in rovesciata) di Bargnani tiene Toronto a -6 alla fine del primo tempo (47-53). L’azzurro è l’unico Raptor in doppia cifra (10 punti e 7 rimbalzi) a metà gara. Bosh è in difficoltà (5 punti e 1/6), al contrario di Howard già a quota 18 punti e 9 rimbalzi. Nel terzo quarto Toronto è sempre impotente contro lo strapotere di Howard. In un’occasione Howard va a sfondare contro Bargnani, ma per il resto è incontenibile in uno contro uno. I Raptors scelgono di raddoppiare sistematicamente e Rashard Lewis colpisce da tre dall’angolo. Bosh è un fantasma, la marcatura di Howard lo infastidisce psicologicamente ancor prima che fisicamente (in stile Kevin Garnett). Andrea Bargnani è molto attivo, ma fatica a trovare il canestro (1/6 nel terzo quarto), e marcare Howard gli toglie energia preziosa in attacco. La difesa di Toronto molla nel terzo quarto e le triple (7/10 nel terzo) danno il massimo vantaggio ai Magic (65-87 dopo tre quarti). Non basta l’orgoglio di Jose Calderon per raddrizzare la partita. Piove una marea di fischi all’interno dell’Air Canada Centre, ma 20 punti di scarto tra Raptors e Magic ci stanno tutti in questo momento. L’ultimo quarto non regala nulla di interessante e Orlando chiude in scioltezza il match. "Avevamo fatto un decente lavoro nel primo tempo malgrado la bravura di Howard - dice coach Triano -. Nel secondo tempo la differenza in loro favore l’hanno fatta le triple".

    Toronto: Bargnani 12 punti (4/14 da due, 0/2 da tre, 4/4 tl), 8 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata e 1 fallo in 34’. Calderon 16 (8/11), Graham 14, Bosh 11. Rimbalzi: Graham 12. Assist: Calderon 6.
    Orlando: Howard 29 (11/19, 7/11 tl), Pietrus 22 (8/17), Nelson 18, Lewis 15, Turkoglu e Lee 11. Rimbalzi: Howard 14. Assist: Nelson 10.

    Adriana Galimberti

    Finalmente i Magic riescono ad espugnare Toronto (bestia nera !), anche se con questi Raptors non era certo un'impresa riuscirci. Ovviamente mi dispiace per Bargani e Toronto, ma la dirigenza deve capire che c'è qualcuno di troppo in quella squadra.
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    00 03/02/2009 12:47
    Bryant mostruoso: 61 punti ai Knicks
    NEW YORK, 3 febbraio - Semplicemente mostruoso. Semplicemente Kobe Bryant. Che si è preso gli applausi di tutto il Madison Square Garden, compresi quelli di Danilo Gallinari, facendo segnare il record di punti in uno dei templi dello sport a stelle e strisce. Sono 61 nel 126-117 con cui i Lakers superano i Knicks. Il precedente primato apparteneva a Bernard King, che ne aveva fatti 60 giocando con New York il 25 dicembre del 1984. Nel giorno dello show di Bryant, l'ex Milano è arrivato comunque a 10 (2/5 da due, 1/3 da tre e 3/3 ai liberi), con anche 4 rimbalzi e un assist. Non solo buone notizie però per Los Angeles: l'infortunio al ginocchio destro di Andrew Bynum si è rivelato infatti piuttosto serio: stop di due o tre mesi.

    Meno grave a Orlando quello di Jameer Nelson, che comunque rischia di dovere rinunciare all'All Star Game. Intanto i Magic hanno ceduto sul loro parquet 105-95 contro Dallas, trascinata da Dirk Nowitzki, autore di 29 punti. Sono stati di Tim Duncan, invece, i punti decisivi (32 alla fine quelli messi a referto) per San Antonio nel successo in casa dei Golden State Warriors, ancora privi dell'infortunato Marco Belinelli. Vittorie anche per Miami (contro i Clippers), Portland (a New Orleans), Memphis (a Washington), Phoenix (travolgente contro Sacramento) e Utah (con Charlotte).

    RISULTATI NBA
    New York Knicks-Los Angeles Lakers 117-126
    Orlando Magic-Dallas Mavericks 95-105
    Miami Heat-Los Angeles Clippers 119-95
    New Orleans Hornets-Portland Trail Blazers 89-97
    Washington Wizards-Memphis Grizzlies 97-113
    Phoenix Suns-Sacramento Kings 129-81
    Utah Jazz-Charlotte Bobcats 105-86
    Golden State Warriors-San Antonio Spurs 105-110 d1ts
    www.corrieredellosport.it
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    00 03/02/2009 22:27
    Maledizione...non ci voleva l'infortunio di Nelson, i Magic potrebbero tornare sul mercato, stasera Bagatta parlava di Marbury. [SM=x397152] Intanto andato l'All Star Game di Phoenix...dove ci sarà sicuramente Bryant, fenomenale stanotte.
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    00 12/02/2009 18:33
    Impresa Bargnani
    Toronto - Incredibile successo dei Raptors di un super Andrea Bargnani.

    La scorsa notte la franchigia canadese riesce nella difficile impresa di battere sul proprio campo i fortissimi San Antonio Spurs, secondi in classifica nella Western Conference, con il risultato di 91-89.

    Un bellissimo successo per la formazione del coach italico Jay Triano che così porta a due il numero di vittorie dopo ben 6 sconfitte di seguito.

    A splendere nella splendida serata è stata ancora una volta la stella di Andrea Bargnani, il romano è stato il miglior marcatore della sua squadra con ben 23 punti conditi da 8 rimbalzi di cui 2 in attacco e 6 in difesa.

    A rendere ancora più importante questa vittoria per i canadesi vi è anche l'assenza dell'indiscussa star Chris Bosh ancora infortunato al ginocchio destro che dimostra che ora i Raptors non sono più dipendenti dall'ex Dream Team.

    Sconfitta, invece, per i New York Knicks di Danilo Gallinari che allo Staples Center di Los Angeles non riescono a fermare l'avanzata degli ostici Clippers che si impongono 128-124.

    L'ex di Milano non parte nel quintetto base così come successo nelle ultime due gare, ma disputa comunque 16 minuti mettendo a segno, però, solo 4 punti e 4 rimbalzi, una serata quindi non memorabile per lui che sembra ora fare un po' fatica a recuperare la forma fisica dopo il lungo infortunio e ad adattarsi al gioco NBA, sebbene è al suo primo anno e si sa che la vita di un giocatore di basket europeo in America non è facile sebbene coach D'Antoni ha più volte dimostrato di aver molta fiducia in lui avendolo voluto fortemente nel draft.

    La franchigia della Grande Mela continua così la sua serie negativa arrivata ormai a sei gare di seguito, una serie che ha compromesso le cose fatte di buono nel mese di gennaio allontanando i newyorkesi dall'8° posto, l'ultimo per i play off.

    Ormai i Milwaukee Bucks sono lontani con 5 vittorie in più e due sconfitte di meno e la situazione si complica rischiando così di non ritrovare nessun italiano nelle fasi finali del campionato in quanto ormai Toronto e Golden State Warriors - dove milita Marco Belinelli - sembrano fuori dai giochi, ma il campionato è ancora lungo e non è detto che non arrivino sorprese.

    www.newsitaliapress.it
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    00 19/02/2009 18:42
    qualcuno ha visto l'all star game?

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    00 19/02/2009 22:24
    Re:
    centro storico, 19/02/2009 18.42:

    qualcuno ha visto l'all star game?




    Ho visto solo qualche sintesi, non mi aspettavo una batosta del genere per l'est... Nella squadra dell'ovest incredibile O'Neal, sembrava quello di dieci anni fa. [SM=x397152] Consideriamo comunque che l'All Star Game è una partita anomala, conta fino ad un certo punto.
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    00 19/02/2009 23:40
    da www.gazzetta.it

    Hughes e Wilcox ai Knicks
    A Orlando sbarca Alston


    New York si rinforza con l'ala da Chicago e il centro Wilcox da Oklahoma City. I Magic riempiono il vuoto lasciato da Jameer Nelson con il play di Houston in una trade che coinvolge pure Memphis. Toronto rinforza il reparto lunghi con O'Bryant, riserva a Boston. Sei volti nuovi nel roster di Sacramento. I grandi non si muovono: sfuma anche il clamoroso affare che avrebbe dovuto portare a Cleveland Shaquille O'Neal


    NEW YORK, 19 febbraio 2009 - Chi si aspettava il grande colpo è rimasto deluso. Sul tavolo ballavano i nomi di Amar'e Stoudemire e Vince Carter, ma a cambiare squadra avrebbe potuto essere anche Shaquille O'Neal, richiesto dai Cavaliers per andare a rinforzare il reparto lunghi della squadra di LeBron James. Invece, nell'ultimo giorno di mercato Nba (ha chiuso alle 21), i grandi non si sono mossi.

    IN EXTREMIS - All'ultimo minuto ecco spuntare una trade a tre che coinvolge Orlando, Houston e Memphis. I Magic avevano bisogno di un play per riempire il vuoto lasciato dall'infortunio alla spalla di Jameer Nelson, così dai Rockets arriva Rafer Alston. In Texas, dai Grizzlies, arriva la guardia Kyle Lowry, mentre in Tennessee sbarcano l'ala di Orlando Brian Cook e una prima scelta al draft. Affare in extremis per Toronto, Boston e l'onnipresente Sacramento: ai Kings sbarca il play di riserva Will Solomon da Toronto, i Raptors rinforzano il settore lunghi con il centro Patrick O'Bryant e i Celtics avranno una seconda scelta al draft dai Kings. Ultimo movimento per Chicago e Oklahoma City: ai Thunder va l'ala Thabo Sefolosha in cambio di una prima scelta al prossimo draft. L'ultima nata tra le franchigie Nba, oltre alla propria, ha al draft 2009 anche le prime scelte di Phoenix e Denver, e spedirà ai Bulls la chiamata col numero più alto.

    SI MUOVE NEW YORK - I Knicks aspettano l'ultima ora di mercato per muoversi, prendendo da Chicago l'ala Larry Hughes e da Oklahoma City il centro Chris Wilcox. Ai Bulls finiscono l'ala forte Tim Thomas, il centro Jerome James e il play Anthony Roberson; ai Thunder sbarca l'ala forte Malik Rose (assieme ad un compenso in denaro). Hughes in questa stagione ha giocato 30 partite viaggiando a 12 punti di media. Wilcox con i Thunder ha collezionato 37 esibizioni per 8,4 punti e 3,5 rimbalzi di media a gara. La franchigia di Mike D'Antoni negli ultimi istanti di mercato ha respinto anche l'assalto di Sacramento per Nate Robinson: i Kings offrivano Kenny Thomas, chiedendo in cambio Krypto-Nate e Jared Jeffries.

    RIVOLUZIONE KINGS - Complice il peggior record della lega (11-44), Sacramento ha rivoluzionato il proprio roster. L'ultima trade ha spedito a Minnesota la matricola Bobby Brown e l'ala Shelden Williams in cambio della guardia Rashad McCants e del centro Calvin Booth, appena una partita in stagione. Ieri i Kings avevano girato a Chicago due dei loro tre migliori realizzatori, il centro Brad Miller e l'ala John Salmons in cambio di l'ala piccola Andres Nocioni, l'ala forte Drew Gooden, l'ala piccola Cedric Simmons e l'ala forte Michael Ruffin, girato poi a Portland per avere l'ala forte Ike Diogu (e contanti). Per far spazio ai nuovi la franchigia californiana aveva scaricato le guardie Quincy Douby e Sam Cassell, arrivato solo martedì da Boston, dove potrebbe ritornare con un ruolo nello staff tecnico. I Celtics hanno parlato con i Kings anche di Nocioni, ma l'affare non si è concretizzato. Intanto Mikki Moore dovrebbe rescindere con i californiani per finire proprio alla corte di Doc Rivers.

    SALARY CAP - I Lakers hanno liberato un po' di spazio nel salary cap spedendo il centro Chris Mihm a Memphis in cambio di una scelta al secondo giro nel draft 2013. Mihm, il cui contratto da 2,5 milioni di dollari scade a fine stagione, ha giocato appena 18 partite in stagione viaggiando a 2 punti di media a gara.
    COLPI MANCATI - L'affare più clamoroso resta in canna. Avrebbe dovuto portare Shaquille O'Neal da Phoenix a Cleveland, in cambio di Ben Wallace e Sasha Pavlovic. La trade però non si fa, soprattutto perché i Suns vorrebbero Wally Szczerbiack, che i Cavs, i primi a proporre la trade, non vogliono cedere. La franchigia dell'Arizona ha anche rinunciato all'idea di sbarazzarsi di Amar'e Stoudemire: per l'ala forte era arrivata un'offerta da Memphis, che dava in cambio Rudy Gay, ma non è bastato. Non si muove nemmeno Vince Carter, che sembrava destinato a lasciare i Nets e che invece chiuderà la stagione a New Jersey.

    CHANDLER, NO GRAZIE - E' sfumato l'affare che doveva portare Tyson Chandler da New Orleans a Oklahoma City in cambio di Joe Smith (che potrebbe rescindere comunque con i Thunder per accasarsi a Boston), Chris Wilcox e dei diritti su DeVon Hardin, attualmente in Grecia con l'Egaleo. A bloccare la trade è stato lo staff dei Thunder, che ha ritenuto troppo rischioso aggiungere al roster il centro che fu seconda scelta al draft 2001 a causa di un problema al pollice del piede sinistro. La cosa che ha fatto infuriare Chandler, finito sotto i ferri nell'aprile 2007 e out per 19 partite in questa stagione a causa di un problema alla caviglia sinistra, è che a giudicarlo "troppo rischioso" è stato lo stesso medicò che lo aveva operato, Carlan Yates, attuale responsabile dello staff dei Thunder. Chandler, legato agli Hornets da un triennale che in questa stagione gli frutterà oltre 11 milioni di dollari, viaggia a 8,8 punti e 8,3 rimbalzi in 32 gare stagionali.

    Davide Chinellato
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    00 20/02/2009 13:56
    io ho visto solo la gara delle schiacciate vinta dal nano

    L’ IMPORTANTE E’ CHE TU ESISTA
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    ZakkTV
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    00 20/02/2009 14:06
    Re:
    centro storico, 20/02/2009 13.56:

    io ho visto solo la gara delle schiacciate vinta dal nano




    Nano... [SM=x397151] Anche se Nate Robinson è "solo" 1.80 ha dimostrato di essere uno specialista, infatti aveva vinto anche nel 2007. Nel 1986 ricordo che la gara dell schiacciate fu vinta da Spudd Webb, degli Atlanta Hawks, alto 1.68 circa. Praticamente come Boykins.
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    00 20/02/2009 15:12
    Re: Re:
    ZakkTV, 20/02/2009 14.06:




    Nano... [SM=x397151] Anche se Nate Robinson è "solo" 1.80 ha dimostrato di essere uno specialista, infatti aveva vinto anche nel 2007. Nel 1986 ricordo che la gara dell schiacciate fu vinta da Spudd Webb, degli Atlanta Hawks, alto 1.68 circa. Praticamente come Boykins.




    Robinson è 1.65 (wikipedia.it)[SM=x397163]
    Anche se altre fonti lo danno 1.75
    [Modificato da Fede1991 20/02/2009 15:14]
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    ZakkTV
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    00 20/02/2009 15:23
    Re: Re: Re:
    Fede1991, 20/02/2009 15.12:




    Robinson è 1.65 [SM=x397163]




    [SM=x397157] [SM=x397157] [SM=x397157]E' vero, sono andato a vedre la sua scheda. Sinceramente non pensavo fosse così basso[SM=x397155] ...Dicevo 1.80 perchè avevo letto così in un articolo di qualche giorno fa, ma in ogni caso, vedendo le immagini su Sport Italia pensavo che fosse almeno sull'1.75. e invece...Incredibile che un uomo così piccolo riesca a schiacciare così facilmente, io che sono "alto" come lui sfioro a malapena la retina [SM=x397166]
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    Re: Re: Re:
    Fede1991, 20/02/2009 15.12:




    Robinson è 1.65 (wikipedia.it)[SM=x397163]
    Anche se altre fonti lo danno 1.75




    Neanche i gemelli filippini!!! [SM=x397157]
    Due molle al posto delle gambe...

    Fan-Club Gionata Mingozzi

    [SM=x1613211]Ciao Gionni...
    SEMPRE NEL NOSTRO CUOR
    [SM=x1613211]



    http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7617516



    MONIGO LIBERO!!!
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    00 21/02/2009 14:17
    in una schiacciata ha saltato in testa al suo compagno di numero...e questo era parecchio alto

    L’ IMPORTANTE E’ CHE TU ESISTA
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